Rassegna settimanale 24-30 aprile: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 24-30 aprile: Giappone e Corea del Sud

24 aprile, Corea del Sud – Dibattiti in TV: i candidati deludono gli elettori

Fino a questo momento i candidati alle elezioni presidenziali non hanno saputo raggiungere le aspettative dei telespettatori durante i dibattiti televisivi nazionali visto che si sono concentrati a diffamarsi l’un l’altro al posto di presentare al pubblico il loro piano di governo se venissero eletti.

Secondo i cittadini le loro performance sono state al di sotto degli standard, e hanno aggiunto che è inutile fare gli ultimi tre dibattiti prima del 9 maggio se continuano a scambiarsi solo questi colpi bassi.

Durante il terzo dibattito televisivo di domenica sera, quattro dei cinque candidati si sono scagliati contro il candidato del Partito della Libertà di Corea Hong Joon-pyo per via del suo coinvolgimento quando era studente in un tentato stupro così come riportato dalla sua biografia del 2005.

Subito dopo l’inizio del dibattito, la candidata del Partito della Giustizia Sim Sang-jung ha portato a galla la questione e ha chiesto che Hong si ritirasse dalla corsa perché non qualificato a diventare presidente. “Mi scuso con i cittadini in anticipo. Non posso accettare che una persona, che ha pianificato un crimine sessuale, sia un candidato presidenziale,” ha dichiarato. “Per questo, oggi non dibatterò con Hong.”

Concordando sull’incompetenza di Hong, Ahn Cheol-soo, del Partito del Popolo, non lo ha mai guardato in faccia quando rispondeva alle sue domande. “Risponderà senza guardarti. Invece, guarderò nella telecamera, mi rivolgerò al popolo.”

Seccato, Hong ha risposto, “Dovresti guardarmi quando rispondi alle mie domande. Le persone penseranno che hai una mentalità chiusa.”

Il favorito Moon Jae-in del Partito Democratico, e il secondo Ahn erano troppo impegnati a colpirsi a vicenda invece di presentare i loro programmi di governo in caso venissero eletti.

Ahn ha suggerito che le commissioni dell’Assemblea Nazionale dovrebbero indagare due accuse rivolte a Moon e a lui stesso – la presunta mediazione di Moon per garantire a suo figlio un posto di lavoro in una compagnia statale; e la presunta assunzione illecita della moglie di Ahn all’Università Nazionale di Seul. Ahn ha poi detto di essere sicuro che solo l’accusa contro Moon sia vera e non quella contro di lui.

Moon ha quindi riso e risposto così: “Le accuse contro di me sono già state scartate. Tu invece stai facendo fatica a spiegare le tue.”

Tuttavia Ahn ha continuato a fare domande sulla presunta campagna diffamatoria di Moon nei suoi confronti.

Riferendosi al dibattito tra Ahn e Moon, Hong ha dichiarato: “è come un litigio tra bambini delle elementari.”

I cinque candidati si sono scontrati anche su accuse riguardanti le vecchie amministrazioni – Moon è stato capo dello staff dell’ex Presidente Roh Moo-hyun, e il Presidente del Partito del Popolo Park Jie-won ha ricoperto lo stesso ruolo sotto la presidenza di Kim Dae-jung.

I cittadini si sono mostrati molto delusi dal dibattito che è consistito soltanto in diffamazioni, senza che i candidati esponessero i propri punti di vista.

“Ho guardato tutto il secondo dibattito, ma questo terzo, mi sono dovuta fermare a metà perché continuavano a litigare,” ha dichiarato Cho Jin-hee, una casalinga di 65 anni, aggiungendo che i litigi erano “infantili.”

“Non ho potuto imparare come i candidati vorrebbero guidare il paese se venissero eletti. Tutto ciò che ho imparato è che sono tutti inadeguati.”

