Rassegna settimanale 9-15 aprile: Giappone e Corea del Sud
9 aprile 2018, Corea del Sud – Moon e Kim presto apriranno una hotline
In vista del summit tra Corea del Sud e Corea del Nord che si terrà a fine mese, potrebbe essere aperta una linea diretta che colleghi i leader del Nord e del Sud.
Sabato si è tenuto un primo incontro preparatorio a cui ne seguirà un altro in settimana. Durante l’incontro di sabato le parti hanno discusso su dove installare la linea, e su quali misure adottare per evitare intercettazioni. “Incontri preparatori saranno organizzati per questa settimana,” ha dichiarato il portavoce del ministero dell’unificazione Baik Tae-hyun lunedì. “L’incontro si occuperà delle questioni di comunicazione e affari relativi alla sicurezza, il protocollo e la copertura mediatica del summit.”Le due Coree hanno deciso di installare la linea diretta durante l’incontro tra il leader nord coreano Kim Jong-un e gli inviati sud coreani a Pyeongyang dello scorso mese. Non sarà la prima linea diretta intra coreana ad essere installata.Una linea diretta tra i leader del Nord e del Sud fu installata nel 2000 dopo il primo incontro intra coreano tra il presidente sud coreano Kim Dae-jung e il leader nord coreano Kim Jong-il. La linea rimase aperta durante la seguente amministrazione di Roh Moo-hyun, che ha continuato un legame con il Nord. Tuttavia, è stata interrotta nel 2008 a causa della dura linea politica dell’amministrazione di Lee Myung-bak. Che si sappia, non sono mai state fatte chiamate usando la linea diretta. I negoziati sulla riapertura della linea diretta fallirono a causa dell’ulteriore deteriorarsi delle relazioni inter coreane dopo l’attacco sottomarino del nord alla nave sud coreana Cheonan che ha ucciso 46 marinai sud coreani, e il bombardamento da parte del nord dell’isola sud coreana Yeonpyeong nel 2010. Un incontro di alto livello che si terrà il 18 aprile probabilmente sancirà il giorno in cui verrà fatta la prima chiamata tra i due leader attraverso la linea diretta. Probabilmente avverrà prima dell’incontro tra i due leader del 27 aprile al villaggio di Panmunjeom.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/04/356_246964.html
10 aprile 2018, Giappone – L’ex capo negoziatore giapponese per i negoziati con la Corea del Nord avvisa che gli Stati Uniti non hanno competenze su Pyongyang
>p align=”justify”>Mentre continuano le discussioni su dove e quando si terrà l’incontro tra il Presidente americano Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-il, l’ex capo giapponese per i negoziati multilaterali volti a porre fine al programma nucleare del Nord martedì ha avvisato che l’attuale amministrazione americana non ha alcuna competenza su Pyongyang. “Quasi nessuno nell’amministrazione di Trump ha una qualche conoscenza della Corea del Nord,” ha dichiarato durante un intervento a Kyoto Mitoji Yabunaka, professore dell’Università Ritsumeikan di Kyoto. Riferendosi a John Bolton, l’interventista ex ambasciatore americano che lunedì è diventato il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Yabunaka ha detto che lui “da l’impressione di essere più un commentatore televisivo, e c’è una mancanza di esperti in Corea del Nord nel Dipartimento di Stato.” Yabunaka, ex vice ministro al Ministero degli Esteri, ha dichiarato che nonostante Kim e Trump abbiano deciso di incontrarsi, c’è un problema dal lato degli Stati Uniti. Yabunaka ha negoziato con la Corea del Nord nel 2003 e nel 2004 come rappresentante del Giappone ai Six-Party Talks, che coinvolgevano anche la Cina, la Russia, la Corea del Sud e gli Stati Uniti. I negoziati sul nucleare sono in stand-bye dalla fine del 2008. In risposta alla conferma americana dei report mediatici che hanno ripreso la notizia di un possibile accordo per discutere la denuclearizzazione della Penisola coreana, ha dichiarato che questa è una questione, e un processo, che Trump potrebbe non comprendere a pieno. Quando il Primo Ministro Shinzo Abe andrà in America dal 17 al 20 aprile, potrà essere una delle poche persone che Trump ascolterà sulla Corea del Nord. Tuttavia Yabunaka ha messo in guardia affermando che l’amichevole relazione tra i due questa volta potrebbe non bastare. “L’incontro non potrà essere solo una partita a golf. Trump deve ascoltare cose sulla Corea del Nord da Abe e pensare a cose a cui non vorrebbe pensare,” ha detto. Anche se è importante mantenersi legati agli americani sulla Corea del Nord, il Giappone deve anche lavorare più fluidamente con la Cina. Nonostante le relazioni tra i due paesi asiatici stiano in qualche modo migliorando, Yabunaka ha detto che per Tokyo, ci sono quattro problemi di fondo. “Il Giappone non riesce ad accettare il fatto che la Cina sia diventata una grande potenza, e crede che il problema storico sia dovuto a un sentimento anti-giapponese. C’è anche il problema dell’incertezza, da parte del Giappone, di cosa farà la Cina, e delle questioni territoriali come le Senkaku,” ha detto.
Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/04/10/national/japans-former-chief-negotiator-talks-north-korea-warns-u-s-lacks-expertise-pyongyang/#.WuXGcYhubIU
11 aprile 2018, Giappone – Tokyo non riceve una risposta chiara dopo aver chiesto a Seul di sollevare la questione dei rapimenti durante l’incontro tra il Nord e il Sud.
Il ministro degli esteri Taro Kono mercoledì ha chiesto al Presidente sudcoreano Moon Jae-in di inserire la questione dei rapimenti da parte della Corea del Nord di cittadini giapponesi durante gli anni ‘70 e ‘80 nell’agenda dell’imminente incontro intra-coreano. “Abbiamo concordato che il Giappone e la Corea del Sud continueranno a cooperare sulla questione dei rapimenti,” ha dichiarato Kono ai giornalisti dopo il suo incontro con Moon a Seul. Tuttavia si è guardato dal rivelare la risposta del presidente alla sua richiesta. Moon sembrerebbe catalogare la questione dei rapimenti come bilaterale tra Tokyo e Pyongyang. Secondo l’ufficio di Moon, il presidente ha suggerito a Kono che il Giappone e la Corea del Sud “continuino a cooperare sulle questioni pendenti tra il Giappone e la Corea del Nord, inclusa la questione dei rapimenti, e per il miglioramento delle relazioni tra i due paesi.” La richiesta sembra essere stata rimbalzata anche dal ministro sud coreano degli esteri Kang Kyung-wha, che Kono ha incontrato ad inizio giornata. Funzionari governativi sud coreani hanno detto che la ministra ha evitato di dare una risposta chiara, affermando di non sapere quali argomenti saranno parte dell’agenda dell’incontro tra Moon e Kim. Kono ha dichiarato di aver concordato con Moon di “mantenere la massima pressione sulla Corea del Nord per realizzare la sua completa e verificabile denuclearizzazione.” Non essendoci in programma un incontro tra Abe e Kim, il Giappone sta cercando di includere la questione dei rapimenti – così come altre questioni di interesse – nell’agenda dell’incontro intra-coreano e il conseguente summit organizzato tra il Presidente americano Donald Trump e Kim nei mesi successivi. Kono è in visita per due giorni a Seul. é arrivato martedì sera e questa è la sua prima visita nel paese da Ministro degli Esteri. Nonostante il Giappone e la Corea del Sud abbiano ripetutamente affermato la loro cooperazione per quanto riguarda la Corea del Nord, ultimamente i rapporti bilaterali sono stati deteriorati da questioni storiche e territoriali. Secondo i funzionari, Kono ha chiesto a Kang di porre fine a un progetto da parte di alcuni legislatori sudcoreani di fare visita, la prossima settimana, a un paio di affioramenti rocciosi nel Mare del Giappone amministrati dalla Corea del Sud ma rivendicati dal Giappone. Le isole sono conosciute come Takeshima in Giappone e Dokdo in Corea del Sud. Ha anche chiesto nuovamente alla Corea del Sud di attenersi all’accordo di dicembre 2015 sulla questione delle “comfort women”, che sono state costrette a lavorare nei bordelli durante l’occupazione militare giapponese. L’amministrazione Moon ha identificato dei problemi in come l’ex amministrazione di Park Geun-hye ha gestito l’accordo. Park è stata conseguentemente fatta allontanare in seguito a uno scandalo di corruzione e la scorsa settimana è stata condannata a 24 anni di carcere.
Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/04/11/national/tokyo-asks-seoul-raise-abduction-issue-north-south-summit/#.WuXLhIhubIU
12 aprile 2018, Corea del Sud – La Casa Blu conferma il summit tra Moon, Abe e Xi.
La Casa Blu ha confermato durante un incontro con il Ministro degli Esteri giapponese Taro Kono tenutosi mercoledì, che sarà organizzato un summit tra i leader della Corea del Sud, del Giappone e della Cina. “In merito all’incontro tra la Corea del Sud, il Giappone e la Cina che si terrà il prossimo mese in Giappone, il Presidente Moon Jae-in tiene in grande considerazione gli sforzi che il governo giapponese sta facendo per organizzarlo, e assicura che il governo coopererà per il suo successo,” ha dichiarato in una nota scritta la portavoce presidenziale Kim Eu-kyeom dopo l’incontro. Questa è la prima conferma da parte della Casa Blu del summit. Fino ad ora, si era limitata a riferire che gli stati stavano discutendo per tenerne uno a inizio maggio. Durante l’incontro alla Casa Blu, Moon e Kono hanno confermato il bisogno di rafforzare i rapporti tra i due paesi proprio adesso che si stanno svolgendo le preparazioni per degli incontri volti a discutere della denuclearizzazione della Corea del Nord. Moon ha chiesto al Giappone “di assumere un ruolo costruttivo” nella realizzazione della denuclearizzazione e della pace duratura sulla Penisola coreana. Kono ha espresso il desiderio di Tokyo di vedere Seul cooperare nella risoluzione della questione dei cittadini giapponesi rapiti e che si ritiene siano al Nord. Moon ha anche chiesto che si raggiunga presto un accordo bilaterale sulla pesca nella Zona Economica Esclusiva (ZEE) dei due paesi. L’aver fallito in tal senso negli scorsi due anni ha, secondo Moon, messo in pericolo lo stile di vita dei pescatori sud coreani. […]
Fonte: The Korean Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/04/356_247124.html
13 aprile 2018, Giappone – Il Ministro delle Finanze non indagherà sul funzionario accusato di aver molestato sessualmente delle giornaliste
Il Ministro delle Finanze Taro Aso ha optato di non indagare o punire il funzionario ministeriale di alto grado accusato di aver molestato sessualmente alcune giornaliste, affermando che ha dimostrato sufficiente rimorso. La rivista Shukan Shincho questa settimana ha riportato che Junichi Fukuda, vice ministro delle finanze, ha molestato sessualmente una giornalista al bar, chiedendole di toccarle il seno e di baciarla. Il giornale riporta che diverse altre giornaliste hanno confessato di essere state molestate da Fukuda, che avrebbe chiesto loro di baciarle e di portarle in un hotel. La disputa si va a unire ai due scandali di favoritismo che il governo sta affrontando e che hanno fatto calare il tasso di approvazione, solitamente alto, del Primo Ministro Shinzo Abe e che hanno portato l’opposizione a richiedere le sue dimissioni e quelle di Aso. Fukuda ha negato qualsiasi coinvolgimento, e giovedì, Aso ha dichiarato di aver avvertito il funzionario sul suo comportamento ma di non aver intenzione di indagare ulteriormente o di punirlo. “Gli ho detto di agire con senso di decoro, dato il clima attuale,” ha dichiarato Aso durante una sessione della Dieta, facendo apparentemente riferimento all’esame a cui è sottoposto il governo. “Dato che ritengo abbia mostrato abbastanza rimorso, non intendo indagare oltre,” ha aggiunto. Il ministro ha dichiarato che ritiene sia non necessario punire Fukuda ed è convinto che “un avvertimento verbale sia abbastanza.” Venerdì, quando gli è stato di nuovo chiesto degli articoli, Aso ha risposto “se la storia è vera, è fuori.” Tuttavia