Rassegna settimanale 21-27 gennaio 2019: Giappone e Corea del Sud
21 gennaio, Giappone- Il Giappone pianifica incontri informali multilaterali sulla disputa del Mar del Giappone
Tokyo- Il Giappone sta considerando la possibilità di tenere dei colloqui informali con la Corea del Sud e altri Paesi riguardo alla disputa sul nome del Mar del Giappone, ha rivelato uno dei funzionari di alto rango.
Il Segretario Capo del Gabinetto Yoshihide Suga ha sostenuto che il governo sta valutando gli incontri in questione su richiesta di un’organizzazione intergovernativa, la quale stabilisce le linee guida in materia di nomi internazionali di oceani e dei loro confini.
Sottolineando come il Giappone sia un “membro responsabile” dell’Organizzazione idrografica internazionale (in inglese International Hydrographic Organization, IHO), Suga ha poi detto che il governo “contribuirà in modo costruttivo agli incontri informali”.
D’altra parte, però, ha anche evidenziato che il “Mar del Giappone” è il solo nome riconosciuto a livello internazionale e non c’è alcun bisogno o ragione per cui debba essere cambiato,” in riferimento quindi alle richieste insistenti della Corea del Sud per far sì che le acque vengano chiamate “Mare d’Oriente”.
Seoul ha richiesto che le acque siano indicate anche come Mare d’Oriente sulle carte nautiche, insistendo sul fatto che il nome ha alle sue spalle una lunga storia. Ha poi affermato che Mar del Giappone è il nome che il Giappone iniziò ad usare frequentemente durante il periodo coloniale tra il 1910 e il 1945 nella Penisola coreana.
L’IHO ha spinto il Giappone ad instaurare un dialogo con la Corea del Sud su questa tematica entro il 2020, quando la sede di Monaco terrà il prossimo meeting generale per discutere riguardo all’aggiornamento delle linee guida, secondo una fonte governativa.
Se i colloqui riguarderanno il nome del Mar del Giappone, i due Paesi potrebbe scontrarsi di nuovo sulla questione in un momento segnato da tensioni bilaterali che si stanno intensificando negli ultimi mesi sul tema delle compensazioni per i lavori forzati in epoca di guerra.
I due Paesi si sono trovati in disaccordo anche riguardo al posizionamento di una radar di controllo sul fuoco da parte di un cacciatorpediniere della Marina sudcoreana su un aereo delle forze di autodifesa giapponese nel Mar del Giappone a dicembre.
Il Ministro degli Esteri Taro Kono e la sua controparte sudcoreana Kang KyungWha dovrebbero discutere tali questioni quando si incontreranno mercoledì ai margini del World Economic Forum in Svizzera.
Quando interrogato sulla disputa della denominazione durante una conferenza stampa venerdì, Kono ha dato risposte incerte su possibili consultazioni bilaterali per una risoluzione.
Fonte: Japan Today
22 gennaio, Corea del Sud – Le polveri sottili costringono i sudcoreani a cambiare abitudini di vita
Le polveri sottili stanno diventando un problema sempre più importante nella vita quotidiana dei sudcoreani, costringendoli a cambiare sia il modo di vivere sia i luoghi dove decidono di trascorrere il loro tempo.
Seoul, così come il resto della nazione, ha sofferto a lungo per quella che è conosciuta come polvere gialla, sottili particelle di polvere provenienti dalla vaste aree sabbiose di Cina e Mongolia.
Questo fenomeno, risalente a decine di anni fa, ha ricevuto un nuovo nome – polveri sottili – quando si è scoperto che le particelle di polvere gialla contenevano anche polvere sottile, o microscopica, che danneggia i polmoni umani.
Il pericolo proveniente dalle polveri sottili è apparentemente in crescita sia per gravità che frequenza.
In soli quattro mesi del 2018, la Provincia di Gyeonggi che circonda la capitale ha emesso ben 42 allarmi e avvisi legati alle polveri, 36 in più rispetto allo stesso periodo l’anno precedente.
Le mascherine facciali non sono più così rare e allo stesso tempo le polveri fini stanno forzando le persone a rimanere al chiuso, anche per attività da svolgere all’aperto.
