Rassegna settimanale 23 luglio – 29 luglio 2018: Sudest asiatico
23 luglio, Indonesia – Pressioni sugli Stati Uniti da parte dei negoziatori indonesiani
L’Indonesia è pronta a far pressione sugli Stati Uniti attraverso un team di negoziatori; obiettivo: mantenere termini commerciali favorevoli, nonostante le crescenti tensioni nei commerci internazionali statunitensi.
Ogni tre anni, con ricorrenza quest’anno, viene fatta una revisione statunitense dello schema delle tariffe preferenziali, il Generalised System of Preferences (GSP), i negoziatori commerciali indonesiani sono interessati che lo schema rimanga invariato.
A guidare la missione indonesiana è il ministro del commercio Enggartiasto Lukita, seguito da Kadin dell’Indonesian Exporters Association e Indonesian Importers Association e altri produttori dei settori chiave nazionali.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/indonesia-sends-trade-team-to-lobby-us
24 luglio, Birmania – Giornalisti dell’agenzia Reuters processati in Birmania
Due giornalisti dell’agenzia giornalistica internazionale Reuters, sono sotto processo in Birmania dopo l’arresto avvenuto lo scorso anno. Martedì 24 giugno uno di essi ha dichiarato in tribunale di essere stato coperto da un cappuccio nero, di essere stato privato del sonno e forzato a stare in ginocchio per ore durante gli interrogatori. Kyaw Soe Oo, accusato di aver rilasciato segreti di stato, ha dichiarato che l’interrogatorio era incentrato sulla loro inchiesta riguardante la morte di dieci Rohingya mussulmani nel villaggio di Inn Din, nello stato di Rakhine.
Nel corso delle due settimane di interrogatori da parte dell’intelligence birmana, sono stati negati ai due giornalisti rapporti con i familiari e avvocati. Kyaw Soe Oo ed il collega Wa Lone rischiano ora quattordici anni di prigione.
I reporter hanno dichiarato di aver ricevuto i documenti in questione da un ufficiale della polizia il 12 dicembre in un ristorante di Yangon, quest’ultimo li avrebbe incastrati per bloccare l’inchiesta. I due sono stati arrestati immediatamente, incappucciati ed interrogati per tre giorni consecutivi.
“Interrogare ripetutamente per tre giorni senza lasciarli dormire li ha indeboliti mentalmente. Questo tipo di tortura fisica e mentale è una violazione dei diritti umani”, ha dichiarato l’avvocato difensore Than Zaw Aung. Il portavoce birmano Zaw Htay ha dichiarato in risposta, che il governo “ha chiesto alla polizia se avessero o meno impiegato torture illegali – la polizia ha garantito che essi non applicano alcuna tortura illegale”.
Il processo riprenderà il 30 giugno.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/black-hoods-kneeling-no-sleep-reuters-reporter-details-myanmar-custody-over-rohingya
25 luglio, Laos – Centinaia di dispersi in Laos
Sono diciassette i corpi ritrovati in Laos ed altre centinaia di persone sono ancora disperse dopo il collasso nella giornata di lunedì di una diga a sud del paese.
Con il cedimento della diga Xepian-Xe Nam, sono stati rilasciati cinque miliardi di metri cubi d’acqua sui villaggi vicini, lasciando 1600 famiglie senza dimora. Il numero di dispersi è ancora indefinito.
Il Laos, uno dei paesi più poveri del Sud Est Asiatico, ha negli ultimi anni lanciato un ambizioso schema per una diga che sarebbe stata “la batteria dell’Asia”, costruzione osteggiata dai gruppi ambientalisti e di difesa per i diritti.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2018/07/hundreds-missing-in-laos-after-major-dam-collapse/#L0Q7IH1Zm8yzha79.97
26 luglio, Malesia – Codice di condotta Asean riguardo il Mar Cinese Meridionale
I ministri Asean discuteranno la prossima settimana, un Codice di Condotta (COC) per la situazione riguardante il Mar Cinese Meridionale. Le discussioni verteranno inoltre sull’incremento della militarizzazione nell’area.
