Rassegna settimanale 20-26 novembre: Giappone e Corea del Sud
20 novembre, Giappone: La Corea del Nord minaccia di far “scomparire” le basi del Giappone e degli USA.
Lunedì la Corea del Nord ha velatamente minacciato di colpire con armi nucleari il Giappone, giurando di “far scomparire del tutto il Paese” se Tokyo dovesse continuare con quella che Pyongyang ha definito “isteria di guerra.”
“Lo stesso Giappone non sarà al sicuro se dovesse scoppiare una guerra sulla Penisola Coreana,” ha scritto la Korean Central News Agency nord coreana. “Tutto quello che appartiene al Giappone che verrà impiegato nella guerra potrebbe scomparire all’improvviso insieme alle basi militari americane in Giappone.”
“La folle corsa del Giappone sul carro militarista lo farà solo cadere in una buca rovinosa,” ha aggiunto.
Spesso il Nord minaccia di colpire il Giappone e le basi americane sul territorio giapponese. A ottobre, aveva dichiarato che avrebbe portato “nuvole nucleari” sull’arcipelago giapponese e a marzo ha lanciato una serie di missili affermando che si stesse esercitando a colpire le basi militari americane in Giappone.
La scorsa settimana, in una potente dimostrazione delle relazioni militari tra il Giappone e gli Stati Uniti – che continuano a migliorare – alcune navi giapponesi, compresa la portaelicotteri da guerra Ise – una delle navi da guerra più grandi della sua flotta – si sono esercitate con le portaerei americane in quelli che le Forze di Auto Difesa della Marina hanno dichiarato essere parte “naturale” degli sforzi per “stabilizzare” la situazione sulla sicurezza regionale.
è stata la prima volta in cui le FDAM hanno partecipato ad un’esercitazione con così tante portaerei.
La prova di forza militare è avvenuta in coda al viaggio inaugurale in Asia di Donald Trump in qualità di Presidente americano.
Trump ha sfruttato il viaggio per raccogliere supporto a favore dell’ulteriore isolamento della Corea del Nord, la quale ha condotto il suo sesto, e più grande, test nucleare a settembre e che quest’anno ha testato il lancio di dozzine di missili – compresi alcuni che si ritiene siano in grado di colpire il suolo americano.
Due di questi missili, armi a medio-raggio ideate per trasportare un carico nucleare, sono anche volati sopra il Giappone. Questi voli, il primo per un missile del genere, hanno rafforzato il sostegno al miglioramento dell’arsenale difensivo del Giappone, che ha compreso anche l’acquisto di armi americane più avanzate promosse da Trump durante la sua visita in Giappone di inizio mese.
Citando le esercitazioni congiunte e i potenziali accordi sulle armi nel suo commento, il Nord ha dichiarato che i leader del Giappone sono “andati oltre la linea rossa con le loro rischiose mosse militari.”
“Nonostante siano passate oltre sette decadi dalla sconfitta del Giappone, la feroce ambizione dei militaristi del Giappone non è mai cambiata ma è stata rivitalizzata dai loro discendenti,” ha aggiunto in quello che sembrerebbe un apparente colpo al Primo Ministro Shinzo Abe il cui nonno Nobusuke Kishi è stato una figura chiave del governo durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Abe ha lavorato a stretto contatto con Trump per incrementare le sanzioni ONU e unilaterali contro Pyongyang, come parte della strategia della “massima pressione” adottata dai due paesi per arginare i programmi nucleari e missilistici del Nord.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/11/20/national/north-korea-threatens-make-japan-u-s-bases-disappear/
21 novembre, Corea del Sud: Il Ministro degli Esteri visita la Cina in preparazione al summit Moon-Xi.
Il Ministro degli Esteri Kang Kyung-wha martedì è partita per Pechino per partecipare a una discussione bilaterale con la sua controparte cinese sul summit tra il Presidente Moon Jae-in e il Presidente cinese Xi Jinping, che potrebbe avvenire il prossimo mese a Pechino, e altre questioni bilaterali.
Kang incontrerà il Ministro degli Esteri Wang Yi mercoledì. Questa è la sua prima visita in Cina da quando è diventata ministro a giugno.
