Rassegna settimanale 3-9 Aprile: Sud Est Asiatico
3 aprile, Birmania – Il governo di Suu Kyi perde il sostegno delle minoranze etniche
Dopo un anno dalla sua salita al governo, Aung San Suu Kyi continua a detenere il sostegno nell’area di Yangon, tuttavia, perde l’approvazione tra le minoranze etniche.
Il partito National League for Democracy (NLD) di Suu Kyi ha ottenuto circa metà dei seggi nelle elezioni straordinarie. Il risultato è un primo indicatore del sostegno per la sua amministrazione, nonostante i crescenti conflitti armati tra i gruppi etnici minoritari e la lenta crescita economica.
L’ NLD ha ottenuto 9 dei 19 seggi nel parlamento nazionale e regionale in momento in cui Suu Kyi cerca di dimostrarsi all’altezza delle aspettative internazionali.
Con fatica il governo birmano sta cercando di introdurre riforme democratiche, risollevare l’economia birmana e risolvere i conflitti lungo i confini. Tuttavia, secondo studi internazionali, sta crescendo il discontento tra la popolazione, in particolare tra le minoranze etniche.
Il risultato delle elezioni straordinarie non va però ad influire sul bilanciamento dei poteri all’interno del Parlamento, dove l’NDL detiene una grande maggioranza, dimostrando così il sostegno al governo in un paese dove sondaggi pubblici a livello nazionale non sono disponibili.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/burma-suu-kyi-govt-retains-strongholds-loses-minority-backing-polls/#5omKBustF35HSYEY.97
4 aprile, Malesia – Pressioni alle indagini in seguito alla morte misteriosa di cento detenuti
Un gruppo internazionale per la difesa dei diritti umani ha richiesto al governo malese di fare chiarezza sulla misteriosa morte di più di cento detenuti negli ultimi anni, tra cui immigrati del Bangladesh e Rohingya, detenuti nei centri di immigrazione del Paese.
I documenti ufficiali attestano la morte di 118 stranieri nei centri di immigrazione tra il 2015 e il 2016.
“Una morte in un centro di immigrazione è inaccettabile. Più di cento morti sono completamente imperdonabili.” Ha dichiarato Amy Smith, direttore esecutivo del gruppo “ E’ necessario esigere una risposta immediata da parte del governo malese.”
Un report governativo afferma che si sono verificate 83 morti nel 2015 e altre 35 fino al 20 dicembre 2016. Le cause della morte sono sepsi o shock settico e leptospirosi – un batterio che causa infezioni polmonari e disturbi cardiaci.
Le autorità non dichiarano invece la causa della morte per circa 50 dei casi elencati.
“Non possiamo far finta di niente. I colpevoli devono assumersi le proprie responsabilità.” Ha dichiarato Smith.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/malaysia-urged-investigate-inexcusable-deaths-100-immigration-detainees/#hPotWuuPKoWFqSPK.97
5 aprile, Indonesia – Nazioni Unite: mutilazioni dei genitali e matrimoni precoci inaccettabili
Un report speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla salute in Indonesia ha messo in evidenza la netta disparità tra i sessi e, in particolare, il problema dei matrimoni precoci e delle mutilazioni dei genitali.
Il report ha, inoltre, enfatizzato la necessità di migliorare l’accesso alle cure mediche per le donne e le ragazze, in particolare una maggiore sensibilizzazione all’educazione sessuale (a causa dell’alto livello di diffusione dell’HIV/AIDs) e un’implementazione dei servizi per la cura mentale.
Dall’analisi della situazione sanitaria indonesiana emerge che certi gruppi, tra cui le donne, sono ancora soggetti a violenza e discriminazione.
“Il servizio sanitario, in particolare quello indirizzato alle donne, e l’educazione sessuale sono influenzati da certi gruppi che continuano ad opporsi alle politiche, agli strumenti e ai meccanismi per la promozione di metodi anticoncezionali.” Ha dichirato Dainius Puras, editore del report.
Viene stimato che a circa 60 milioni di donne indonesiane è stata praticata la circoncisione genitale.
Puras sottolinea, inoltre, la necessità di sviluppare un sistema di servizi per la cura mentale che “ prevenga e curi comuni problematiche mentali a livello locale e che rispetti i diritti delle persone affette da disturbi psico-sociali e disabilità intellettive.”
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/indonesia-child-marriage-genital-cutting-unacceptable-un/#J5Zd24TOAOLQOg4b.97
6 aprile, Birmania – Aung Suu Kyi nega la pulizia etnica: “Non sono Madre Teresa”
Durante un’intervista con la BBC, la leader del Paese ha negato l’esistenza di qualsiasi progetto di pulizia etnica contro la minoranza musulmana Rohingya.
Nel passato Aung San Suu Kyi era stata alla guida di un movimento a favore della democrazia e dei diritti umani, lottando con forza contro la dittatura militare in Birmania. Oggi, invece, viene fortemente criticata dalla comunità internazionale per non aver riconosciuto e condannato la persecuzione dei Rohingya.
Suu Kyi ha dichiarato: “ Mi occupo solo di politica. Non sono Margaret Thatcher, ma non sono Madre Teresa.”
