Rassegna settimanale 8 – 14 gennaio: Giappone e Corea del Sud
8 gennaio, Corea del Sud: La Corea eliminerà le lezioni di inglese negli asili nido
Il Ministero dell’Educazione (MOE) ha in programma di eliminare le lezioni di inglese negli asili nido e negli asili, dopo che recentemente aveva già preso la controversa decisione di eliminare i doposcuola di inglese alle elementari.
A dicembre, il ministero aveva dichiarato che avrebbe abolito le lezioni di inglese del doposcuola per la prima e la seconda elementare a partire da marzo 2018 quando inizia l’anno scolastico.
I funzionari ritengono che iniziare ad imparare l’inglese a una così tenera età non dia grandi benefici e affermano che invece sia fonte di grande stress per i bambini.
“Ci sono due motivi principali per cui il Ministero sta lavorando per abolire il programma. Molti esperti ritengono che imparare l’inglese è troppo stressante e poco efficace nei bambini,” ha dichiarato Kwon Ji-young, un direttore educativo della prima infanzia, al MOE. “In secondo luogo, l’inglese sarà insegnato a partire dalla terza elementare, quindi le lezioni di inglese precedenti a questa sarebbero solo una preparazione alla scuola elementare.”
Un decreto applicativo sugli asili rilasciato dal Ministero della Salute e del Welfare permette che vengano insegnate le lingue straniere negli asili nido. Tuttavia, il governo sta cercando di modificarlo.
“Un decreto applicativo del ministero permette l’insegnamento delle lingue straniere durante il doposcuola; bisogna eliminarlo,” ha dichiarato Kwon Byung-ki, direttore della divisione per le policy per i servizi all’infanzia del Ministero.
“Dal momento che non si tratta di una legge, tutto quello che ci serve è l’approvazione del Ministro per eliminarla.”
Entrambi i ministeri concordano nell’abolire le lezioni di inglese dagli asili nido; la decisione finale è attesa per la fine del mese.
Ci sono all’incirca 40,000 asili nido in Corea e il 70% fanno parte della Korea Edu-care Association (KEA) che si oppone con fermezza a questa decisione.
“Eliminare le lezioni senza il consenso dei genitori o senza chiedere la loro opinione è assurdo. Siamo contro questa decisione,” ha dichiarato Ryu Ho-young, manager della KEA. “Abbiamo in programma per l’11 gennaio la creazione di un consiglio di direttori in modo da decidere le contromisure.”
Molti genitori sono preoccupati dal fatto che questa decisione possa lasciarli senza scelta e costringerli a scegliere l’educazione privata per i loro bambini.
“Anche con il divieto governativo di insegnare l’inglese, c’è la grande possibilità che i genitori decidano di mandare i loro figli da insegnati privati, perché molti ritengono che l’inglese sia importante,” ha dichiarato Choi Sun-hee, insegnate di un asilo nido a Seul.
Molti esperti sono preoccupati dalla possibilità che questa decisione spinga i genitori verso l’educazione privata come alternativa.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/01/181_242080.html
9 gennaio, Giappone – Il Giappone spinge per ulteriori pressioni sulla Corea del Nord nonostante l’incontro tra Pyongyang e Seul
Martedì il Giappone ha chiesto di continuare ad esercitare pressione sulla Corea del Nord nonostante ci sia stato il primo incontro formale tra le due Coree in oltre due anni.
Il Capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha accolto bene l’annuncio della Corea del Nord che invierà una delegazione alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, Corea del Sud, tuttavia ha aggiunto che non avrà conseguenze sulla cooperazione tra gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud per esercitare pressione su Pyongyang affinché abbandoni l suo programma nucleare.
Facendo notare che non sono state raggiunte le condizioni per la riapertura del dialogo con la Corea del Nord, Suga durante un programma radio ha dichiarato: “è imperativo che la Corea del Nord cambi la sua attuale politica.”