Durante il loro incontro a lato del forum sulla Cooperazione Economica in Asia-Pacifico (APEC), tenutosi il 12 novembre, Moon e Xi si sono messi d’accordo per vedersi nuovamente a Pechino il mese successivo.
Il Ministero degli Esteri ha dichiarato che Kang e Wang discuteranno dell’agenda del summit.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lu Kang martedì ha dichiarato, “Kang e Wang parleranno di come sviluppare e continuare a migliorare le relazioni tra Seul e Pechino.”
Funzionari ministeriali hanno inoltre dichiarato che le due diplomatiche discuteranno anche come migliorare la cooperazione per risolvere pacificamente la minaccia nucleare e missilistica nord coreana.
Dalla sua, Wang probabilmente esporrà a Kang i risultati della recente visita di Song Tao, delegato speciale di Xi, a Pyongyang.
Song e altri inviati cinesi sono rimasti nel Nord per quattro giorni a partire da venerdì, durante i quali hanno informato gli ufficiali nord coreani, tra cui Choe Ryong-hae, il vice direttore della Commissione Centrale del Partito dei Lavoratori, sui dettagli del 19° Congresso Nazionale del Partito Comunista cinese.
La visita di Kang in Cina riflette la determinazione delle due nazioni di riportare gli scambi bilaterali sulla giusta strada il prima possibile ora che i due leader hanno deciso di riprendere i rapporti in tutti i settori. L’accordo è stato possibile dopo che la Cina ha deciso di porre fine ritorsioni economiche e culturali a cui aveva ricorso come protesta contro il dispiegamento del THAAD in Corea.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/11/120_239625.html
22 novembre, Corea del Sud: Commando ONU: le truppe nord coreane hanno violato l’armistizio nell’inseguire il disertore
Il Commando delle Nazioni unite mercoledì ha annunciato che le truppe nord coreane hanno violato l’armistizio quando, la settimana scorsa, hanno rincorso un soldato compatriota che stava cercando di scappare in Corea del Sud attraverso la Zona di Sicurezza Congiunta (JSA) presso il villaggio della tregua di Panmunjeon.
Mostrando dei video di circa sette minuti sull’incidente, il UNC ha dichiarato che l’Armata Popolare Coreana (del Nord) – detta KPA – ha violato l’Accordo sull’Armistizio per due volte quando le sue guardie per la sicurezza del confine hanno sparato oltre la Linea di Demarcazione Militare (MDL) dopo che il disertore era riuscito ad entrare nel Sud e quando un soldato della KPA ha oltrepassato il confine per alcuni secondi.
L’armistizio, firmato il 27 luglio 1953, ha significato la fine delle ostilità della Guerra di Corea.
I risultati sono stati ottenuti al termine di un’indagine condotta dal 13 al 20 novembre da parte di una squadra speciale del UNC composta da personale australiano, neo zelandese, sud coreano e americano. Personale svizzero e svedese facente parte della Commissione di Supervisione delle Nazioni Neutrali ha preso parte al processo così come previsto dalla procedura.
“Oggi il personale UNC di stanza alla JSA ha notificato la KPA di queste violazioni attraverso un canale di comunicazione ordinaria a Panmunjeon e ha chiesto di organizzare un incontro per discutere i risultati delle indagini e le misure per prevenire future violazioni,” ha dichiarato il UNC in un comunicato.
Il 13 novembre, un soldato nord coreano ha corso oltre la MDL del JSA in un apparente tentativo di scappare al Sud.
Secondo gli Stati Maggiori sud coreani, durante l’incidente il Nord ha sparato circa 40 colpi d’arma da fuoco contro il soldato.
Il disertore è stato colpito cinque volte ed è stato poi sottoposto ad due operazioni chirurgiche presso l’Ospedale Universitario Ajou di Suwon, nella Provincia di Gyeonggi. Secondo il personale ospedaliero, ha recentemente ripreso conoscenza e iniziato a parlare.
Le riprese televisive a circuito chiuso mostrate dal UNC iniziano con il disertore che si avvicina in un veicolo sul Ponte delle 72-ore: l’orario del CCTV segna le “15:11 del 13-11-2017.”
Dopo che il veicolo del disertore – vestito con l’uniforme della KPA – è rimasto incastrato a lato di una fila di edifici della JSA, lo ha abbandonato ed è corso attraverso la MDL.
