Rassegna settimanale 9-15 aprile 2018: Cina e Corea del Nord
9 aprile 2018, COREA DEL NORD – Trump incontrerà il leader nordcoreano a maggio o giugno
Il Presidente americano ha rivelato il suo piano di incontrare Kim Jong Un il prossimo mese o, al più tardi, all’inizio di giugno. Trump spera, in quell’occasione, di intavolare discussioni che possano portare all’interruzione del programma di armamento nucleare coreano. I commenti di Trump arrivano poche ore dopo le dichiarazioni nordcoreane secondo le quali, appunto, per la prima volta avverranno colloqui con USA e Corea del Sud. Il meeting tra Kim e Trump avverrà successivamente a quello che sarà primo meeting tra le due Coree dopo più dieci anni, e che è previsto per il mese di aprile. Secondo fonti ufficiali americane, rimaste però anonime, Kim sarebbe seriamente intenzionato a discutere di denuclearizzazione.
Fonte: Reuters
10 aprile 2018, CINA – Commercio USA-Cina: Xi mette in guardia da una “mentalità da Guerra Fredda”
Il Presidente cinese Xi Jinping, parlando al Boao Forum for Asia, si impegna a aprire nuovi settori dell’economia cinese, tagliando tasse alle importazioni di autoveicoli e rendendo più semplice, per le imprese straniere, investire in Cina; inoltre, mette in guardia contro la mentalità da Guerra Fredda mostrata dagli Stati Uniti.
Si attende la reazione di Trump, che programma di colpire i prodotti cinesi con dazi più alti, alle dichiarazioni di Xi.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/business-43708119
12 aprile 2018, CINA – La Svezia accusa residente di origine tibetana di spiare i suoi connazionali esiliati su incarico della Cina
La Svezia ha chiamato in giudizio un 49enne tibetano residente nel Paese con l’accusa di spionaggio, effettuato nei confronti dei suoi connazionali per conto del Governo cinese. L’uomo, di cui le autorità non hanno rivelato le generalità, è sospettato di fornire al Governo cinese informazioni sulle famiglie, le situazioni abitative e i piani di viaggio di “alcune persone rilevanti per il regime cinese” e residenti, come lui, in Svezia.
L’accusa rende ancora più critica la disputa tra i due Paesi iniziata dopo l’arresto da parte cinese di Gui Minhai, autore e scrittore per il giornale Voice of Tibet, prelevato da un treno alla presenza di ufficiali svedesi. Tre settimane dopo l’arresto, era emerso un video in cui Gui esprimeva il suo dispiacere per aver commesso crimini non specificati, un’ammissione di colpa considerata forzata da parte degli attivisti per i diritti umani.
Fonte: The Guardian
13 aprile 2018, CINA – Mar Cinese Meridionale: Xi Jinping prende parte a massiccia dimostrazione navale
Xi avrebbe anche dichiarato che la necessità di una marina forte “non è mai stata così pressante”. Più di 10000 ufficiali navali, 76 jet da combattimento, e una flotta di 48 navi e sottomarini hanno preso parte all’esercitazione.
Pechino ha l’esercito permanente più grande del mondo, e negli ultimi anni ha dato segno di voler espandere il suo potere navale, aumentando la spesa per la difesa.
La tensione nel Mar Cinese Meridionale, zona rivendicata da diversi Paesi (tra cui Cina, Vietnam e Filippine), resta alta. La Cina ha anche iniziato la costruzione di un’isola artificiale nelle acque contese. Recentemente, gli Stati Uniti hanno inviato vascelli militari e aerei a sorvolare la regione, descrivendo le operazioni come “freedom of navigation operations”.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-china-43746820
14 aprile 2018, CINA – La Cina condanna l’attacco in Siria, che viola la legge internazionale, e esorta al dialogo
Il Ministro degli Esteri cinese ha dichiarato di credere nella diplomazia come unico mezzo per risolvere la crisi siriana, e ha esortato a una investigazione piena, gusta e obiettiva sul sospetto utilizzo di armi chimiche in Siria.
La Cina si oppone all’utilizzo della forza per la risoluzione delle dispute internazionali, e a ogni azione militare che bypassi l’approvazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, violando i principi e le norme basilari del diritto internazionale.
Fonte: Reuters
15 aprile 2018, CINA – “Sono gay, non un pervertito”: furore in Cina dopo che Sina Weibo banna i contenuti gay
Decine di migliaia di residenti cinesi hanno riempito i social media di hashtag come #Iamgaynotapervert e immagini di cuori e arcobaleni per protestare contro i tentativi di censurare immagini, video e cartoni legati al tema dell’omosessualità.
Sina Weibo, uno dei social media più popolari in Cina, simile a Twitter, ha dichiarato la propria intenzione di limitare il diffondersi di contenuti esplicitamente sessuali o violenti, e che avrebbe preso di mira cartoni, immagini, testi, eccetera. Il sito mira a promuovere un ambiente “chiaro e armonioso” e ad adattarsi alle nuove, più severe regole di cyber security volute dal Presidente Xi Jinping. Il problema è che, a seguito delle dichiarazioni ufficiali, il sito ha iniziato a oscurare il materiale relativo alla cultura gay. La campagna sarebbe quindi, in realtà, un nuovo tentativo di discriminazione nei confronti della comunità LGBT in Cina. Molti attivisti denunciano la limitazione della libertà di parola nel Paese. Persino il People’s Daily, quotidiano gestito dal Governo, ha pubblicato un articolo in cui critica velatamente le dichiarazioni di Weibo.
Nonostante l’omosessualità non sia più considerata un crimine in Cina, la cultura fortemente conservatrice ha ancora molti pregiudizi nei riguardi dell’argomento. Alcuni testi descrivono ancora l’omosessualità come un disordine psicologico, e personaggi omosessuali sono raramente rappresentati al cinema o in televisione.
Fonte: The New York Times
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)