Park Sung-soo, impiegato, concorda. “Mi aspettavo che i candidati spiegassero come intendessero guidare la Corea in questo periodo di bassa crescita, ma il dibattito è stato contaminato da attacchi su argomenti del passato,” ha dichiarato il 40 enne. “Spero che nei dibattiti futuri discuteranno di politiche e dettagli, e di come vorrebbero implementarli.”

Un utente di internet ha dichiarato, “Devo davvero scegliere uno di loro? È patetico.”

“è una perdita di tempo e una violazione del diritto delle persone di guardare altri programmi,” ha detto un altro utente. “I candidati non hanno saputo rispettare le regole base dei dibattiti.”

Fonte: Korea Times,  http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/04/356_228148.html

25 aprile, Giappone – Sale la paura per la Corea del Nord: aumentata la domanda per i rifugi nucleari e i purificatori

Nelle settimane precedenti, quando la Corea del Nord ha continuato con i test missilistici violando le sanzioni ONU, in Giappone sono aumentate le richieste per i rifugi nucleari e i purificatori d’aria che bloccano le radiazioni.

Una piccola azienda specializzata nella costruzione di rifugi nucleari, generalmente sotto le case delle persone, ha ricevuto otto ordini solo nel mese di aprile rispetto ai sei che, generalmente, riceve in un anno.

L’azienda, Oribe Seiki Seisakusho, con sede a Kobe, ha anche venduto tutti i 50 purificatori d’aria fatti in Svizzera, che sembra riescano a eliminare radiazioni e gas velenosi e, secondo il direttore dell’azienda, sta cercando di acquisirne di più.

Un purificatore costruito per sei persone viene venduto a 620,000 yen mentre uno per 13 persone, e solitamente montato in un rifugio per famiglia, costa 1.7 milioni di yen.

La paura di un possibile attacco col gas è cresciuta dopo che il Primo Ministro Shinzo Abe ha dichiarato all’Assemblea Nazionale che la Corea del Nord potrebbe essere in possesso della tecnologia per lanciare missili armati con il gas nervino.

Un’altra piccola azienda, la Earth Shift, con sede nella prefettura di Shizuoka, ha sperimentato un aumento del 10% delle richieste per i suoi rifugi sotterranei, secondo quanto dichiarato da Akira Shiga, manager dell’azienda. Ha detto che le richieste hanno iniziato ad aumentare a partire da febbraio e arrivano da tutto il Giappone.

ESERCITAZIONI PER L’EVACUAZIONE

I missili nord coreani vengono lanciati con sempre maggior frequenza. Lo scorso mese, ne sono caduti tre nelle acque entro la zona economica esclusiva giapponese, a circa 300-350 km dalla costa della Prefettura nord di Akita.

Il governo giapponese venerdì ha spinto i governi locali a preparare esercitazioni d’evacuazione in caso di un possibile attacco missilistico, aumentato il senso di urgenza nella popolazione.

Secondo Oribe, alcuni ordini sono stati fatti dai dirigenti di piccole aziende per i propri impiegati, e altri da famiglie. Un rifugio nucleare per 13 persone costa circa 25 milioni di yen e ci vogliono circa quattro mesi per costruirlo.

Il rifugio offerto dalla sua compagnia è rinforzato, con il pavimento a tenuta stagna e un purificatore d’aria che può filtrare le radiazioni e i gas velenosi. Secondo Oribe, la stanza è stata progettata per resistere anche in caso una bomba del tipo di Hiroshima esplodesse a soli 660 metri di distanza.

Come ultimo segnale della tensione regionale, domenica la Corea del Nord ha dichiarato che è pronta ad affondare una porta aerei americana per dimostrare la propria potenza militare.

Gli Stati Uniti hanno inviato la USS Carl Vinson e il suo gruppo d’assalto verso le acque della penisola coreana per rispondere alle continue minacce nord coreane.

