Rassegna settimanale 10-16 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud
10 giugno, Corea del Sud – Seoul e Londra raggiungono un accordo commerciale post Brexit
Sud Corea e Gran Bretagna hanno raggiunto un accordo per mantenere l’accordo commerciale attuale sul libero scambio anche dopo la Brexit, persino con un “no deal”, e Seoul diventerà uno dei maggiori partner economici non europei a firmare un accordo simile per prevenire le ripercussioni di questo divorzio.
L’accordo è arrivato alla luce della preoccupazione che le società sudcoreane non potessero più usufruire dei benefit dell’accordo sul libero scambio tra la Sud Corea e l’Unione Europea nel caso in cui la Gran Bretagna dovesse uscire dall’UE senza un accordo. La Gran Bretagna ha fissato il 31 ottobre come data ultima per permettere al paese di trovare una soluzione con l’Europea, il che significa che il nuovo accordo deve essere ratificato entro questa data per poi entrare in vigore immediatamente a novembre, ha dichiarato il Ministro sudcoreano per il commercio.
Quest’ultimo e il suo corrispettivo inglese hanno raggiunto l’accordo durante un incontro a Seoul. Questo mira a mantenere i termini principali dell’accordo esistente tra Seoul e Bruxelles entrato in vigore nel 2011.
Secondo il ministero, i due Paesi si sono anche ripromessi di aumentare la cooperazione nei settori industriali emergenti, inclusi energia e tecnologia per l’intelligenza artificiale.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_270334.html
11 giugno, Giappone – Abe e Trump discutono dell’Iran prima della visita del Primo ministro a Teheran
Il portavoce del governo ha dichiarato che il Primo ministro Abe ha parlato al telefono con il Presidente USA Trump per discutere della situazione in Medio Oriente un giorno prima della visita di Abe nel Paese. “I due leader si sono scambiati opinioni sulle questioni nella regione, inclusa la situazione in Iran”.
Il diplomatico giapponese non ha voluto dare i dettagli della telefonata alla luce della delicatezza diplomatica della questione, ma è probabile che Abe abbia ribadito la sua intenzione di incoraggiare l’Iran, con cui il Giappone ha tradizionalmente mantenuto relazioni amichevoli, ad impegnarsi per il dialogo. Trump ha dato il suo benestare durante la visita in Giappone il mese scorso.
La notizia della conversazione tra i due leader è arrivata dopo che il capo dell’osservatorio sul nucleare delle Nazioni Unite, Yukiya Amano, ha invitato i capi mondiali a continuare il dialogo con l’Iran affinché resti nell’accordo del 2015 per impedire al Paese di costruire armi nucleari e per evitare che si fomentino le tensioni nella regione.
Amano ha detto ai reporter che Teheran ha aumentato le sue attività di arricchimento dell’uranio così come aveva minacciato di fare. “Sono preoccupato per le tensioni crescenti sul nucleare iraniano. Come sostengo costantemente, gli impegni sul nucleare assunti dall’Iran con l’accordo del 2015 rappresentano un guadagno significativo per il controllo del nucleare. Spero quindi che si possa trovare un modo per ridurre le tensioni attuali attraverso il dialogo”.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/11/national/politics-diplomacy/abe-trump-discuss-iran-ahead-prime-ministers-landmark-tehran-visit/#.XQY8KYgzbIU
12 giugno, Sud Corea – Il Ministro degli esteri fomenta la controversia con Washington sul nucleare nordcoreano
Aumentano le preoccupazioni di una possibile spaccatura nell’alleanza tra Sud Corea e Stati Uniti sulla sicurezza dopo le recenti dichiarazioni del Ministro degli esteri sudcoreano che sostiene un disarmo nucleare “graduale”: una visione che non è in linea con la posizione di Washington che ha più volte ripetuto di voler raggiungere un accordo one-shot nelle negoziazioni con la Nord Corea.
