Rassegna settimanale 13-19 maggio 2019: Giappone e Corea del Sud
13 maggio, Corea del Sud – Il Premier è disposto ad assumere un ruolo per il DPK per le elezioni generali del 2020
Il Primo Ministro Lee Nak-yon si è mostrato favorevole ad aiutare il Democratic Party of Korea (DPK) ad ottenere la vittoria nelle elezioni generali del 2020, in mezzo a voci che lo vorrebbero in corsa in prima persona.
Quando interrogato sul suo ruolo nelle elezioni del prossimo anno ad aprile, Lee avrebbe comunicato mercoledì a Quito, in Ecuador, che “in quanto membro del governo e del partito al potere, rivestirò un ruolo se mi verrà richiesto”.
Sono state le prime affermazioni di questo tipo da quando ha assunto il suo incarico nel 2017. Di recente, ha infatti evitato di dare risposte riguardo i suoi prossimi passi nella scena politica, facendo riferimento alla sua posizione come primo ministro.
Secondo alcune voci, Lee prenderà parte alla corsa elettorale del 2020 o alle elezioni presidenziali nel 2022 sostenuto dal suo alto indice di supporto. Secondo un’indagine, è considerato come uno dei candidati presidenziali favoriti insieme al precedente Primo Ministro Hwang Kyo-ahn, a capo del principale partito di opposizione, il Liberty Korea Party.
Fonte: The Korea Times, Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/05/356_268769.html
14 maggio, Corea del Sud – Quattro teenager arrestati per la morte di uno studente
Quattro adolescenti accusati di aver aggredito uno studente delle scuole medie – conducendolo a gettarsi dall’appartamento di un palazzo a Incheon per sfuggire al loro bullismo – sono stati condannati al carcere martedì.
La Corte Distrettuale di Incheon ha indicato gli estremi della condanna di reclusione da 3 a 7 anni per i quattro minorenni – tre ragazzi e una ragazza tra i 14 e i 16 anni. Trattandosi di minori, la sentenza include la possibilità di un rilascio anticipato, che ridurrebbe la pena dai 18 mesi ai 3 anni, secondo i termini stabili dalla legge.
Prima della sua morte, la vittima, un ragazzo di 14 anni con padre coreano e madre russa, è stato torturato per 80 minuti sul tetto di complesso di appartamenti di 15 piani lo scorso novembre. I quattro hanno assalito il ragazzo, sputandogli addosso e costringendolo a svestirsi parzialmente, secondo le prove raccolte.
“La vittima non stava cercando di suicidarsi per sfuggire all’assalto; stava cercando di fuggire saltando su un ventilatore attaccato all’edificio tre metri sotto il tetto dell’appartamento. Durante questa fuga pericolosa, ha perso l’equilibrio ed è caduto”, ha riferito il collegio di giudici.
La Corte ha concluso che i perpetratori avrebbero potuto prevedere la morte della vittima.
Fonte: The Korea Times, Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/05/251_268839.html
15 maggio, Giappone – Tre morti in un incendio a Tochigi
Tre membri di una famiglia sono deceduti in un incendio residenziale a Ichikai, nella Prefettura di Tochigi, mercoledì mattina.
Secondo la polizia e i vigili del fuoco, un vicino ha visto le fiamme fuoriuscire dalla casa a due piani intorno alle 4 a.m., ha comunicato Fuji TV. I vigili del fuoco hanno impiegato circa un’ora per estinguere l’incendio. Anche una piccola abitazione vicina alla casa è stata distrutta.
I corpi di due uomini sono stati trovati all’interno della casa. Una donna svenuta è stata invece ritrovata nell’abitazione più piccola e portata in ospedale, dove è deceduta poco tempo dopo. La polizia ha riferito che le tre persone erano Zen Kobayashi (82 anni), proprietario della casa, suo figlio (57 anni) e la figlia trentunenne di quest’ultimo. La moglie di Kobayashi è invece riuscita a scappare illesa, mentre la nipote non era a casa.
Fonte: Japan Today, Link: https://japantoday.com/category/national/3-perish-in-tochigi-house-fire
16 maggio, Giappone – Un distretto a luci rosse di Osaka verrà chiuso durante il summit del G-20
Uno dei principali quartieri a luci rosse di Osaka verrà chiuso durante il summit del G-20 alla fine di giugno, la prima decisione di questo genere in 30 anni, ha sostenuto giovedì l’associazione di ristoratori locale.
Nessuno dei 159 membri dell’associazione Tobita Shinchi opererà durante gli incontri del 28-29 giugno in quanto l’associazione vuole cercare di non “creare disturbi nell’area”, ha affermato uno dei funzionari.
L’associazione ha anche ritenuto che i lavoratori presso le imprese associate avrebbero problemi a spostarsi in quanto sono previste restrizioni sul traffico su larga scala nei due giorni di incontro tra i leader mondiali.
L’ultima volta che l’intero distretto è stato chiuso l’ occasione era il funerale dell’Imperatore Hirohito il 24 febbraio 1989, secondo l’associazione.
Tobita Shinchi, nota in precedenza come uno dei più grandi quartieri di case di piacere autorizzate in Giappone, ospita diversi business di questi tipo che operano sotto il nome di ristoranti in stile giapponese.
