Rassegna settimanale 15-21 luglio 2019: Sudest Asiatico
21 luglio 2019, MAR CINESE MERIDIONALE – USA preoccupati dall’interferenza cinese nel Mar Cinese Meridionale
Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere preoccupati dai report di interferenze cinesi nelle attività di sviluppo petrolifero e gassoso nelle acque contese in cui il Vietnam accusa Pechino di violare la sua sovranità.
Nella giornata di venerdì 19 il Vietnam aveva richiesto alla Cina di spostare una sua nave da Vanguard Bank, che rientra nelle 200 miglia di esclusiva competenza economica vietnamita. La Cina, invece, reclama quasi interamente la zona del Mar Cinese Meridionale.
Fonte: VoA News
Link: https://www.voanews.com/east-asia-pacific/us-concerned-over-chinas-interference-south-china-sea
20 luglio 2019, VIETNAM – Il Vietnam chiede alle imbarcazioni cinesi di lasciare Vanguard Bank
Secondo gli analisti, comunque, le tensioni tra i due Paesi difficilmente si trasformeranno in un conflitto o in un danno alle relazioni bilaterali.
La tensione continua da tutto il mese di luglio; il 3 luglio, infatti, imbarcazioni cinesi erano entrate nelle acque di Vanguard Bank (l’area più occidentale del ricco arcipelago delle Spratly) per condurre ricerche sui fenomeni sismici.
Fonte: South China Morning Post
19 luglio 2019, CAMBOGIA – USA temono che il resort in Cambogia finanziato dalla Cina possa servire in realtà come base militare, “minacciando la coesione dell’Asean”
Lo sviluppo di Dara Sakor, progetto da 3.8 miliardi di dollari che vede la presenza di importanti investimenti cinesi, occuperà il 20% della costa cambogiana e comprenderà tra le altre cose un resort e un aeroporto internazionale. Secondo alcuni ufficiali con profonda conoscenza del progetto, si potrebbe trattare di un più grande piano cinese per stabilire una presenza militare nel Paese, la cui posizione nell’area del Sudest asiatico è strategicamente rilevante.
Fonte: South China Morning Post
18 luglio 2019, BIRMANIA – Myanmar, gli Stati Uniti sanzionano i militari per il trattamento dei Rohingya
Gli USA diventano il primo Paese a prendere ufficialmente posizione nella questione dei Rohingya, sanzionando la Birmania e vietando agli alti esponenti dell’esercito birmano l’ingresso negli Stati Uniti d’America.
Le sanzioni USA si riferiscono in modo particolare al periodo compreso tra l’agosto e il settembre 2017, quando le violenze e le violazioni dei diritti umani cui furono soggetti i musulmani Rohingya furono particolarmente efferate.
Fonte: Eastwest
Link: https://eastwest.eu/it/la-notizia-del-giorno/myanmar-violazione-diritti-umani
17 luglio 2019, TAILANDIA – Potere torna in mano ai civili, ma si teme che l’insabilità e le ingerenze dell’esercito possano continuare
Prayuth Chan-ocha è il nuovo Primo Ministro tailandese, e la sua salita al potere mette fine all’era della giunta militare al Governo del Paese. Prayuth, leader del golpe, guida una coalizione di diversi partiti. Nonostante Prayuth non abbia più gli enormi poteri che si era assegnato dopo il Governo di Yingluck Shinawatra, gli analisti temono che la restaurazione di norme democratiche sia ancora lontana.
Fonte: South China Morning Post
16 luglio 2019, MALESIA – Mahatir Mohamad conferma la confisca di 240 milioni di dollari ad azienda cinese con legami statali
Il Primo Ministro ha confermato che i fondi sono stati confiscati alla Petroleum Pipeline Engineering. Secondo la sua dichiarazione, questi milioni “spettavano” allo Stato, che stava semplicemente riappropriandosi di fondi originariamente erogati per progetti che erano poi stati cancellati. Secondo quanto dichiarato da Mahatir, erano stati erogati fondi corrispondenti a circa l’80% del necessario per completare un progetto che è rimasto fermo al 13%.
Fonte: South China Morning Post
15 luglio 2019, INDONESIA – Poligamia nell’Aceh: cosa temono le donne indonesiane riguardo alla legge che permette agli uomini di avere più mogli
La legge permetterebbe agli uomini di avere fino a quattro mogli, ma gli attivisti temono ciò potrebbe “normalizzare” le relazioni extra coniugali.
Le donne nella provincia di Aceh (all’estremo nord di Sumatra, si tratta dell’unica provincia dell’Indonesia dotata di speciali autonimie che permettono l’applicazione della Sharia), ultra conservativa, si sono fortemente opposte a questa nuova legge.
La poligamia è sempre stata presente nell’Aceh, come nel resto del Paese, ma sta diventando particolarmente comune a mano a mano che l’Islam conservatore acquista più potere.
Fonte: South China Morning Post
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)