La Corea del Sud è già uno dei Paesi che ha più centri di golf con schermi di simulazione al chiuso, con oltre 7.000 strutture nel 2017.
Gli osservatori del mercato notano che una tale crescita deriva principalmente dalla mancanza nel Paesi di campi da golf reali, ma molti tra quelli che usano tali strutture sostengono che la polvere sottile ha sicuramente giocato un ruolo importante tra le ragioni delle loro visite.
L’industria delle attività al chiuso si sta espandendo anche ad altri sport tradizionalmente svolti all’aperto, tra cui il baseball.
La Korea Baseball Organization ha recentemente cambiato il proprio regolamento per permettere la cancellazione o sospensione di partite di baseball professionali nel caos di allarmi di polveri sottili gravi.
Se si guarda il lato positivo, la polvere sottile sta creando nuove opportunità per molti business.
Lee Jae-yong, vice presidente ed erede evidente del gigante tech Samsung Electronics Co., ha recentemente rivelato che la compagnia ha avviato un nuovo centro di ricerca e sviluppo per le polveri sottili e prodotti connessi al fenomeno.
Considerati una volta una stravaganza, i purificatori dell’aria stanno diventando rapidamente una necessità quotidiana non solo per le case e i luoghi di lavoro, ma anche per le attività che ricevono clienti.
Samsung ed il suo maggior competitor a livello locale e globale, LG Electronics Co., stanno cercando di offrire un’unica soluzione per la qualità dell’aria, introducendo entrambi di recente condizionatori d’aria basati su un’intelligenza artificiale che possono anche purificare l’aria.
In un tale contesto, il governo lancerà presto il proprio progetto di sviluppo di sistemi di depurazione dell’aria per scuole e strutture pubbliche.
Secondo il Ministero dell’Istruzione, il governo metterà a disposizione fino a 30 miliardi di won (26.6 milioni di dollari americani) entro il 2023 per identificare l’effetto delle polveri fini sugli studenti e per lo sviluppo di sistemi di gestione della polvere nelle scuole.
Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/01/371_262460.html
23 gennaio, Corea del Sud – La Corea del Sud svela la più grande indagine sugli abusi nello sport della storia
La commissione per i diritti umani sudcoreana intende intervistare migliaia di atleti, sia adulti sia bambini, riguardo alla cultura dell’abuso nel mondo dello sport dopo che un’ondata di atlete si sono fatte avanti accusando di essere state violentate o aggredite dai loro allenatori.
Questa indagine della durata di un anno interesserà 50 sport e includerà bambini che gareggiano dalle scuole elementari in poi, ha rivelato mercoledì Park Hong-geun, un ufficiale della Commissione Nazionale per i Diritti Umani.
Ha inoltre affermato che la commissione ha intenzione di parlare con tutti gli atleti, minorenni e adulti, che partecipano a competizioni per le squadre scolastiche e nei campionati aziendali nello speedskating e nel judo.
L’indagine, sostenuta da dozzine di funzionari governativi e esperti civili, potrebbe iniziare già settimana prossima e potrebbe proseguire per più di un anno se necessario. Sarà la più vasta inchiesta della commissione sullo sport finora.
L’ambito degli sport agonistici è stato coinvolto nelle ultime settimane da un prosperante movimento MeToo che ha evidenziato la brutale cultura dell’allenamento e il carattere altamente gerarchico delle relazioni tra allenatori e atleti.
Il primo passo è stato fatto da Shim Suk-hee, due volte campionessa olimpionica di speedskating su pista corta, che ha accusato il suo allenatore precedente di aver abusato di lei ripetutamente da quando aveva 17 anni. Il suo coach, ChoJae-beom, era l’allenatore della squadra nazionale poco prima delle Olimpiadi di Pyeongchang dell’anno scorso e sta scontando una pena di 10 mesi di carcere per aver assalito delle atlete, inclusa Shim. L’avvocato di Cho dice che quest’ultimo nega di aver molestato Shim.
