Rassegna settimanale 9-15 gennaio: Cina e Corea del Nord
9 gennaio, Cina – Il tabloid nazionale cinese avverte Trump: la fine della politica “One China” porterebbe la Cina a vendicarsi
Il tabloid cinese Global Times ha avvertito il Presidente eletto che la Cina si vendicherebbe se Trump venisse meno alla politica “One China”, solo poche ore dopo una discussa sosta del presidente taiwanese a Houston.
Il Presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha incontrato i legislatori repubblicani americani senior durante la sua fermata a Houston nel suo viaggio verso l’America Latina dove visiterà Honduras, Nicaragua, Guatemala e El Salvador. Tsai si fermerà a San Francisco il 13 gennaio per poi tornare a Taiwan. La Cina ha chiesto agli Stati Uniti di non permettere al Presidente Tsai di prender parte ad incontri governativi formali nell’ambito della politica “One China”.
Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/us-china-usa-taiwan-idUSKBN14T02Q
10 gennaio, Cina, Trump e Jack Ma discutono sulla creazione di nuovi posti di lavoro di Alibaba negli USA
Il Presidente eletto Donald Trump ha spesso inveito contro la pratica commerciale cinese durante la sua campagna. Ha invece avuto un approccio diverso in seguito al suo incontro con Jack Ma, il miliardario fondatore e presidente esecutivo del grande e-commerce Alibaba Ltd. Trump ha infatti dichiarato che faranno grandi cose insieme. L’incontro è avvenuto alla Trump Tower e anche lo stesso Ma ha dichiarato che l’appuntamento è stato molto proficuo.
I due hanno incontrato per breve tempo i reporter dopo il loro meeting e hanno dichiarato che hanno discusso su piani per creare un milione di posti di lavoro negli Stati Uniti consentendo piccole e medie imprese a vendere in Cina attraverso la piattaforma di Alibaba.
L’incontro si è svolto in mezzo alle tensioni tra Cina e l’amministrazione in arrivo di Trump. Alibaba ha pianificato di estendersi in modo più aggressivo negli Stati Uniti.
Fonte: China Post, http://www.chinapost.com.tw/china/national-news/2017/01/10/489041/Trump-Jack.htm
11 gennaio, Cina – Il Presidente taiwanese tiene sotto controllo i movimenti della portaerei cinese
Il Presidente Tsai Ing-wen che si trova in Nicaragua, tappa del suo tour in America Centrale, è stato informato dagli ufficiali senior della sicurezza nazionale a Taipei sugli ultimi sviluppi della portaerei cinese che sta navigando verso nord attraverso lo Stretto di Taiwan.
Dopo aver ricevuto tutte le informazioni, Tsai ha chiesto alle agenzie della sicurezza nazionale e al Ministero della Difesa Nazionale di continuare a seguire la situazione da vicino. Il Presidente ha inoltre sollecitato l’opinione pubblica a stare calma, assicurando che il governo farà ogni sforzo per garantire la sicurezza nazionale.
Fonte: China Post, http://www.chinapost.com.tw/china/national-news/2017/01/11/489098/President-on.htm
12 gennaio, Cina – Tillerson dichiara che la Cina dovrebbe non essere ammessa nelle isole del Mar Cinese Meridionale
Tillerson, nominato Segretario di Stato dal Presidente eletto Donald Trump, ha fissato un incontro per un confronto potenziale con Pechino, affermando che alla Cina dovrebbe essere negato l’accesso alle isole che lei stessa ha costruito nel conteso Mar Cinese Meridionale.
Tillerson ha dichiarato che il controllo e la costruzione di isole artificiali da parte della Cina nelle acque reclamate dai Paesi vicini è analogo al caso della Russia nei confronti della Crimea.
La Cina rivendica la sovranità su quasi l’intero Mar Cinese Meridionale, avendo costruito sette isole artificiali su scogliere e rocce e allestendo loro con piste di atterraggio militare e di armi contraerei.
