Rassegna settimanale 28 novembre-4 dicembre: Sud-Est Asiatico
28 novembre, MALESIA – Liberata la leader del movimento Bersih
Maria Chin Abdullah, leader del movimento Bersih 2.0 è stata liberata dopo 11 giorni di detenzione.
L’accusa per l’arresto era quella di aver infranto il Malaysia’s Security Offences: una legge che dovrebbe proteggere il Paese dalle minacce contro la sicurezza.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/11/malaysia-bersih-2-0s-maria-chin-abdullah-freed/
29 novembre, FILIPPINE – USA riorganizzano la politica di finanziamenti alle Filippine
Gli Stati Uniti hanno cambiato il focus dei finanziamenti alle Filippine, spostando milioni di dollari dall’assistenza alle politiche di controllo sulle droghe ad altri ambiti.
Data la preoccupazione internazionale per le esecuzioni extragiudiziali causate dalla politica di Duterte contro il narcotraffico (più di 2500 persone sono state uccise a partire dalla presa di potere del Presidente il giorno 30 giugno), gli USA hanno deciso di riorganizzare la propria assistenza finanziaria alle Filippine.
Il portavoce del Dipartimento di Stato Americano John Kirby ha dichiarato che gli aiuti sono stati ora indirizzati alla sicurezza marittima e ai corsi di formazioni sui diritti umani per la polizia nazionale.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/11/u-s-shifts-money-away-philippines-police-drug-efforts/
30 novembre, INDONESIA – Manifestazione inter-religiosa a Giacarta: 30,000 partecipanti
L’esercito indonesiano ha organizzato una manifestazione inter-religiosa per tentare di dimostrare l’unità nazionale nonostante le tensioni razziali e religiose che dividono il Paese musulmano più popoloso al mondo.
Secondo le stime della polizia circa 30,000 persone hanno partecipato al raduno presso il monumento nazionale, nella capitale Giacarta. Tuttavia, circa la metà dei partecipanti appartenevano all’esercito o alla polizia.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/11/indonesia-thousands-join-interfaith-rally-military/
1 dicembre, FILIPPINE – Nuovi scontri nel Sud del Paese
Le truppe governative hanno ripreso il controllo di un edificio in disuso nelle Filippine del sud che era stato occupato da militanti Musulmani.
Hanno quindi posto fine ad un assedio durato cinque giorni che ha causato la morte di dozzine di combattenti.
I militanti avevano dichiarato la propria fedeltà allo Stato Islamico.
Il sud del Paese, segnato da decenni di ribellioni, rappresenta la sfida più grande per il Presidente Duterte.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/12/siege-philippines-islamic-state/
2 dicembre, THAILANDIA – Maha Vajiralongkorn incoronato re
Il principe ereditario Maha Vajiralongkorn, 64 anni, è stato incoronato re dopo aver accettato l’invito del Parlamento di succedere al padre Bhumibol Adulyadej, deceduto in ottobre a 88 anni.
Il re Bhumibol era molto amato dal popolo tailandese ed era visto come un pilastro di stabilità nel Paese, segnato da decenni di turbolenze politiche e rapido sviluppo.
L’ascesa del nuovo re preoccupa molti analisti, che temono che quest’ultimo non sarà in grado di gestire il periodo di instabilità causato dalla morte del padre.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/12/thailand-crown-prince-maha-vajiralongkorn-named-new-king/
3 dicembre, FILIPPINE – La senatrice de Lima accusa Duterte
La senatrice filippina Leila de Lima ha accusato il Presidente Rodrigo Duterte di proteggere i signori del narcotraffico.
La senatrice, a sua volta accusata da Duterte di avere legami con il narcotraffico, ha sostenuto che l’attenzione dovrebbe essere al contrario focalizzata sulle azioni del presidente e sulle sue esecuzioni sommarie.
Leila de Lima ha fatto riferimento all’uccisione del sindaco Rolando Espinosa, avvenuta nella sua cella lo scorso mese.
Fonte: Asian Correspondent
4 dicembre, VIETNAM – Inondazioni uccidono 13 persone
Le inondazioni causate dalle piogge torrenziali hanno ucciso almeno 13 persone nel Vietnam centrale.
I media hanno riportato che sei persone sono morte nella provincia di Binh Dinh ed altre quattro nella provincia di Quang Ngai. Più di 10,000 case sono state sommerse.
Le previsioni per i prossimi giorni non sono consolanti: ci si aspetta ancora forti precipitazioni.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/12/floods-kill-13-people-central-vietnam/
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