L’ultima esperienza giapponese con il gas sarin risale al 1995, quando dei membri di un culto apocalittico hanno ucciso 12 persone e avvelenate migliaia con un attacco alla metropolitana di Tokyo.

Fonte: Japan Today,  https://japantoday.com/category/national/japanese-demand-for-nuclear-shelters-purifiers-surges-as-n.korea-tension-mounts

26 aprile, Corea del Sud – Inizia il montaggio del THAAD nonostante le proteste dei residenti

Le truppe americane in Corea del Sud hanno iniziato a montare la strumentazione per un avanzato sistema di difesa missilistico in una località a sud est del paese, incontrando numerose proteste da parte dei residenti locali.

L’operazione, notturna e non annunciata, è iniziata solo sei giorni dopo che le Forze Americane in Corea hanno messo in sicurezza il territorio di Seongju, nella Provinca di Gyeongsang Nord, dal governo sud coreano. Secondo i funzionari, non è ancora stata compiuta un’indagine ambientale così come richiesta dall’Accordo bilaterale sullo Stato delle Forze.

Gli alleati l’anno scorso hanno firmato un accordo per montare il THAAD sulla penisola per aiutare ad intercettare i missili balistici del Nord.

Sei rimorchi, che presumibilmente portavano il THAAD e altri suoi componenti, sono stati visti entrare nel sito.

Le Forze Americane in Corea non hanno rilasciato nessuna dichiarazione a riguardo, tuttavia il Ministro della Difesa sud coreano ha confermato l’inizio delle operazioni di montaggio.

“La misura questa volta seve a garantire un’anticipata capacità operativa attraverso il posizionamento di alcune parti già a disposizione,” ha dichiarato il ministro.

Ha anche aggiunto che gli alleati continueranno con la valutazione ambientale e la costruzione delle strutture necessarie.

Le due parti intendono rendere operativo il sistema THAAD entro la fine dell’anno.

Protestando il dispiegamento del sistema THAAD nella zona, un gruppo di residenti locali si è scontrato con la polizia.

Fonte: Korea Times, https://japantoday.com/category/national/japanese-demand-for-nuclear-shelters-purifiers-surges-as-n.korea-tension-mounts

27 aprile, Corea del Sud – Sale Hong Joon-pyo, crolla Ahn

Il candidato favorito Moon Jae-In (Partito Democratico) nell’ultimo sondaggio rilasciato giovedì si mantiene in testa davanti al candidato Ahn Cheol-soo (Partito del Popolo) con oltre il 20% di punti di scarto.

Moon guadagna il 44.4%, mentre Ahn si assicura il 22.8%, secondo un sondaggio di Realmeter condotto da lunedì a mercoledì.

Moon, rispetto alla settimana scorsa, ha perso 2.3 punti percentuale, ma la popolarità di Ahn è calata di 5.3 punti percentuale, un apparente risultato della sua incapacità di distinguersi durante il quarto dibattito televisivo di martedì.

Durante i tre dibattiti televisivi del 13, 19 e 23 aprile, Ahn ha sperimentato un crollo della sua popolarità. Prima dei dibattiti, il 9 aprile Ahn era riuscito a battere Moon in diversi sondaggi ma da allora, il divario tra i due è andato crescendo.

Mentre Moon e Ahn perdono punti, i candidati minori – Hong Joon-pyo (Partito della Libertà di Corea), Sim Sang-jeung (Partito della Giustizia) e Yoo Seong-min (Partito Bareun) – hanno invece sperimentato un aumento di popolarità del 2.5%, 2.9% e 0.5% ciascuno.

Hong è al terzo posto con il 13%, Sim al quarto con il 7.5% e Yoo al quinto con il 5.4%.

Gli elettori che hanno abbandonato Ahn sembra si stiano raggruppando intorno al candidato conservatore Hong dato che quest’ultimo ha ricevuto il sostegno maggiore dai partecipanti al sondaggio che si sono definiti conservatori, aggiudicandosi il 38.5% di supporto da quel gruppo. Ahn si è assicurato il 25.1% del supporto di quegli elettori e Moon il 18%.

