Rassegna settimanale 25-31 marzo 2019: Cina e Corea del Nord
25 Marzo, Cina – La Francia acconsente a fare accordi con la Cina ma decide di non supportare la Nuova Via della Seta
Durante la visita di questo lunedì del presidente Xi Jinping a Parigi, la Cina e la Francia hanno concluso accordi per un valore di diversi miliardi di euro. Allo stesso tempo Parigi ha colto l’occasione per manifestare il proprio disinteresse nei confronti di una partecipazione al progetto infrastrutturale per la creazione della Nuova Via della Seta. Le parti hanno firmato nella giornata di oggi 15 accordi commerciali per un valore complessivo di 40 miliardi di euro, incluso un ordine di 300 Airbus da parte della Cina per 30 miliardi di euro.
I presidenti Xi Jinping e Emmanuel Macron proseguiranno i negoziati nella giornata di martedì, in cui si incontreranno con il cancelliere federale della Germania Angela Merkel e il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Un diplomatico asiatico basato a Parigi ha rivelato che Macron non è contento di vedere la Cina vincere così tanto in termini di accordi con l’Italia, quindi ha deciso di organizzare un incontro con Merkel e Junker al fine di sottolineare al presidente Xi che lui è il vero motore dell’integrazione europea.
Inoltre, varie organizzazioni finalizzate al sostegno dei diritti umani hanno pregato Macron di non sorvolare sul trattamento delle minoranze in Cina, specialmente nella regione dello Xinjiang. Infatti, questo lunedì svariati attivisti hanno deciso di dimostrare nelle zone più centrali della città di Parigi contro il trattamento dei musulmani uighuri e in difesa del Tibet.
Fonte: Reuters
26 Marzo, Nord Corea – L’emittente televisiva nordcoreana si rinnova e cambia look
L’emittente televisiva nord-coreana KCTV (Korean Central Television) si sta rinnovando al fine di dare un’immagine più moderna ed evoluta del paese dopo i negoziati con il presidente statunitense Donald Trump di qualche settimana fa. Le trasformazioni del canale si sono rese palesi lo scorso giovedì, quando il principale telegiornale del paese ha mostrato un look nuovo e più contemporaneo che includeva riprese in time-lapse o effettuate da droni e scritte e dati in 3D. Martyn Williams, che ha analizzato i cambiamenti sul suo blog ‘North Korea Tech’, sostiene che essi siano dovuti alla crescente influenza e disponibilità di media stranieri nel paese.
Williams ha inoltre notato che il secondo incontro tra il leader Kim Jong-un e Donald Trump è stato riportato da KCTV con una prontezza insolita per un notiziario nord-coreano: “La macchina della propaganda statale non opera più in un mondo a sé dal momento che i cittadini del paese hanno ora accesso alle notizie pubblicate sui giornali stranieri”.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2019/mar/26/north-korea-news-bulletins-get-makeover
27 Marzo, Nord Corea – Il gruppo segreto che vuole spodestare Kim Jong-Un rivendica il raid all’Ambasciata nordcoreana a Madrid
Il gruppo di dissidenti che prende il nome di Cheollima Civil Defence ha rivendicato di essere l’artefice del raid avvenuto nell’edificio dell’ambasciata nord-coreana a Madrid questo febbraio. Il gruppo ha dichiarato sul proprio sito web che il raid all’ambasciata “non è stato un attacco” e che i suoi membri stavano reagendo ad una “situazione di estrema urgenza” che stava avvenendo in ambasciata, negando un’eventuale connessione con il meeting che si sarebbe tenuto ad una settimana dall’evento tra Kim Jong-Un e Donald Trump ad Hanoi. Gli assalitori, che portarono via dall’edificio computer, hard disk e altri oggetti di valore, sostengono di aver trattato tutti i presenti con estrema dignità e di non aver fatto uso di forza. Nella dichiarazione, inoltre, il gruppo sostiene che l’intero stato nord-coreano sia una “gigante impresa criminale” e che “gli uffici e le ambasciate del regime siano una copertura per attività di traffico d’armi e sostanze stupefacenti, oltre che essere il trampolino di lancio per attacchi cibernetici, furti, assassini e rapimenti di portata globale”.