Lunedì un gruppo rappresentante degli atleti di speedskating ha detto che almeno altre cinque pattinatrici avrebbero svelato di essere state abusate dai loro allenatori, ma non hanno rivelato i loro nomi per preoccupazioni legate alla privacy. Incoraggiate da Shim, atlete donne di judo, taekwondo, football e wrestling hanno a loro volta accusato i propri coach uomini di molestie sessuali o aggressione.
Gli esperti sostengono che l’abuso di donne atlete è un problema esistente da lungo tempo negli sport d’élite in Corea del Sud, i quali sono in gran parte gestiti da uomini. Gli atleti spesso saltano la scuola per partecipare agli eventi sportivi e devono vivere in dormitori, dando agli allenatori un controllo spesso imponente e lasciando gli atleti senza un livello di educazione sufficiente e più vulnerabili. La Corea del Sud ha sempre associato l’orgoglio nazionale ai traguardi raggiunti nelle Olimpiadi e altri eventi sportivi internazionali, trascurando i problemi purché gli atleti avessero successo.
Dopo un’inchiesta precedente riguardo agli sport nelle scuole, la commissione per i diritti umani nel 2010 ha raccomandato delle tutele al Korean Sport and Olympic Committee (KOC), includendo delle istruzioni e proposte per la prevenzione degli abusi e fornendo una miglior educazione. Choi Young-ae, presidente della commissione, ha criticato la KOC per aver ignorato le linee guida per anni, cosa che ha peggiorato l’abuso che subiscono gli atleti oggi.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2019/jan/23/south-korea-biggest-sexual-abuse-sport-investigation
24 gennaio, Giappone – Papa Francesco annuncia la sua visita in Giappone per novembre
Papa Francesco ha annunciato mercoledì la sua visita in Giappone prevista per novembre, diventando così il primo pontefice a fare questo viaggio dopo la visita di Giovanni Paolo II circa 40 anni fa, nel 1981.
“Mi recherò in Giappone a novembre”, ha affermato salendo a bordo dell’aereo papale diretto a Panama per il raduno dei giovani cattolici.
Il pontefice argentino ha espresso ripetutamente il desiderio di visitare il Giappone, dove vivono circa 450.000 cattolici.
Francesco da giovane avrebbe voluto lavorare come missionario in Giappone, ma abbandonò i suoi piani dopo un’operazione ai polmoni.
Il Papa ha fatto due viaggi in Asia dalla sua elezione cinque anni fa, visitando le Filippine e Lo Sri Lanka nel 2014, e poi il Myanmar e Il Bangladesh l’anno scorso.
A gennaio dell’anno scorso, Francesco ha mostrato una foto straziante scattata nel 1945 raffigurante un giovane ragazzo giapponese che portava con sé il corpo del fratello morto. Il bambino, trasportato sulle spalle del ragazzo, era rimasto ucciso quando gli Stati Uniti hanno lanciato la bomba atomica su Nagasaki.
Papa Francesco, che ha spesso parlato dei pericoli delle armi nucleari, aveva scritto sul retro dell’immagine solo quattro parole: “Il frutto della Guerra”.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/pope-francis-announces-japan-visit-in-november
25 gennaio, Giappone – Il referendum sulla base statunitense di Henoko coinvolgerà probabilmente tutta Okinawa dopo l’accordo di inserire una terza opzione
Naha, Prefettura di Okinawa – Il Governo della Prefettura di Okinawa terrà probabilmente un referendum sulla costruzione di una base militare americana in tutta la prefettura a seguito di un accordo tra i membri dell’assemblea alla maggioranza e quelli dell’opposizione.
Il lato dell’assemblea dominante, che include il Partito Socialdemocratico e il Partito Comunista Giapponese, si è accordato giovedì con l’opposizione, che comprende il Partito Liberal Democratico, per aggiungere una terza scelta alle due previste dal referendum che dovrebbe svolgersi il 24 di febbraio.
Si ritiene che l’assemblea della Prefettura approverà l’emendamento di ordinanza necessario con voto unanime nella sessione plenaria prevista per martedì.
Il Governatore di Okinawa Denny Tamaki ha accettato l’accordo.
Il referendum porrà ai votanti il quesito riguardo alla ricollocazione della Stazione Aerea del Corpo dei Marines statunitense di Futenma a Ginowan verso l’area costiera di Henoko a Nago.