Secondo un funzionario giapponese, all’inizio di martedì, il Ministro degli Esteri Taro Kono ha partecipato a una teleconferenza con la sua controparte canadese Chrystia Freeland e hanno concordato di continuare ad esercitare pressione sulla Corea del Nord.
Kono farà visita al Canada la prossima settimana per partecipare a un incontro ministeriale sulla crisi nord coreana co-organizzato dal Canada e dagli Stati Uniti.
Le due coree hanno tenuto i primi colloqui formali con funzionari di alto livello – nel villaggio di Panmunjom – principalmente per discutere la partecipazione del Nord alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud.
Il Ministro per la Difesa Itsunori Onodera e il Segretario della Difesa americano Jim Mattis hanno parlato al telefono martedì e hanno concordato che non bisogna modificare gli sforzi internazionali per esercitare la massima pressione sulla Corea del Nord, a meno che il regime di Kim Jong-un non rinunci alle sue ambizioni nucleari.
Un funzionario anziano del governo giapponese ha dichiarato che l’incontro tra le due Coree beneficia solo Pyongyang e non contribuisce a risolvere le minacce poste dallo sviluppo del paese di missili balistici e armi nucleari.
“Dubito seriamente che dialogare sulla partecipazione alle Olimpiadi possa comportare degli sviluppi positivi sulle questioni dei cittadini giapponesi rapiti (dalla Corea del Nord) o dello sviluppo missilistico e nucleare. La Corea del Nord lo sta sfruttando per guadagnare tempo.”
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/01/09/national/politics-diplomacy/japan-calls-continued-pressure-north-korea-despite-pyongyangs-talks-seoul/#.WltfBqjibIU
10 gennaio, Giappone – Minaccia nord coreana: gli USA approvano la vendita di missili anti-balistici al Giappone
Martedì un funzionario del Dipartimento di Stato ha dichiarato che il governo americano ha approvato la vendita di missili anti-balistici al Giappone per difendersi contro la crescente minaccia nucleare e missilistica posta dalla Corea del Nord.
La notizia della vendita arriva nel momento in cui il Nord e il Sud hanno tenuto il loro primo incontro in oltre due anni con l’obiettivo di risolvere la crisi sul programma nucleare del Nord.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/01/10/national/politics-diplomacy/u-s-approves-anti-ballistic-missile-sale-japan-amid-north-korea-threat/#.Wltnm6jibIU
10 gennaio, Corea del Sud – Moon chiede al Giappone delle scuse sincere nei confronti delle vittime della schiavitù sessuale.
Abe potrebbe boicottare le Olimpiadi di PyeongChang
Il Presidente Moon Jae-in ha chiesto al Giappone di scusarsi sinceramente con le vittime coreane della schiavitù sessuale di guerra, affermando che l’accordo del 2015 tra i due paesi è stato danneggiato dal fatto che non è stato preso in considerazione il punto di vista delle vittime.
Ha dichiarato che il governo pagherà personalmente per il sostegno delle vittime, e non utilizzerà il miliardo di yen che Tokyo ha messo a disposizione secondo l’accordo.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/01/120_242252.html
11 gennaio, Corea del Sud – La Corea rifiuta di abolire la Legge sulla Sicurezza Nazionale, e la pena di morte
Il governo ha rifiutato di seguire le raccomandazioni dell’ONU sull’abolizione su una delle leggi politicamente più controverse che i liberali da tempo definiscono “uno strumento arcaico utilizzato dalle amministrazioni della destra per sopprimere l’opposizione.”
Il Ministero della Giustizia mercoledì ha annunciato che non abolirà la Legge sulla Sicurezza Nazionale, affermando che prima di rivedere bruscamente lo status quo c’è bisogno di un’ulteriore revisione approfondita, seguita dal consenso dell’opinione pubblica. Ha aggiunto, inoltre, che la pena di morte non verrà abolita.