Il ministro degli esteri malese Saifuddin Abdullah ha dichiarato che la Declaration on the Conduct of Parties (DOC), firmata nel 2002 dalla Cina e l’Asean, sembrerebbe non avere “zanne”. Il ministro ha inoltre aggiunte che, la costruzione di basi e lo sviluppo di attività militari da parte di Pechino nella sua isola artificiale nel Mar Cinese Meridionale, ha creato inquietudine nei paesi facenti parte dell’Asean.
La Cina ha costruito infatti, diverse isole vicino alle Spratly, equipaggiandole di piste d’atterraggio e stazioni missilistiche.
Inoltre, Pechino ha dispiegato nel corso d’acqua strategico, navi della guardia costiera somiglianti a navi da guerra vere e proprie, una mossa che ha lo scopo di provocare agitazione nella regione, ha dichiarato Saifuddin.
Nonostante gli Stati Uniti abbiano più volte mandato navi da guerra per garantire la “libertà di navigazione, il primo ministro malese sostiene che “tutte le parti devono evitare azioni che possono creare tensioni e provocazioni, praticare autodisciplina ed evitare azioni militari”.
Cina, Brunei, Taiwan, le Filippine e la Malesia hanno rivendicato parti del Mar Cinese Meridionale. Quest’ultima in particolare, rivendica la proprietà dell’isola di Layang Layang, vicino alle Spratlys.
Il ministro degli esteri ha dichiarato che l’intento malese è rafforzare i modi con il quale si può “controllare la condotta cinese nell’area”, come la messa punto del COC, per la quale i paesi Asean si troveranno settimana prossima a Singapore.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/asean-to-discuss-code-of-conduct-for-s-china-sea
27 luglio, Cambogia – La beffa della democrazia: è il momento delle elezioni cambogiane
“Una farsa”, “fondamentalmente sbagliate”, “una beffa della democrazia” – sono alcune delle frasi usate per descrivere le elezioni cambogiane di questo fine settimana. Nonostante le critiche, il primo ministro Hun sen assisterà impenitente ai ballottaggi di domenica, così come i cambogiani andranno a votare sapendo che ci sarà solo un possibile risultato. L’ex generale dei Khmer Rouge, infatti, si è assicurato sfacciatamente la vittoria rifiutando qualsiasi dissenso civile e dissolvendo l’opposizione.
Qui tutto ciò che da sapere sulle votazioni di domenica:
Il problema
Dove iniziare? Il governo di Hun Sen ha lanciato un attacco complessivo allo stato di democrazia.
“Il governo cambogiano nel corso degli anni ha sistematicamente preso misure restrittive sull’indipendenza e le voci dell’opposizione per assicurarsi che il partito dominate non affronti alcun ostacolo al totale controllo politico”, dichiara Brad Adams, il direttore per l’Asia dell’Human Right Watch.
“Dissolvendo il principale partito d’opposizione e bandendo molti dei membri anziani dalla politica, significa che queste elezioni non possono riflettere i cambogiani”.
Il boicottaggio
Con queste prerogative non sorprende che la campagna di boicottaggio del voto di domenica, abbia incontrato difficoltà.
Iniziata dagli ex membri dell’opposizione, la campagna “Dito Pulito” è cresciuta notevolmente fino a diventare in pratica l’unica cosa che minaccia la credibilità di Hun Sen.
Quest’ultimo ha bisogno che le persone si presentino alle urne, senza di essi il suo governo non avrebbe non avrebbe alcuna legittimità.
Questa rimane quindi l’unica arma per molti elettori, nonostante il governo stia facendo pressione sui cittadini in vari modi, come minacciando d’arresto chiunque pubblichi foto in favore della campagna di boicottaggio.
Le proteste
Nel tentativo di limitare qualsiasi agitazione, mercoledì le forze armate cambogiane hanno messo in piedi una dimostrazione di potere, mostrando equipaggiamenti antisommossa ed armi.
