Rassegna settimanale 1-7 Luglio 2019: Africa Subsahariana
1 Luglio, Sudan – CONTINUANO LE PROTESTE A KHARTOUM E OMDURMAN
Migliaia di persone si sono riunite nella città di Omdurman, sulle rive del fiume Nilo, il giorno dopo la morte di almeno sette persone e il ferimento di altre 181 a seguito di scontri tra autorità e protestanti.
Secondo l’Ambasciata americana a Khartoum sono le autorità militari sudanesi che devono essere ritenute responsabili delle morti. Anche Madani Abbas Madani, leader di Forces of Freedom and Change (FFC) accusa l’esercito non solo di essere il responsabile delle violenze, ma di avere anche diffuso dati non veritieri riguardo il numero dei feriti in seguito agli scontri. Madani ha, inoltre, reso nota l’intenzione di FFC di organizzare nuove manifestazioni il 13 luglio, volte a spingere i militari a lasciare la guida del Paese.
Fonte: Reuters
2 Luglio, Sud Africa – IL PARLAMENTO SUDAFRICANO ELEGGE I NUOVI MEMBRI NONOSTANTE LE FORTI OPPOSIZIONI
In seguito alle elezioni che si sono tenute nel mese di maggio e che hanno visto uscire vincitore Cyril Ramaphosa, candidato dell’African National Congress (ANC), si sono svolte le elezioni per i nuovi membri del parlamento. Tali elezioni sono alla base di forti critiche ricevute dall’ANC: nonostante la forte opposizione esercitata dai partiti rivali, infatti, vi è stata anche l’elezione un legislatore precedentemente accusato di corruzione.
L’ANC è il partito vincitore delle elezioni che si sono tenute nel mese di maggio e vi appartengono 6 degli 11 legislatori neoeletti, così come altri eletti a presidenti delle commissioni parlamentari che giocano un ruolo decisivo nella formulazione e dell’approvazione di nuove leggi.
L’ANC, partito d Nelson Mandela, è alla guida del Paese dal 1994 ed è noto per il suo impegno nella lotta contro l’apartheid; tuttavia, negli ultimi anni il suo gradimento è crollato a causa di scandali di corruzione che hanno coinvolto molti dei suoi membri.
Fonte: Reuters
3 Luglio, Nigeria – LA NIGERIA ENTRA A FAR PARTE DELL’AFRICAN CONTINENTAL FREE TRADE AREA
La Nigeria ha annunciato il desiderio di aggiungersi ai Paesi che entreranno a far parte dell’African Continental Free Trade Area, ufficialmente lanciata in occasione del summit dell’Unione Africana tenutosi il 7 luglio. Lo scopo di quest’area di libero mercato è quello di eliminare i dazi tra gli stati membri e di creare un mercato di cui facciano parte circa 1.2 miliardi di persone. Ad oggi, oltre alla Nigeria, anche Eritrea e Benin non sono intenzionati a farne parte e la ragione principale di tale opposizione è il timore che, con l’annullamento dei dazi, i beni provenienti dall’estero possano facilmente sostituirsi a quelli prodotti dalle aziende nazionali, segnandone il fallimento e andando a danneggiare l’economia nazionale.
Il punto di vista nigeriano sembra però essere cambiato e aver preso in considerazione l’idea di sottoscrivere l’accordo alla base della nascita della Free Trade Zone: lo stesso presidente nigeriano Buhari ha espresso l’intenzione di supportare il commercio libero fino al momento in cui si tratterà di un commercio “giusto” e definito su basi eque.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2019/07/03/nigeria-agrees-to-join-africa-free-trade-zone/
4 Luglio – Somalia, LA SOMALIA METTE FINE AI RAPPORTI DIPLOMATICI CON LA GUINEA
La Somalia ha annunciato la rottura dei rapporti diplomatici con la Guinea a causa dello sviluppo delle relazioni tra quest’ultima e il Somaliland. Il leader del Somaliland a inizio settimana si è recato a Conakry, capitale della Guinea, su invito ufficiale del presidente Alpha Code. In seguito a questa visita ufficiale, il Ministro degli Esteri somalo ha accusato la Guinea di aver violato la sovranità, l’unità e l’integrità territoriale della Somalia, ragion per cui si è deciso di rompere ogni relazione diplomatica tra i due Paesi.
