Rassegna settimanale 1 – 7 ottobre 2018: Sudest asiatico
1 ottobre, Malesia – Primo ministro malese Mahathir: Nessun supporto per Aung San Suu Kyi
La Malesia non presterà più supporto alla leader birmana Aung San Suu Kyi, ha dichiarato il primo ministro malese Mahathir.
“Non vuole dire niente contro le azioni prese dai militari (birmani) contro i Rohingya. Dunque, lo abbiamo reso abbastanza chiaro, non la supporteremo più”, ha dichiarato il primo ministro in un’intervista. Inoltre, Mahathir, ha commentato il comportamento delle autorità birmane ed il silenzio della leader sui massacri perpetrati nel paese.
“Abbiamo lamentato al mondo il trattamento ricevuta dai Rohingya. Difatti, ne abbiamo noi stessi accolti parecchi nel nostro paese”.
Molti altri paesi hanno criticato la leader birmana, ci sono state richieste di revoca del Nobel per la pace ricevuto nel 1991 ed il Canada ha annullato la cittadinanza onoraria di Suu Kyi.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/no-support-for-aung-san-suu-kyi-malaysia-pm-mahathir
2 ottobre, Malesia – Anwar Ibrahim futuro primo ministro malese? Significato per l’Asia e per il mondo
Si prevede una facile vittoria di Anwar Ibrahim alle elezioni di prossimo fine settimana in Malesia.
Dalle storiche elezioni avvenute il 9 maggio di quest’anno, l’attuale primo ministro Mahathir Mohamad ha ripetutamente nominato come suo successore Anwar, grazie ad un accordo basato su una ripartizione del potere accordata all’interno del Pakatan Harapan prima delle urne, tuttavia potrebbero passare anni prima che il leader novantatreenne passi effettivamente il testimone all’uomo. Per permettere questo, Anwar Ibrahim deve ricevere il perdono reale per la sua seconda condanna di sodomia.
Ma qual è il significato politico di una sua possibile elezione?
Riforme democratiche
Gli elettori di Port Dickson, una popolare località balneare nello stato centrale di Negeri Sembilan, affluiranno alle urne prossimo fine settimana. Proprio qui, Anwar affronterà sei altri candidati, tra cui l’uomo che lo ha accusato di sodomia, Saiful Bukhari Azlan.
Seppur il rientro in parlamento di Anwar porti un certo clamore, la sua ascesa ai vertici del potere, potrebbe risuonare in tutta la regione, considerando anche l’insistenza malese per riforme e promozione della democrazia, dicono gli esperti.
“Le aspettative sono che permetta anche alle libertà civili di fiorire in Malesia e che trovi un equilibrio tra la gestione della comunità di maggioranza musulmana e le minoranze”, ha dichiarato Ibrahim, direttore dell’independent pollster. Aggiungendo poi, “Allo stesso tempo, progetterà un’immagine progressiva dell’Islam per il paese, che è in linea con gli ideali di democrazia e buon governo”.
Anwar ha inoltre dichiarato che il suo ritorno in parlamento giocherà un ruolo di “controllo e contrappeso” che guarderà alle riforme istituzionali, inclusa alla politica bumiputra, un controverso programma di integrazione che accorda privilegi alla maggioranza malese della popolazione ed ai gruppi etnici nativi.
Politica estera
Anwar ha da molto tempo una buona relazione con l’occidente, specialmente con gli Stati Uniti, tuttavia, non prenderà parte alle crescenti tensioni tra quest’ultimi e la Cina, mantenendo così un buon bilancio che permetterà alla Malesia di aver una politica estera più indipendente dalle grandi potenze mondiali.
“Come leader del paese, probabilmente continuerà la natura di non allineamento della politica estera malese, cercando di prendere il meglio dalle relazioni con le maggiori super potente come Cina, Stati Uniti, India ed il resto dell’occidente”, ha dichiarato Ibrahim.