Secondo la Legge sulla Sicurezza Nazionale, i soggetti che lodano, incitano o fanno propaganda delle attività degli “organismi anti-stato” possono incorrere fino a sette anni di reclusione. Questa generica e vaga clausola è stata per lungo tempo utilizzata per sopprimere il dissenso e perseguire gli individui che pacificamente esercitano il loro diritto alla libertà di espressione e di associazione, etichettandoli come “simpatizzanti nord coreani.”
“La Legge sulla Sicurezza Nazionale dovrebbe essere mantenuta per permettere al paese di raggiungere una pacifica riunificazione e per migliorare i diritti umani del popolo nord coreano,” avrebbe detto un funzionario del ministero durante una conferenza stampa. “L’abolizione della pena di morte dovrebbe essere determinata con molta attenzione, valutando i pro e i contro che avrebbe sul sistema di giustizia criminale.”
L’annuncio è arrivato circa due mesi dopo che il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, nella sua Revisione Periodica dello scorso novembre, ha chiesto alla Corea di inviare i suoi programmi politici in risposta alle sue 218 raccomandazioni. Il ministero ha fino alla fine di febbraio per rispondere.
A parte queste due, il governo ha affermato che seguirà altre 85 raccomandazioni, aggiungendo che le rimanenti 130 sono al momento sotto revisione e che è in programma la creazione di un quadro istituzionale per la loro implementazione.
Il ministero non ha espresso alcuna opinione sull’abolizione della legge che punisce gli obiettori di coscienza che rifiutano di servire nell’esercito per motivi religiosi.
I gruppi civici liberali hanno protestato contro la decisione del ministero, affermando che sia “sconnessa” dalla realtà. “La Legge sulla Sicurezza Nazionale è stata utilizzata per perseguire molti liberali durante l’amministrazione di Park Geun-hye e di altri suoi predecessori conservatori,” ha dichiarato un funzionario di Avvocati per una Società Democratica, un gruppo di avvocati liberali. “La libertà di espressione e di associazione è un diritto costituzionale che non può essere infranto dal governo, o da qualsiasi altra entità. È il principio base di una società democratica. Il ministero dovrebbe cambiare la propria posizione e seguire la raccomandazione dell’ONU.”
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/01/356_242299.html
12 gennaio, Giappone – Il Ministro degli Esteri Taro Kono spinge Suu Kyi a garantire un ritorno sicuro ai rifugiati Rohingya.
Venerdì il Ministro degli Esteri Taro Kono ha chiesto al leader del Myanmar, Aung San Suu Kyi, di assicurare “il sicuro e volontario rimpatrio e sistemazione” dei membri del gruppo etnico dei Rohingya che sono fuggiti in Bangladesh dallo stato di Rakhine lacerato dai conflitti.
“Il Giappone desidera sostenere attivamente gli sforzi del Myanmar,” inclusi quelli nel Rakhine, ha dichiarato durante una conferenza stampa congiunta dopo il loro incontro a Naypyitaw.
All’inizio dell’incontro, Kano ha dichiarato che il Giappone darà al Myanmar ulteriori 20 milioni di dollari per migliorare le condizioni umanitarie del Rakhine, in seguito all’approvazione della Dieta.
“Ringraziamo il Giappone per non aver pensato solo nel breve termine, ma anche a cosa può fare nel lungo,” ha dichiarato Suu Kyi alla conferenza stampa.
Più di 600.000 Rohingya, che non sono riconosciuti dal governo del Myanmar come uno dei suoi tanti gruppi etnici, sono scappati in Bangladesh dallo scorso agosto, quando le violenze tra i Rohingya armati e le forze di sicurezza del Myanmar hanno causato un inasprimento della situazione.
Il Myanmar e il Bangladesh hanno raggiunto un accordo lo scorso novembre, sul rimpatrio dei rifugiati.
Il governo giapponese venerdì ha deciso di dare ulteriori 330 milioni di yen (3 milioni di dollari) in aiuti di emergenza al Myanmar per aiutare nella ricostruzione di un ambiente vivibile per le “persone che ritornano in Myanmar dal Bangladesh” secondo quanto stabilito dall’accordo.