Un dipendente del sondaggista ha dichiarato che, “gli elettori over 50 e quelli che vivono nella cosiddetta regione TK hanno contribuito significativamente all’aumento di popolarità del mese scorso di Ahn, tuttavia adesso sembrano essere passati a Hong.”

La regione TK comprende Daegu e la Provincia di Gyeongsang Nord, zona tradizionale per i conservatori.

Nell’ultimo sondaggio Sim, che ha fatto un’ottima impressione durante i dibattiti televisivi grazie ad alcune notevoli osservazioni, ha raggiunto il maggior indice di gradimento. In particolare, è la seconda candidata favorita dagli elettori ventenni subito dopo Moon.

Fonte: Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/04/356_228440.html

28 aprile, Corea del Sud – THAAD: Trump confonde Seul

Il Presidente americano Donald Trump ha improvvisamente richiesto che Seul paghi 1 miliardo di dollari per il dispiegamento del THAAD alimentando i sentimenti negativi dell’opinione pubblica contro il sistema di difesa anti missile.

In risposta a questo commento inaspettato e contro gli accordi, il Ministero della Difesa Nazionale venerdì ha dichiarato che Washington dovrebbe farsi carico di qualsiasi costo così come stabilito dall’Accordo sullo Stato della Forza (SOFA) che normalizza la permanenza delle forze americane sul suolo coreano.

I commenti di Trump sono chiaramente in disaccordo con l’accordo precedentemente stilato dagli alleati, sulla base del SOFA, che stabilisce che la Corea del Sud debba provvedere al sito in cui verrà montato il sistema anti missile e ad altre infrastrutture, mentre gli americani devono sostenere il costo del dispiegamento e dell’operazione.

Il 20 aprile il governo ha concesso alle Forze Americane in Corea del Sud (USFK) il terreno nella Contea di Seongju, nella Provincia di Gyeongsang Nord, che precedentemente era di proprietà del Gruppo Lotte.

I commenti a sorpresa di Trump hanno gettato benzina sull’attuale controversia sul dispiegamento del sistema, dando agli oppositori un altro motivo per protestare, e ai residenti un motivo in più per protestare a causa dei possibili rischi ambientali legati alla costruzione della batteria anti missile.

Durante un’intervista a Reuters di giovedì, Trump ha dichiarato che il THAAD è un sistema per proteggere il popolo sud coreano, quindi non vede perché debbano essere gli Stati Uniti a pagarlo.

“Il THAAD vale circa un miliardo di dollari. Ho detto ‘Perché stiamo pagando noi? Perché stiamo pagando un miliardo di dollari? Noi li stiamo proteggendo’”, ha dichiarato. “Così, ho informato la Corea del Sud che sarebbe più appropriato se a pagare fossero loro.”

Rimarcando che il sistema è “fenomenale” e “il più incredibile” strumento per abbattere missili nemici, ha continuato: “Li proteggeremo. Ma dovrebbero pagare per questo. E lo sanno.”

I suoi commenti seguono il dispiegamento, da parte delle USFK, di un radar AN/TPY-2-X-Band, lanciamissili mobili e altre parti essenziali che servono per assemblare l’unità THAAD, sull’ex percorso da golf di Seongju attraverso un’operazione non annunciata mercoledì mattina. L’operazione notturna ha sollevato critiche poiché è stata condotta prima che venissero terminate le procedure standard come i sopralluoghi ambientali.

Il ministero, messo chiaramente in imbarazzo dai commenti del presidente americano, ha chiarito che non c’erano alcune modifiche agli accordi originali.

I funzionari ministeriali hanno dichiarato che non avevano mai ricevuto richieste simili, facendo riferimento proprio ai commenti di Trump in cui dichiarava che aveva già avvertito Seul.

