Rassegna settimanale 25 Giugno – 1 Luglio 2018: Giappone e Corea del Sud
25 giugno, Corea del Sud – Ricorre l’anniversario della Guerra di Corea tra le speranze che il conflitto termini ufficialmente
Lunedì la Sud Corea ha ricordato il 68° anniversario dello scoppio della Guerra di Corea (1950-1953) nella speranza che quest’anno venga dichiarata la fine dello stato tecnico di guerra.
Migliaia di ufficiali di alto rango politico e militare hanno omaggiato i veterani di guerra prendendo parte alla cerimonia tenutasi al Jamsil Indoor Stadium a Seoul. Tra questi, il comandante delle Forze statunitensi in Corea (USFK) Vincent Brooks, il Primo ministro Lee Nak-yon e il Ministro della difesa Song Young-moo.
L’evento di quest’anno, tuttavia, si è svolto tra le crescenti aspettative di una possibile fine dell’attuale stato di guerra, visto che Seoul e Pyongyang hanno concordato di dichiarare la fine della guerra non più tardi della fine di quest’anno durante lo storico incontro di questo aprile tra il Presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader nordcoreano Kim Jong-un.
“La paura che scoppiasse una guerra ha attanagliato la Penisola coreana fino allo scorso anno, ma oggi le due Coree stanno discutendo della pacificazione della regione”, ha dichiarato Lee durante il discorso inaugurale. “I summit inter-coreani hanno giocato un ruolo cruciale nel creare l’atmosfera per la pacificazione e la denuclearizzazione della penisola”.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/06/356_251227.html
26 giugno, Giappone – La Nord Corea continuerà ad ignorare il Giappone fin quando Tokyo non cesserà le esercitazioni militari
Il portavoce di Stato ha dichiarato che la Nord Corea continuerà ad ignorare il Giappone a meno che Tokyo cessi le ostilità contro il suo vicino, quali le esercitazioni militari su larga scala e gli sforzi per aumentare la prontezza militare.
Il Giappone intravede la prospettiva di un summit con il leader nordcoreano Kim Jong-un, con il quale il Primo ministro Shinzo Abe spera di affrontare il problema dei cittadini giapponesi rapiti dal Nord decenni fa. Una questione che Abe ha chiesto che Trump sollevasse durante l’incontro con Kim del 12 giugno.
Nonostante gli incontri di Kim con i leader di Cina, Sud Corea e Stati Uniti nel crescendo dell’attività diplomatica nel corso dello scorso anno, non è ancora stata fissata alcuna data per un summit con il Giappone.
“Se il Giappone non correggerà le sue ambizioni di pace e sicurezza, dovrà rendersi conto che non ci potrà essere nessun altro risultato finale se non che il Giappone venga sorpassato”, ha dichiarato lunedì il responsabile nordcoreano della Korean Central News Agency.
“Il Giappone dovrebbe smettere le sue esercitazioni militari su larga scala e l’aumento della sua capacità militare finalizzata all’attacco della Corea, cessare la sua politica ostile contro di noi, rompere con il passato e mostrare sincerità verso la pace”.
Il Giappone ha cominciato le esercitazioni di evacuazione lo scorso anno a fronte dei numerosi test missilistici nordcoreani vicini e sopra alcune isole giapponesi. La scorsa settimana Tokyo ha dichiarato che avrebbe sospeso le esercitazioni per il momento a seguito del summit di Singapore.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/06/26/national/politics-diplomacy/north-korea-says-will-ignore-japan-tokyo-scraps-military-drills-measures/#.WzNDjOQnbIW
27 giugno, Giappone/Corea del Sud – Giappone e Sud Corea dialogano con gli Stati Uniti per scongiurare le conseguenze delle sanzioni sull’Iran
Giappone e Sud Corea, due importanti acquirenti del petrolio iraniano, stanno discutendo con il governo statunitense nel tentativo di evitare l’impatto negativo dell’imposizione di nuove sanzioni da parte di Washington allo scopo di tagliar fuori l’Iran dai mercati internazionali.
Un ufficiale senior del Dipartimento di Stato ha dichiarato martedì che gli USA stanno chiedendo agli altri paesi di cessare tutte le importazioni di petrolio iraniano a partire da novembre, alla luce di un aumento della pressione da parte dell’amministrazione Trump affinché gli alleati cessino i loro finanziamenti all’Iran.
