Rassegna settimanale 25 giugno-1 luglio 2018: Africa subsahariana
1 luglio 2018, MALAWI – Il Presidente bolla come “fake news” le denunce di corruzione
Peter Mutharika, Presidente del Malawi, rigetta le accuse di corruzione che gli sono state mosse, bollandole come fake news volte a minare la sua posizione in vista delle elezioni nazionali del prossimo anno. Le accuse denunciano il suo presunto aver beneficiato, in modo fraudolento, da un appalto da 3.9 milioni di dollari per le forniture alimentari ai corpi di polizia, assegnato alla Pioneer Investments.
Mutharika è Presidente dal 2014, e candidato alla rielezione. Frequenti insinuazioni sul suo essere corrotto potrebbero minare le sue possibilità di essere rieletto, specialmente considerando la condizione di forte povertà in cui vive la popolazione del Paese.
Fonte: Reuters
30 giugno 2018, UGANDA – Ambasciatori si uniscono alla Marcia contro la violenza sulle donne
Gli Ambasciatori di Francia e Stati Uniti si sono uniti alle dozzine di dimostranti che, nella capitale ugandese Kampala, hanno protestato contro la violenza nei confronti delle donne, un fenomeno in preoccupante crescita nel Paese. Casi irrisolti di omicidi e rapimenti stanno minando la fiducia della popolazione nei confronti delle forze dell’ordine. Dall’inizio dello scorso anno, più di venti corpi di donna sono stati abbandonati sul ciglio della strada nella capitale. Inoltre, il fatto che, dal 2013 a oggi, la polizia non sia mai riuscita a rilasciare un report annuale sulla situazione del crimine fa pensare che stiano cercando di nascondere la vera portata del problema. I dimostranti hanno indossato t-shirt nere che riportavano i nomi e le età delle donne violentate e uccise in casi che sono rimasti irrisolti. I critici denunciano come la polizia dedichi la maggior parte delle proprie energie e risorse ad azioni contro gli opponenti del regime del Presidente Museveni anziché occuparsi delle altre questioni, tra cui appunto la violenza nei confronti delle donne. Un caso particolarmente rilevante è stato quello di Susan Magara, figlia di un importante uomo d’affari, rapita a febbraio a Kampala. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita due settimane più tardi, dopo che i rapitori avevano ricevuto il pagamento del riscatto richiesto.
Fonte: Reuters
29 giugno 2018, SUDAN DEL SUD – USA, GB e Norvegia esortano a mettere fine agli “orrendi abusi” commessi in Sudan del Sud
Fazioni rivali nel Sudan del Sud hanno firmato un accordo di pace nella giornata di mercoledì 28, con il fine di porre fine alla guerra civile. L’accordo è stato firmato dopo due giorni di incontri tra il Presidente Salva Kiir e l’ex vice Presidente, nonché capo dei ribelli, Riek Machar. Il prossimo, importante passo, ora, è porre fine agli “orribili abusi” a cui sono sottoposti i civili all’interno del Paese. Bisogna permettere il ritorno dei rifugiati, nonché la prestazione, in condizioni di sicurezza, di assistenza umanitaria, hanno dichiarato Stati Uniti, Gran Bretagna e Norvegia.
La Guerra Civile ha dilaniato il Paese per cinque anni, a partire dal 2013, dopo solo due anni dalla dichiarazione di indipendenza del Sudan del Sud dal Sudan.
Fonte: Reuters
28 GIUGNO 2018, QUESTIONE MIGRANTI – L’UE raggiunge un accordo sulla questione migranti, i disaccordi rimangono
Dopo lunghe e tortuose discussioni, i leader europei sembrano aver raggiunto un accordo sui migranti nelle primissime ore di venerdì. I dettagli forniti sull’accordo raggiunto, tuttavia, sono ancora vaghi; la cancelliera Merkel ha ammesso che le differenze sulla questione rimangono. Dopo nove ore di discussioni tortuose, i leader dell’Unione Europea hanno concordato di “ripartirsi” I rifugiati arrivati in blocco, ma solo su base volontaria, e di creare “centri di controllo” per processare le richieste di asilo. Hanno anche accettato di condividere la responsabilità dei migranti salvati in mare, una richiesta su cui il premier italiano Conte contava molto. Nonostante il traffico di migranti sia diminuito negli ultimi anni, le storie di tragedie avvenute durante la traversata del Mediterraneo sono all’ordine del giorno.
I toni del meeting sono stati, secondo i diplomatici presenti, molto tesi e tortuosi, con piccoli gruppi di leader raccolti per cercare disperatamente di trovare un accordo, superare l’empasse ed evitare l’umiliazione di tornare a casa senza un accordo. Meno di 45 000 migranti hanno raggiunto l’Unione Europea quest’anno, un brusco calo rispetto alle decine di migliaia del 2015. Ma le tensioni politiche restano alte in Europa, dove i movimenti populisti e anti-immigrati hanno sempre più successo. I Paesi dell’ex blocco sovietico, inoltre, capeggiati da Polonia e Ungheria, rifiutano di accogliere parte dei nuovi arrivati.
FONTE: REUTERS
27 giugno 2018, ZIMBABWE – Mnangagwa accusa la fazione di Grace Mugabe di essere mandante dell’esplosione
Il Presidente Emmerson Mnangagwa dice di ritenere la fazione affiliata alla ex first lady (ma non lady Mugabe direttamente) responsabile per l’attentato alla sua vita della scorsa settimana. Nell’esplosione avvenuta in prossimità del raduno del Presidente hanno perso la vita due persone, e più di quaranta sono state ferite.
FONTE: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-africa-44619102
26 giugno 2018, NIGER – L’Algeria abbandona migliaia di migranti nel deserto al confine con il Niger
A partire da settembre 2017, l’Algeria ha abbandonato più di 10 000 persone ai suoi confini con il Niger, nel deserto del Sahara, lasciandoli ad attraversare il deserto, spesso a morire, senza acqua né cibo.
Fonte: Telegraph
25 giugno 2018, ERITREA ED ETIOPIA – Eritrea ed Etiopia “aprono le porte alla pace” dopo i primi colloqui in vent’anni
I leader di Eritrea e ed Etiopia si sono incontrati nella prima visita di alto livello in quasi due decenni, innalzando le speranze per la fine di una delle situazioni di tensione più inestricabili del continente. Con una mossa fortemente simbolica, il PM etiope Abiy Ahmed ha dichiarato che la Ethiopian Airlines riprenderà i voli verso l’Eritrea per la prima volta dal 1998, quando scoppiò il conflitto per i confini disputati tra i due Paesi. Le relazioni tra i due Paesi erano interrotte da allora.
Fonte: Reuters
(Featured Image Source: Wikimedia Commons Fiontain)