Rassegna settimanale 24-30 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud
24 giugno, Corea del Sud – Moon incontra i veterani della Guerra di Corea alla vigilia dell’anniversario
Il Presidente Moon Jae-in si è impegnato lunedì a continuare gli sforzi per portare una pace duratura alla Penisola Coreana, anche se non è ancora stata dichiarata una fine ufficiale della Guerra di Corea.
La giornata di oggi segna il 69° anniversario dall’inizio della Guerra di Corea (1950-53) che finì senza un trattato di pace. Circa 180 veterani, i ministri degli affari esteri e dei veterani e le Forze di Corea statunitensi hanno preso parte al pranzo tenutosi per l’occasione.
Nei suoi commenti prima dell’inizio del pranzo, Moon ha affermato: “La Guerra di Corea è una triste parte della storia, ma abbiamo difeso il nostro Paese combattendo contro l’invasione da parte della Corea del Nord. Dopo la guerra, la Corea del Sud è diventata il sesto Paese esportatore con un guadagno pro capite che supera i 30 milioni di dollari. La nazione è diventata fornitrice di aiuto per coloro che soffrono a causa di conflitti, malattie e povertà”.
Il Presidente Moon ha anche espresso approvazione per i veterani statunitensi per il loro sacrificio durante la Guerra di Corea e ha aggiunto che il governo sta pianificando di costruire un muro a Washington D.C. per commemorare le loro morti.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/356_271160.html
25 giugno, Corea del Sud – ONG riceve uno speciale status consultivo dal consiglio ONU
La Global Peace Foundation (GPF), un’organizzazione no-profit che lavora per l’unificazione delle due Coree, ha ricevuto uno stato consultivo speciale da parte del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).
L’organizzazione ha rivelato di aver ricevuto uno status speciale il 6 di giugno presso il Meeting di Coordinazione e Management del Consiglio ONU per discutere dei programmi economici e sociali, e per elaborare politiche da suggerire agli Stati membri dell’ONU.
Secondo il sito delle Nazioni Unite, le ONG a cui è stato riconosciuto uno status generale e speciale possono partecipare a incontri del consiglio e rilasciare dichiarazioni che permettono loro di relazionarsi con l’ ECOSOC e organi sussidiari.
La ONG guidata da Moon Hyun-jin si impegna attivamente in attività di consolidamento della pace per realizzare la visione di “Un’unica Famiglia sotto Dio” dalla sua nascita nel 2009.
La GPF sta anche collaborando con il Dipartimento di Pubblica Informazione dell’ONU (DPI) dal 2016, contribuendo allo sviluppo, implementazione e monitoraggio degli elementi dell’agenda stabiliti dagli Stati membri dell’ONU.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/356_271231.html
26 giugno, Giappone – Il Papa visiterà Hiroshima e Nagasaki il 24 di novembre
Papa Francesco visiterà Hiroshima e Nagasaki il 24 di novembre, durante la sua permanenza di quattro giorni in Giappone, per pregare per le vittime delle bombe nucleari statunitensi della Seconda guerra mondiale.
Il Papa incontrerà i sopravvissuti alla bomba nucleare come parte del suo viaggio dal 23 di novembre, la prima visita papale in Giappone dopo quella di Giovanni Paolo II nel febbraio del 1981.
È previsto un incontro con il Primo Ministro Shinzo Abe e l’Imperatore Naruhito a Tokyo, e celebrerà una messa presso il Tokyo Dome stadium il 25 di novembre.
Il pontefice ha inviato lettere a maggio promettendo di offrire preghiere per i cittadini delle due città, dopo che i rispettivi sindaci, così come il governatore della Prefettura di Hiroshima, gli avevano chiesto di visitarle, secondo i governi locali.
Papa Francesco ha condannato non solo l’uso delle armi nucleari, ma anche il fatto di possederne per la prima volta in un discorso nel 2017.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/Pope-to-visit-Hiroshima-Nagasaki-on-Nov-24
27 giugno, Giappone – Trump rinnova le critiche sull’alleanza USA – Giappone prima del summit del G20
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rinnovato il suo criticismo verso l’alleanza per la sicurezza tra USA e Giappone, in vista del suo incontro con il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe ai margini del summit del G20 a Osaka questa settimana.
Trump stava rispondendo a una domanda in un’intervista per l’emittente Fox a Washington mercoledì riguardo ad accordi bilaterali di cui vorrebbe discutere con diversi Paesi, incluso il Giappone.
In base all’accordo decennale tra le due nazioni, gli Stati Uniti si sono impegnati a difendere il Giappone, che ha rinunciato al diritto di entrare in guerra dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale.
Il Giappone in cambio mette a disposizione basi militari per Washington, tra cui anche la maggior concentrazione di Marines statunitensi al di fuori degli Stati Uniti a Okinawa.
Trump ha in programma nove incontri bilaterali, con nazioni come Giappone, Cina e Russia, al summit del G20 tra 28 e 29 giugno.