Quando le è stato chiesto dell’ammissione di mercoledì da parte dell’esercito del Myanmar sull’uccisione da parte delle forze di sicurezza e dei buddisti del villaggio di 10 Rohingya catturati durante gli sconti dello scorso anno, Suu Kyi ha sottolineato l’importanza dello stato di diritto e ha detto che l’esercito si prenderà le sue responsabilità.
L’incontro di venerdì è stato il primo tra Kono e Suu Kyi da quando il primo ha assunto la carica ad agosto dello scorso anno.
A novembre, Kono ha visitato un campo profughi nel Bazar Cox, nel sud est del Bangladesh, dove si sono rifugiati i Rohingya.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/01/12/national/politics-diplomacy/foreign-minister-taro-kono-urges-suu-kyi-ensure-safe-return-rohingya-refugees/#.WltzBajibIU
13 gennaio, Giappone – Beatrice Fihn, leader di ICAN, visita Nagasaki per la prima volta
Beatrice Fihn, leader della Campa Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (ICAN), che ha vinto il Nobel per la Pace del 2017, ha deposto dei fiori al monumento di ground zero al Parco della Pace di Nagasaki.
Dopo, Fihn ha visitato il Museo della Bomba Atomica di Nagasaki, che, a sua detta, le ha fatto realizzare di nuovo la necessità che l’ICAN lavori per abolire le armi nucleari.
Fihn, che è arrivata in città venerdì, ha dichiarato ai giornalisti di essere stata particolarmente colpita dalle fotografie delle persone colpite dallo scoppio. Ha aggiunto che finché ci saranno armi nucleari, tragedie simili potranno ancora accadere.
La leader di ICAN ha anche tenuto un discorso durante un seminario pubblico al museo, più tardi nello stesso giorno. L’organizzatore dell’evento era il Centro di Ricerca per l’Abolizione delle Armi Nucleari dell’Università di Nagasaki.
Questa è stata la prima visita del direttore esecutivo di ICAN a Hiroshima o Nagasaki, che sono state entrambe distrutte dalle bombe atomiche alla fine della Seconda guerra mondiale. A breve visiterà anche Hiroshima.
Gli Stati Uniti hanno sganciato la prima bomba atomica su Hiroshima il 6 agosto, 1951, e un’altra su Nagasaki tre giorni dopo.
Durante l’evento di apertura di un’esibizione per la vittoria del premio Nobel per la Pace di ICAN, presso il Museo della Bomba Atomica, Fihn ha dichiarato che la coalizione internazionale di organizzazioni non governative ha come obiettivo di diffondere nel mondo il fatto che le bombe nucleari sono inaccettabili.
Ha chiesto ai popoli di lavorare insieme affinché non vi siano più vittime di armi nucleari.
L’ICAN ha contribuito in maniera significativa all’adozione, lo scorso luglio, di un trattato delle Nazioni Unite che vieta le armi nucleari.
“Spero che tutti gli stati, specialmente il Giappone, si uniscano al trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Basta hibakusha,” ha scritto Fihn sulla lavagna dell’esibizione facendo riferimento ai sopravvissuti degli attacchi del 1945.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2018/01/13/national/ican-leader-beatrice-fihn-makes-first-visit-nagasaki/#.Wly6Y6jibIX
14 gennaio, Corea del Sud – La Corea del Sud riformerà la “onnipotente” procura e l’agenzia per lo spionaggio
Domenica il governo ha annunciato l’intenzione di riformare le tre principali agenzie di investigazione del paese, una mossa parzialmente motivata dalla necessità di prevenire abusi di potere da tali istituzioni governative che includono anche l’agenzia per lo spionaggio.
Secondo il programma annunciato da Cho Kuk, segretario presidenziale anziano per gli affari civili, il Servizio Nazionale d’Intelligence (NIS) passerà i suoi casi di anti-spionaggio alla polizia e si concentrerà solo sulla raccolta di informazioni oltreoceano.
