Rassegna settimanale 26 marzo-1 aprile: Giappone e Corea del Sud
1 Aprile, Giappone – Il sostegno al governo è al 42% secondo gli ultimi sondaggi
La percentuale di sostegno pubblico al governo del Primo ministro Shinzo Abe è salito di 3,7 punti arrivando al 42,4% in una settimana secondo gli ultimi sondaggi nonostante lo scandalo che ha investito il Ministero delle Finanza.
Allo stesso tempo, secondo i sondaggi riportati da Kyodo News, il 47,5 % degli intervistati ha affermato di non sostenere il governo di Abe, percentuale che è scesa di 0,7% ma sempre più alta rispetto a chi supporta il governo.
Il sondaggio mostra inoltre come la maggioranza dei votanti è delusa dalle spiegazioni fornite da Abe sullo scandalo.
Circa il 65% considera Abe responsabile per la manomissione dei documenti che riguardano lo scandalo di Moritomo Gakuen e il 60.7 % chiede che la first lady Akie Abe sia convocata in Parlamento per chiarimenti.
Nel frattempo, il governo sta considerando di abolire l’art.4 del Broadcasting Act, che obbliga le emittenti TV a essere “politicamente imparziali”, una emittente non potrà dunque sostenere un credo politico o sostenere un partito.
Su questa proposta, 61,3 % degli intervistati si oppone, contro il 23% è a sostegno.
Lo scorso mese, il Ministero delle Finanze ha ammesso che decine di sezione sono state cancellate da 14 documenti rispetto all’affare dei terreni venduti fortemente scontati a Moritomo Gakuen, che vantava rapporti con Akie Abe.
Le opposizioni sospettano che il Ministero abbia procurato una percentuale di sconto pari al 86% sul terreno statale.
Il sondaggio mostra che il 72,6% degli intervistati non è convinto con la spiegazione offerta dall’ex funzionario del Ministero delle Finanza Nobuhisa Sagawa.
Durante la testimonianza rilasciatain Parlamento, Sagawa è stato messo sotto torchio per 4 ore dalle opposizioni per i documenti falsificati.
Sagawa era a capo dell’ufficio del Ministro delle Finanze, che ha gestito l’affare del terreno Moritomo; Sagawa si è rifiutato di rispondere a molte domande. La falsificazione dei documenti è punibile secondo il codice penale.
Fonte: Japan Times,
31 Marzo, Corea del Sud – Il gruppo artistico parte per la Corea del Nord
Parte del gruppo artistico e dei giocatori di taekwondo della Corea del Sud che si esibieranno prima dello storico incontro fra le due Coree sono arrivati sabato in Corea del Nord.
Guidati dal Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo, Do Jong-whan, 120 membri della troupe hanno lasciato l’aeroporto internazionale di Seoul Gimpo alle 10.30 con un volo charter diretto verso Pyongyang .
Il celebre artista pop Cho Yong-pil, la band femminile Red Velvet e Seohyun del gruppo Girls’ Generation sono alcuni dei membri della delegazione. Gli artisti si esibiranno domenica e martedì.
70 addetti sono voltati in Corea del Nord giovedì per preparare i palchi prima dei due concerti.
Ad accompagnare la troupe ci sono membri dello staff, giornalisti e funzionari governativi.
Lo spettacolo sarà il primo di artisti sudcoreani dal 2005, quando Cho Yong-pil fece un solo concerto nella capitale nordcoreana.
“Io, insieme ai musicisti Pop coreani, farò del mio meglio per fare di questi concerti storici a Pyongyang un successo,” ha dichiarato Do-hyun in una dichiarazione letta all’aeroporto. “Spero che gli scambi fra le due Coree e la cooperazione nati dopo i giochi Olimpici crescano grazie anche alle nostre performance”.”Mi sento onorato e allo stesso tempo sento una forte pressione”, ha dichiarato Yoon Sang all’aeroporto, compositore, che sarà il direttore musicale della troupe artistica.
La leggenda del pop Cho ha affermato che “mi esibirò tranquillamente nel Nord come faccio qui.”
I concerti “Spring Comes” prevedono la presenza 11 artisti sudcoreani, compresi Cho Yong-pil, Lee Sun-hee, Choi Jin-hee, Yoon Do-hyun, Baek Ji-young, Red Velvet, Jungin, Seohyun, Ali, Kang San-eh e Kim Kwang-min.
Fonte: The Korea Times,
http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/04/103_246516.html
30 Marzo, Corea del Sud- La Corea condanna il Giappone per le rivendicazioni sulle isole Dokdo nelle linee guida per il libri di testo
Venerdì il governo ha denunciato il Giappone per la rivendicazione sulle isole Dokdo presente nelle linee guida per i libri di storia delle scuole superiori.