Mentre il disertore correva verso sud, quattro guardie nord coreane, armate con pistole e fucili, hanno iniziato a sparargli contro, e durante la sparatoria alcuni colpi hanno oltrepassato la MDL, e uno dei soldati ha temporaneamente oltrepassato la linea di confine prima di ritornare entro il lato nord coreano della JSA.
Immagini di una telecamera e rilevazione termica mostrano invece due membri del battaglione di sicurezza sud coreano della JSA che gattonano fino a recuperare il disertore ferito che giaceva contro un muro, mentre un terzo membro della squadra copriva la ritirata, poco prima che venisse portato in ospedale per essere trattato.
Il UNC ha dichiarato che attraverso la sua indagine ha determinato che i membri del battaglione di sicurezza hanno preso decisioni appropriate durante tutto l’incidente, che sono risultate in un “alleviamento della tensione e nel non aver avuto alcuna casualità.”
Il Gen. Vincent K. Brooks, comandante dell’UNC, ha dichiarato: “Dopo aver attentamente rivisto i risultati dell’indagine, ritengo che le azioni prese dal battaglione di sicurezza UNC sono state consistenti con l’Accordo sull’Armistizio, ovvero – rispettare la Zona Demilitarizzata e prendere delle decisioni che hanno impedito il riprendere delle tensioni.”
Il Gen. Brooks ha aggiunto: “L’accordo sull’armistizio è stato sfidato, ma rimane valido.”
Tali commenti dovrebbero riuscire a tamponare parte delle critiche contro il fallimento sud coreano nel rispondere al fuoco mentre i soldati nord coreani sparavano oltre la MDL.
Pyongyang ha dichiarato non valido l’Armistizio ad inizio 2013 e ha tagliato la linea di comunicazione privilegiata tra il UNC e la KPA. Questo significa che il UNC non avrebbe alcun mezzo realistico con cui affrontare un’eventuale violazione dell’accordo.
Resta anche da vedere se il Nord accetterà l’offerta di un incontro fatta dall’UNC.
Il Sistema di Intelligence Nazionale e il Comando per la Sicurezza della Difesa sud coreani intendono interrogare, dopo che si è stabilizzato, il disertore per scoprire il suo grado e la sua storia e le ragioni per cui è voluto scappare.
Il Dr. Lee Cook-jong, capo dell’equipe medica del disertore, ha dichiarato che potrebbe volerci almeno un mese.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/11/356_239717.html
23 novembre, Giappone: Il Presidente sud coreano Moon Jae-in informa il capo del Komeito Natsuo
Mercoledì il Presidente sud coreano Moon Jae-in ha dichiarato che spera di visitare presto il Giappone per parlare con il Primo Ministro Shinzo Abe, mentre continua a salire la tensione per i programmi nucleari e missilistici della Corea del Nord.
Quando mercoledì a Seul Moon si è incontrato con Natsuo Yamaguchi, capo del Komeito, il più piccolo dei partiti che fanno parte della coalizione di governo del Partito Democratico di Abe, ha ricevuto una lettera da parte di Abe.
Il Giappone vorrebbe ospitare un summit trilaterale con la Corea del Sud e la Cina entro la fine dell’anno.
Secondo quanto riferito da Yamaguchi, Moon avrebbe detto: “desidero visitare il Giappone al più presto.”
Yamaguchi ha riferito ai giornalisti che lui e Moon, quando si sono incontrati nell’ufficio del presidente sud coreano, si sono scambiati delle opinioni sulla situazione che riguarda la Corea del Nord.
Yamaguchi andrà in Cina il 30 di novembre dopo aver fatto ritorno a Tokyo questo sabato.
Il Giappone, la Cina e la Corea del Sud hanno organizzato, a rotazione, dei summit sin dal 2008. Nel 2013 e nel 2014 i tre paesi non si sono tuttavia incontrati a causa di una disputa territoriale tra il Giappone e la Cina.
