Rassegna settimanale 15 – 21 ottobre 2018: Africa Sub-Sahariana
16 ottobre, Liberia – Organizzazione benefica accusata di violenza sessuale
Il governo della Liberia ha annunciato di voler aprire immediatamente un’inchiesta dopo aver raccolto la denuncia da parte di ex studentessa che accusa lo staff che lavorava all’interno dell’organizzazione benefica More than me, di violenza sessuale. L’accusa è rivolta a Macintosh Johnson, morto di Aids in carcere nel 2016. L’organizzazione presieduta da Katie Meyler aiutava le ragazze a rischio, soprattutto nelle aree degradate della comunità di West Point, e gestiva 19 scuole, con un’affluenza di 4,000 studenti.
Il Ministro dell’Istruzione della Liberia, Ansu Sonii, ha affermato “gli interessi dei bambini sono al primo posto”. L’organizzazione aveva ricevuto fondi da nomi prestigiosi come Ellen Johnson Sirleaf, Oprah Winfrey, Bill Gates, Warren Buffett, oltre al governo americano. Tuttavia, il gruppo di attiviste della Liberia Feminist Forum afferma che c’erano stati già altri casi di violenza sessuale in passato e che sia necessario revocare l’autorizzazione o a More than me di insegnare.
Fonte: The Guardian
Camerun – L’opposizione rivendica l’illegittimità del risultato elettorale
I candidati dell’opposizione hanno dichiarato di aver subito pressioni e violenze e di aver registrato irregolarità durante l’ultima tornata elettorale. Il candidato principale dell’opposizione e del partito Movement for the Rebirth of Cameroon (MRC), Maurice Kamto, ha chiesto alla Corte di cancellare i risultati elettorali in ben 7 regioni del Camerun. Il Presidente Paul Biya potrebbe diventare capo dello Stato per la settima volta, dopo 36 anni al potere. Tuttavia, l’organismo elettorale incaricato di difendere la regolarità delle elezioni, l’Elcam, ha difeso il proprio operato e negato qualsiasi ipotesi di frode.
Gruppi provenienti dalla società civile hanno rivendicato il diritto ad una manifestazione pacifica per opporsi al processo elettorale, ma le dimostrazioni non hanno ancora avuto luogo.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/cameroonNews/idAFL8N1WW5F2
19 ottobre, Zimbabwe – Un’altra crisi economica mette in ginocchio la popolazione
Lo Zimbabwe rischia di cadere nel vortice di una crisi economica senza precedenti senza l’aiuto della comunità internazionale, ha dichiarato un ufficiale del partito di maggioranza, lo Zanu-PF. Il debito pubblico continua a crescere, i beni di prima necessità scarseggiano, così come il carburante e le medicine. La causa diretta di questa nuova crisi è l’introduzione della tassa sulle transazioni elettroniche, ma affonda le sue radici nel governo indiscusso del dittatore Robert Mugabe durato 37 anni. La tassa ha lo scopo di far emergere il mercato nero, proliferato negli ultimi decenni.
Fonte: The Guardian
21 ottobre, Africa – Le conseguenze del cambiamento climatico sono già evidenti
“Il cambiamento climatico sta già esacerbando i conflitti internazionali e nazionali, i governi dovrebbero iniziare ad agire per far si che la situazione non peggiori ulteriormente” ha dichiarato il capo della Comitato
Internazionale della Croce Rossa, Peter Maurer. “In molte parti del mondo dove lavoriamo non è una sfida lontana” ha affermato.
“Quando penso al nostro impegno nell’Africa sub-Saharan, in Somalia, o in altri posti nel mondo, vedo che il cambiamento climatico ha già avuto un impatto enorme sulle migrazioni delle popolazioni, sulla fertilità delle terre. Sta spostando il confine tra allevatori e agricoltori”.
Fonte The Guardian
Sudan – Il mandato di cattura internazionale non ferma Omar al-Bashir
Il Presidente sudanese Omar al-Bashir sta viaggiando liberamente in tutto il mondo nonostante il suo mandato di arresto internazionale emanato 8 anni fa dal Tribunale internazionale dell’Aja per crimini di guerra e genocidio. Lo ha dichiarato l’avvocato per i diritti umani Oliver Windridge, che ha precedentemente lavorato in Tribunali internazionali come in Ruanda e nell’ex Yugoslavia e che sta portando avanti un progetto per mappare tutti i movimenti compiuti da al-Bashir ed i relativi fallimenti da arte della comunità internazionale di catturarlo.
Fonte: The Guardian