Rassegna settimanale 12-18 Giugno: Giappone e Corea del Sud
12 giugno, Giappone – G7 e cambiamento climatico: emergono le diverse prospettive dei partecipanti
Alla decisione del Ministro dell’Ambiente statunitense di lasciare gli incontri un giorno prima della chiusura, la controparte italiana, Gian Luca Galletti, ha affermato che le differenze nell’affrontare il tema del cambiamento climatico tra Stati Uniti e gli altri paesi del G7 sono ampie e destinate a rimanere tali.
I ministri dell’ambiente appartenenti al gruppo dei G7 hanno fissato un meeting di due giorni (11 e 12 giugno) a Bologna per discutere delle problematiche legate al cambiamento climatico, sviluppo sostenibile e inquinamento dei mari.
“Le posizioni sull’Accordo di Parigi sono molto lontane tra loro…e rimarrano tali” ha dichiarato Galletti. Nell’incontro del gruppo del G7 hanno preso parte Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna.
Nella sessione di apertura, il Ministro giapponese Koichi Yamamoto ha affermato quanto segue: “I Paesi del gruppo G7 devono essere uniti nell’affrontare il cambiamento climatico”. Yamamoto crede che gli Stati Uniti possano ancora essere convinti a rientrare nell’Accordo di Parigi. Il Ministro ha dichiarato infatti: “Finora hanno solo dichiarato di volersi ritirare. Questo ritiro non si è ancora concretizzato. Dobbiamo fare di tutto per convincerli”.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/Climate-change-rift-with-U.S.-raises-temperature-at-G7-meeting
13 giugno, Giappone – Ota Mashide: muore a 92 anni
Nella giornata di lunedì 13 giugno, è deceduto Ota Mashide, governatore di Okinawa dal 1990 al 1998. Fin dalla giovane età, Ota ha prestato servizio per il proprio popolo combattendo durante la Seconda Guerra Mondiale al fianco dell’esercito giapponese ed in seguito schierandosi con fermezza contro la presenza militare statunitense.
Durante il suo mandato in qualità di governatore, ha saputo portare l’attenzione nazionale ed internazionale sulla delicata questione di Okinawa, in particolare a seguito dello stupro di una giovane da parte di un soldato americano nel 1995.
“Durante la guerra, Okinawa è diventata il baluardo della difesa giapponese e molte persone sono state sacrificate per questo fine. […] Non vogliamo che Okinawa diventi nuovamente un campo di battaglia.” Ha dichiarato Ota, esprimendo la sua forte opposizione alla presenza militare statunitense nell’isola.
Il diretto coinvolgimento nelle passate battaglie ha reso Ota particolarmente attivo nell’arena politica nazionale e nella sua opposizione contro le basi militari.
In qualità di governatore di Okinawa, Ota ha indirizzato il suo impegno alla costruzione della Pietra angolare della pace, monumento situato nel Parco della Memoria di Okinawa, su cui sono impressi i nomi di tutte le vittime della Battaglia di Okinawa, civili o militari, indipendentemente della propria nazionalità.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/ex-okinawa-governor-masahide-ota-who-battled-u.s.-bases-dies-at-92.
14 giugno, Corea del Sud – Revisione costituzione per decentralizzare il potere statale
Il Presidente Moon Jea In richiede una revisione costituzionale per poter organizzare un “Secondo Gabinetto”, che includa sindaci e governatori dei 17 governi locali.
Moon ha dichiarato la volontà di decentralizzare il potere per uno sviluppo congiunto della capitale e delle province.
“Durante la campagna elettorale, ho promesso che avrei creato un sistema decentralizzato e un Secondo Gabinetto per organizzare incontri con i responsabili delle municipalità. Richiedendo una revisione costituzionale, voglio creare le basi legali per permettere questi incontri e rafforzare così l’autorità dei governi locali.” ha dichiarato il Presidente sudcoreano.
Nella campagna elettorale, Moon ha promesso infatti un referendum costituzionale con l’obiettivo di limitare l’eccessiva autorità presidenziale, rafforzare i governi locali e riformare il sistema di voto.
Il Presidente ha aggiunto che sarà necessario più di un anno per la revisione costituzione e la piena implementazione del sistema. “Fino a quel momento, suggerisco che questi incontri siano tenuti regolarmente o qualora si ritenesse necessario per discutere dello sviluppo regionale”.
Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/06/356_231221.html
15 giugno, Corea del Sud – Esercitazioni militari presso le Isole di Dokdo
L’esercito sudcoreano ha annunciato che nel corso della settimana corrente verranno effettuate delle esercitazioni militari presso le Isole di Dokdo. Lo scopo di queste esercitazioni è puramente difensivo e si propone di definire strategie efficaci alla difesa delle isole da eventuali aggressioni di forze esterne.
Le autorità sudcoreane intendono per “forze esterne” il vicino Giappone, che rivendica la sovranità sulle isole poste sotto il controllo di Seoul.
Le esercitazioni militari prevedono l’intervento congiunto delle forze di terra, della marina militare e dell’aeronautica. “Questa esercitazione sarà molto simile alla precedente […].” ha dichiarato un ufficiale della marina.
Le esercitazioni difensive presso le Isole di Dodko sono diventate un evento regolare che si tiene due volte l’anno a partire dal 1986. Forti sono state le proteste giapponesi contro questa ennesima esercitazione.
Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/06/205_231255.html
16 giugno, Corea del Sud – Drone spia inviato dalla Corea del Nord
Un drone spia è stato probabilmente inviato dalla Corea del Nord alla scopo di raccogliere informazioni sullo sviluppo del nuovo sistema antimissilistico statunitense dispiegato nella Corea del Sud.
Lee Cheol Woo (Liberty Korea Party), dopo essere stato informato dei fatti dall’intelligence sudcoreana, ha dichiarato: “ Penso che il drone sia stato inviato per verificare le angolazioni del THAAD (Terminal High Altitude Area Defense)”, riferendosi all’intercettazione missilistica verificatasi a Seongju, 290 km da Seoul.
Le autorità militari hanno dichiarato che un altro drone è stato inviato dalla Corea del Nord per verificare invece la durata della batteria del THAAD. Il dispositivo è stato ritrovato da un civile e, dopo attente analisi delle autorità, si è potuto attestare che il drone ha iniziato a scattare foto in un’area distante 4 km dal THAAD e ha filmato altre installazioni militari nella provincia di Gangwon.
Durante la sessione parlamentare di mercoledì 14 giugno, il Ministro della Difesa Han Min Koo ha dichiarato che l’origine del drone è molto probabilmente nordcoreana. Il Ministro ha aggiunto che si tratta di una grave violazione dell’accordo di armistizio.
Fonte: Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/06/103_231350.html
17 giugno, Giappone – Fissato per il 6 luglio il meeting per discutere gli accordi di libero scambio con l’UE
Il 6 luglio si terrà a Bruxelles l’incontro tra i maggiori leader europei e le controparti giapponesi per discutere gli accordi di libero scambio.
Il Premier giapponese Shinzo Abe spera di raggiungere un accordo prima del meeting in materia economica fissato il 7 e 8 luglio ad Amburgo. Le autorità hanno dichiarato che Abe sarà a Bruxelles solo nelle giornate del 5 e 6 luglio.
Le discussioni relative agli accordi di libero scambio sono iniziate nel 2013. Il Giappone richiede l’eliminazione del blocco sulle tariffe di automobili e parti di ricambio, mentre l’Unione Europea insiste nel richiede al Giappone il taglio delle tariffe su formaggi, legname e carne di maiale.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/japan-eu-leaders-to-meet-july-6-broad-agreement-on-fta-eyed
18 giugno, Giappone – Dimissioni del Comandante Harris previste per il 2018
Le autorità militari statunitensi hanno dichiarato che il Comandante del Pacifico Harry Harris, noto per la sua opposizione all’espansione cinese nel Mar Cinese Meridionale, rassegnerà le sue dimissioni nel 2018, lasciando al Presidente Donald Trump l’incarico di trovare un sostituto in grado di ricoprire una carica così delicata.
Harris era stato nominato responsabile del commando pacifico (PACOM) dal precedente presidente Barak Obama. La durata dell’incarico è di 3 anni, tuttavia, non c’è nessuna regola ufficiale che ne definisca la durata legale. I tre anni di servizio di Harris sono terminati a maggio, tuttavia, il Comandante, nonostante l’annuncio delle sue dimissioni, rimane ancora in servizio.
Le autorità militari hanno infatti dichiarato: “Le procedure necessarie per sostituire il Comandante Harris non sono ancora iniziate. L’inizio è previsto durante la stagione invernale.” Se Trump dovesse seguire l’esempio di Obama, nominerà un candidato verso settembre e quest’ultimo dovrà essere approvato dal Senato entro la fine dell’anno.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/u.s.-pacific-commander-harris-expected-to-step-down-next-year
Featured Image Source: https://japantoday.com/category/politics/u.s.-pacific-commander-harris-expected-to-step-down-next-year