Rassegna settimanale 20-26 marzo: Cina e Corea del Nord

Rassegna settimanale 20-26 marzo: Cina e Corea del Nord

20 marzo, Cina  – Dopo il re saudita, la Cina accoglie cordialmente il primo ministro di Israele

La Cina ha accolto il Presidente israeliano Benjamin Netanyahu alcuni giorni dopo aver ospitato il re dell’Arabia Saudita Salman e la firma di un accordo di un valore di 65 miliardi di dollari con Riyadh. La Cina ha cosi intensificato il suo impegno  con il Medio Oriente.
La Cina ha tradizionalmente giocato un  ruolo marginale nei conflitti e nella diplomazia in Medio Oriente, nonostante la sua dipendenza dalla regione per il petrolio. Oggi sta cercando di essere più coinvolta, per esempio attraverso i suoi sforzi di porre fine alla guerra civile in Siria, e di descriversi come un onesto mediatore senza il bagaglio storico che gli Americani e gli Europei hanno nella regione.
Durante l’incontro, i leader dei due paesi hanno concordato di intensificare i dialoghi di libero scambio.
Gli inviati cinesi hanno visitato occasionalmente Israele e i territori palestinesi ma gli sforzi cinesi di mediare o svolgere un ruolo nella disputa di lunga data, non hanno mai portato a risultati concreti.
Il Medio Oriente  è pieno di rischi per la Cina, un paese che ha poca esperienza di navigazione nelle tensioni religiose e politiche che frequentemente scuotono la regione.
La Cina ha anche stretti legami con l’Iran, il cui programma nucleare ha seriamente allarmato Israele.
A porte chiuse, la Cina e Israele hanno stretti legami di sicurezza, raramente discussi in pubblico.

Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/us-china-israel-idUSKBN16R0XX

21 marzo , Corea del Nord –  La Corea del Nord ‘accelera’ il piano nucleare ed è ‘non ha paura’ di altre sanzioni USA

La Corea del Nord non ha nulla da temere da qualsiasi mossa degli Stati Uniti di ampliare le sanzioni volte a tagliare fuori lo stato dal sistema finanziario globale. La Corea perseguirà “un’accelerazione” del programma nucleare e missilistico.
Questo include un preventivo primo colpo nucleare e un missile ballista inter-continentale (ICBN), secondo quanto dichiarato da Choe Myong-nam, vice ambasciatore nella missione nord coreana per le Nazioni Unite a Ginevra.
L’amministrazione Trump sta prendendo in considerazione delle sanzioni radicali come parte di una grande revisione delle misure per contenere la minaccia nucleare e missilistica della Corea del Nord.
Secondo Choe, tutto ciò deriva dalla visita del segretario di stato Rex Tillerson in Giappone, Corea del Sud e Cina.
La Corea del Nord è stata sotto sanzioni per “mezzo secolo”, ma lo stato comunista sopravvive, ponendo l’accento sull’autosufficienza.
Choe ha denunciato esercitazioni militari annuali congiunte attualmente svolte dagli Stati Uniti e Corea del Sud sulla penisola divisa e ha criticato le osservazioni di Tillerson durante i suoi colloqui con alleati regionali la scorsa settimana.
Secondo quanto detto da Choe, i colloqui di Tillerson erano volti a decidere azioni militari sulla Corea del Nord. Questa, ha respinto i reclami di Washington e di Seoul, che hanno definito le esercitazioni militari come difensive. Queste implicano bombardamenti nucleari strategici e un sottomarino nucleare che recentemente è entrato nei porti sud coreani.
Alla luce delle enormi forze militari coinvolte nelle esercitazioni congiunte, la Corea del Nord, secondo Choe, non ha altra scelta che continuare l’accelerazione dei programmi.

Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2017/mar/21/north-korea-nuclear-weapons-us-sanctions

22 marzo, Cina – La Cina nega i rapporti di costruzione sull’argine contestato

Il Ministero degli Esteri cinese ha negato i rapporti secondo i quali la Cina inizierà quest’anno i lavori preparatori per una stazione di monitoraggio ambientale sul contestato Scarborough Shoal nel Mar Cinese Meridionale.
La Cina ha sequestrato l’argine, che è nord-est delle isole Spratly, nel 2012 e ha negato l’accesso ai pescatori filippini. Ma dopo che il presidente Rodrigo Duterte ha visitato la Cina lo scorso anno, questa ha permesso loro di tornare alla zona di pesca tradizionale.
All’inizio di questo mese, Xiao Jie, il sindaco di quello che la Cina chiama Sansha City, ha affermato che  la Cina prevede di iniziare i lavori preparatori quest’anno per costruire stazioni di monitoraggio ambientale su un certo numero di isole, tra cui Scarborough Shoal.
Sansha City è il nome  che la Cina ha dato ad una base amministrativa per le isole e gli scogli del Mar Cinese Meridionale da essa controllati.
Le Filippine hanno chiesto formalmente all’ambasciata cinese a Manila di spiegare i rapporti circa i progetti di costruzione per Scarborough Shoal, in seguito al fatto che la menzione all’argine nella versione online del documento, è stata rimossa.
Il portavoce del ministro degli Esteri filippino Charles Jose, durante un’intervista alla radio, ha dichiarato che è importante per le Filippine rafforzare la consapevolezza delle proprie capacità di difesa e del settore marittimo.

Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/us-southchinasea-china-philippines-idUSKBN16T0TZ

23 marzo, Cina – La Banca Europea degli Investimenti finanzia più eco-progetti in Cina

La Banca Europea degli Investimenti (BEI) mira a fornire 500 milioni di euro di finanziamento in progetti ambientali o legati al clima in Cina quest’anno. Allo stesso tempo, si stanno esplorando opportunità di co-investimento con le banche cinesi in progetti verdi oltremare. La Banca sta espandendo gli investimenti in Cina nelle aree di trasporto urbano, silvicoltura e nell’efficienza energetica.
Il vice presidente della banca Jonathan Taylor ha dichiarato in una conferenza stampa, che numerosi progetti di prossima realizzazione legati al clima sono attualmente in esame e si aspettano di essere finanziati nei prossimi mesi.
La BEI sta inoltre discutendo con la Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture un numero di iniziative di co-finanziamento in altri paesi, incluso un progetto di trasporto verde nel paese asiatico.
Taylor sta conducendo una delegazione della BEI per una visita di cinque giorni in Cina, dove si terranno colloqui con il Ministero delle Finanze, la Banca popolare della Cina, così come la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, su vecchie e nuove iniziative per sostenere congiuntamente gli investimenti sul clima.
Il Fondo Europeo degli Investimenti, una filiale della BEI, sta inoltre cooperando con il Fondo della Via della Seta in Cina per fornire finanziamenti alle imprese innovative europee.

Fonte: China Post, http://www.chinapost.com.tw/china/china-business/2017/03/23/494056/European-Investment.htm

24 marzo, Cina – Hong Kong probabilmente opterà per la scelta di Pechino per il leader, in mezzo al malessere economico

Hong Kong probabilmente selezionerà il candidato favorito di Pechino come suo prossimo leader che, alcuni dicono, dividerà ulteriormente la città dove le famiglie della classe media sono diventate sempre più ostili alle tensioni politiche e alle difficoltà economiche.
All’ex colonia britannica, governata sotto il regime “un paese, due sistemi”, è stato promesso un alto grado di autonomia e il diritto di scegliere il suo capo esecutivo, quando è stata trasferita al governo comunista cinese nel 1997.
Domenica, 20 anni dopo, solo 1.200 persone su un comitato elettorale composto da lealisti di Pechino voteranno per il prossimo leader del centro finanziario asiatico che ha visto settimane di proteste di strada, a volte violente nel 2014, chiedendo il suffragio universale.
Si ritiene largamente che l’ex funzionario statale Carrie Lam vinca, grazie al sostegno di Pechino. L’ex capo della finanza John Tsang invece, più popolare nella città, si prevede ottenga circa un quarto dei voti.

Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/us-hongkong-election-economy-idUSKBN16V0CT

25 marzo, Cina – Il partito di Taiwan accusa la Cina per ‘ansia e panico’ sull’uomo scomparso

Il fallimento della Cina a rispondere sulla questione di un uomo di Taiwan scomparso sulla terraferma sta causando alla sua famiglia “ansia e panico”.
La preoccupazione è cresciuta a Taiwan per la sorte di Lee Ming, un lavoratore in un centro di formazione professionale, noto per il sostegno dei diritti umani in Cina, scomparso domenica dopo esser entrato nella città cinese di Zhuhai attraverso la città costiera di Macao.
Il Partito Democratico Progressista di Taiwan ha affermato che le autorità cinesi avevano ripetutamente dichiarato che avrebbero protetto i diritti delle persone di Taiwan sul continente in conformità alla legge.
Il partito, nella sua dichiarazione sulla scomparsa di Lee, ha affermato che dopo sei giorni, non v’è stata alcuna risposta ufficiale da parte della Cina alle richieste di consultazioni in merito alla ricerca del governo taiwanese e della sua famiglia.
Il partito ha invitato le autorità cinesi a rispondere prontamente alle richieste di cooperazione e di proteggere efficaciamente i diritti umani e non aumentare il rischio del popolo taiwanese che viaggia in Cina.

Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/us-taiwan-china-idUSKBN16W08W

26 marzo, Cina – Nessuna sorpresa: la preferenza di Pechino Lam è stata scelta come il leader di Hong Kong

Il comitato di Hong Kong ha scelto l’ex numero 2 del governo Carrie Lam a essere il prossimo leader della città cinese semiautonoma.
I 1194 membri del comitato elettorale hanno scelto Lam come nuovo capo esecutivo. Sarà il primo leader donna per la città, e la quarta dalla fine del controllo coloniale britannico.
La sua vittoria non è stata una sorpresa perché la leadership comunista cinese aveva fatto pressioni sul comitato, dominato da élite filo-Pechino, per sostenere la sua candidata.
Gli attivisti pro-democrazia hanno criticato il sistema come un’elezione “falsa”. Ciò è stato oggetto di enormi proteste nel 2014.
Lam ha vinto con 777 voti, mentre il suo rivale, l’ex Segretario finanziario John Tsang, ha ottenuto 365 voti.

Fonte: China Post, http://www.chinapost.com.tw/china/local-news/hong-kong/2017/03/26/494304/No-surprise.htm

Featured Image Source: China Post