Rassegna settimanale 30 gennaio - 5 febbraio: Africa Subsahariana

Rassegna settimanale 30 gennaio – 5 febbraio: Africa Subsahariana

30 gennaio – Kenya: Centinaia di rifugiati colpiti dall’ordine di Trump

Lo scorso 27 gennaio, il neo presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con il quale viene impedito temporaneamente l’ingresso negli Stati Uniti alla maggior parte dei rifugiati e sospeso il rilascio dei visti per i cittadini che provengono da sette Paesi quali: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. L’eccezione riservata alle “minoranze religiose” – come le comunità cristiane provenienti da questi territori – ha svelato il malcelato tentativo di impedire ai musulmani provenienti da questi Paesi di raggiungere il suolo americano.

Sono stati centinania i rifugiati somali in Kenya che stavano partendo per gli Stati Uniti per ricominciare una nuova vita, ad esser rimasti bloccati in aeroporto. I rifugiati in questione, i cui dati erano stati analizzati sia da ufficiali delgli Usa che delle Nazioni Unite, per un periodo che va dai 7 ai 10 anni, avevano ottenuto lo status di rifugiati ed il permesso per un reinsediamento negli Stati Uniti. Ben 26.000 persone sono state colpite da questa misura.

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/world/2017/jan/30/refugees-in-kenya-may-face-return-to-somalia-after-us-travel-ban

01 febbraio – Zimbabwe: Mawarire incarcerato al rientro dagli USA

Un tribunale dello Zimbabwe ha negato la liberazione su cauzione del religioso Evan Mawarire, considerato uno dei leader carismatici dell’opposizione. Il pastore aveva fatto ritorno ieri a sorpresa dagli Stati Uniti, dove era fuggito la scorsa estate per evitare ripercussioni dopo la campagna di proteste #ThisFlag, venendo arrestato subito dopo il suo atterraggio all’aeroporto di Harare. Il pastore sarebbe stato arrestato per “il sospetto ragionevole” che abbia commesso il crimine di sovversione e rischia una condanna fino a 20 anni.Il processo dovrebbe iniziare il 17 febbraio prossimo.

Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ritiene Mawarire responsabile per le violenze avvenute nel corso delle fortissime proteste dello scorso luglio, quando i manifestanti avevano organizzato la completa chiusura di scuole, negozi e imprese in tutto il paese.

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/world/2017/feb/01/zimbabwean-pastor-evan-mawarire-anti-mugabe-protests-arrested-harare

02 febbraio – Repubblica Democratica del Congo: Muore l’oppositore storico di Kabila

È morto all’età di 84 anni Étienne Tshisekedi, figura storica dell’opposizione della Repubblica Democratica del Congo. Il decesso è avvenuto in un ospedale di Bruxelles in circostanze che non sono state rese pubbliche. Tshisekedi viene a mancare in un momento particolarmente delicato, cioè mentre è in corso il negoziato per avviare la transizione politica, con complesse trattative tra l’opposizione e la maggioranza che appoggia il Presidente Joseph Kabila, al potere dal 2001. Tshisekedi era stato lo sfidante di Kabila alle presidenziali del 2001, caratterizzate da gravi irregolarità, non aveva mai riconosciuto la vittoria dell’attuale Capo dello Stato e si era dichiarato Presidente eletto.

Fonte: Reuters

Link: http://www.reuters.com/article/us-congo-tshisekedi-idUSKBN15G5D1

03 febbraio – Dall’Africa verso il Mediterraneo

Più di 1,300 migranti sono stati salvati in 13 missioni distinte venerdì nel Mediterraneo, portando il numero delle persone aiutate in questi ultimi 3 giorni a più di 2,600, secondo la guardia costiera Italiana. I migranti sono stati aiutati da una squadra congiunta formata da guardia costiera italiana, la marina italiana ed inglese, barche appartenenti a non-government organisations. La tratta dalla Libia attraverso il Mediterraneo fino all’Italia è la principale rotta europea per i migranti. Almeno 5,000 persone sono morte nel 2016 nel tentative di raggiungere l’Europa.

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/world/2017/feb/03/more-than-1300-migrants-rescued-mediterranean-italian-coast-guard-libya

Somalia: A rischio la vita di 3 milioni di persone a causa di un’ imminente carestia

La Somalia sta affrontando un “very real risk” di carestia, con più di 3 milioni di persone, metà della sua popolazione, che affronta un drammatico livello di insicurezza alimentare nella nazione.  Secondo gli ultimi dati del Food Security and Nutrition Analysis Unit (FSNAU) in Somalia il livello di insicurezza alimentare è allo step precedente solo la carestia. Secondo il rapporto, sono 363,000 i bambini gravemente malnutriti che hanno urgente bisogno di un trattamento medico e cure nutritive. Il deterioramento della situazione è rapido a causa della siccità critica, dell’aumento dei prezzi e della previsione di piogge scarsissime in futuro. Tutto questo richiede una risposta immediata e massiccia.

 

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/global-development/2017/feb/03/somalia-famine-fears-un-call-immediate-massive-reaction