Rassegna settimanale 04 – 10 giugno 2018: Cina e Corea del Nord
06 giugno, Corea del Nord – Prosegue lo smantellamento dell’arsenale nucleare
Le immagini dei satelliti mostrano come la Corea del Nord stia smantellando alcune strutture utilizzate per condurre test su missili balistici. Ad esempio una delle strutture usate per il test sul lancio di missili vicino Kusong, nel nordovest del Paese è stata demolita, secondo un sito americano, il 38 North, creato ad hoc per tracciare tutti gli sviluppi relativi allo smantellamento del programma e dei siti nucleari della Corea del Nord.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/jun/06/north-korea-missile-facility-demolished
Corea del Nord – Violazioni di diritti umani e violenze sotto il regime di Kim Jong un
Un ex soldato, in vista del summit tra Kim Jong Un e Donald Trump, ricorda le crudeltà e le violazioni dei diritti umani perpetrati nel Paese. Lee Cheol è il nome dell’ex soldato, il quale non ricorda quante volte sia stato costretto a guardare le esecuzioni dei traditori dello stato e di quanto le intimidazioni e le violenze siano aumentate sotto Kim.
“Ero davvero molto traumatizzato, non potevo magiare o dormire per giorni” richiamando alla memoria la prima volta che ha dovuto assistere all’uccisione di alcuni soldati “ricordo il suono emesso dalle persone che venivano colpite dai proiettili, è molto differente dal rumore di un semplice target, ma dopo averlo visto così tante volte, sono diventato insensibile”. Lee ha passato 8 anni nell’esercito nord coreano, a partire dall’età di 16 anni. Era l’unica opportunità per avere una vita migliore, credeva. Ma la sua carriera militare è stata continuamente segnata da continue violenze subite o perpetrate su colleghi.
Si stimano dagli 80,000 a 120,000 prigionieri politici, detenuti in 4 grandi prgioni militari, secondo un’inchiesta delle Nazioni Unite.
Fonte: The Guardian
07 giugno, Cina – Accordo storico tra USA e Cina per la ZTE
Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo sul colosso ZTE, l’azienda cinese che era stata messa in ginocchio dalla decisione dell’amministrazione Trump di impedire alle aziende Usa di fornirle componentistica essenziale per la sua sopravvivenza. Il caso rientra nella guerra commerciale intrapresa da Trump sul piano internazionale al completo.
L’accordo prevede il pagamento da parte della ZTE di una multa 1 miliardo di dollari americani e accordi che permetterebbero agli USA di monitorare meglio le operazioni. Inoltre, dovrà cambiare il cda per intero nel giro di 30 giorni. Parlando su Cnbc, Wilbur Ross ha definito le misure contenute nell’accordo di 23 pagine come “la compliance più stringente mai usata su aziende americane e straniere”. Per lui, le violazioni commesse da ZTE sono state un “imbarazzo totale”.
“ZTE è essenzialmente in prova,” ha detto Amanda DeBusk, a capo della Hughes Hubbard & Reed’s International Trade department ed ha aggiunto “non ha precedenti questa situazione di avere gli USA come guardiani”
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/business/2018/jun/07/us-china-zte-deal-fine-sanctions
08 giugno, Corea del Nord – Trump immagina Kim Jong un alla Casa Bianca
Secondo le ultime dichiarazioni di Donald Trump potremmo vedere presto Kim Jong un in visita alla Casa Bianca a seguito di un invito da parte di Trump, dopo il summit del 12 giugno. Trump ha infatti dichiarato durante la conferenza con il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe, “Certamente se il summit dovesse andar bene, e credo che sarà valutato bene, credo che piacerà molto anche a lui, sì potrebbe accadere”. A chi ha chiesto se l’incontro debba esserci alla Casa Bianca o nella sua proprietà Mar-a-Lago in Florida, Trump ha replicato: “Forse cominceremo con la Casa Bianca, cosa ne pensi?” Tuttavia Trump ha ribadito con cautela rispetto all’esito dell’incontro “sono sempre pronto a tornare su miei passi” se le negoziazioni del 12 giugno sulla denuclearizzazione dovessero andar male. “L’ho già fatto una volta” riferendosi alla cancellazione del meeting. Ha aggiunto “spero che non sarà necessario andarmene perché credo davvero che Kim Jong-un voglia far qualcosa di grandioso per il suo popolo, per la sua famiglia e per se stesso”.
Fonte: The Guardian
Cina – Hacker violano dati sensibili della marina militare americana
Gli hacker del governo cinese hanno recuperato informazioni altamente riservate degli Stati Uniti relative alla gestione della guerra sottomarina, lo riporta il Washington Post. Gli hacker hanno rubato i dati ad inizio de 2018 da un appaltatore del Naval Undersea Warfare Center a Rhode Island, che stava conducendo ricerche e sviluppo per sottomarini e sistemi militari sottomarini, compromettendo così “centinaia di sistemi meccanici e software”. Questo attacco pirata segue altre violazioni: la Cina infatti sta cercando di eliminare i vantaggi che l’America ha nella tecnologia militare. Si tratta di 614 gigabytes di dati del Pentagono che fanno riferimento al progetto Sea Dragon. L’ex ammiraglio e comandante della NATO, James Stavridis, ha detto al Washington Post che questo dà alla Cina “un’idea ragionevole di quale livello di conoscenza abbiamo sulla loro specifica piattaforma [radar]… e riduce profondamente il nostro vantaggio se fossimo nella situazione di dover combattere con la Cina”.
Fonte: The Guardian
10 giugno, Corea del Nord – Kim Jong UN e Donald Trump sono arrivati a Singapore in vista dello storico summit
Donald Trump è atterrato a Singapore oggi, a 2 giorni dallo storico vertice tra Donald Trump e Kim Jong-un. E’ arrivato alle ore 8.21pm, dopo il G7 summit in Canada ed è stato accolto dal Ministro degli Esteri di Singapore, Vivian Balakrishnan. Kim Jong-un è arrivato invece un paio di ore prima, con un aereo usato dal governo cinese per il trasporto di alti funzionari tra cui anche il presidente Xi Jinping. Kim è arrivato con im Yong-chol, il vice presidente del Partito dei Lavoratori nonchè braccio destro di Kim, che nei giorni scorsi era stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump al quale ha consegnato una lettera personale del “supremo comandante”. Tra gli altri funzionari riconosciuti anche Ri Su-yong, vice presidente degli Affari internazionali del Partito dei Lavoratori, il ministro degli Esteri Ri Yong-ho, Kim Chang-son, capo di gabinetto di Kim e, infine, Hyon Song-wol, la cantante leader della Moranbong Band, gruppo pop voluto dal leader nel 2012. Dopo una tappa in hotel, Kim ha incontrato il premier di Singapore Lee Hsien Loong, nella sua sede ufficiale. La vettura blindata di Kim, in un corteo di altre 20 auto con vetri oscurati, è stata accompagnata dagli agenti della sua sicurezza personale. Kim ha dichiarato “Tutto il mondo sta guardando a questo storico summit”. In occasione del meeting, la presenza della polizia è stata rafforzata, così come i posti di blocco e le barriere di cemento a protezione delle “aree di evento speciale”, dal 10 al 14 giugno.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/jun/10/donald-trump-kim-jong-un-singapore-historic-summit
(Featured image by Wikimedia Commons)