Il Somaliland è uno stato formalmente inesistente e, per questo motivo, escluso dagli aiuti internazionali che ha però una sua Costituzione, un parlamento, una bandiera, un esercito, un inno nazionale e una propria economia. Dall’auto-proclamazione di indipendenza, che ha avuto luogo nel 1991, il Somaliland è un Paese che vive e si sviluppa ma non figura in nessuna mappa essendo ufficialmente parte integrante della Somalia.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2019/07/04/somalia-cuts-diplomatic-ties-with-guinea-over-somaliland/
5 Luglio, Sudan – ACCORDO TRA MILITARI E SOCIETÀ CIVILE SULLA TRANSIZIONE
Il Consiglio militare transitorio, alla guida del Sudan dallo scorso 11 aprile in seguito alla deposizione del Presidente Omar al-Bashir, e l’opposizione hanno raggiunto un accordo sulla formazione di un consiglio sovrano congiunto che guiderà il Paese per 3 anni. Questo consiglio vedrà l’alternarsi al potere di militari, che guideranno il Paese per i primi 21 mesi, e di civili per i rimanenti 18 mesi.
L’accordo prevede, inoltre, la formazione di un governo tecnocratico indipendente e l’avvio di indagini trasparenti riguardo gli eventi che hanno avuto luogo nel Paese nelle ultime settimane.
L’accordo è stato accettato di buon grado anche dalla popolazione che non ha mancato di esprimere il proprio consenso dando vita a celebrazioni e manifestazioni per le strade delle città di Omdurman e Khartoum. Molti giovani vedono l’avvio di questo periodo di transizione come l’avvio di un processo di democratizzazione che potrebbe portare a una società più equa che sia in grado di offrire opportunità alla popolazione.
Fonte: Reuter
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1U01JN-OZATP
6 Luglio, Botswana – IL BOTSWANA CHIEDE RICORSO CONTRO LA DEPENALIZZAZIONE DELL’OMOSESSUALITÀ
Il procuratore generale Abraham Keetshabe ha annunciato l’intenzione del governo del Botswana di fare ricorso contro una sentenza che depenalizza l’omosessualità.
Nel mese di giugno i giudici della Corte Suprema avevano giudicato anticostituzionale la condanna a sette anni di prigione per relazioni tra persone dello stesso sesso imposta da leggi risalenti all’era coloniale. Il caso era stato portato in tribunale da un giovane studente che metteva in luce il cambiamento subito dalla società e che mostrava come l’omosessualità fosse sempre più accettata all’interno della società stessa. Questa decisione della Corte è stata celebrata come un importante passo avanti nella difesa dei diritti della comunità LGBT in Africa.
La decisione dei giudici, tuttavia, non è stata accettata positivamente dal governo del Botswana che, così come governi di altri stati africani quali Nigeria, Sudan, Somalia e Mauritania, ancora condanna l’omosessualità.
Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-africa-48892517
7 Luglio – NASCE L’AFRICAN CONTINENTAL FREE TRADE AREA (AfCFTA)
Numerosi leader africani hanno sancito la nascita dell’AfCFTA, l’area di libero mercato più grande nata in seguito alla World Trade Organisation (1994). 55 stati africani hanno dato vita, durante un summit di ministri e capi di stato dell’Unione Africana che si è tenuto in Niger, a questa nuova area di libero mercato che ha come scopo quello di ridurre notevolmente i dazi al fine di incrementare il commercio interregionale e aprire la strada a un nuovo periodo di sviluppo.
Le aspettative sono molto alte, ma non mancano i timori: la Nigeria ha espresso la sua preoccupazione riguardo la possibilità che il crescente acquisto di prodotti esteri da parte della sua popolazione possa danneggiare le imprese locali e impedirne lo sviluppo. Al contrario, le aziende manifatturiere sudafricane, che sono tra le più avanzate in Africa, potrebbero facilmente trarre grande beneficio dalla nascita dell’AfCFTA, espandendosi ed entrando in nuovi mercati. Sicuramente, quindi, il grande gap economico tra i vari stati africani rappresenta un importante ostacolo al successo dell’AfCFTA e si richiede grande attenzione da parte dei leader nell’affrontare e gestire i problemi che si presenteranno.
Fonte: Al Jazeera
Nigeria – CINQUE NUOVE VITTIME PER MANO DI BOKO HARAM
Cinque vittime e circa venti feriti: è il bilancio di un’imboscata tesa da Boko Haram a soldati nigeriani nel tentativo a liberare territori posti sotto il controllo del gruppo islamista nel nord-est della Nigeria.
Aumenta, quindi, il numero delle vittime (ad oggi sono già più di migliaia) cadute per mano dei militanti di Boko Haram, organizzazione terroristica jihadista diffusa nel nord del Paese.
Fonte: Reuter
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN1U2097-OZATP
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