Rassegna settimanale 4-10 giugno: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 4-10 giugno: Giappone e Corea del Sud

10 giugno, Giappone – Il Canada è concorde nel promuovere il WTO contro le tariffe USA

Il Primo Ministro Abe e quello canadese Justin Trudeau sono concordi nel mantenere un sistema di commercio multilaterale basato sulle regole della World Trade Organization, ha dichiarato un funzionario giapponese.

Incontrandosi a margine del G7 in Quebec, i due leader hanno fatto tale dichiarazione dopo che il Presidente Trump ha recentemente imposto dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio.

Abe e Trudeau si sono trovati inoltre d’accordo sulla necessità di dare attuazione rapidamente alla Trans-Pacific Partnership, un accordo di libero scambio di 11 nazioni di cui Giappone e Canada fanno parte. Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’accordo lo scorso anno.

In un altro incontro, il Primo Ministro britannico Theresa May ha assicurato Abe sul fatto che il piano inglese di uscita dall’Unione Europea non creerà incertezza alle aziende giapponesi che operano in Gran Bretagna.

Il leader giapponese ha espresso la speranza che la Gran Bretagna e l’Unione Europea mantengano altri livelli di scambi commerciali e di standard di investimento.

Abe e la cancelleria tedesca Angela Merkel hanno ribadito la piena collaborazione per una rapida firma ed entrata in vigore dell’accordo di libero scambio fra Giappone e Unione Europea, i cui negoziati sono stati completati lo scorso anno.

Trudeau, May, Merkel e il Primo Ministro Giuseppe Conte  hanno sostenuto gli sforzi di Abe per la risoluzione dei casi di rapimenti di cittadini giapponesi negli anni Settanta e Ottanta.

Secondo un funzionario giapponese, Conte ha detto a Abe che i casi dei cittadini giapponesi rapiti dalla Corea del Nord rappresentano uno spiacevole evento e che comprende pienamente i sentimenti del popolo giapponese.

Abe e Conte, che ha preso l’incarico di Primo ministro dal 1° giugno, si sono accordati per organizzare il prima possibile  visite ufficiali nei rispettivi Paesi  per rafforzare le relazioni bilaterali.

Le questioni economiche e nucleari sono state al centro dell’agenda del G7.

Fonte: https://japantoday.com/category/politics/update1-japan-canada-vow-to-promote-wto-tpp-against-u.s.-trade-policy

9 giugno, Giappone – Una donna giapponese eletta nel panel ONU per il contrasto alle discriminazione contro le donne

Hiroko Akizuki, professoressa di diritto internazionale all’Asia University, è stata eletta a gran maggioranza come una delle 23 esperte della Commissione ONU per le eliminazione delle Discriminazioni contro le Donne che inizierà i lavori  il prossimo 23 gennaio.

“Vorrei lavorare per impedire la violenza sessuale nei conflitti” ha dichiarato Akizuki alla Kyodo News dopo essere stata eletta per un mandato di 4 anni.

La Commissione ha tenuto le elezioni per sostituire i 12 membri uscenti, inclusa Yoko Hayashi, il cui termine scade il 31 dicembre.

Il gruppo di esperti indipendenti sui diritti delle donne monitora l’implementazione della Convenzione sulla Eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne.

Akizuki ha affermato che sia le donne che gli uomini in Giappone stanno  lentamente abbracciando il movimento #MeToo.

Fonte: https://japantoday.com/category/national/update1-japanese-elected-to-u.n.-panel-tackling-discrimination-against-women

8 giugno, Giappone – Giappone e Cina lanciano un meccanismo di comunicazione di difesa

Venerdì Giappone e Cina hanno lanciato un meccanismo di comunicazione fra le loro autorità di difesa per evitare incidenti nello spazio aereo e nel mare, per aggirare la disputa territoriale sulle isole delle Senkaku nel Mar Cinese Orientale.

Il lancio del sistema Maritime e Aerial Communication è stato a lungo una questione pendente, ma i Paesi hanno raggiunto un accordo a maggio in un momento di recente disgelo delle relazioni bilaterali che in precedenza erano state rovinate dalle dispute storiche e da quelle territoriali.