“Il disarmo nucleare dovrebbe avvenire gradatamente in considerazione della situazione della sicurezza di ciascun Paese”, ha dichiarato Kang Jeong-sik, viceministro per gli affari multilaterali e globali al ministero degli esteri durante l’incontro ministeriale a Stoccolma per la Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
Queste dichiarazioni potrebbero essere interpretate come “una cosa buona” per la Nord Corea visto che Pyongyang ha cercato a lungo di realizzare il “disarmo nucleare graduale” in cambio di un allentamento delle tensioni da parte del Consiglio di Sicurezza ONU. Washington, l’alleato della Sud Corea più forte, non è d’accordo con questo approccio.
Moon e Trump programmano di incontrarsi alla fine del mese e discutere le misure per riprendere il dialogo interrotto tra i due Paesi. Il Dipartimento di Stato americano ha detto recentemente che entrambi i leader discuteranno della questione della completa denuclearizzazione e di come rafforzare la reciproca alleanza per la sicurezza.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/356_270524.html
13 giugno, Giappone – Il leader supremo dell’Iran conferma ad Abe che non ha nessuna intenzione di “sviluppare, possedere o utilizzare armi nucleari”
Il Primo Ministro Abe e il leader supremo dell’Iran Ayatollah Ali Khamenei si sono incontrati giovedì a Teheran e Khamenei ha negato l’intenzione di “sviluppare, possedere o utilizzare armi nucleari”. Abe ha dichiarato:” Mi ha spiegato la sua convinzione che la pace dev’essere raggiunta. È un grande passo verso la pace e la stabilità della regione”.
Durante l’incontro Abe ha riportato le parole di Trump che non vorrebbe un’escalation della situazione.
Tuttavia, dopo l’incontro con Abe, il leader iraniano ha rilasciato una dichiarazione dicendo che “non risponderà a Trump” poiché “non è una persona con cui valga la pena scambiare un messaggio “. Secondo Khamenei, Abe gli ha detto che gli USA sono pronti a dialogare con l’Iran sinceramente. Ma il leader ha dichiarato che “non si può fidare delle affermazioni degli Stati Uniti”.
Mercoledì Abe ha incontrato il Presidente Rouhani. Durante la conferenza stampa congiunta, Abe ha dichiarato: “E’ essenziale che l’Iran giochi un ruolo costruttivo nel creare una pace solida e la stabilità nel Medio Oriente. Le tensioni stanno crescendo. Alcuni esperti sostengono che un incidente potrebbe causare il conflitto. Il conflitto armato deve essere evitato in tutti i modi. Il Giappone spera di giocare un ruolo di rilievo riuscendo a ridurre le tensioni”.
Rouhani ha dichiarato che si aspetta un “vero cambio positivo” in Medio Oriente e nel mondo se gli USA porranno fine alla pressione economia sull’Iran con le sanzioni. “Se ci sono delle tensioni, queste originano dalla guerra economica dell’America contro l’Iran. Non daremo via a una guerra nella regione, persino contro gli USA, ma se comincerà una guerra contro di noi, daremo una risposta schiacciante”.
Tokyo ha smesso di importare petrolio dall’Iran a maggio per rispettare le sanzioni imposte dagli USA. Rouhani comprende “l’interesse del Giappone nel continuare a comprare petrolio dall’Iran e a risolvere le controversie finanziarie” come “garanzia” per lo sviluppo futuro dei rapporti bilaterali.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/13/national/politics-diplomacy/abe-warns-u-s-iran-accidental-conflict-possible/#.XQZAjIgzbIU
14 giugno, Giappone – Gli Stati Uniti incolpano l’Iran per l’attacco alle petroliere, di cui una giapponese, nel golfo dell’Oman
Il Segretario di Stato USA Pompeo ha dichiarato che gli USA incolpano l’Iran per gli attacchi a due petroliere, di cui una di proprietà di una società con base a Tokyo, nel golfo dell’Oman, definendoli come l’ultimo di una serie di “azioni provocatorie” che hanno aumentato fortemente le tensioni nella regione.