Entrambi i paesi avevano ottenuto delle deroghe che permettevano loro di acquistare un quantitativo limitato di petrolio iraniano durante il ciclo precedente di sanzioni che erano terminate nel 2016 ma questa volta Washington ha adottato una posizione più aggressiva.
Il Segretario di Gabinetto giapponese Yoshihide Suga ha dichiarato durante una conferenza stampa mercoledì che Giappone e Stati Uniti stanno dialogando circa le sanzioni sull’Iran ma non ha voluto rendere noti i dettagli. “Stiamo valutando attentamente l’impatto che le misure americane causerebbero e vorremmo negoziare con i paesi coinvolti, inclusi gli Stati Uniti, così da scongiurare conseguenze negative sulle aziende giapponesi”, ha aggiunto.
In Sud Corea, un ufficiale del Ministero dell’energia che non ha voluto essere nominato ha detto che il governo continuerà a negoziare con gli Stati Uniti al fine di ottenere un’esenzione dalle sanzioni statunitensi. “Siamo nella stessa posizione del Giappone. Stiamo parlando con gli Stati Uniti e continueremo a negoziare per ottenere un’esenzione”, ha detto l’ufficiale.
Fonte: Asahi Shimbun
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201806270050.html
28 giugno, Corea del Sud – I capi della difesa USA/Sud Corea promettono sicurezza pacifica
I Capi della difesa di Stati Uniti e Sud Corea si sono ripromessi giovedì di rafforzare la prontezza alla sicurezza in maniera pacifica alla luce dell’obiettivo comune della completa denuclearizzazione della Penisola coreana.
“Se la Nord Corea continuerà ad agire concretamente per realizzare la sua promessa di denuclearizzazione, Seoul e Washington prenderanno le dovute misure per dimostrare pace e fiducia a Pyongyang”, ha detto il Ministro della difesa nazionale Song Young-moo durante l’incontro con il suo corrispettivo americano James Mattis.
In precedenza questo mese Seoul e Washington avevano deciso di sospendere l’esercitazione militare congiunta Ulchi Freedom Guardian prevista in autunno. “La recente decisione di sospendere l’esercitazione crea una maggiore possibilità per i nostri diplomatici di negoziare, aumentando le prospettive di una soluzione pacifica sulla Penisola”, ha dichiarato il segretario USA alla difesa.
I due responsabili alla difesa hanno anche detto che l’annuncio di qualsiasi altro cambiamento nella programmazione e nella misura di altre esercitazioni future, ad esempio se sospenderle o meno, avverrà dopo aver preso in considerazione la sincerità con cui la Nord Corea si impegnerà nei dialoghi per la pace e la denuclearizzazione con il Sud e gli Stati Uniti.
Mattis ha anche specificato che Washington non ha in programma di ridimensionare le Forze militari statunitensi in Corea, almeno per il momento. “L’impegno statunitense in Sud Corea rimane inoppugnabile e gli USA continueranno ad utilizzare un ampio spettro di possibilità diplomatiche e militari per mantenere questo impegno. Ciò include mantenere il livello attuale di Forze americane sulla Penisola”.
Song ha dichiarato che la Sud Corea e gli Stati Uniti faranno il loro meglio per trasformare questa opportunità d’oro in pace e prosperità duratura per il mondo. “Con l’obiettivo condiviso da entrambe le parti, Seoul e Washington continueranno a rafforzare una stretta alleanza militare”.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/06/356_251420.html
29 giugno, Giappone – E’ probabile che Pompeo visiterà il Giappone a inizio luglio dopo la sua visita in Nord Corea
Una fonte del governo giapponese ha rivelato venerdì che il Segretario di Stato americano Mike Pompeo visiterà il Giappone a inizio luglio per parlare con il Primo ministro Shinzo Abe dopo la sua visita in Nord Corea.
I due governi stanno programmando una sosta per Pompeo in Giappone possibilmente il 7 o 8 luglio, durante la quale dovrebbe anche incontrarsi con il Ministro degli esteri Taro Kono, secondo la fonte.
Il governo giapponese vuole essere informato circa l’incontro di Pompeo con gli ufficiali nordcoreani, programmato per settimana prossima, e confermare la cooperazione bilaterale per risolvere la questione dei connazionali giapponesi rapiti dagli agenti del Nord negli anni Settanta e Ottanta.