ha fatto notare che l’articolo “non afferma dove è avvenuto il fatto e verso chi,” aggiungendo: “Non sto pensando di punirlo a questo punto.”Un portavoce del ministero ha dichiarato che non sono in programma delle indagini. L’opposizione ha chiesto ad Aso di licenziare Fukuda. I sondaggi d’opinione dello scorso mese hanno rilevato che il sostegno di Abe sta crollando ai livelli minimi sin dalla sua rielezione di ottobre a causa dei due scandali di favoritismo, uno dei quali riguarda l’alterazione di documenti da parte del Ministero delle Finanze. Abe ha negato qualsiasi malpratica in entrambi gli scandali. Il Giappone detiene una delle posizioni peggiori per quanto riguarda la rappresentazione femminile in parlamento, ed ha radicati atteggiamenti di genere. Solo il 2,8% delle vittime di stupro si rivolge alla polizia, secondo un sondaggio governativo, e il movimento Me Too che nel mondo ha generato ulteriore attenzione sul tema delle molestie sessuali in Giappone ha avuto pochissimo riconoscimento.
Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/04/13/national/finance-ministry-bureaucrat-alleged-sexually-harassed-reporters-report/#.WubycIhubIU
15 aprile 2018, Giappone – Decina di migliaia di manifestanti protestano di fronte alla Dieta, chiedono al “bugiardo” Abe di dimettersi per via degli scandali
Decine di migliaia di persone si sono unite a una manifestazione davanti alla Dieta questo sabato in dimostrazione della crescente rabbia dell’opinione pubblica davanti agli scandali di favoritismo che hanno circondato il Primo Ministro Shinzo Abe. Gli organizzatori dicono che oltre 50.000 persone hanno partecipato nel week-end alla manifestazione di Tokyo – la più grande da tre anni a questa parte. I manifestanti, molti giovani, hanno sollevato cartelloni in cui chiamavano Abe un “bugiardo” e ne chiedevano le dimissioni. Il primo ministro è stato costretto a negare, davanti la Dieta, il suo coinvolgimento nelle due controversie che riguardano accordi immobiliari a conoscenti stretti. Un presunto insabbiamento di alcune attività delle truppe giapponesi durante la Guerra in Iraq sta adombrando il suo governo. Un portavoce dell’ufficio di Abe non ha risposto subito ad una mail in cui si chiedevano dei commenti. Lo scandalo ha abbassato il tasso di sostegno di Abe ai minimi storici, sollevando domande sulla sua possibilità di vincere le elezioni del Partito Liberal Democratico di settembre. La vittoria lo metterebbe sulla strada per diventare il primo ministro con il più lungo mandato della storia. “Così tante persone si stanno riunendo perchè sono arrabbiate,” ha dichiarato Takeshi Suwahara, uno dei leader della manifestazione di sabato. “Si sta diffondendo un forte senso di crisi – adesso le persone sentono di dover esprimersi su cosa pensano sia giusto.” Nonostante le manifestazioni siano significative in un paese dove le persone tendono ad essere riluttanti alle pubbliche dimostrazioni, sono ancora oscurate dalle manifestazioni del 2015 seguite alla spinta di Abe per aumentare i poteri delle Forze di Auto difesa. Gli organizzatori di quelle manifestazioni dissero che si erano riunite circa 350.000 persone. Aiutato da un’opposizione spaccata e dalla mancanza di forti avversari nel suo stesso partito, Abe è riuscito finora a difendersi dai diversi scandali e dal crollo di sostegno derivante dall’approvazione di alcune leggi controverse.
Fonte: Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/04/15/national/politics-diplomacy/tens-thousands-protesters-demonstrate-outside-diet-demand-liar-abes-resignation-scandals/#.Wub4f4hubIU
Featured image source: Japan Times