Cinque delle 41 cittadine e villaggi della prefettura (Miyakojima,Ginowan, Okinawa, Ishigaki e Uruma)hanno rifiutato di procedere alla votazione. In seguito all’accordo, tuttavia, è molto probabile che il referendum si svolga in tutte e 41 le municipalità.
Nel referendum, il governo della Prefettura intende chiedere ai votanti se siano a favore o contrari allo spostamento della base a Henoko, dove si erigerà una nuova struttura militare.
Alcune delle cinque città che si sono opposte al referendum hanno richiesto l’aggiunta di altre opzioni oltre al “sì” e “no”. Tamaki ha risposto chiedendo al campo dominante dell’assemblea di considerare l’inserimento di una terza opzione e, per questo motivo, è stata aggiunta l’opzione “né sì, né no”.
Fonte: Japan Times
26 gennaio, Giappone – Il numero di lavoratori stranieri in Giappone raggiunge 1.46 milioni
Tokyo – Il numero di lavoratori stranieri in Giappone si è triplicato negli ultimi dieci anni raggiungendo il record di 1.46 a ottobre, hanno rivelato i dati ufficiali, perché le imprese continuano ad essere in difficoltà per la mancanza di forza lavoro.
Alla data del 31 di ottobre erano presenti in Giappone 1.460.463, fino al 14,2% in più rispetto all’anno scorso, segnando l’undicesimo anno di aumento consecutivo, in base ai dati rilasciati venerdì dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare.
Questo dato continuerà a crescere quasi sicuramente nei prossimi anni, in quanto il Giappone ha deciso di allentare le restrizioni e accetterà più lavoratori stranieri a partire da aprile.
Il Ministro del lavoro ha attribuito l’aumento alla politica governativa di promuovere l’assunzione di lavoratori altamente qualificati, studenti per lavori part-time, e tirocinanti provenienti da Paesi in via di sviluppo tramite programmi tecnici interni.
Per quanto riguarda le nazionalità, i cinesi rappresentano più di un quarto del totale di della forza lavoro stranieri con 389.117 individui, il 4,5% in più rispetto all’anno scorso, seguiti dai vietnamiti e i filippini con 316.840 e 164.006 rispettivamente.
Per quanto riguarda i settori, quello manifatturiero ha assunto il più ampio numero di lavoratori dall’estero (434.342), seguito da quello commerciale (186.061) e quello alberghiero e del catering (185,050), mentre 230.510 lavoratori sotto la categoria “altri servizi”.
Con il nuovo sistema per i visti che sarà introdotto da aprile, il Giappone accetterà fino a 345.150 lavoratori stranieri in cinque anni in 14 settori, tra cui costruzioni, agricolo e infermieristico.
Fonte: Japan Today
27 gennaio, Giappone – In Giappone compaiono nuovi virus resistenti al farmaco Xofluza
L’Istituto Nazionale di Malattie Infettive (NIID) ha rivelato che sono stati individuati virus influenzali mutati resistenti al baloxavir marboxil, un nuovo farmaco contro l’influenza noto sul mercato come Xofluza, in alcuni pazienti il mese scorso.
Secondo il NIID, i virus resistenti allo Xofluza sono stati trovati negli studenti di due delle quattro scuole elementari Yokohama interessata da uno screening generico a dicembre, condotto dopo che essi avevano mostrato i sintomi dell’influenza.
I virus mutati erano dalle 76 alle 120 volete più resistenti al nuovo farmaco anti-influenza sviluppato dalla Shionogi & C. rispetto a quello non mutati rilevati in altri due bambini.
Il NIID ha comunicato che continuerà a monitorare i virus mutati e a riferire rapidamente le informazioni a riguardo.
Il Ministero della salute ha riferito che in Giappone il numero di pazienti con l’influenza per istituzione medica nella settimana del 20 gennaio ha raggiunto il livello più alto registrato dall’inizio dell’indagine nel 1999.
Si stima che il numero totale di pazienti durante la settimana arriverà a 2,13 milioni, in aumento rispetto ai 495.000 rispetto a quella scorsa.
Fonte: The Japan Times
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