Rassegna settimanale 13 – 19 maggio 2019: Sudest asiatico
13 maggio, Malesia – Mahathir contro i reali Johor
La guerra tra il primo ministro malese Mahathir Mohamad e il principe Tunku Ismail Sultan Ibrahim, è stata negli ultimi mesi al centro delle testate giornalistiche del paese.
Le provocazioni sono accresciute questo mese, avendo il primo ministro definito il trentaquatrenne Tunku Ismail ” un bambino” e uno “stupido”. Il sultano e la moglie si sono uniti successivamente alla disputa con il chiaro intento di difendere il figlio.
Il rapporto conflittuale tra il primo ministro e la famiglia reale risale al 1990, anno in cui il governo ha rimosso le immunità della famiglia Johor.
Il punto centrale della disputa riguarda i poteri che la monarchia può esercitare sulla costituzione malese e quanto essa possa effettivamente interferire con la vita politica del paese.
Fonte: The Straits Times
14 maggio, Filippine – Le elezioni filippine sono segnate da compravendita di voti
Quasi 62 milioni di filippini si sono presentati alle votazioni di mezzo termine ieri.
Nonostante l’affluenza alle urne sia stata pacifica, si è verificato un fenomeno di compravendita di voti.
James Jimenez, il portavoce della commissione elettorale, ha dichiarato: “stiamo notando molti distretti aperti e gli elettori hanno potuto votare con successo”.
In gioco ci sono infatti 24 seggi al senato e 297 alla camera dei deputati. Inoltre, intorno altri 43,000 candidati sono in corsa per circa 18,000 posizioni locali.
Il capo della polizia Oscar Albayalde ha dichiarato che si è verificato un fenomeno di compravendita di voti di massa”. L’uomo ha aggiunto che a 302 lavoratori è stato offerto in pagamenti da 300 a 3000 pesos in cambio del loro voto, tra gli 8 e gli 80 dollari americani circa.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippine-midterm-polls-marred-by-vote-buying
15 maggio, Birmania – La Birmania mostra pietà, ma non verso i Rohingya
Il recente rilascio dei due giornalisti della Reuters, vincitori del premio Pulitzer, è stato un raggio di speranza nel lungo periodo di pulizia etnica in Birmania.
Dopo un incessante campagna dei colleghi giornalisti, dei media internazionali e delle organizzazioni dei diritti umani, finalmente Wa Lone e Kyaw Soe Oo sono usciti di prigione dopo oltre 500 giorni dietro le sbarre.
La coppia di professionisti è stata arrestata per aver indagato ed esposto il massacro di dieci Rohingya musulmani nello stato di Rakhine.
Tale ritrovamento rientra nella una larga campagna di polizia etnica attuata dai militari birmani, che ha portato oltre 700,000 persone a scappare nel vicino Bangladesh.
Numerosi sono stati testimoni degli stupri e delle morti da parte delle truppe e dei vigilanti birmani.
Inoltre, i membri della comunità internazionale hanno richiamato l’attenzione anche sulla leader Aung San Suu Kyi, vincitrice del Premio Nobel, che si è sempre rifiutata di pronunciarsi sui fatti accaduti nel paese.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/myanmar-shows-mercy-but-not-to-rohingya-the-nation
16 maggio, Indonesia – Terrore a Jakarta: più di 32,000 truppe dispiegate in previsione dei risultati elettorali
L’Indonesia si prepara all’uscita dei risultati elettorali con il dispiegamento di 32,000 truppe con la funzione di proteggere la capitale da possibili attacchi terroristici.
Le agenzie di sicurezza stanno cercando di prevenire sospetti piani di un gruppo militante locale.
“Ci sono segnali di possibili attacchi terroristici quando, all’uscita dei risultati delle elezioni, ci sarà un raduno di massa all’edificio del KPU”, ha dichiarato il portavoce della polizia nazionale Dedi Prasetyo.
“Perciò stiamo prendendo misure preventive per contrastare simili atti”.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/jakarta-on-terror-alert-ahead-of-election-results
17 maggio, Birmania – “Le persone stanno morendo”, ufficiale delle Nazioni Unite sollecita l’accesso dei soccorsi nello stato di Rakhine
Un ufficiale delle Nazioni Unite ha sollecitato la Birmania a garantire l’accesso dei volontari nello stato di Rakhine, dove i combattimenti tra il governo e i ribelli continuano incessanti.
“Abbiamo bisogno di accedere per raggiungere le persone in difficoltà”, ha dichiarato Ursula Mueller, vice-segretario generale agli affari umanitari delle Nazioni Unite, aggiungendo che le autorità birmane hanno rifiutato tali richieste.
“Se l’assistenza, incluse le cliniche mobili, non possono arrivare alle persone, esse non hanno alcun servizio e i loro bisogni non vengono ascoltate; alcune persone stanno morendo”.
Fonte: The Straits Times
18 maggio, Thailandia – Candidato progressista thailandese deve affrontare la squalifica dalla corsa per diventare primo ministro
Il leader del Future Forward, partito progressista anti-giunta, deve affrontare la squalifica dalla corsa per diventare primo ministro.
Il quarantenne Thanathorn Juangroongruangkit è stato accusato di aver violato la legge elettorale e di sedizione per una presunta protesta contro la giunta militare nel 2015 e crimini informatici, per aver criticato quest’ultima su Facebook lo scorso anno.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/thai-progressive-party-leader-faces-disqualification-as-mp
19 maggio, Indonesia – Joko Widodo vince il secondo mandato in Indonesia
Viene rieletto Joko Widodo come presidente indonesiano.
Widodo ed il suo vice Ma’ruf Amin vincono con il 55.5 percento dei voti contro il 44.5 degli sfidanti Subianto e Sandiaga Uno.
Il sessantasettenne Probowo Subianto ha dichiarato che sfiderà la vittoria dell’avversario, sostenendo che ci sia stata una frode elettorale.
Fonte: South China Morning Post
Featured image source: Creative Commons