Il Ministro degli Esteri della Corea del Sud Kang Kyung-wha ha protestato durante una telefonato con il Ministro degli Esteri del Giappone Taro Kono. Prima della telefonata, il Ministero degli Esteri aveva convocato l’Ambasciatore del Giappone in Corea del Sud, Yasumasa Nagamine.
“Il governo critica aspramente il Giappone per aver confermato le linee guida che includono argomenti inappropriati sui territori coreani delle Dokdo, e chiede l’immediato ritiro delle stesse”, ha affermato il Ministro in una dichiarazione presentata dal portavoce. “Le isole sono chiaramente parte della Corea del Sud che il Giappone occupò prima di invadere la Corea”, ha dichiarato la nota ufficiale. “Il governo coreano non tollererà mai alcuna provocazioni sulle Dokdo, territorio sudcoreano per ragioni storiche, geografiche e in accordo con il diritto internazionale”.
Le linee guida vincolanti, approvate in Giappone, dovranno essere applicate ai testi scolastici dal 2022. Nella parte relativa ai territori, le linee guida prevedono che Takeshima, le Curili e le isole Senkaku siano parte del Giappone. Takeshima è il nome giapponese per Dokdo.
Oltre alla questione delle Dodko, il Giappone è coinvolto in altre dispute territoriali con la Russia per le Curili e con la Cina per le Senkaku/Diaoyudao in cinese.
Per anni, Tokyo ha intensificato le polemiche sulle dispute territoriali tramite le linee guida per i libri di testo. Lo scorso anno, il governo giapponese ha rivendicato la sovranità sulle isole Dokdo e Diaoyudao nella revisione delle linee guida per le scuole elementare e medie.
Fonte: Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/04/120_246464.html
29 Marzo, Corea del Sud – I due leader si incontreranno nella Casa della Pace nella parte sud di Panmunjom
Le due Coree sono d’accordo nel tenere un summit intercoreano il 27 Aprile. L’accordo è stato raggiunto durante gli incontri di alto livello fra i due Paesi tenuti nel villaggio di Panmunjom.
Secondo l’accordo, il Presidente della Corea del Sud Moon Jae-in incontrerà il leader Kim Jong-un presso la casa della Pace nel parte sud di Panmunjom.
Le due parti sono inoltre concordi nel tenere incontri diplomatici mercoledì prossimo per discutere del protocollo e delle misure di sicurezza.
Sarà il terzo summit intercoreano, dopo quello del 2000 e quello del 2007; i due incontri precedenti si sono tenuti a Pyongyang.
I colloqui di giovedì arrivano dopo che Kim ha fatto una visita a sorpresa in Cina all’inizio di questa settimana per il primo summit con il Presidente cinese Xi Jinping.
Durante l’incontro con Xi, il leader nordcoreano ha espresso il suo impegno per la denuclearizzazione e per incontrare Trump.
L’avvicinamento fra le due Coree, partito con i Giochi Olimpici di PyeongChang, arriva dopo più di un anno di tensioni per i test missilistici e nucleari nordcoreani.
Secondo l’agenzia di stampa Yonhap, i funzionari delle due parti si sono scambiati opinioni in un clima amichevole.
Fonte: Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/04/103_246415.html28 Marzo,
28 Marzo, Giappone – Abe visiterà gli Stati Uniti dal 17 al 19 aprile per incontrare Trump e discutere di Corea del Nord
Il governo giapponese sta considerando l’organizzazione di una visita del Primo ministro Shinzo Abe negli Stati Uniti per il 17-19 Aprile. Durante la visita, Abe discuterà con Trump della stretta collaborazione dei due Paesi per fronteggiare il pericolo nordcoreano.
Abe mira a riaffermare la cooperazione con Trump sulla questione nordcoreana prima dell’incontro fra il Presidente USA e il leader nordcoreano Kim Jong Un, che potrebbe tenersi a maggio.
Il Premier giapponese chiederà a Trump di discutere la questione dei rapimenti dei cittadini giapponesi da parte della Corea del Nord nell’incontro che avrà con Kim.
Abe inoltre solleciterà Trump a insistere affinché la Corea del Nord abbandoni il suo programma di missili balistici intercontinentali e quelli a medio e corto raggio.
L’industria giapponese spera inoltre che Abe trovi il sostegno di Trump per esentare i prodotti giapponesi dalle tariffe imposte dagli Stati Uniti per restringere le importazioni di alluminio e acciaio.
