Rassegna settimanale 20 – 26 febbraio: Africa Subsahariana
20 febbraio – Sud Sudan: E’ stato dichiarato lo stato di emergenza
La carestia è stata dichiarata in parte del Sud Sudan, soprattutto nei territori dello Unity State, la parte settentrionale dello stato. La carestia, causata dalle guerre continue e da un’economia al collasso, ha lasciato senza cibo ben 100,000 persone, mentre un altro milione di persone è a rischio carestia.
Un’imminente azione umanitaria è necessaria per impedire un’escalation nella catastrofe.
La carestia, si estende all’intero Corno d’Africa coinvolgendo – secondo i dati di Wfp e Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) – più di 17 milioni di uomini, donne e bambini tra Gibuti, Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan e i limitrofi Uganda e Kenya, dove i campi profughi sono diventati enormi agglomerati di tende e baracche nei quali proliferano malattie e violenza.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/global-development/2017/feb/20/famine-declared-in-south-sudan
22 febbraio – Somalia: Farmajo accolto dalla comunità internazionale
Mohamed Abdullahi Mohamed, detto Farmajo, è ufficialmente il nuovo presidente della Somalia. La cerimonia di insediamento si è svolta, per il timore di attacchi di al Shabaab, in un angolo dell’aeroporto di Mogadiscio. Il presidente che ha inviato un messaggio alle giovani reclute del gruppo jihadista: “Dico a quelli che hanno fatto una scelta sbagliata di tornare nel proprio paese, siamo pronti a dargli il sostegno di cui hanno bisogno e di integrarli all’interno della comunità, trovare un lavoro e avere una vita pacifica. A quelli che scelgono di stare dalla parte di Al Qaeda, Al Shabaab e Isil dico il vostro tempo è finito”.
Alla cerimonia sono presenti i rappresentanti di 124 paesi. Tra gli altri temi toccati dal capo dello Stato la lotta contro la carestia che sta colpendo le regioni settentrionali del paese e la disoccupazione: “la disperazione – ha detto – ha portato troppi giovani a lasciare la Somalia”.
Fonte: Al Jazeera
23 febbraio – Nigeria: Fondi umanitari per combattere l’insicurezza alimentare
A Oslo la Conferenza dei donatori per il lago Ciad ha raccolto 636 milioni di euro per il prossimo triennio in aiuti umanitari. L’obiettivo è fare fronte all’emergenza nella regione che è a rischio carestia, acausa dei cambiamenti climatici e delle devastazioni causate da Boko Haram che hanno provocato l’esodo di oltre due milioni di persone. Mezzo milione di bambini al di sotto dei cinque anni sono infatti colpiti dalla malnutrizione e l’insicurezza alimentare riguarda oltre 7 milioni di persone.
“Per decenni, le persone in questa regione hanno lottato troppo spesso da sole contro la povertà e gli effetti dei cambiamenti climatici. L’offensiva di Boko Haram ha causato lo spopolamento del territorio. Ora c‘è una grave crisi alimentare e nutrizionale”, ha detto il Ministro degli Affari Esteri del Regno di Norvegia Børge Brende.
Fonte: Reuters
Link: http://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN1620HS
24 febbraio – Sudafrica: Proteste xenofobe anti-immigrati
Gas lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma sono stati usati dalla polizia sudafricana per disperdere centinaia di manifestanti scesi in piazza a Pretoria per protestare contro la presenza di immigrati clandestini. I manifestanti in risposta allo scontro, hanno dato alle fiamme copertoni e altri oggetti, bloccando diverse strade della capitale.
Gli stranieri sono accusati di alimentare la criminalità e rubare il lavoro ai sudafricani. Nel Sudafrica povero e dalle profonde disuguaglianze sociali cresce il malcontento nei confronti dei migranti arrivati dall’Africa in cerca di condizioni migliori.
Non è il primo scontro xenofobo, a Pretoria infatti nelle scorse settimane 30 negozi di proprietà di stranieri sono stati dati alle fiamme. Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha fortemente condannato queste violenze.
Fonte: CNN
Link: http://edition.cnn.com/2017/02/24/world/south-africa-anti-immigrant-protests/