Inoltre, gli alti ufficiali della difesa di Cina e Giappone si incontreranno annualmente per discutere del meccanismo di difesa.

Nel tentativo di evitare future complicazioni sulle dispute delle isole controllate dal Giappone, i due Paesi  non hanno specificato la copertura geografica del meccanismo.

Fonte: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/06/08/national/politics-diplomacy/japan-china-launch-defense-communication-mechanism-prevent-air-sea-clashes/#.Wx_mGiOPPL8

7 giugno, Giappone – Per Abe, la questione dei rapimenti è più importante di quella dei missili nel summit Trump-Kim

Il Primo Ministro Abe è preoccupato del prossimo incontro fra Donald Trump e Kim Jong Un, in particolare per il timore di un accordo che metta in secondo piano l’alleanza storica fra Giappone e Stati Uniti e lasci il Paese vulnerabile da attacchi esterni.

Ma c’è un’altra questione: i 12 cittadini giapponesi rapiti fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Il Giappone vuole vedere passi in avanti su questa questione come sulla questione delle armi nucleari della Corea del Nord e sul programma missilistico.

“Discuterò con il Presidente Trump la questione delle armi nucleari e dei missili, e più importante di tutto la questione dei rapimenti”, ha dichiarato Abe prima di partire per il G7. “Spero che il summit USA-Corea del Nord sia un successo”.

La relazione tra Abe e Trump si è deteriorata sulla questione del commercio. Lo scorso mese, Abe ha reagito  ai programmi di Trump di imporre  tariffe più alte affermando:  “ E’ difficile capire la ragione per cui tali tariffe dovrebbero essere imposte  al Giappone, alleato militare degli USA”.

Abe considera la questione del ritorno delle persone rapite centrale per il Giappone, e mantiene stretti legami con le famiglie coinvolte. Cerca di raggiungere un accordo con la Corea del Nord dal 1988, quando era segretario di suo padre, diventato poi Ministro degli Esteri Shintaro Abe.

Per Tokyo ufficialmente sono 17 le persone rapite dalla Corea del Nord, e 5 sono ritornate a casa nel 2002. Dall’aprile 2017 più di 12 milioni di persone hanno firmato petizioni per chiedere ad Abe di continuare gli sforzi per portare a casa gli altri.

Masaru Honmaf è parte di una delle 12 famiglie che sta chiedendo ad Abe di continuare la pressione su Trump nei colloqui con la Corea del Nord. La sua sorella più piccola fu rapita da agenti del Nord nel 1978.

“E’ necessario che Trump chieda a Kim della questione e che ottenga una risposta”,  ha dichiarato Honma lo scorso mese durante un meeting organizzato dalla Association of the Families of Victims Kidnapped by North Korea. “Li faranno tornare a casa oppure no?”.

Nel meeting di Aprile, Abe ha chiesto a Trump di cogliere l’opportunità  del summit per sollevare la questione dei rapimenti e  spingere per una rapida risoluzione.

Trump ha affermato che la sua amministrazione “farà di tutto per far ritornare i cittadini giapponesi in Giappone”.

La Corea del Nord ha ripetutamente criticato il Giappone per aver sollevato la questione e ha sostenuto che essa è già stata risolta. Secondo il regime di Kim otto persone sono morte e le altre quattro non sono mai stata in Corea del Nord.

Fonte: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/06/07/national/politics-diplomacy/abe-japanese-abductees-bigger-issue-missiles-trump-kim-summit/#.Wx_pliOPPL8

 

6 giugno, Corea del Sud – Gli Stati Uniti non pagheranno per il soggiorno della Corea del Nord a Singapore

Gli Stati Uniti non pagheranno il soggiorno dei funzionari nordcoreani a Singapore in vista del prossimo summit fra il Presidente Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato USA.

Il pagamento del soggiorno è certamente uno sforzo per un paese povero, tenendo in considerazione che Kim soggiornerà in un hotel di lusso, the Fullerton o the St. Regis.

“L’amministrazione USA non pagherà le spese della delegazione della Corea del Nord ” ha affermato la portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert.

La Casa Bianca ha annunciato che il primo meeting si terrà al  Capella Hotel sull’isola di Sentosa alle nove del mattino di martedì prossimo.