Le petroliere sono state attaccate giovedì, il che ha fatto schizzare il prezzo del petrolio e crescere le preoccupazioni per le tensioni in Medio Oriente.
Pompeo ha detto che l’Iran “ha insultato il Giappone” attaccando la petroliera di sua proprietà proprio nel momento in cui il Primo ministro Abe si trovava in Iran per mediare tra i leader del Paese e Washington.
“Presi nell’insieme, questi attacchi non provocati rappresentano una chiara minaccia alla pace internazionale e alla sicurezza, un assalto alla libertà di navigazione e un’inevitabile campagna di escalation di tensioni da parte dell’Iran”.
Alcune ore dopo le affermazioni di Pompeo, gli USA hanno rilasciato un video che dicono mostri la Guardia rivoluzionaria iraniana mentre rimuove una mina inesplosa dal fianco della petroliera giapponese.
Il proprietario giapponese della petroliera ha invece riportato che i marinai avrebbero visti degli oggetti volanti sorvolare la petroliera prima dell’attacco.
L’Iran ha respinto tutte le accuse. “Quelli che accusano l’Iran svolgono un ruolo principale nel causare questi incidenti e potrebbero essere gli Stati Uniti stessi”.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/14/national/politics-diplomacy/u-s-blames-iran-attacks-tankers-including-one-operated-japanese-firm-near-persian-gulf/#.XQZCjIgzbIU
15 giugno, Giappone – Abe condanna l’attacco alle petroliere ma non si esprime sui sospetti e invita a trattenersi
Il Giappone “condanna in modo risoluto” gli attacchi alle due petroliere nel golfo dell’Oman, a prescindere dal responsabile. Questo ha dichiarato il Primo ministro Abe dopo aver parlato con il Presidente Trump al telefono.
Abe, tornato a Tokyo dopo la visita in Iran, non ha fatto nomi circa il possibile responsabile degli attacchi anche se gli USA hanno già incolpato l’Iran.
“Credo che tutte le parti coinvolte debbano trattenersi per evitare di causare situazioni non previste e si debbano astenere da qualsiasi azione che possa aumentare le tensioni”. Ha poi aggiunto che il Presidente Trump ha apprezzato la sua visita in Iran e i suoi sforzi.
Secondo la Casa Bianca, Trump ha ringraziato Abe per i suoi sforzi per facilitare la comunicazione con l’Iran. Hanno discusso della recente visita di Abe a Teheran e delle circostanze relative agli attacchi alle due petroliere.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/06/15/national/politics-diplomacy/abe-denounces-tanker-attacks-stays-silent-possible-suspects/#.XQZFbPZuLIV
16 giugno, Sud Corea – Seoul e Washington discutono del quarto summit inter-coreano
I negoziatori sudcoreani per il nucleare discuteranno con i corrispettivi di Washington suggerendo un incontro tra il Presidente Moon e il leader nordcoreano Kim prima della visita di Trump a Seoul programmata per la fine del mese.
In precedenza Moon aveva dichiarato di essere aperto ad incontrare Kim in qualsiasi momento, dovunque e senza condizioni, seppur “le tempistiche spettino a Kim”. Ha aggiunto che non è “fisicamente impossibile” organizzare un quarto incontro inter-coreano alla fine di giugno.
In un incontro in Svezia, Moon ha affermato che la comunità internazionale è “aperta a sospendere le sanzioni e a fornire garanzie di sicurezza” alla Nord Corea se Pyongyang si impegna nel dialogo per la denuclearizzazione. Moon ha chiesto a Kim di presentare prove specifiche e dettagliate del suo impegno per il disarmo nucleare.
Il Dipartimento di Stato americano ha sottolienato che Trump discuterà con Moon dei modi per rafforzare l’alleanza bilaterale con la Sud Corea. Continueranno nella loro stretta coordinazione per raggiungere la denuclearizzazione finale, completa e provata della Nord Corea.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/356_270697.html
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