Fonte: The Guardian
28 Marzo, Cina – Huawei dichiarata pericolosa per la sicurezza nel lungo periodo del Regno Unito
L’azienda di telecomunicazioni cinese Huawei è stata aspramente criticata in un report pubblicato dal National Cyber Security Centre riguardante l’impatto dei prodotti Huawei sulla sicurezza e gli interessi strategici del Regno Unito. Il report è finalizzato a comprendere se permettere all’azienda di costruire la rete 5G di prossima generazione nel paese sia o meno una scelta corretta. Lo Stato sta premendo per escludere quest’eventualità a causa di possibili rischi per la sicurezza nazionale, anche se non ci sono prove concrete che l’azienda faccia alcun tipo di spionaggio per lo Stato cinese. Infatti, il problema principale relativo a Huawei sembrerebbe essere il fatto che le pratiche scadenti messe in atto all’interno dell’azienda, come quelle connesse allo sviluppo di nuovi software, creerebbero vulnerabilità che potrebbero potenzialmente generare rischi per la sicurezza nazionale. Il report sostiene che un rigoroso sistema di monitoraggio può essere sufficiente a mitigare i rischi connessi con il processo, ma introduce il dubbio che la situazione possa non essere gestibile in maniera ottimale sul lungo periodo.
Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/technology-47732139
29 Marzo, Cina – Negoziati commerciali “costruttivi” si sono svolti fra Stati Uniti e Cina a Pechino
Gli Stati Uniti e la Cina hanno dichiarato di aver fatto ottimi progressi durante i negoziati commerciali che si sono tenuti questo venerdì a Pechino al fine di porre fine alla guerra commerciale tra i due paesi che continua ormai da quasi nove mesi.
La Casa Bianca ha dichiarato che “le parti hanno intavolato una discussione onesta e costruttiva sui negoziati e sui passi futuri da intraprendere”, aggiungendo che aspetta con impazienza la visita della prossima settimana della delegazione cinese guidata dal vicepremier Liu He a Washington. Anche l’agenzia di stampa governativa cinese Xinhua afferma che le parti hanno fatto passi avanti per quanto riguarda un eventuale accordo commerciale, anche se non è stata elaborata alcuna relazione al termine degli incontri.
Fonte: Reuters
30 Marzo, Nord Corea – Trump rifiuta nuove sanzioni per la Corea del Nord
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato questo venerdì di non essere intenzionato a implementare nuove sanzioni nei confronti della Corea del Nord poiché non necessarie. Alla conferenza stampa tenutasi in Florida, Trump ha anche chiarito che le sanzioni a cui si riferisce non sono quelle imposte dal Dipartimento del Tesoro a due aziende di trasporto marittimo cinesi accusate di aiutare la Corea del Nord ad aggirare le restrizioni imposte dalla comunità internazionale, ma a delle sanzioni aggiuntive che si sarebbero dovute decidere nei prossimi giorni. Nella stessa sede, Trump ha espresso il suo interesse nel continuare i negoziati con il leader nord-coreano malgrado l’ultimo summit tra le parti non si sia concluso con progressi concreti.
“Ho un ottimo rapporto con Kim Jong-Un, andiamo molto d’accordo e ci capiamo a vicenda”, ha detto il presidente Trump, “Al momento il popolo nord-coreano sta passando momenti difficili e non penso che imporre sanzioni aggiuntive sia necessario”.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/03/103_266316.html
31 Marzo, Nord Corea – La Corea del Nord condanna l’attacco alla Ambasciata di Madrid
Questa domenica la Corea del Nord ha definito l’intrusione dello scorso febbraio effettuata da un gruppo di dissidenti all’ambasciata nord-coreana a Madrid come un “grave attacco terroristico” che necessita di un’inchiesta più approfondita al fine di rintracciare gli autori. Il primo commento rilasciato dal paese sull’evento aveva paventato la possibilità di un coinvolgimento dell’FBI e aveva incoraggiato il governo spagnolo a fare giustizia punendo sia gli esecutori materiali sia le menti dietro l’attacco. Lo scorso mercoledì il tribunale spagnolo ha identificato un cittadino messicano chiamato Adrian Hong Chang come leader del gruppo che ha contattato l’FBI cinque giorni dopo l’assalto con informazioni riguardanti quanto avvenuto nell’ambasciata; poche ore dopo la dichiarazione, il Cheollima Civil Defense (un gruppo di dissidenti che include anche disertori nord-coreani di alto profilo) ha rivendicato totalmente l’atto.
Fonte: The Guardian
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