Rassegna settimanale 23 – 29 gennaio: Africa Subsahariana
24 gennaio – Uganda: Il Paese che accoglie i rifugiati
Il campo Bidi Bidi è stato aperto 6 mesi fa ed è diventato già il secondo campo più grande del mondo. Contiene più di un quinto di tutti i Sud Sudanesi che stanno scappando dalla spirale di violenza riniziata a luglio dello scorso anno. L’Uganda può vantare di un’unica e straordinaria politica a favore dei rifugiati. Qui infatti essi possono lavorare, viaggiare e mischiarsi con le varie comunità locali senza alcun tipo di restrizione. Alle famiglie viene dato un appezzamento di terra di 30 mt per poter costruirsi una casa e poter coltivare qualcosa.
Fonte: The Guardian
25 gennaio – Somalia: Attacco terrosistico di Al-Shaabab
In Somalia sono almeno quattordici le vittime e una ventina i feriti, tra civili e guardie della sicurezza, dell’attentato a Mogadiscio rivendicato da Al-Shaabab, gruppo somalo legato ad Al-Qaeda. L’attentato si è svolto nell’hotel Dayah, frequentato da imprenditori e personaggi di spicco, dove è esploso prima un camion bomba kamikaze davanti all’ingresso, poi un’autobomba nel parcheggio. Alcuni terroristi sono entrati nell’edificio armati di kalashnikov e hanno aperto il fuoco. Al-Shaabab continua a colpire e negli ultimi due anni sono morte oltre 50 persone in attacchi in diversi alberghi di Mogadiscio.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2017/jan/25/several-dead-after-militants-storm-mogadishu-hotel
27 gennaio – Kenya: Al Shabaab colpisce una base militare
Un nuovo attacco da parte del gruppo jihadista al Shabaab, è stato condotto contro una base militare keniota nella città di Kulbiyow, nel sud della Somalia. Al Shabaab ha rivendicato l’attacco attraverso la propria emittente radio “Andalus”, sostenendo che almeno 57 militari sono stati uccisi durante l’assalto. Un portavoce dell’esercito keniota, ha riferito che gli aggressori non sono riusciti ad espugnare la base, che l’attacco è stato respinto. Lo stesso portavoce ha poi confermato che gli aggressori hanno utilizzato veicoli carichi di esplosivo. Le truppe del Kenya sono coinvolte in un’operazione di “pacificazione intensiva” contro al Shabaab in Somalia, sostenuta dall’aviazione e dalle le truppe di terra.
Fonte: Al Jazeera
Link: http://www.aljazeera.com/news/2017/01/al-shabab-kenyan-troops-170127065454321.html
28 gennaio – Gambia: L’Ecowas procede per il ritiro graduale delle truppe
Adama Barrow è tornato in Gambia dopo esser stato mandato in Senegal dall’Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, che temeva per la sua incolumità. Per assicurarsi che la transizione si svolga in modo pacifico e che dalla Guinea Equatoriale in cui è fuggito, Yahya Jammeh non tenti di orchestrare un colpo di stato, Barrow ha chiesto all’Ecowas di lasciare in Gambia un contingente militare per un periodo di sei mesi. A preoccupare Barrow è soprattutto la Guardia Repubblicana, un corpo di 400 uomini, da sempre fedelissimi all’ex presidente. Tuttavia la Economic Community of West African States (ECOWAS) ha appena comunicato che inizierà a diminuire gradualmente il numero di truppe dispiegate in Gambia dopo l’operazione chiamata ‘Micega’.
Fonte: Africa News