Gli alleati hanno iniziato a discutere ufficialmente del dispiegamento il 7 febbraio dello scorso anno quando la Corea del Nord lanciò un missile a lungo raggio, e che fu interpretata come una mossa diversiva per sviluppare un missile balistico intercontinentale (ICBM). Le parti raggiunsero la decisione di costruire il THAAD a luglio.

Durante i negoziati, chi avrebbe dovuto sostenere i costi è sempre stata una questione dibattuta, insieme alle preoccupazioni per i possibili impatti ambientali e salutari del radar.

In un apparente tentativo di appianare la controversia, il ministero finora ha sempre sottolineato che a pagare i costi del dispiegamento e dell’operazione sarebbero stati solo gli americani.

Gli ultimi commenti di Trump, però, potrebbero avere delle conseguenze sui prossimi negoziati per il rinnovo dell’accordo sulla condivisione dei costi di difesa, anche conosciuto come accordo sulle misure speciali (SMA), dato che l’attuale scadrà l’anno prossimo. Kim Yong-hyun, professore di studi nord coreani dell’Università di Dongguk, ha dichiarato che molto probabilmente Trump, quando ha fatto quei commenti, aveva proprio questo in mente, visto che le negoziazioni per il SMA inizieranno, al più presto, alla fine dell’anno.

Durante la sua campagna, Trump ha chiesto che i suoi alleati più ricchi come la Corea del Sud e il Giappone si accollassero maggiormente i costi per la permanenza delle truppe americane di stanza nei loro paesi, affermando che gli Stati Uniti dovrebbero prepararsi a richiamarle in patria se gli alleati decidessero di non pagare di più.

Il più grande Partito Democratico liberale della Corea, il cui candidato presidenziale è Moon Jae-in, ha dichiarato che la necessità di far rivedere la questione del THAAD al prossimo governo è diventata ancora più urgente.

“Abbiamo insistentemente chiesto che la questione fosse discussa dal prossimo governo,” ha dichiarato il portavoce On. Youn Kwan-suk. “Ora, gli Stati Uniti parlano delle spese per il THAAD, per cui bisognerebbe rivedere le questioni economiche e diplomatiche. Moon, un candidato qualificato, deve risolvere la questione utilizzando le sue abilità diplomatiche.”

Il Paritito del Popolo, di centro sinistra, ha dichiarato che “Il governo dovrebbe chiarire se il pagamento da parte di Seul è solamente un desiderio di Washington, o se il governo ha firmato un accordo dietro le quinte con gli Stati Uniti.”

Il partito conservatore Bareun ha anche detto che i commenti di Trump vanno contro l’esistente accordo tra le due nazioni.

Trump ha inoltre aggiunto che “rinegozierà o terminerà” l’accordo per il libero scambio tra le due nazioni perché è “orribile.”

Fonte: Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2017/04/205_228502.html

29 aprile, Giappone – Un aereo da combattimento giapponese si unisce alle esercitazioni della portaerei americana

Il ministero della difesa giapponese ha rivelato che due F-15 da combattimento hanno partecipato alle esercitazioni congiunte in corso tra il gruppo d’assalto della USS Carl Vinson e due cacciatorpedinieri giapponesi.

Le Forze Aeree di Auto Difesa hanno dichiarato che l’esercitazione aerea e marittima si è tenuta venerdì nell’area a est dell’isola giapponese di Okinawa.

Due cacciatorpedinieri giapponesi, la Samidare e la Ashigara, sono impegnate in esercitazioni navali con la Carl Vinson mentre si dirige verso la Penisola Coreana per un’esercitazione congiunta con la Corea del Sud.

Il ministro della difesa Tomomi Inada ha dichiarato ai giornalisti che l’esercitazione “rafforzerà ulteriormente le capacità complessive di dissuasione e risposta dell’alleanza Giappone – Stati Uniti, e mostrerà l’impegno della nostra nazione e la nostra grande capacità di servire alla causa della sicurezza regionale.”

