Rassegna settimanale 22 – 28 luglio 2019: Sudest asiatico
22 luglio, Filippine – Duterte lascia pescare le imbarcazioni cinesi per evitare la guerra
Il presidente Rodrigo Duterte ha insistito lunedì che il mar ad ovest delle Filippine appartiene al paese, tuttavia ha aggiunto che è giunto ad un accordo con il Xi Jinping per lasciare pescare le imbarcazioni cinese nell’area.
Il compromesso servirebbe ad evitare una guerra con la Cina, ha aggiunto.
“Il mare ad ovest delle Filippine ci appartiene ma è la Cina a controllarlo. Questa è la realtà”, ha dichiarato Duterte, “ci sono già missili guidati sulle isole che possono raggiungere Manila in sette minuti”.
Fonte: South China Morning Post
23 luglio, Sudest asiatico – Malaria resistente ai farmaci si sta propagando nel Sudest asiatico
Una forma di malaria causata dai parassiti e resistente ai farmaci si sta propagando in tutto il Sudest Asiatico.
Due studi pubblicati sul giornale Lancet Infectious Diseases hanno rivelato che in parti della Thailandia, del Vietnam e della Cambogia più dell’80% dei parassiti più comuni sono diventati resistenti ai farmici comuni.
Una simile resistenza ai medicinali per la malaria ha causato milioni di vittime in Africa nel 1980, circa 400,000 persone all’anno, di cui la maggior parte bambini.
Fonte: The Guardian
24 luglio, Indonesia – Widodo avvertito, è importante trattare con attenzione gli islamisti indonesiani
Il presidente indonesiano Widodo è stato avvertito che dovrebbe evitare una narrativa di repressione che potrebbe dare ai gruppi islamisti una ragione di unirsi.
L’Institute for Policy Analysis of Conflict (IPAC) ha rilasciato uno studio che evidenzierebbe come l’Islam radicale sia la prima minaccia perla sicurezza del paese.
La linea più dura verso di essi segue i disordini di maggio quando l’attuale presidente ha battuto alle elezioni il candidato Probowo Subianto spalleggiato dai gruppi islamisti.
Infatti, un largo numero di islamisti nel paese non apprezza il presidente Widodo e si prevede che le ostilità persisteranno nonostante la riconciliazione tra i quest’ultimo e l’ex sfidante Subianto.
L’IPAC avverte che una linea repressiva della polizia rafforzerebbe tale antipatia.
Fonte: South China Morning Post
25 luglio, Cambogia – La Cina ha firmato segretamente un accordo per stazionare truppe in Cambogia
Secondo i giornalisti del Wall Street Journal, la Cina avrebbe firmato segretamente un accordo per stazionare le proprie truppe nella base navale cambogiana Ream situata sul Golfo della Thailandia.
Il primo ministro Hun Sen ha negato più volte la notizia, tuttavia l’indipendenza della Cambogia da Pechino è sempre più in discussione, avendo il paese accettato 600 milioni di dollari di prestiti per la controversia iniziativa cinese Belt and Road.
La base navale in questione è adiacente a Dara Sakor, una zona d’investimento cinese da 3.8 milliardi di dollari.
Fonte: The Guardian
26 luglio, Vietnam – Il Vietnam chiede nuovamente il ritiro delle navi cinesi dal Mar Cinese Meridionale
Il Vietnam chiede nuovamente il “ritiro immediato” delle navi cinesi dal Mar Cinese Meridionale con l’intensificarsi delle tensioni nell’area.
“Il Vietnam risolutamente e persistentemente protegge i nostri diritti di sovranità … pacificamente e sulle basi delle leggi di diritto internazionale”, ha dichiarato Le Thi Hang portavoce del ministero degli esteri vietnamita.
La zona è contesa anche da Taiwan, Filippine, Malesia e Brunei.
La Cina non avrebbe ancora confermato la presenza di imbarcazioni nell’area.
Fonte: South China Morning Post
27 luglio, Birmania – Immagini dal satellite rivelano la portata della crisi Rohingya
L’analisi delle immagini satellitari hanno sollevato dubbi che il governo birmano stia mantenendo la promessa di trovare accordi per il ritorno sicuro dei Rohingya musulmani nello stato di Rakhine.
Oltre 700,000 sono scappati oltre il confine dopo la repressione militare in Agosto del 2017.
Nonostante ci siano stati accordi per il rimpatrio sicuro e volontario dei rifugiati tra il governo birmano e bengalese, dalle immagini non risulta alcuna preparazione. Inoltre, è chiaro che la distruzione e gli incendi stiano continuando nei villaggi.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2019/jul/24/myanmars-rohingya-crisis
28 luglio, Filippine –Terremoti a nord delle Filippine, almeno otto morti e sessanta feriti
Due forti terremoti hanno colpito delle isole molto popolate nella Luzon Strait a nord delle Filippine.
Otto sarebbero i morti e almeno sessanta i feriti.
I sismologi hanno stimato che i due terremoti sono stati di magnitudo 5.4 e 5.9 della scala Richter.
Un terzo di terremoto di magnitudo 5.7 ha colpito la stessa area più tardi nella giornata.
Fonte: South China Morning Post
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