L’ultimo incontro è stato organizzato in Corea del Sud nel 2015. L’anno scorso, a causa delle tensioni politiche in Corea del Sud, il Giappone non è stato in grado di ospitare l’incontro.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/11/23/national/politics-diplomacy/s-korean-president-moon-jae-tells-komeito-chief-natsuo-yamaguchi-wish-visit-japan-soon-possible/
24 novembre, Giappone: Una barca tocca terra in Akita con a bordo otto uomini che affermano di essere pescatori nord coreani.
I funzionari venerdì hanno dichiarato che otto uomini che affermano di essere dei pescatori della Corea del Nord, sono stati trovati nella Prefettura di Akita doo che la loro barca di legno si è rotta ed è andata alla deriva fino a un porto.
Dopo essere stati scoperti nella notte di giovedì in un piccolo porto, gli uomini sono stati immediatamente presi in custodia alla stazione di polizia della città di Yurihonjo, ha dichiarato Yoshinobu Ito, vice capo della Stazione di Polizia di Yurihonjo. Ito ha dichiarato che gli uomini si sono identificati come pescatori nord coreani e hanno affermato che la loro nave è andata alla deriva dopo essersi rotta.
Kyodo News, citando fonti investigative, ha riportato che il motore della barca si è fermato a causa di un malfunzionamento.
L’incidente è accaduto proprio quando le tensioni nella Penisola Coreana stanno aumentando, così come le preoccupazioni in Giappone per via del possibile grande flusso di rifugiati che scappano da un potenziale conflitto militare con al centro la Corea del Nord.
La scorsa settimana, il Presidente americano Donald Trump ha inserito nuovamente il regime nord coreano nella lista degli stati che sponsorizzano il terrorismo, un passo che permetterà a Washington di imporre ulteriori sanzioni, aumentando ulteriormente la paura che Pyongyang riprenda le provocazioni militari.
Il Segretario del Gabinetto Yoshihide Suga ha dichiarato, da Tokyo, che è stato informato dell’apparente buono stato di salute degli uomini.
Il portavoce del governo ha dichiarato che Tokyo “studierà con cautela” l’eventualità che gli uomini siano delle spie. La nave conteneva equipaggiamento da pesca, ma non sono stati ritrovati oggetti sospetti, ha riportato il NHK citando fonti della polizia.
Un funzionario anziano del governo, parlando anonimamente, ha dichiarato di essere sempre più convinto che gli uomini siano realmente solo dei pescatori. L’esame della barca, ha detto, non ha finora prodotto alcuna prova che li colleghi direttamente ad attività illegali, come il traffico.
Se si fa fede a casi simili passati, gli uomini saranno rimpatriati in Corea del Nord attraverso la Cina. Un anonimo funzionario del Ministero di Giustizia ha dichiarato che quando, a gennaio del 2015, un uomo che affermava di essere nord coreano era stato preso in custodia nella Prefettura di Ishikawa, le autorità sull’immigrazione avevano organizzato il suo viaggio in Cina, tuttavia non si sa quale sia stato il suo tragitto poiché non è stato registrato.
La scoperta di possibili navi da pesca nord coreane è abbastanza frequente in Giappone e non sempre è considerata una questione urgente. Secondo la Guardia Costiera giapponese, solo quest’anno sono state scoperte 43 barche di legno nelle acque nazionali, incluse molte navi danneggiate. La maggior parte di queste barche è probabilmente partita dalla Penisola Coreana, stando alle scritte in Hangul – l’alfabeto coreano – che vi sono scritte sopra.
Secondo quanto riportato da un funzionario della guardia costiera ci sono stati 66 casi nel 2016, 45 nel 2015, 65 nel 2014 e 80 nel 2013.
Secondo un rapporto della guardia costiera, nel 2015 sono stati ritrovati 27 corpi in otto barche alla deriva lontano dalla costa o arenate lungo la costa tra Hokkaido e la Prefettura di Fukui da ottobre a dicembre. Durante le indagini su ogni nave, sono stati trovati pacchetti di sigarette e giacche di salvataggio su cui sono state notate scritte in coreano, tuttavia le origini delle navi e l’identità dei corpi non è stata confermata.
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/11/24/national/boat-washes-ashore-akita-eight-aboard-claiming-north-korean-fishermen/
25 novembre, Giappone: La nave nord coreana che ha trasportato otto pescatori ad Akita è svanita
Sabato la polizia ha riferito che una barca da pesca che si era arenata nella Prefettura di Akita giovedì sera con a bordo otto uomini nord coreani, è scomparsa al porto dove era stata sequestrata.
