Rassegna settimanale 23-29 luglio 2018: Cina e Corea del Nord
23 luglio, Cina – Più città incluse nel ranking dell’inquinamento atmosferico per spingere all’azione gli ufficiali locali
La Cina sta cercando di spingere le autorità locali di diverse province a intensificare l’azione nei confronti dell’inquinamento atmosferico. Per fare ciò, nuove città sono state incluse nel ranking della qualità dell’aria, per rafforzare la supervisione e spingere i governi locali ad adottare contromisure efficaci.
Fonte: Reuters
24 luglio, Cina – Compagnie aeree US pronte a modificare riferimenti a Taiwan
Si prevede che le principali compagnie aeree statunitensi cambino il modo in cui i loro siti web si riferiscono a Taiwan entro mercoledì, nel tentativo di evitare ripercussioni da parte della Cina. Pechino esige che le aziende straniere, e soprattutto le compagnie aeree, evitino di riferirsi a Taiwan (ma anche a Hong Kong e Macao) come a un “territorio non appartenente alla Cina”, in una mossa che la Casa Bianca aveva definito, solo lo scorso maggio, come un “nonsense orwelliano”.
Fonte: Reuters
25 luglio, Cina – Accordi per nuova venture Facebook subito ritirati
Per Facebook, il successo in Cina è stato breve. Molto breve. Per diverse ore, un database del Governo cinese aveva mostrato come Facebook avesse ottenuto l’approvazione necessaria per aprire una società sussidiaria nella provincia orientale del Zhejiang. Poco dopo, la registrazione è scomparsa, e i riferimenti alla società sussidiaria sono stati in parte censurati dai media cinesi. Ora, stando a una persona informata dei fatti che ha chiesto però di rimanere anonima, l’approvazione sarebbe stata ritirata.
La principale piattaforma di Facebook è bloccata in Cina da ormai quasi un decennio. Altri servizi, come Instagram, hanno goduto di popolarità per un certo periodo, ma hanno poi finito col passare attraverso i filtri della censura governativa. Google, che a sua volta è stato bloccato per molto tempo, ha recentemente mosso passi in avanti in Cina.
Fonte: The New York Times
Link: https://www.nytimes.com/2018/07/25/business/facebook-china.html
26 luglio, Cina – Esplosione a Pechino: piccolo ordigno esplode vicino all’Ambasciata statunitense
Un uomo ha fatto esplodere un piccolo ordigno vicino all’Ambasciata statunitense a Pechino, secondo quanto confermato da fonti ufficiali. Con la sola eccezione dell’attentatore stesso, non ci sono stati feriti, e la polizia ha immediatamente risposto alla situazione di emergenza. L’ordigno è esploso alle ore 13 locali. L’uomo responsabile dell’attacco si sarebbe ferito a una mano, ma non sarebbe in pericolo di vita. Due ore prima dell’attacco, una donna era stata fermata dalla polizia mentre cercava di darsi fuoco: non è però chiaro se i due episodi siano collegati.
Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-china-44963700
Corea del Nord – Pompeo: la Corea del Nord continua a produrre materiale fissile
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo accusa la Corea del Nord di continuare a produrre materiale fissile come parte del proprio programma di sviluppo di armi nucleari, nonostante il suo impegno alla denuclearizzazione. Pompeo ha però ammesso anche che si stanno verificando dei progressi nel processo di denuclearizzazione. “We are engaged in patient diplomacy, but we will not let this drag out to no end” .
Fonte: Korea Herald
Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20180726000115
27 luglio, Corea del Nord – La Corea del Nord restituisce i resti dei soldati USA uccisi durante la Guerra di Corea
Il rimpatrio è visto come una modesta vittoria diplomatica per Trump, e come un gesto indicante la buona volontà di Kim Jong-un.
Un aereo militare statunitense ha recuperato le 55 piccole casse coperte da bandiere americane e contenenti quelli che sono ritenuti essere i resti dei soldati caduti nel conflitto che dilaniò la penisola tra il 1950 e il 1953. Dopo una cerimonia formale, i resti saranno trasportati alle Hawaii, dove saranno sottoposti a test che determineranno se si tratti effettivamente di resti umani, e se si tratti dei resti di soldati americani o Alleati. Tale processo potrebbe durare anni. Sono circa 7700 i soldati statunitensi dispersi nel conflitto coreano, e si ritiene che, di questi, circa 5300 siano caduti nel Nord del Paese.
Fonte: The Independent
29 luglio, Cina – Poliziotto cinese ricercato torna in patria
Un poliziotto, inserito nella lista dei 100 principali ricercati fuggiti all’estero, è tornato in Cina dagli Stati Uniti: ora risponderà dell’accusa di aver accettato mazzette. Zhang Yongguang è il 54simo fuggitivo a ritornare dall’estero, in seguito ai colossali sforzi del Governo cinese volti a combattere la corruzione e a riportare in patria i sospettati che hanno cercato rifugio all’estero. Zhang lavorava nella città meridionale di Shenzhen e aveva abbandonato la Cina nel 2010.
Fonte: The New York Times
Link: https://www.nytimes.com/aponline/2018/07/29/world/asia/ap-as-china-corruption-fugitive.html
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