Le forze militari birmane sono accusate dalle Nazioni Unite di violazione dei diritti umani nei confronti della minoranza Rohingya nello stato del Rakhine, in particolare di omicidi di massa e stupri di gruppo.
“Penso che ci sia molta ostilità. Musulmani uccidono musulmani, come se stessero pensando di collaborare con le autorità.” Ha dichiarato la leader nella giornata di mercoledì 5 aprile.
Durante l’intervista, Suu Kyi ha aggiunto: “ Non penso di aver fallito, ritengo che non sia in corso alcun tentativo di pulizia etnica. “Pulizia etnica” è un termine troppo forte per descrivere quello che sta succedendo. Si tratta di persone che sono schierate in parti diverse.”
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/im-no-mother-teresa-says-suu-kyi-denying-ethnic-cleansing/
7 aprile, Filippine – Implementazione delle strutture militari
Le autorità militari hanno dichiarato che procederanno all’implementazioni delle strutture militari presenti nel Mar Cinese Meridionale. In adesione a un codice informale che regola le dispute nelle acque contese del 2002, le Filippine hanno dichiarato che questa decisione non è volta all’occupazione di nuovi territori.
Diversamente, nella giornata di giovedì 6 aprile, il Presidente Duterte ha ordinato alle truppe di occupare alcune isole disabitate nelle acque contestate, asserendo la sovranità dello stato filippino.
Le autorità militari hanno successivamente chiarito il commento del Presidente per cercare di contenere la reazione cinese e non esacerbare le esistenti dispute.
“ L’ordine del presidente è stato molto chiaro. Occupare solo aree che già rivendichiamo. […] Le Filippine non possono farlo. Non possono occupare nuovi territori nelle Spratly in base all’accordo del 2002.” Ha dichiarato un comandante della marina militare.
Il portavoce delle forze armate, Restituto Padilla, ha cercato di chiarire ulteriormente il commento del Presidente, affermando: “Il Presidente intendeva aree già occupate.”
La Cina rivendica quasi la maggior parte del Mar Cinese Meridionale. Allo stesso modo, rivendicazioni di sovranità vengono esposte da Brunei, Malesia, Filippine, Vietnam e Taiwan.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/philippines-military-upgrade-facilities-not-occupy-new-areas-disputed-sea/
8 aprile, Filippine- Terremoto innesca la paura per uno tsunami
A causa di una serie di scosse sull’isola principale di Luzon, centinaia di persone, residenti nella zona costiera di una provincia a sud della capitale filippina, hanno deciso di dirigersi in zone sopraelevate, temendo il verificarsi di uno tsunami.
Tre scosse di magnitudo crescente (da 5.0 a 5.9) hanno colpito la provincia di Batangas, circa 90 km da Manila, alle ore 15:00 di sabato 8 aprile, per un periodo di tempo di circa 20 minuti.
“Gli abitanti dei villaggi costieri sono stati fatti evacuare in zone sopraelevate dopo le scosse” ha dichiarato Lito Castro, Responsabile del consiglio distrettuale per le emergenze, a una radio locale “ Le persone temevano che il terremo avesse potuto provocare uno tsunami.”
Renato Solidum, Capo dell’istituto vulcanologico delle Filippine, ha affermato che l’evento è definito uno “sciame di terremoti” in una faglia locale, ma non abbastanza forte da causare uno tsunami.
“Questi sciami sono eventi naturali. Non ci aspettiamo un terremoto di grandi dimensioni in quest’area.” Ha aggiunto.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/philippines-three-quakes/
9 aprile, Indonesia – Uccisi sei sospetti militanti dello Stato Islamico
Nella giornata di sabato 8 aprile, le autorità di polizia locali hanno ucciso sei persone sospettate di essere membri di un gruppo simpatizzante lo Stato Islamico.
Il livello di allerta delle forze di sicurezza è aumentato in seguito al rafforzamento del radicalismo religioso, ispirato dalla propaganda dello Stato Islamico.
Durante la fuga, i sei sospetti hanno abbandonato il proprio veicolo presso un villaggio nell’area di Tuban, scappando a piedi in una piantagione. Gli uomini sono stati uccisi a seguito di un confronto a fuoco con la polizia.
“Alle ore 17:00 siamo stati in grado di immobilizzare tutti i sospetti. […] Abbiamo provato a fermare quel veicolo, ma non si è fermato. Gli uomini all’interno hanno iniziato a sparare agli agenti.” Ha dichiarato Frans Barung Mangera, portavoce della polizia di Java, aggiungendo che una scatola di proiettili 9 mm è stata poi rinvenuta all’interno del veicolo.
La polizia indonesiana sta affrontando con efficienza il radicalismo islamico, rafforzato negli ultimi anni dalla propaganda dello Stato Islamico.
L’incidente più grave verificatosi nel Paese risale al gennaio scorso quando un gruppo di quattro kamikaze e uomini armati hanno attaccato un’area commerciale nel centro di Jakarta.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2017/04/indonesia-police-kill-suspected-militants/#DvAU0LvZ6kp5xi61.97
Featured Image Source: Asian Correspondent