Rassegna settimanale 2 – 8 gennaio: Africa Subsahariana
5 gennaio – Camerun: Survival International contro WWF per violazioni di diritti umani
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha deciso di avviare un procedimento sull’operato del WWF che, secondo le accuse della ong Survival International, avrebbe finanziato violazioni dei diritti umani in Camerun ai danni delle popolazioni pigmee Baka. Una contesa che oppone da tempo Survival e Wwf, con reciproci scambi di accuse. Già nel febbraio del 2016 Survival aveva denunciato abusi, maltrattamenti, umiliazioni e persecuzioni perpetrate contro i Baka da parte di squadre anti-bracconaggio finanziate dal Wwf, portando numerosi esempi e testimonianze a sostegno delle accuse. I Baka sono un popolo di cacciatori-raccoglitori che inizialmente conduceva uno stile di vita semi-nomade, trasformato poi in sedentario a causa della deforestazione. Il Wwf ha avuto un ruolo centrale nella creazione da parte del governo del Camerun delle tre aree protette – Lobeke, Boumba Beck e Nkié, a causa delle quali si sono innescati i conflitti. In queste aree i Baka si sono visti così negare l’accesso alla loro terre di caccia ancestrali, questo ha portato allo scontro congli ecoguards, esponendoli alla loro repressione. Le testimonianze di Survival parlano di rappresaglie e raid notturni dei rangers, in cui sarebbero stati maltrattati anche donne e bambini. Survival considera il Wwf direttamente responsabile perché non si è limitato solo alla creazione delle riserve, ma oggi si occupa anche della formazione del personale e assicura larga parte del budget di funzionamento delle aree protette.
Il WWF respinge tutte le accuse, ammettendo però che “resta ancora molto lavoro da fare”. Infatti l’organizzazione sostiene di aver cercato di verificare gli eventuali abusi nel corso degli anni. In particolare avrebbe avviato indagini e chiesto alle autorità camerunesi di controllare meglio le squadre antibracconaggio, offrendo loro formazione in materie di rispetto e tutela dei diritti umani, e chiedendo al governo di Yaoundé di impiegare proprio i Baka come guardiani.
Fonte: The Guardian
6 gennaio – Costa d’Avorio: Riesplodono le violenze
Riesplode la violenza e la rivolta militare in Costa D’Avorio. Violenti sparatorie sono scoppiate giovedì notte nella città di Bouaké, nel centro del Paese. I disordini riguardano anche altre due zone del paese.
La città già nel 2002 fu teatro di ribellione in segno di protesta contro la smobilitazione dell’esercito. Lo scontento all’interno delle Forze Armate della Costa d’Avorio sta di nuovo montando per i massicci congedi forzati attuati negli ultimi tempi per ridurre i costi.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-38529308
7 gennaio – Sierra Leone: Gran Bretagna invia truppe per controllare le frontiere
Il ministro della difesa della Gran Bretagna, Michael Fallon, ha dichiarato che il suo governo ha inviato una novantina di militari del 1st The Queen’s Dragoons Guards ‘B’ Squadron in Sierra Leone. I soldati britannici, durante un’esercitazione congiunta con venticinque soldati delle forze armate sierraleonesi (RSLAF) hanno appreso come sopravvivere e combattere nella giungla. Quasi due terzi dei militari britannici destinati all’addestramento si trovano attualmente in Africa, per la preparazione di truppe in vari Stati, in particolare per quanto concerne il controllo delle frontiere, ovviamente per arrestare il flusso migratorio.
L’Unione Europea e la Gran Bretagna sono fermamente convinti che un maggiore controllo delle frontiere di alcuni Stati africani potrebbe ridurre l’arrivo in massa di nuovi migranti economici.
Fonte: Daily Mail
8 gennaio – Africa: Vicini al primo vaccino contro la malaria
Uno studio pubblicato la settimana scorsa sulla rivista Science Translational Medicine ha riscontrato che un vaccino di nuova generazione stimola una risposta immunitaria efficace contro il plasmodium falciparum, il più letale parassita della malaria (detta anche paludismo) a livello globale.
I ricercatori ritengono che lo sviluppo di questo vaccino segni una pietra miliare nella lotta contro la devastante parissitosi. Poichè allo stato attuale, non esiste un farmaco antimalarico che possa dare la certezza assoluta di non venire contagiati, le organizzazioni sanitarie di tutto il mondo concordano sul fatto che un vaccino efficace è necessario al fine di eliminare completamente la malattia.
Fonte: The Guardian
Link: https://guardian.ng/features/new-malaria-vaccine-shows-efficacy-safety-in-humans/