Fonte: Japan Times,
27 Marzo, Giappone – Sagawa ha dichiarato di non aver ricevuto ordine da Abe o Aso sull’alterazione dei documenti di vendita del terreno
Il Primo ministro Abe, sua moglie, il Ministro delle Finanze Taro Aso e i loro assistenti non hanno dato istruzioni per modificare i documenti sulla vendita di un terreno oggi al centro di uno scandalo di clientelismo, ha dichiarato martedì un ex funzionario del Ministero delle Finanze.
Ma la testimonianza al Parlamento di Nobuhisa Sagawa, ex capo della divisione del Ministero delle Finanze responsabile dei documenti incriminati, non ha cancellato i dubbi delle opposizioni, che ancora chiedono che la moglie di Abe risponda alle domande.
Sagawa ha rifiutato di commentare i motivi per i quali sono stati alterati i documenti perché è al momento sotto indagine.
Il sospetto scandalo e il possibile insabbiamento hanno ridotto il gradimento di Abe e messo in dubbio la sua rielezione per il terzo mandato alla guida del Partito liberaldemocratico a settembre.
Il Ministero delle Finanze ha ammesso il 12 marzo di aver alterato i documenti relativi ad una importante vendita al ribasso di un terreno statale a favore di un gestore di una scuola, Moritomo Gakuen, legato alla moglie di Abe, Akie.
“E’ una questione relativa al processo attraverso cui sono stati alterati i documenti. Chi lo ha ordinato e come sia accaduto sono oggetto delle indagini in corso”, ha affermato Sagawa.
“Vorrei astenermi dal rispondere perché c’è il rischio di una incriminazione penale”.
Sagawa ha dichiarato che crede che Abe e sua moglie non abbiano avuto alcuna influenza nella vendita.
Abe ha ripetutamente negato che lui o sua moglie siano intervenuti nella vendita o di aver ordinato di insabbiare la vicenda, ma i dubbi rimangono.
“I dubbi ora sono più forti”, ha detto Tetsuro Fukuyama del Partito Democratico del Giappone a Sagawa. “Hai versato benzina sul fuoco”.
Fonte: Japan Today, https://japantoday.com/category/politics/Sagawa-says-he-got-no-instructions-from-Abe-to-alter-land-sale-documents26 Marzo, Wife of Japan’s prime minister finds herself in scandal spotlight
26 Marzo, Giappone – La moglie del Primo Ministro si trova coinvolta nello scandalo
La first lady Akie Abe, una volta conosciuta per aver abbracciato cause progressiste che l’aveva messa in conflitto con il suo consorte, è ora in una posizione scomoda per i dubbi riguardanti la vendita poco chiara di un terreno a favore di un gestore di una scuola nazionalista Moritomo Gakuen, con cui la first lady aveva legami.
Figlia di una magnate di dolciumi, Akie Abe ha cercato di ritagliarsi un ruolo pubblico su modello Americano in un Paese dove solitamente le mogli dei politici stanno nell’ombra.
“Le sue idee e quelle delle altre moglie dei Primi ministri sono differenti” afferma Yu Toyonaga, capo di una organizzazioni no profit che ha lavorato con lei. “Piuttosto che essere una donna utile in una società dominata dagli uomini, lei preferisce interagire….come una persona autonoma.”
I partiti di opposizione stanno chiedendo la sua testimonianza davanti al Parlamento per spiegare i suoi contatti con Moritomo Gakuen, che ha acquistato un terreno statale a prezzi scontati e ora al centro di un sospetto scandalo di clientelismo.
Il Ministero delle Finanze ha ammesso il 12 marzo di aver alterato i documenti per la vendita, togliendo anche i riferimenti ad Akie Abe. Il Premier ha negato che lui o sua moglie siano intervenuti nella vendita.
Abe si oppone alla testimonianza della moglie, ma il 62% degli intervistati di un sondaggio pubblicato lunedì dal giornale Nikkei chiede alla moglie di testimoniare.
Akie Abe, 55 anni, da quando il marito è tornado al potere nel 2012 ha fatto scalpore prendendo parte a una parata per i diritti LGBT, opponendosi al nucleare e incontrando i manifestanti contro le basi USA a Okinawa.
Inoltre, gestisce un ristorante biologico e si è espressa a favore della legalizzazione della marijuana per uso medico.
Le sue idee progressiste le hanno valso il titolo di “opposizione domestica” e hanno aiutato a mitigare l’immagine aggressiva di Abe.
La first lady si è comunque dimostrata vicina anche alla linea conservative del marito, visitando ad esempio il tempio di Yasukuni.
Fonte: Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2018/03/26/national/politics-diplomacy/wife-japans-prime-minister-finds-scandal-spotlight/
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