Rassegna settimanale 10-16 Aprile: Sud Est Asiatico
10 aprile, Filippine – Duterte: “Stiamo rinforzando, non militarizzando il Mar Cinese Meridionale”
Nella giornata di lunedì 10 aprile, il Presidente Rodrigo Duterte ha dichiarato che l’ordine di rafforzare il controllo militare nel Mar Cinese Meridionale è stato definito con l’unico scopo di stabilizzare l’equilibrio geopolitico esistente. Inoltre, Duterte ha assicurato la Cina che nelle aree in questione non verranno predisposte armi offensive.
Il Presidente filippino ha dichiarato la volontà di mantenere una relazione pacifica e amichevole con la potenza cinese, ma allo stesso tempo ha sottolineato la necessità di riaffermare la sovranità sulle determinate aree, già controllate dalle Filippine.
“Vorrei rivolgermi direttamente al governo cinese… Ho ordinato l’occupazione di dieci o nove isole vicino alle nostre coste dal momento che le tensioni geopolitiche stanno aumentando e si potrebbe giungere a uno scontro.” Ha dichiarato Duterte durante la conferenza stampa.
Duterte ha espresso la sua volontà di non militarizzare questi spazi, tuttavia non ha escluso un possibile intervento di militarizzazione statunitense. Duterte accusa gli Stati Uniti delle attuali criticità nel Mar Cinese Merdionale, non avendo impedito alla Cina di militarizzare isole artificiali all’interno della zona economica esclusiva filippina.
“Non voglio rimanere vittima di una guerra tra nazioni. Ho offerto la mia mano ed amicizia agli Stati Uniti. […] Per informazione della Cina, non disporremo armi offensive in queste aree.”
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/philippines-reinforcing-not-militarising-south-china-sea-islets-duterte-says/#TqQOHKirGpE1HGVm.97
11 aprile, Malesia – Terrorista malese nella “Most Wanted List” statunitense
Muhammad Wanndy Mohamed Jedi, terrorista di origini malesi e responsabile degli attacchi a Selangor, è stato inserito delle autorità statunitensi nella Specially Designated Global Terroist (SDGT), rendendolo un ricercato di alto profilo a livello internazionale.
Le persone inserite in questa specifica lista sono accusate di azioni terroristiche e sostegno ai gruppi terroristici. Wanndy, 26 anni, è accusato di reclutamento combattenti e ricerca fondi per lo Stato Islamico, non solo in Malesia, ma anche in Siria.
Nel giugno 2016, il ventiseienne ha coordinato l’attacco terroristico presso un nightclub a Selangor. Gli autori dell’attacco sono stati condannati a ventitre anni di prigione, mentre Wanndy rimane tuttora a piede libero.
L’uomo si è dimostrato molto attivo anche in Siria, dove ricopre il ruolo di capo maggiore del gruppo di combattenti malesi Khatibah Nusantara, affiancando persino il leader Abu Bakr al-Baghdadi.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/malaysia-local-terrorist-placed-wanted-list-us/#i3wfdoRUR0O3qimZ.97
13 aprile, Thailandia – Sciolto di divieto di raduno per i partiti politici
Il Primo Ministro thailandese ha dichiarato che il governo militare abolirà il divieto di raduno per i partiti politici in vista delle elezioni generali programmate per il prossimo anno.
Nella giornata di mercoledì 12 aprile, Prayuth Chan-ocha ha sottolineato che l’organizzazione delle elezioni avrà inizio il prossimo anno, ma non prima della cerimonia di cremazione del Re Bhumibol Aduyadej. Si pensa che la cerimonia avrà luogo nel mese di ottobre.
“Nel 2018 verranno organizzate le elezioni e i partiti politici potranno riunirsi liberamente” ha affermato .
Con questa dichiarazione, il Primo Ministro (ex capo militare) ha concesso per la prima volta ai partiti civili la possibilità di riunirsi e tenere incontri.
Nel 2014, il colpo di stato organizzato dall’esercito ha posto fine all’amministrazione del Primo Ministro Yingluck Shinawatra, democraticamente eletto dal popolo. Il colpo di stato è stato dichiarato un’azione necessaria al fine di portare a termine i numerosi conflitti politici.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/thai-junta-lift-gathering-political-parties-2018-elections/#4m34Ihs4giDjKi5t.97
14 aprile, Cambogia – Cambogia risponde alle accuse: “Tentativo di boicottaggio statunitense”
Il Ministro degli Esteri ha risposto alle recenti accuse mosse dalla comunità internazionale, definendole unicamente un tentativo da parte dei governi occidentali, NGOs e giornalisti di cospirazione contro il governo cambogiano.
In un documento ufficiale, il Ministro accusa a sua volta una serie di attori politici, tra cui gli Stati Uniti, di diffusione di notizie false ai danni del governo locale e tentativo di boicottaggio dello stesso.
Nello specifico, il Ministro accusa gli Stati Uniti di “campagna di disinformazione”. In seguito all’elezione del nuovo presidente Donald Trump, le critiche e gli attacchi rivolti agli Stati Uniti si stanno fortemente inasprendo.
In risposta alle accuse cambogiane, David Josar, portavoce dell’ambasciata statunitense, ha dichiarato come segue: “ Incoraggiamo il governo cambogiano a non sprecare energie su teorie infondate e a dedicarsi con più efficacia ai bisogno del suo popolo e ad assicurarsi che le prossime elezioni siano libere e corrette”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/cambodia-slams-critics-accuses-us-regime-change-plot/#hmkQDaAlcZo4OMeI.97
Featured Image Source: Asian Correspondent