Molti si aspettano che l’uomo diventi la nuova voce dell’Islam, dell’Asean e del terzo mondo.
Fonte: Asian Correspondent
3 ottobre, Indonesia – Vulcano erutta sulla già disastrata isola di Sulawesi
Erutta un vulcano sull’isola di Sulawesi solo pochi giorni dopo il devastante terremoto e tsunami che ha colpito l’isola provocando oltre 1,400 morti.
Il Monte Soputan è eruttato alle 9 del mattino, ora locale, successivamente a mesi di crescente attività, mandando una stima di cenere e nuvole di quasi 4,000 metri di altezza nel cielo.
È il terzo disastro naturale a Sulawesi nel giro di una settimana.
Fonte: Asian Correspondent
4 ottobre, Malesia – Moglie dell’ex primo ministro malese Najib arrestata per riciclaggio di denaro
Datin Seri Rosmah Mansor, moglie dell’ex primo ministro malese Najib Razak, è stata arrestata con l’accusa di riciclaggio di denaro.
Nonostante sia il suo primo arresto, la donna è stata interrogata già tre volte dalla Malaysian Anti-Corruption Commission (MACC) da giugno di quest’anno.
Rosmah dovrebbe essere imputata oggi alla corte di Kuala Lumpur sotto la Sezione, anti-riciclaggio, e la legge anti-terrorismo del 2001, lo stesso giorno in cui il marito affronterà le sue accuse penali.
Najib, infatti, è al centro delle investigazioni di diversi paesi dal 2009, anno in cui è diventato primo ministro, per presunta appropriazione indebita di miliardi di dollari.
Nel caso della moglie, gli investigatori pensano che la donna possa aver speso più di 332,000 dollari per acquistare prodotti stranieri anti-invecchiamento a base di ormoni. Rosmah dovrà rispondere inoltre per il possesso di diversi pezzi di gioielleria mai pagati, per un totale di milioni di dollari.
Fonte: The Straits Times
5 ottobre, Filippine – Un cancro potrebbe concludere la presidenza di Duterte
Il presidente filippino Rodrigo Duterte, ha dichiarato che sta indagando in merito ad un possibile cancro contratto ed ha suggerito che, una malattia, potrebbe scrivere la parola fine al suo mandato.
Lo stato di salute dell’uomo è al momento non chiaro, si pensa che i disturbi del presidente derivino da un reflusso gastroesofageo.
“Non so dove sono fisicamente ma devo aspettare per questo. Tuttavia, vi informerò se è cancro, è cancro”.
Fonte: Asian Correspondent
6 ottobre, Malesia – Otto uomini detenuti in Malesia per sospetti legami terroristici
Arrestati otto uomini in Malesia per sospetti legami terroristici e attività estremiste che minacciano la sicurezza nazionale.
I sospetti, un malese e sette stranieri, sono detenuti a Kuala Lumpur e sono associati ad un centro di insegnamento islamico dove essi avrebbero promosso precetti estremisti.
Le indagini preliminari hanno rivelato che il centro è legato ad un madrasah in Yemen, fondato da Syeikh Muqbil bin Hadi Al Wadi’i, un leader jihadista ed estremista che si schiera contro ogni sistema democratico, considerato non islamico, e che incoraggia l’uccisione di non-musulmani e musulmani che non seguono la loro filosofia.
La polizia in Malesia ha detenuto dal 2013 oltre 400 persone con sospetti legami terroristici.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/8-held-in-malaysia-for-suspected-terror-links
7 ottobre, Indonesia – Attivista detenuta per denuncia di falsa aggressione
L’attivista anti-governativa Ratna Sarumpaet, sospettata di aver diffuso notizie false notizie su illustri membri dell’opposizione, è stata arrestata e verrà detenuta per venti giorni.
Tra i personaggi convolti dalle fake news della donna spicca il presidente Widodo, attualmente impegnato in una campagna per la possibile rielezione.
Fonte: The Straits Times
(Featured Image Source: Flickr.org)