Tillerson ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno dando un chiaro messaggio alla Cina: la costruzione delle isole deve terminare e che l’accesso a queste non sarà più ammesso. Secondo Tillerson infatti la Cina mantiene e dichiara il controllo su territori che non sono legittimamente cinesi. La Cina non permetterà agli Stati Uniti di negare l’accesso a ciò che lo Stato cinese considera il suo territorio.
Tuttavia, nella prima risposta ai commenti di Tillerson, il Ministero degli Esteri cinese ha evidenziato l’importanza del rispetto reciproco e della cooperazione con gli Stati Uniti. Le relazioni Cina-Stati Uniti sono basate sul “non confronto, non conflitto, mutuo vantaggio e cooperazione “win win”.
Gli esperti affermano che la Cina è in attesa fino a quando Trump assumerà la presidenza e inizierà a modellare la politica prima di reagire con forza eccessiva.
Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2017/jan/12/no-access-rex-tillerson-sets-collision-course-beijing-south-china-sea
13 gennaio, Cina – I tabloid cinesi affermano che gli Stati Uniti dovranno dichiarare guerra per rendere le isole del Mar Cinese meridionali inaccessibili
Un influente tabloid cinese ha dichiarato, in seguito alla nomina come Segretario di Stato di Rex Tillerson, che bloccare l’accesso cinese alle isole del Mar Cinese Meridionale equivarrebbe a una dichiarazione di guerra.
Tillerson ha affermato che ha voluto inviare un segnale alla Cina riguardante il fatto che il suo accesso alle isole nel disputato Mar Cinese Meridionale non sarà più autorizzato.
Fonte: Reuters, http://www.reuters.com/article/us-china-usa-tillerson-congress-idUSKBN14X0D5
14 gennaio, Cina – Il tempismo della portaerei cinese in rotta verso lo Stretto di Taiwan
Un gruppo di esperti statunitense ha sottolineato la tempistica cinese nell’inviare la sua portaerei nello Stretto di Taiwan a fronte delle relazioni tra Taiwan e la Cina. Secondo il Consiglio delle Relazioni Estere la mossa cinese ha rappresentato un nuovo atteggiamento militare verso Taiwan.
Il gruppo di portaerei cinese Liaoning ha navigato verso lo Stretto di Taiwan, portando Taipei a far decollare aerei da caccia F-16 e navi per “sorveglianza e controllo” del movimento della Liaoning accompagnata da cinque navi da guerra.
Il gruppo di portaerei è tornato a Qingdao dopo l’esercizio di routine nel Mar Cinese Meridionale e tecnicamente non ha virato nelle acque taiwanesi durante il suo viaggio di dieci ore nello Stretto di Taiwan.
Fonte: China Post, http://www.chinapost.com.tw/china/national-news/2017/01/14/489401/Timing-of.htm
15 gennaio, Cina – Pechino respinge il suggerimento di Trump di negoziare la politica “One China”
Il Ministero degli Esteri cinese ha rifiutato nuovamente la proposta del Presidente eletto Donald Trump secondo cui lui potrebbe utilizzare la politica statunitense su Taiwan come merce di scambio tra le due parti.
Il portavoce cinese ha dichiarato che la politica “One China” non è negoziabile. Washington, nel riconoscere Pechino nel 1979, ha mantenuto solo legami ufficiosi con Taiwan, l’isola di autogoverno che Pechino considera suo territorio – uno status quo che Trump ha ripetutamente minacciato di sovvertire dalla sua vittoria alle elezioni.
Il portavoce cinese ha inoltre affermato che la Repubblica Popolare Cinese è l’unico governo legittimo che rappresenta la Cina; questo è il fatto riconosciuto dalla comunità internazionale e nessuno può cambiarlo.
Trump ha dichiarato in un’intervista rilasciata a The Wall Street che tutto può essere negoziato, anche la politica “One China”.
Fonte: China Post, http://www.chinapost.com.tw/china/national-news/2017/01/15/489469/Beijing-rejects.htm
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