Fonte:  Japan Today, https://japantoday.com/category/national/Japanese-fighter-jets-join-US-carrier-in-drills

30 aprile, Giappone – Il Giappone accelera gli studi sul sistema di difesa missilistico terrestre AEGIS

Secondo fonti interne, il governo giapponese ha intenzione di accelerare le sue indagini sulla fattibilità dell’introduzione di un sistema di difesa missilistico AEGIS terrestre con cui affrontare la crescente minaccia nucleare e missilistica della Corea del Nord.

L’idea di aggiungere il sistema “Aegis Ashore” all’attuale difesa di missili balistici a più livello punta ad affrontare quella che Tokyo chiama “un nuovo livello di minaccia” posto dalla Corea del Nord. Secondo le fonti, il dispiegamento potrebbe avvenire nei prossimi anni.

Il governo ha anche considerato il sistema d’avanguardia THAAD, ma ha preferito l’opzione dell’Aegis Ashore perché è meno costosa e ha un maggior raggio di difesa.

Tuttavia, il governo non ha del tutto rinunciato all’idea di introdurre il sistema THAAD che i sud coreani hanno permesso agli Stati Uniti di installare sul loro territorio, e continueranno a considerare anche quell’opzione.

Secondo le fonti, il THAAD costerebbe 125 miliardi di yen (1.1 miliardi di dollari) ad unità e al Giappone servirebbero circa sei unità per far sì che il sistema difenda l’intero paese. Un’unità Aegis Ashore costa invece 80 miliardi di yen e ne servirebbero solo due per coprire la stessa area.

Secondo l’attuale schema di difesa missilistica, i cacciatorpedinieri Aegis della Forze Navali di Auto-Difesa equipaggiati con Missili intercettatori Standard – 3 hanno il compito di fermare i missili nell’esosfera.

Se falliscono, i missili terra – aria Patriot Advanced Capability – 3 delle Forze Aeree di Auto – Difesa dovrebbero essere gli strumenti di difesa successivi contro un attacco missilistico.

L’Aegis Ashore utilizza gli stessi componenti installati sui cacciatorpedinieri delle Forze Navali di Auto – Difesa, ma sono terrestri. Sarebbe anche più facile per le Forze di Auto – Difesa prepararsi ad intercettare un missile poiché il sistema sarebbe permanentemente installato.

Per ospitare il sistema serve una grande porzione di terra e quindi il governo sta cercando di individuare delle zone adatte come ad esempio le aree sulla costa del Mar del Giappone, che sono più vicine alla Corea del Nord.

L’idea è nata dopo che il partito di governo, il Partito Liberal Democratico, a marzo aveva proposto che il governo considerasse di sviluppare la capacità di colpire le basi nemiche. Il PLD propose anche di introdurre un nuovo scudo anti missile per proteggere il paese dai lanci della Corea del Nord.

La proposta si basò sulla preoccupazione che il Giappone non sarebbe in grado di difendersi adeguatamente con l’attuale sistema di difesa se la Corea del Nord lanciasse contemporaneamente più di un missile balistico verso il paese.

Il 6 marzo, la Corea del Nord ha testato il lancio di quattro missili balistici che sono caduti nel Mar del Giappone a circa 300 – 350 chilometri a est della Prefettura di Akita, nel nord orientale del Giappone.

Secondo il Ministero della Difesa, tre di questi missili sono caduti nella zona economica esclusiva del Giappone, che raggiunge le 200 miglia nautiche (370 km) dalla costa giapponese.

Fonte: Japan Today,  https://japantoday.com/category/national/japan-to-expedite-study-of-land-based-aegis-missile-defense

Featured Image Source: http://img.koreatimes.co.kr/upload/newsV2/images/K2017042800083-725.jpg (dall’art. del 28 aprile)