Rassegna settimanale 5 – 11 febbraio 2018: Africa subsahariana
5 febbraio 2018, KENYA – Americano impegnato in indagini sul commercio dell’avorio trovato morto in Kenya
Esmond Bradley-Martin, 75 anni, era uno dei più importanti personaggi coinvolti nelle indagini sul commercio illegale di avorio e di corno di rinoceronte. Bradley-Martin aveva passato decenni tracciando i movimenti dei prodotti animali, principalmente dall’Africa ai mercati asiatici, ed era stato inviato speciale delle Nazioni Unite per la protezione dei rinoceronti. Le sue ricerche furono anche cruciali nella decisione della Cina del 1993 di rendere illegale il commercio di corno di rinoceronte. Aveva anche spinto la Cina affinché rendesse illegale la vendita di avorio, divieto entrato in vigore proprio il 1 gennaio. Bradley-Martin è il secondo prominente conservazioni sta a essere morto nell’Africa orientale nell’ultimo anno. Wayne-Lotter, di nazionalità sudafricana, era stato ucciso in Tanzania lo scorso agosto.
Fonte: Reuters
6 febbraio 2018, SUDAFRICA – Deloitte: dopo Cape Town, anche altre città africane rischiano la crisi idrica
La Deloitte, azienda leader nei servizi di consulenza e revisione, esorta le città africane a migliorare la pianificazione e gli investimenti in infrastrutture legate all’acqua. La situazione a Cape Town è già critica a causa di una siccità prolungata, e gli ufficiali stimano che la città rimarrà senza acqua il prossimo 11 maggio. Jean-Pierre Labuschagne, esperto di infrastrutture presso la Deloitte, mette in guardia le altre città africane che potrebbero presto trovarsi ad affrontare la stessa situazione. Gli alti livelli di migrazione dalle campagne alle città ha reso difficile la pianificazione e l’espansione delle infrastrutture in molte città africane; inoltre, città come Nairobi, in Kenya, e Accra, in Ghana, hanno sofferto per anni a causa della siccità, e le loro riserve di acqua scendono sotto i livelli di criticità durante ogni stagione secca. La carenza di acqua in queste città minaccia la vita di milioni di persone, essendo anche legata alla diffusione di malattie come colera e tifo.
Fonte: Reuters
7 febbraio 2018, SUDAFRICA – Si profila la fine del gioco per Zuma
Cyril Ramaphosa, leader dell’African National Congress (ANC) ha rivelato di stare discutendo con Jacob Zuma riguardo una transizione di poteri. Il Presidente sudafricano potrebbe quindi lasciare il potere dopo anni di scandali.
Zuma è al potere dal 2009, ma la sua posizione si è fortemente indebolita a partire dallo scorso dicembre, quando il vice-presidente Ramaphosa l’ha sostituito ai vertici dell’ANC.
Fonte: Reuters
8 febbraio 2018, CONGO – L’ONU prevede che l’offensiva del Congo contro i ribelli dell’Est del Paese dislocherà 370 000 persone
L’offensiva militare lanciata lo scorso mese dalle truppe congolesi nei confronti delle milizie ugandesi nell’Est del Paese potrebbe forzare 370 000 persone a lasciare le loro case, secondo le stime dell’ONU. Ciò porterà a una ulteriore crisi umanitaria, con la difficoltà di fornire risorse alle persone che saranno dislocate. I conflitti perenni sul confine orientale del Congo con i Paesi vicini (Uganda, Ruanda e Burundi) hanno già portato alla dislocazione interna di 4,3 milioni di persone. Lo scorso anno, le Nazioni Unite hanno dichiarato il Congo un’emergenza umanitaria di livello tre, al pari di Iraq, Siria e Yemen.
Fonte: Reuters
9 febbraio 2018, AFRICA MERIDIONALE – WFP mette in guardia contro l’ulteriore aggravarsi della carenza di cibo in Africa meridionale
Piogge scarse e raccolti infestati minacciano di rendere ancora più grave la situazione della carenza di cibo nelle regioni dell’Africa meridionale. Milioni di persone, e in particolare bambini, sono a rischio. La situazione risulta particolarmente crudele, perché questa zona è appena emersa da una carestia e una siccità di tre anni causata da El Nino. Il numero di persone in emergenza sanitaria e nutrizionale era scesa a 26 milioni lo scorso anno, dopo aver raggiunto picchi di 40 milioni nel triennio di El Nino, tra il 2014 e il 2016. Ora si teme che i numeri tornino a crescere.
Fonte: Reuters
10 febbraio 2018, NIGERIA – I militant di Boko Haram rilasciano 13 ostaggi
Il rilascio, secondo quanto riportato dalla presidenza nigeriana, sarebbe avvenuto in seguito a negoziati col gruppo islamista. Tre degli ostaggi erano docenti dell’Università di Maiduguri, rapiti durante un’escursione esplorativa nella parte nordorientale del Borno nel luglio 2017. Le altre dieci erano ufficiali di polizia rapite in un raid dello scorso mese. Il rilascio sarebbe stato il risultato delle negoziazioni dirette dal Presidente Buhari, supportato dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che avrebbe agito come intermediario neutrale: “The ICRC was not involved in any negotiations that led to the handover of the 13 people. The armed opposition handed the 13 people over to ICRC representatives who transported them to Nigerian authorities” ha spiegato la Croce Rossa, che ha svolto il ruolo di intermediaria anche nel rilascio di alcune delle ragazze di Chibok nell’ottobre 2016 e nel maggio 2017.
Fonte: Reuters
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)