Il punto centrale dell’incontro sarà se e come Kim e Trump saranno d’accordo nello smantellare il programma di armi nucleari del Nord in cambio di garanzie per la sicurezza del regime.

Trump ha inoltre dichiarato che insieme a Kim potrebbe dichiarare la fine formale della guerra del 1950-1953, conclusasi soltanto con un armistizio e non con un trattato di pace.

La portavoce ha rifiutato di rispondere sulla possibilità che il Presidente Moon Jae-in raggiunga Trump a Singapore per ufficializzare la fine della guerra.

“Vi posso solo dire che siamo in costante rapporto con la Corea del Sud e il Giappone”.

Fonte: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/06/103_250193.html

 

5 giugno, Giappone – Abe cerca di voltare pagina sullo scandalo

Il Primo ministro Abe cercherà di lasciarsi alle spalle lo scandalo relativo alle accuse di clientelismo che hanno offuscato le sue possibilità di essere rieletto, visto che il Ministro delle Finanze ha detto che restituirà un anno di stipendio ma non lascerà l’incarico.

Il Ministro delle Finanze Taro Aso, molto vicino ad Abe, ha riferito ai giornalisti che volontariamente restituirà lo stipendio e chiede formalmente scusa per la gestione del suo Ministero dei documenti legati alla vendita del terreno al Moritomo Gakuen. Ma ha dichiarato che rimarrà al suo posto.

I leader dell’opposizione non sono rimasti colpiti.

“Ciò conferma che il Primo ministro Abe ha pesanti responsabilità” ha affermato il leader Yuichiro Tamaki del Democratic Party for the People.

Gli alleati di Abe sperano che ora il Primo ministro possa tirare una riga sopra tutta questa questione controversa che ha minato le sue aspirazioni e la sua agenda.

I membri del partito di governo sostengono Abe per la necessità  di mantenere la stabilità nel Paese, gli uomini d’affari lo appoggiano per le sue politiche denominate Abenomics e i suoi rivali hanno fallito nel conquistare l’opinione pubblica.

Ciò potrebbe consentire ad Abe di vincere la leadership del Partito Liberaldemocratico a settembre.

“Le voci del coinvolgimento di Abe e sua moglie sono abbastanza diffuse”, dice in forma anonima un membro della coalizione di governo. “Ma se uno pensa a chi potrebbe rimpiazzare Abe, la domanda è :”chi altro può mantenere un governo stabile?’”. “L’obiettivo di Abe è modificare la coalizione ma la sua coalizione non è completamente d’accordo e con le elezioni locali e quelle della Camera Alta fissate per il prossimo anno risulterà difficile. Si focalizzerà sulla politica estera e sull’economica” conclude la fonte.

Fonte: https://japantoday.com/category/politics/as-party-vote-inches-closer-abe-seeks-to-turn-page-on-scandal-narrative

4 giugno, Corea del Sud – Il viaggio di Moon a Singapore durante il summit Trump/Kim non è stato ancora deciso

La Corea del Sud sta ancora guardando come andranno i negoziati fra gli Stati Uniti e la Corea del Nord prima di decidere se il Presidente Moon Jae-in dovrà volare a Singapore per raggiungere il Presidente Trump e il leader nordcoreano Kim Jon-un e dichiarare la fine della guerra di Corea.

La possibilità che Moon vada nel Paese del Sud Est Asiatico ha guadagnato forza dopo che Trump ha affermato la scorsa settimana che il summit potrebbe includere la fine formale della guerra.

Se gli USA e la Corea del Nord fossero concordi nel dichiarare conclusa la guerra del 1950/1953, Moon volerebbe a Singapore per raggiungerli. La guerra si concluse con un armistizio ma non con un trattato di pace, lasciando la penisola tecnicamente in una situazione di guerra.

Tuttavia, i funzionari del Presidente Moon hanno fatto sapere che non è stata ancora presa una decisione in merito al viaggio di Moon. Hanno inoltre aggiunto che la Corea del Sud sta attivamente collaborando con gli Stati Uniti nei negoziati con il Nord, ma non hanno commentato sui contenuti della lettera inviato dal leader del Nord a Trump.

Fonte: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/06/103_250063.html

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