Rassegna settimanale 7 – 13 novembre: Africa Subsahariana
7 novembre – Sierra Leone: Escluse dalla scuole perchè incinte
In un rapporto pubblicato da Amnesty International viene denunciato che in Sierra Leone migliaia di alunne incinte, vengono escluse dal sistema scolastico principale e dagli esami, e rischiano perchè incinte, di essere lasciate indietro proprio mentre il paese sta uscendo dalla crisi del virus Ebola.
Il rapporto è intitolato “Colpevolizzate e svergognate: a rischio i diritti delle alunne incinte in Sierra Leone” e rivela come il provvedimento emesso ad aprile dal governo nei confronti delle alunne incinte non solo getti lo stigma su circa 10.000 bambine ma rischi anche di distruggere le loro future opportunità. Fino ad ora il provvedimento è stato applicato in alcune scuole attraverso controlli medici umilianti. In vista della prossima sessione di esami, previsti il 23 novembre, Amnesty International sta chiedendo al governo di ritirare il provvedimento.
Fonte: Amnesty International
Link: https://www.amnesty.org/en/documents/afr51/2695/2015/en/
8 novembre – Duncan a difesa dei diritti LGBT all’interno del Commonwealth
Le leggi contro i gay nei Paesi aderenti al Commonwealth sono “totalmente anacronistiche, altamente inappropriate e dovrebbero esser cambiate”, ha dichiarato il ministro degli Esteri inglese Alan Duncan. Duncan si rivolge ai vari paesi africani, come il Botswana, che vogliono votar contro il provvedimento di monitoraggio ideato dalle Nazioni Unite. L’idea è quell di produrre un campione sui diritti LGBT nel mondo.
Fonte: The Guardian
10 novembre – Sud Africa: Bocciata la mozione di sfiducia contro Zuma
Ieri è stata bocciata la nuova mozione di sfiducia nei confronti del presidente sudafricano Jakob Zuma. A salvarlo, ancora una volta, è stata la larga maggioranza detenuta dal suo partito, l’African National Congress (Anc). Per Zuma è stato il sesto voto di sfiducia dal 2010. Su di lui pesa non solo la crisi economica e l’incapacità di creare sviluppo, ma soprattutto i numerosi scandali giudiziari di cui è protagonista, dall’accusa di stupro nei confronti di un’amica della figlia, al denaro sottratto allo Stato per ristrutturare una sua villa, fino ai dubbi sul suo coinvolgimento in un traffico di armi. Il più recente è quello che lo vede torbidamente legato alla potente famiglia d’affaristi Gupta.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-37934824
11 novembre – Lesotho: Fuoriuscite e rimpasti di governo
Una fazione del Congresso democratico (Dc), il partito al potere nel Lesotho, ha annunciato la sua fuoriuscita dalla coalizione di governo. È quanto riporta il quotidiano sudafricano “Daily Maverick”, secondo cui la fazione guidata dal vicesegretario del partito, Monyane Moleleki, ha annunciato il ritiro del proprio sostegno all’esecutivo dopo il rimpasto di governo annunciato mercoledì scorso dal primo ministro Pakalitha Mosisili. Il paese, un’enclave all’interno del territorio del Sudafrica, è immerso in una crisi politica dal 2014, quando ci fu un tentativo di colpo di stato da parte dell’esercito.
Fonte: Daily Maverick