Rassegna settimanale 10 – 16 dicembre 2018: Sudest asiatico
10 dicembre, Malesia – La polizia malese arresta sette presunti estremisti islamici legati all’ISIS
La polizia malese, in un comunicato del dieci dicembre, dichiara di aver sventato un possibile attentato terroristico con l’arresto di sei uomini ed una donna dai sospetti legami con lo Stato Islamico.
“Sono stati arrestati in varie operazioni tenutesi tra il 19 ed il 28 novembre. Stiamo attivamente prendendo azioni contro sospetti elementi terroristici”, ha dichiarato l’ispettore generale di polizia Fuzi.
Gli individui avevano nazionalità malese e filippina.
Fonte: The Straits Times
11 dicembre, Malesia – Nuove accuse per l’ex primo ministro malese Najib
I procuratori malesi hanno stabilito nuove accuse contro l’ex primo ministro Najib Razak e l’ex presidente della 1Malaysia Development Berhad (1MDB) Arul Kanda Kandasamy, per la manipolazione della relazione di revisione finale sui fondi corrotti per gli investimenti statali.
Le fonti dichiarano che Najib avrebbe lasciato istruzioni al Revisore Generale di allora di rimuovere “certe cose” dal report.
Arul Kanda è accusato di favoreggiamento.
I due uomini saranno processati alla Corte di Kuala Lumpur.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/najib-to-be-charged-over-tampered-audit-report
12 dicembre, Filippine – Il Congresso filippino estende la legge marziale a Mindanao fino alla fine del 2019
Il Congresso delle Filippine ha approvato l’estensione di dodici mesi della legge marziale nella regione di Mindanao. Secondo il presidente Rodrigo Duterte è importante mantenere misure di sicurezza severe per prevenire la riorganizzazione dei gruppi estremisti islamici.
Il regime militare sarà mantenuto fino alla fine del prossimo anno, prolungando ulteriormente il periodo più lungo di legge marziale dal 1970, era del dittatore Ferdinand Marcos.
L’isola è stata per decenni tormentata da banditismo, pirateria e ribellioni armate di milizie separatiste. A maggio dello scorso anno, Mindanao è stata al centro del più feroce conflitto nelle Filippine dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, avendo un gruppo di estremisti islamici attaccato e occupato per cinque mesi la città di Marawi.
“Nonostante i miglioramenti sostanziali ottenuti con il periodo di legge marziale, non possiamo chiudere gli occhi davanti alla realtà che Mindanao è al centro di una ribellione”, ha scritto il presidente Duterte al Congresso.
I legislatori dell’opposizione sostengono che un’estensione di tale legge sarebbe ingiustificata, non essendoci più una ribellione da placare.
Il deputato Edcel Lagman ha dichiarato infatti che ciò che rimane degli alleati dello Stato Islamico a Mindanao, sono solo “donchisciotteschi e fantasmi di combattenti che non sono in grado di rianimare una ribellione sconfitta o avviarne una nuova”.
Fonte: The Straits Times
13 dicembre, Vietnam – Inondazione uccide 13 persone in Vietnam
Un’inondazione causata dalle forti piogge torrenziali ha provocato la morte di tredici persone in Vietnam.
I forti acquazzoni stanno colpendo la parte centrale del paese dallo scorso sabato, uccidendo il bestiame ed allagando città e coltivazioni.
Più di cinquanta centimetri di pioggia hanno colpito alcune aree e ,secondo l’ufficio per la gestione delle catastrofi, la settimana prossima continuerà il maltempo.
Molte aree nelle province di Quang Nam e Quang Ngai rimangono allagate.
Sono oltre 200 le persone uccise quest’anno da disastri ambientali legati al meteo, a fronte delle 389 dell’anno scorso.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/floods-kill-13-in-central-vietnam
14 dicembre, Cambogia, Stati Uniti – Dozzine di immigrati cambogiani stanno per essere espulsi dagli Stati Uniti
L’amministrazione Trump si prepara all’espulsione di un gran numero di immigrati legali cambogiani. Ad essi era stato garantito lo status di rifugiati negli Stati Uniti a seguito dei massacri del regime dei Khmer Rouge in Cambogia.
La nuova ondata di deportazioni prevede il dislocamento di quarantasei persone, molte delle quali hanno famiglia negli Stati Uniti e non hanno alcuna memoria della terra natia.
Il presidente Trump ha fatto delle severe regole di asilo e immigrazione, uno dei punti focali della propria politica nazionale ed in questo contesto, continua ad espandersi la lista di residenti stranieri negli Stati Uniti che hanno i requisiti per essere deportati.
Fonte: The Straits Times
15 dicembre, Tailandia – Il Consiglio Islamico tailandese vieta il matrimonio di minori al di sotto dei diciassette anni
Il Principale Consiglio Islamico tailandese ha, per la prima volta, vietato in tutto il paese il matrimonio di minori sotto i diciassette anni.
La mossa storica mette fine ad una pratica diffusa specialmente nelle province a sud della Tailandia, dove ragazze di povere famiglie venivano date in sposa con l’approvazione delle moschee locali non appena la giovane avesse avuto la prima mestruazione.
Secondo la nuova regolamentazione le moschee non possono più garantire tali matrimoni, con l’eccezione del permesso di una corte islamica o di un documento firmato dai genitori previa approvazione di un comitato islamico provinciale o della polizia.
Inoltre, un ulteriore sub-comitato verrà istituito per la valutazione di situazioni in cui, un matrimonio che coinvolga minori, abbia benefici per entrambi i coniugi. Uno dei membri di tale comitato dovrà essere una donna dalle buone conoscenze della legge islamica; essa capitanerà il colloquio con la giovane in questione.
Fonte: The Straits Times
16 dicembre, Indonesia – Terremoto di magnitudo 6.1 colpisce Papua in Indonesia
Un terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito Papua in Indonesia; non sembrerebbe esserci un allarme tsunami.
Gli ufficiali stanno ancora valutando l’impatto del sisma.
L’Indonesia è stata al centro di frequenti attività sismiche e vulcaniche per la sua posizione “sull’Anello di Fuoco”, dove si scontrano le placche tettoniche nel Pacifico.
Lo scorso settembre un terremoto di magnitudo 7.5 e uno tsunami avevano colpito duramente Palu sull’isola di Sulawesi, uccidendo oltre 2,200 persone, non contando i migliaia di dispersi. Il 26 dicembre del 2004 un terremoto di magnitudo 9.1 ed uno tsunami colpirono la provincia di Aceh uccidendo oltre 170,000 persone.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/earthquake-strikes-near-indonesian-town-of-jayapura-usgs
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