Rassegna settimanale 4-10 marzo 2019: Cina e Corea del Nord
8 marzo 2019, Corea del Nord – Corea del Nord ammette fallimento del summit con Trump, con una settimana di ritardo
Per la prima volta, la Corea del Nord ha ammesso il fallimento del summit della scorsa settimana tra Kim Jong-un e il Presidente americano Trump. L’incontro si è concluso senza il raggiungimento di un accordo sul nucleare. Il quotidiano del Partito dei Lavoratori, il Rodong Sinmun, riporta che gente fuori e dentro la Corea del Nord ritiene gli Stati Uniti responsabili per il mancato raggiungimento di un accordo: Trump avrebbe infatti rifiutato di annullare le sanzioni internazionali imposte alla Corea del Nord. Il Paese lascia però la porta aperta a un nuovo summit, e al miglioramento delle relazioni bilaterali.
Fonte: The New York Times
Link: https://www.nytimes.com/2019/03/08/world/asia/kim-jong-trump-summit.html
8 marzo 2019, Cina – PM italiano: adesione alla Nuova Via della Seta cinese potrebbe essere positiva per l’Italia
Il piano infrastrutturale della “Belt and Road” cinese potrebbe costituire una buona notizia per l’Italia; questo quanto dichiarato dal premier italiano Giuseppe Conte, il quale ha confermato che potrebbe firmare un accordo col Presidente cinese Xi Jinping, nonostante le preoccupazioni americane. Xi sarà in Italia dal 22 al 24 marzo.
La BRI (Belt and Road Initiative) punta a collegare la Cina, via mare e via terra, ai Paesi del Sudest Asiatico, del Medio Oriente, dell’Europa e dell’Africa, attraverso una rete di infrastrutture. Oltre a incrementare i commerci e gli investimenti, Xi punta anche a far progredire scambi nei settori di scienza, tecnologia e cultura.
Conte ha dichiarato di essere pronto a partecipare al summit di aprile della BRI, e ha promesso di integrare gli standard commerciali dell’Unione Europea nell’ambizioso progetto.
Fonte: Reuters
7 marzo 2019, Cina – Huawei denuncia il Governo USA per il bando dei suoi prodotti
Huawei porta in causa il Governo statunitense per aver messo al bando l’utilizzo dei suoi prodotti tra le agenzie federali. Secondo quanto dichiarato da Huawei, gli Stati Uniti non sono stati in grado di fornire sufficienti prove a supporto della messa al bando; inoltre, l’azienda nega di essere in alcun modo collegata al Governo cinese.
Gli Usa hanno posto limitazioni alla diffusione e all’utilizzo di prodotti Huawei nel Paese per paura di ingerenza nella sicurezza nazionale.
Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/business-47478587
7 marzo 2019, Cina – Xi Jinping rompe con la tradizione rivelando ciocche di capelli grigi
Per decenni, i leader della Repubblica Popolare Cinese si sono mostrati in pubblico con capelli innaturalmente neri, a prescindere dalla loro età. Si tratta di un tratto importantissimo nella storia del Partito Comunista Cinese, che così si è sempre mostrato unito e giovane. Il fatto che, rompendo con la tradizione, il 65enne Xi si mostri incanutito, non è privo di importanza: mostra la volontà di Xi di presentarsi come un leader affidabile, umile e paterno, e mostra la sua volontà di mostrarsi portatore di ideologie più “morbide” rispetto a quelle dei suoi predecessori.
Fonte: The New York Times
Link: https://www.nytimes.com/2019/03/07/world/asia/china-xi-jinping-gray-hair.html
5 marzo 2019, Cina – Esperto di libertà religiosa dell’ONU cerca di visitare lo Xinjiang
L’investigatore ONU sulla libertà di religione ha fatto richiesta alla RPC di visitare la regione dello Xinjiang, dove si stima che circa un milione di uiguri e altri musulmani cinesi siano rinchiusi in strutture descritte dagli attivisti come dei campi di detenzione. La domanda risale a febbraio, ma la Cina non ha ancora risposto.
Fonte: Reuters
4 marzo 2019, Cina – Huawei apre un centro cybersecurity a Bruxelles
Ken Hu, attuale Presidente dell’azienda cinese Huawei, ha deciso di aprire un Centro per studiare la sicurezza cibernetica e la trasparenza della propria azienda in Europa. Il Centro, inaugurato a Bruxelles, ha come obiettivo quello di cooperare con i Paesi europei per costruire fiducia nei confronti di Huawei.
Fonte: Ansa
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)