Rassegna settimanale 4-10 febbraio 2019: Cina e Corea del Nord
9 febbraio 2019, CINA – Negoziati commerciali tra USA e Cina riprenderanno la prossima settimana, il focus sarà sulla proprietà intellettuale
I negoziatori statunitensi si stanno preparando a fare pressioni sulla Cina riguardo alla annosa questione della proprietà intellettuale delle aziende americane, in modo da poter raggiungere un accordo che eviti un nuovo aumento delle tariffe sulle importazioni cinesi. Incontri preliminari inizieranno lunedì prossimo, mentre i negoziati di alto livello si terranno giovedì e venerdì.
Fonte: Reuters
8 febbraio 2019, CINA–Uzbekistan esortato a non estradare cittadino etnico kazako verso la Cina
Gli attivisti per i diritti umani stanno esortando l’Uzbekistan a non ascoltare la richiesta di estradizione di un cittadino cinese di etnia kazaka momentaneamente bloccato presso il principale aeroporto della nazione dell’Asia centrale. Halemubieke Xiaheman è un businessman cinese di 41 anni, della provincia dello Xinjiang; secondo quanto dichiarato dall’uomo stesso, egli sarebbe stato infastidito a tal punto dagli ufficiali di sicurezza cinesi da spingere alcuni suoi clienti russi e kazaki a non lavorare più con lui.
Le autorità cinesi e uzkebe non hanno confermato che la Cina abbia richiesto l’estradizione dell’uomo, e su quali basi.
Fonte: Reuters
6 febbraio 2019, COREA DEL NORD – Stato dell’Unione: Trump annuncia secondo summit con la Corea del Nord
L’incontro, annunciato dal Presidente Americano Trump durante lo Stato del Congresso, dovrebbe avvenire in Vietnam alla fine del mese di febbraio.
“Much work remains to be done,” ha dichiarato Trump, “but my relationship with Kim Jong-un is a good one.”
Nonostante Pyongyang non abbia più condotto test nucleari in seguito all’ultimo summit con gli Stati Uniti, non ha ancora provveduto a smantellare il proprio programma di armament nucleare.
Fonte: BBC News
5 febbraio 2019, CINA – Huawei: affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza potrebbe richiedere cinque anni
La Huawei ha dichiarato che confutare le accuse relative ai problemi di sicurezza mosse all’azienda dal Governo britannico potrebbe richiedere tra i tre e i cinque anni.
Anche l’Australia e la Nuova Zelanda si sono unite agli USA nel proibire l’uso di apparecchi Huawei nelle loro reti 5G. Le preoccupazioni del mondo Occidentale nei confronti di Huawei derivano dalla National Intelligence Law cinese del 2017, secondo la quale le organizzazioni cinesi sono obbligate a “supportare, cooperare con e collaborare nel lavoro della intelligence nazionale”. Si teme quindi che gli apparecchi di ultima generazione possano servire scopi di assistenza ad attività di spionaggio. Tuttavia, le autorità britanniche non hanno trovato alcuna prova di spionaggio condotto attraverso apparecchi Huawei.
Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/business-47145685
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)