“Nell’abbandonare le politiche locali e le indagini sull’anti-spionaggio, e focalizzandosi solamente sulla Corea del Nord e le questioni estere, diventerà un’agenzia d’intelligence di alto livello per il popolo e la nazione,” ha dichiarato Cho durante una conferenza stampa tenutasi all’ufficio della presidenza della Casa Blu.
La riforma del NIS e delle altre potenze centralizzate è stata una delle principali promesse elettorali del Presidente Moon Jae-in per prevenire l’abuso di potere. Il NIS, ad esempio, è sospettato di aver interferito in diverse elezioni, incluse le elezioni presidenziali del 2012, quando le quali l’ex presidente Park Geun-hye vinse. L’agenzia di spionaggio sta anche affrontando un’indagine della procura per delle presunte mazzette mensili date offerte all’ex presidente. Altre agenzie soggette alla riforma sono la polizia e la procura.
“La procura, la polizia e il NIS hanno lavorato contro il popolo nel passato. Tuttavia anche dopo l’inizio di un governo democratico, hanno continuato a fare gli interessi e i benefici delle loro organizzazioni,” ha dichiarato Cho alla conferenza.
“Continuiamo a confermare, ad una ad una, le ragioni per cui le persone hanno protestato nel 2016 e le ragioni per cui un presidente ha subìto l’impeachment nel 2017 che includono mal pratiche da parte della procura, della polizia e del NIS,” ha detto.
Cho ha fatto notare che, se non ci fossero state queste mal pratiche o sistemi per controllare e bilanciare tali abusi di potere da parte di queste organizzazioni, non ci sarebbero stati i casi di corruzione e clientelismo che hanno portato alla rimozione della Presidente Parg Geun-Hye.
In un comunicato stampa, il funzionario della Casa Blu ha dichiarato che la riforma ha tre obiettivi principali.
Primo, ha dichiarato, la riforma vuole eliminare completamente i mali sociali, come l’abuso di potere, e trasformare le agenzie in quelle che lavorano solo per servire il popolo.
La riforma anche come obiettivo il controllo reciproco cosicché le tre agenzie si possano tenere d’occhio a vicenda.
La polizia si occuperà dei casi di controspionaggio del NIS, ma per tenere sotto controllo la polizia, sarà creato un nuovo ufficio presso l’Agenzia Nazionale della Polizia che si occuperà di questi casi.
I casi di controspionaggio sono stati spesso utilizzati come scusa per indagare, se non accusare, i personaggi scomodi al governo delle precedenti amministrazioni.
La Casa Blu ha sottolineato che con il suo nuovo potere di indagare sui casi di controspionaggio, la polizia potrebbe divenire la più potente e grande agenzia investigativa con oltre 100.000 ufficiali al suo comando.
“è importante riformare l’agenzia n modo tale che possa lavorare con efficienza ma senza violare i diritti umani dei cittadini,” ha dichiarato Cho.
A tale scopo, il governo ha in programma di introdurre delle nuove agenzie di polizia autonome sotto la guida diretta dei principali governi locali, inclusi i governi municipali.
Al momento, la Polizia di Jeju è l’unica con un’unità poliziesca autonoma.
Il potere della procura di indagare direttamente sarà limitata a casi speciali mentre un ufficio investigativo congiunto, da creare con la polizia, si occuperà della maggior parte delle sue funzioni investigative.
“La procura monopolizza il potere di perseguire mentre possiede anche incredibili poteri, come quello della indagine diretta, di comandare le indagini della polizia e di emanare sentenze. Dato che tale potere non è stato controllato con efficienza, la procura ne ha abusato per mantenere i suoi interessi o quelli di particolari forze politiche,” ha dichiarato la Casa Blu.
Il governo continuerà inoltre con i suoi sforzi per portare alla luce passati casi di abuso di potere da parte della procura.
Tali sforzi includono il lancio di un’indagine sulla morte di un attivista agricolo che è morto nel 2016 dopo essere stato colpito da un cannone ad acqua della polizia durante una manifestazione anti governativa.
Fonte: The Korean Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2018/01/356_242406.html
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