Pompeo visiterà Pyongyang la prossima settimana per discutere col Nord della denuclearizzazione, ha scritto il Financial Times giovedì. Sarà il primo incontro di alto livello tra i due Paesi da quando il Presidente USA Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un si sono incontrati a Singapore il 12 giugno.
Kono stava programmando di fare un tour in Europa, inclusi viaggi in Austria e Georgia, ma probabilmente rivedrà il suo programma per inserire l’incontro con Pompeo in Giappone, ha aggiunto la fonte.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/06/29/national/politics-diplomacy/pompeo-likely-visit-japan-early-july-following-visit-north-korea/#.Wzna3dIzbIU
30 giugno, Giappone – Il Giappone avverte gli Stati Uniti che le tariffe sulle auto danneggerebbero gli USA e l’economia mondiale
In un report pubblicato venerdì il governo giapponese ha avvertito gli Stati Uniti che un aumento delle tariffe sull’importazione di auto potrebbe ritorcersi contro, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro americani creati da società giapponesi nel mondo delle auto, aumentando i prezzi per i consumatori statunitensi e devastando l’economia americana e globale.
Venerdì il Giappone ha consegnato un documento di sintesi al Dipartimento USA per il commercio, in accordo con il ministero giapponese del commercio. A maggio Trump aveva richiesto al dipartimento di condurre un’indagine per capire se maggiori tariffe su veicoli e parti delle auto prodotti all’estero siano giustificabili in prospettiva di una maggiore sicurezza nazionale. La decisione aveva indignato i produttori automobilistici giapponesi che hanno investito miliardi di dollari negli stabilimenti americani che impiegano direttamente decine di migliaia di lavoratori.
Qualsiasi restrizione al commercio, se imposta, aumenterebbe i costi per i consumatori statunitensi e “potrebbe danneggiare gravemente” i posti di lavoro, ha rivelato il report. Fino a 624˙000 persone potrebbero perdere il loro posto di lavoro negli Stati Uniti se venisse applicata una tariffa del 25% sulle auto e sui pezzi delle auto anche considerando le misure di ritorsione degli altri paesi.
Si legge che queste misure porrebbero un freno al commercio globale, disturberebbero seriamente il mercato e metterebbero “in grave pericolo” il commercio libero globale.
Il report scrive che i produttori automobilistici statunitensi perderebbero competitività e i mercati esteri si restringerebbero, danneggiando le industrie americane dentro e fuori il paese, e “di conseguenza minando l’intera economia USA”.
Fonte: The Asahi Shimbun
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201806300010.html
1 luglio, Giappone – Il Giappone abbassa il livello di allerta sui missili nordcoreani
Il Giappone ha abbassato l’alto livello di allerta per le proprie Forze di Autodifesa contro un possibile lancio missilistico nordcoreano visto che le tensioni tra Washington e Pyongyang si sono allentate e i “giochi di guerra” tra USA e Sud Corea sono stati sospesi.
Fonti governative riportano che la decisione di abbassare il livello di allerta a partire dal 29 giugno implica che i distruttori Aegis delle Forze di Autodifesa della Marina verranno avvisati con 24 ore di anticipo per essere pronti ad intercettare i missili nordcoreani invece di rimanere in allerta 24 ore su 24 nel mare del Giappone.
Successivamente allo storico summit tra Trump e Kim Jong-un del 12 giugno a Singapore, il Chief Cabinet Secretary Yoshihide Suga aveva dichiarato: “E’ chiaro che il Giappone non si trova nella situazione in cui i missili nordcoreani potrebbero sorvolare il paese in qualsiasi momento”.
Alcuni ufficiali governativi hanno richiamato alla cautela nell’abbassare il livello di allerta visto che la Nord Corea non ha smantellato il suo sistema di missili a corto e medio raggio, che possono colpire il Giappone, e visto che il programma di un incontro tra Tokyo e Pyongyang rimane ancora poco chiaro.
Tuttavia, secondo le fonti, il governo ha deciso che i membri delle SDF sui vascelli Aegis e i membri delle unità missilistiche PAC-3 sono stati ridotti eccessivamente visto che l’allerta è rimasta in vigore per un periodo prolungato.
Secondo le fonti al Ministero della difesa, anche il commando USA indo-pacifico, che copre il Giappone e la Penisola coreana, ha allentato il livello di allerta.
Fonte: Asahi Shimbun
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201807010025.html
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