Con questi presupposti, è improbabile che le persone scendano in strada per protestare, in ogni caso, secondo l’ex vice presidente del partito d’opposizione Cambodia National Rescue Party, “tutto può succedere”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2018/07/a-fundamentally-flawed-mockery-of-democracy-its-time-for-cambodias-election/#2T0plAsfUT3s1Sx8.97
28 luglio, Asean – Portale Online per guidare le imprese sulle leggi dei paesi Asean
Le imprese intenzionate ad investire in un paese Asean possono ora controllare le leggi rilevanti del paese in questione, sul portale online lanciato ieri dall’Asean.
Il Asean Judiciaries Portal, contiene anche elenchi delle leggi per le imprese, mediatori e notai pubblici per ogni paese.
“È nostra speranza che la conoscenza garantita da una facile accesso alle … informazioni supporterà il commercio e la promozione di un flusso di investimenti nella regione Asean”, ha dichiarato il presidente della Corte Suprema Sundaresh Menon.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/online-portal-to-guide-firms-on-laws-of-asean-countries
29 luglio, Cambogia – Morte della democrazia in Cambogia: Hun Seen vince le elezioni. Tutto ciò che c’è da sapere
Inizia un altro capitolo per il primo ministro Hun Seen uscito nuovamente vittorioso dalle elezioni di domenica.
Tutto ciò che c’è da sapere sulle votazioni:
Chi ha vinto?
Il partito di Hun Seen, il Partito Popolare Cambogiano, ha ottenuto una stima di 100 su 125 seggi parlamentari, altri due partiti il monarchico Funcinpec party ed il League for Democracy Party, hanno ottenuto rispettivamente cinque e sei seggi. Nonostante questo il portavoce del CPP ha dichiarato che il partito dominante otterrà in realtà tutti i 125 seggi.
I risultati ufficiali saranno rilasciati il 15 agosto.
Com’è stata l’affluenza di elettori?
“Con un solo partito dominate alle elezioni l’affluenza è generalmente più alta, non più bassa, perché il partito, in questo caso il Partito Popolare Cambogiano, conta sull’intimidazione degli elettori ancor più, e conta ancor più sul comprare i voti, in questo modo l’affluenza dovrebbe essere gonfiata”, dichiara Lee Morgenbesser della Griffith University.
Qual è il significato della vittoria per Hun Seen?
Con la completa vittoria, Hun Seen estende ulteriormente il suo mandato che dura circa da tre decenni. Esso è l’unico leader che due terzi dei cambogiani abbiano mai conosciuto, ed il leader con mandato più duraturo in Asia.
In egual misura suo partito, il CPP, ha vinto ogni singola elezione dal 1998.
Hun Seen è riuscito a mantenere la sua presa sul paese attraverso alleanze politiche e familiari, inoltre, nel tentativo di creare una dinastia, ha collocato suo figlio in una posizione chiave del paese.
Come ha reagito la comunità internazionale?
I paesi occidentali hanno ritirato la loro assistenza dalle elezioni, invocandone la scarsa credibilità. Sarah Sanders, addetta stampa della Casa Bianca, ha dichiarato che le elezioni di domenica “hanno fallito a rappresentare il volere dei cambogiani”.
Gli Stati Uniti hanno imposto limitazioni per i visti di alcuni alti membri del governo cambogiano in giugno.
“Gli Stati Uniti considereranno passi successivi per rispondere alle elezioni e le altre recenti battute d’arresto alla democrazia e ai diritti umani in Cambogia, includendo un significativo aumento delle restrizioni dei visti”, ha dichiarato ancora la Sanders.
L’unione Europea ha minacciato la Cambogia con sanzioni economiche.
Nonostante questo rimane invariato il supporto cinese al paese, che ha già provveduto al finanziamento di tutto l’equipaggiamento delle elezioni, con un ammontare di 20 milioni di dollari.
L’opposizione cambogiana ha dichiarato che il risultato generale delle elezioni deve essere pienamente respinto dalla comunità internazionale.
Mu Sochua, vice presidente del Cambodia National Rescue Party (CNRP), dichiara: “Il 29 luglio 2018 segna la morte della democrazia in Cambogia, un oscuro nuovo giorno nella recente storia”.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/cambodia-elections-what-you-need-to-know
Set Feature Image: Wikimedia