Durante una visita in Giappone a maggio, Trump ha sostenuto di aspettarsi un rafforzamento delle forze statunitensi in tutta l’Asia e altrove da parte dell’esercito giapponese.
Abe, da parte sua, ha promesso di rafforzare le difese del Giappone. Ha anche espresso la volontà di rivedere la costituzione pacifista del dopoguerra per chiarire lo stato ambiguo del proprio esercito.
Fonte: Japan Today
28 giugno, Giappone – Gli Stati Uniti fanno pressione sugli alleati al G20 riguardo al linguaggio sul cambiamento climatico
Washington sta facendo pressione sugli alleati del G20 per respingere un linguaggio climatico forte nella dichiarazione finale dell’incontro, nonostante la furiosa opposizione dei Paesi europei, ha riferito una fonte presidenziale francese venerdì.
“Tre o quattro (Paesi) stanno ricevendo pressioni per diluire il messaggio”, una fonte della presidenza francese ha comunicato ai reporter a Osaka, dove si sta svolgendo il summit del G20.
La fonte non ha voluto riferire il nome di queste nazioni, anche se Brasile e Arabia Saudita sono noti come scettici riguardo al tema del cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico si sta delineando come uno degli argomenti più controversi all’incontro, con l’Europa fermamente opposta all’idea di stemperare le dichiarazioni precedenti del G20 su questa tematica.
Washington si oppone a qualsiasi tipo di approvazione dell’accordo sul clima d Parigi, dal quale intende ritirarsi.
All’incontro di Osaka venerdì, i leader europei hanno concordato sul fatto che “non possiamo accettare un testo che minimizzi quanto emerso negli ultimi due G20 e che indebolisca gli accordi di Parigi”, ha affermato la fonte.
Fonte: Japan Today
29 giugno, Corea del Sud – Trump in Corea del Sud, programma consultazioni con Moon, visita la DMZ
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato in Corea del Sud sabato per delle consultazioni con il Presidente Moon Jae-in e una potenziale visita storica alla Demilitarized Zone (DMZ, in italiano zona demilitarizzata).
Sia Moon che Trump sono arrivati dopo aver partecipato al summit del G20 in Giappone. È inoltre prevista una cena insieme a Cheong Wa Dae per oggi.
Dopo l’incontro con un gruppo di business leader coreani, Trump terrà il suo primo summit individuale con Moon in meno di tre mesi. Le consultazioni bilaterali si erano invece tenute alla Casa Bianca ad aprile.
Trump è atteso anche presso la DMZ, che ha definito “un vero confine”. La DMZ, che divide la Penisola Coreana, ha funzionato da confine interno della Corea fin dalla Guerra di Corea tra 1950 e 1953.
Ore prima della partenza per la Corea del Sud, Trump ha inviato un invito al leader della Corea del Nord Kim Jong-un tramite Twitter.
Nel rispondere, Choe Son-hui, primo viceministro degli Esteri, ha affermato che si tratta di “un suggerimento molto interessante” in una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa KCNA.
Ha però aggiunto che Pyongyang non ha ricevuto nessuna proposta ufficiale a riguardo da parte di Washington.
Indipendentemente dalla presenza o meno di Kim alla DMZ, si pensa che Trump gli manderà un messaggio attraverso il confine.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/103_271460.html
30 giugno, Giappone – Abe offre il suo aiuto al principe ereditario saudita nel ridurre la dipendenza dal petrolio
Il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe domenica ha lodato gli sforzi dell’Arabia Saudita per ridurre la propria dipendenza dal petrolio e ha promesso al Principe Ereditario Mohammed bin Salman che il Giappone aiuterà il regno con piani di riforma radicali.
“La ‘Vision 2030’ dell’Arabia Saudita è una grande riforma senza precedenti che mira ad allontanarsi dalla dipendenza dal petrolio e a diversificare l’industria, al di sotto dell’iniziativa di sua Maestà”, si è così rivolto Abe al principe ereditario all’inizio del loro incontro bilaterale dopo il summit del G20 presso Osaka.
“Il Giappone continuerà i suoi più grandi sforzi attraverso il governo e il settore privato per sostenerlo nel raggiungimento di questo successo”, ha affermato Abe.
Riyadh ha annunciato il piano di riforma nel 2016, con obiettivi che vanno dal rinnovamento del suo Fondo di Investimento Pubblico, di proprietà dello Stato, all’incremento delle visite dei pellegrini islamici e l’incoraggiamento a fare sport per i sauditi.
Nonostante l’omicidio lo scorso ottobre del giornalista saudita Jamal Khashoggi per mano di agenti sauditi, i grossi investitori stanno portando avanti accordi e versando denaro nel suo mercato azionario e in progetti legati a Vision 2030 che puntano a diversificare l’economia del principale esportatore di petrolio e a creare nuovi posti di lavoro.
Il Ministro degli Esteri ha riferito che Abe non ha sollevato la questione dell’uccisione di Khashoggi.
Fonte: Japan Today
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