Fonte: Japan Today, Link: https://japantoday.com/category/national/osaka-red-light-district-to-be-closed-during-g-20-summit
17 maggio, Giappone – Richiesta a una Corte l’interruzione della caccia ai delfini nella città di Wakayama
Una corte nella Prefettura di Wakayama ha avviato delle udienze venerdì per decidere se la caccia ai delfini viola le leggi sulla crudeltà contro gli animali. I querelanti hanno chiesto alla corte del distretto di impedire che i permessi vengano rilasciati.
Il Governatore di Wakayama Yoshinobu Nisaka rilascia i permessi per il villaggio di Taiji, dove le battute di caccia hanno attirato le proteste.
Il documentario del 2009, vincitore di un Oscar, “The Cove” ha mostrato la caccia del villaggio, dove i delfini venivano spinti dentro una baia e uccisi a randellate. Negli ultimi anni, hanno adottato come metodo il soffocamento.
I querelanti, un precedente abitante di Taiji e attivista Ren Yabuki, e i sostenitori del caso dicono che le uccisioni continuano ad essere traumatiche e dolorose, nonostante il nuovo metodo.
Il caso non esige danni monetari ma potrebbe costituire un precedente nelle contestazioni sulla legalità dell’uccisione, secondo Takashi Takano, l’avvocato dei querelanti.
I funzionari di Taiji e i pescatori hanno difeso la caccia come una tradizione. Tuttavia, le battute di caccia sono anche lucrative poiché alcuni delfini vengono venduti e ridotti in cattività.
In aggiunta alla questione dei delfini, Taiji sarà probabilmente una delle città della costa pacifica ad unirsi alla flotta di baleniere dopo che il governo giapponese si sarà ritirati dalla Commissione internazionale per la caccia alle balene.
Fonte: Japan Today, Link: https://japantoday.com/category/national/Court-asked-to-stop-dolphin-hunts-in-Wakayama-town
18 maggio, Corea del Sud – Coreano tenuto in ostaggio in Libia torna a casa
Il sudcoreano rapito in Libia lo scorso luglio e liberato questa settimana ha espresso la sua gratitudine al governo per gli sforzi di salvataggio al suo arrivo a casa sabato.
Il sessantaduenne, identificato solo dal suo cognome Joo, era stato preso in ostaggio, insieme a tre filippini, da un gruppo armato di dieci militanti il 6 luglio, mentre lavorava presso una centrale di desalinizzazione nella Libia occidentale. È stato rilasciato giovedì dopo 315 giorni di prigionia.
“Il Presidente (Moon Jae-in) e lo staff del ministero degli Esteri, così come il personale dell’ambasciata a Abu Dhabi, hanno compiuto grandi sforzi per salvarmi durante i 315 giorni”, Joo ha affermato davanti a un gruppo di reporter presso il Incheon International Airport.
Joo ha esteso il suo ringraziamento anche agli Emirati Arabi Uniti, che hanno avuto un ruolo cruciale nel processo di recupero dal gruppo militante secondo Cheong Wa Dae.
Joo ha poi rivolto un messaggio ai quattro sudcoreani che hanno rifiutato la richiesta del governo di lasciare la Libia, parlando dei problemi di sostentamento.
Infatti, ha lavorato in Libia per decenni, motivo per cui aveva difficoltà a lasciare il paese nonostante le restrizioni di viaggio che Seoul aveva imposto nel 2014.
Un funzionario del ministero degli Esteri ha riferito che Joo probabilmente non sarà sottoposto a misure punitive per essere rimasto in Libia nonostante le restrizioni.
Seoul ha adottato misure preventive più mirate per evitare che i sudcoreani viaggino in Libia, arrivando anche a revocare i loro passaporti. Tuttavia, applicare tale misura a Joo sarebbe “inappropriato”, essendo stata messa in pratica dopo il suo rapimento, ha spiegato il funzionario.
Fonte: The Korea Times, Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/05/120_269078.html
19 maggio, Giappone – Livello di allerta vulcanica alzata per il Monte Hakone in un’area resort vicino a Tokyo
Le autorità giapponesi hanno alzato il livello di allerta vulcanica per il Monte Hakone domenica e hanno avvertito le persone di non avvicinarsi al cratere, in quanto l’attività sismica è aumentata nella località turistica popolare per le sue terme vicino a Tokyo.
Poiché il livello di allerta dell’agenzia meteo è stato innalzato da 2 a 5 punti per la prima volta dal 2015, alcune strade sono state chiuse e le operazioni di funivia sono state sospese.
L’Agenzia Meteorologica Giapponese ha comunicato la sua decisione di alzare il livello da 1 dopo che il numero di terremoti vulcanici sono aumentati arrivando a 45 sabato, in comparazione alla loro totale assenza il giorno prima. Domenica, il numero ha raggiunto 48 alle 3 pomeridiane.
L’agenzia ha sottolineato la possibilità di un’eruzione e di ceneri vulcaniche perché attività fumarolica si è intensificata in aree intorno a Owakudani, circa a 80 km a sud-est di Tokyo.
Nel 2015, piccole eruzioni si sono verificate a 1438 metri e il livello di allerta dell’agenzia è stato alzato a 2, e a un certo punto a 3, avvertendo le persone di non avvicinarsi al vulcano.
In precedenza, l’evidenza geologica suggerisce che il vulcano è eruttato l’ultima tra la fine del XII e il XIII secolo.
Secondo la città, il numero dei turisti è sceso di 3,8 milioni nel 2015 rispetto all’anno precedente.
Fonte: Japan Today, Link: https://japantoday.com/category/national/update1-volcanic-alert-level-raised-for-mt.-hakone-in-resort-area-near-tokyo
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