Venerdì, gli uomini sono stati presi in custodia alla stazione di polizia di Yurihonjo dopo che i residenti li avevano trovati nei pressi del litorale.
Non è stato subito chiaro cosa fosse successo alla nave di legno di circa 2 metri, e la polizia ha dichiarato che il maltempo ha proibito loro di indagare a fondo. La polizia ritiene che la nave possa essere affondata al porto o essere stata trasportata oltre il frangi acque fino al Mare del Giappone.
Gli uomini nord coreani hanno detto alle autorità che prima dell’avaria al motore stavano pescando. Non dovrebbero richiedere asilo.
Il Segretario di Gabinetto Yoshihide Suga venerdì durante una conferenza stampa ha dichiarato che il governo “risponderà in maniera appropriata.” Il Giappone al momento non ha alcuna relazione diplomatica con la Corea del Nord.
Gli uomini hanno dichiarato agli investigatori che hanno lasciato un porto in Corea del Nord circa un mese fa per andare a pesca di polipi e che avevano in programma di rientrare dopo qualche settimana, tuttavia sono andati alla deriva dopo che il motore si è rotto.
[…]
Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2017/11/25/national/north-korean-boat-brought-eight-fishermen-akita-vanishes/
26 novembre, Corea del Sud: Il governo rivedrà la legittimità dell’aborto riaccendendo il dibattito pro-vita vs pro-scelta.
Domenica la Casa Blu ha annunciato che rivedrà la legittimità dell’attuale legge nazionale sull’aborto.
Cho Kuk, segretario alla presidenza per gli affari civili, ha dichiarato che il governo inizierà il progetto l’anno prossimo attraverso la raccolta di maggiori dati grazie ad una ricerca.
L’annuncio è arrivato dopo che 230.000 persone hanno firmato una petizione contro la legge, la quale prevede una sentenza fino a un anno di reclusione o una multa fino a 2 milioni di won ($1.850) nei confronti delle donne che abortiscono.
“Il diritto alla vita del feto è fondamentale, tuttavia l’attuale normativa rende l’aborto un atto clandestino,” ha dichiarato Cho. “Inoltre, la legge considera responsabili solo le donne, escludendo gli uomini che sono invece egualmente responsabili.”
“Sulla base delle ricerche fatte, possiamo compiere un passo avanti e dare inizio al dibattito.”
Secondo l’ultimo sondaggio del governo, condotto nel 2010, quell’anno sono stati eseguiti circa 169.000 aborti – la maggior parte di questi (il 94%) è stata fatta illegalmente, tuttavia solamente 10 persone sono state incriminate.
Un’ostetrica, che fu incriminata per aver eseguito un aborto, portò la condanna davanti la Corte Costituzionale nel 2010 la quale, però, due anni dopo confermò la condanna.
Cho ha dichiarato che la Corte sta nuovamente deliberando sul caso. Ha anche chiesto all’Assemblea Nazionale di trovare “un nuovo equilibrio.”
“Il Governo compirà degli sforzi educando gli studenti sui metodi contraccettivi e sostenendo le donne che si trovano in situazioni difficili,” ha aggiunto.
L’aborto è illegale in Corea del Sud dal 1953, a parte nei casi di stupro, gravi deformazioni del feto o serio pericolo per la salute della donna. A lungo, il governo è stato criticato per aver chiuso un occhio davanti la questione; non ha mai perseguito attivamente il crimine, ma non lo ha mai nemmeno legalizzato.
A settembre, sul sito dell’ufficio della presidenza è apparsa una petizione in cui si chiedeva al Presidente Moon di modificare la legge.
La petizione affermava che “una gravidanza indesiderata è una tragedia per tutti, inclusa la donna, il bambino non ancora nato e la nazione,” chiedendo a Moon, un cattolico praticante, di decriminalizzarla.
In passato, la Casa Blu ha affermato che avrebbe risposto alle petizioni con più di 200.000 firme nel giro di un mese.
Fonte: The Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/11/356_239938.html
Featured image source: The Korea Times (articolo del 22 novembre)