Rassegna settimanale 31 ottobre-6 novembre: Cina e Corea del Nord
31 ottobre 2016, CINA – Cina: nulla è cambiato alle Scarborough
La scorsa settimana le navi cinesi hanno smesso di ostacolare le navi da pesca filippine nell’area dell’atollo Scarborough (conteso tra diversi Paesi del sudest asiatico, oltre che dalla Repubblica Popolare Cinese). Ciò, si suppone, in seguito all’importante visita in Cina del presidente filippino Duterte, finalizzata proprio a rasserenare i rapporti tra i due Paesi. Tuttavia, la Cina ha dichiarato che la situazione nel Mar Cinese Meridionale “non è cambiata e non cambierà”. Il territorio è importante non solo per la pesca, ma anche dal punto di vista del bilanciamento di potere e influenza nell’area.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-southchinasea-china-philippines-idUSKBN12V0YT
1 novembre 2016, CINA – A Taiwan il Kuomintang spinge per la pace con la Cina
Il Partito Nazionalista (o Kuomintang), all’opposizione a Taiwan, starebbe spingendo per una riappacificazione con la Cina continentale, tanto che la leader del Partito, Hung Hsiu-Chu, avrebbe incontrato il Presidente cinese Xi Jinping a Pechino.
Taiwan si autogoverna dal 1949, ma Pechino ha sempre considerato l’isola una sua provincia rinnegata, da riunire alla madrepatria, se necessario, anche tramite l’utilizzo della forza. Le relazioni tra Taiwan e la RPC sono deteriorate dopo che, lo scorso maggio, il Partito pro-indipendenza Democratic Progressive Party (DPP) è salito al potere.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-taiwan-china-idUSKBN12W3VJ
2 novembre 2016, CINA – Xi condanna le “cricche” e i complotti all’interno del Partito
Nei suoi quasi quattro anni di presidenza, Xi Jinping si è mosso con estrema forza contro la corruzione che, dice, minaccia la sopravvivenza stessa del PCC. La sua campagna contro la corruzione ha portato alla destituzione di molte personalità importanti anche all’interno del Partito, del Governo, dell’esercito e delle imprese di proprietà statale.
Tra i problemi da contrastare, secondo il Presidente, rientrano mancanza di fiducia nel Partito, carenza di disciplina, corruzione, adorazione del denaro, nepotismo. Xi ha comparato la “ecologia politica” alla “ecologia ambientale”, spiegando che, una volta diffusosi l’inquinamento, occorre “pagare un prezzo alto per sistemare le cose”. C’è, chiaramente, chi sospetta che il giro di vite di Xi altro non sia che un modo per abbattere i suoi oppositori, ma Xi ha negato che si tratti di una lotta per il potere.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-china-corruption-idUSKBN12X1SV
4 novembre 2016, CINA – La Russia punta a un sistema di pagamento unificato con la Cina
La Russia desidera un sistema di pagamento compatibile con la Cina, così da ridurre il rischio di ulteriori sanzioni finanziarie da parte dell’Ovest, ha dichiarato il primo ministro Dmitry Medvedev.
La Russia ha introdotto un nuovo sistema nazionale di pagamenti per eliminare la dipendenza dai sistemi occidentali come Visa e MasterCard. Questi operatori hanno interrotto i loro servizi ai clienti di una banca russa dopo le sanzioni imposte da Washington per via del ruolo russo nella crisi ucraina. Medvedev ha dichiarato alla China Central Television che Mosca sta cercando un modo per rendere il nuovo sistema di pagamento russo (chiamato “Mi”) compatibile con lo UnionPay cinese.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-russia-china-payments-sanctions-idUSKBN12Z1RU
5 novembre 2016, CINA – TV di Stato: i neoeletti parlamentari di Hong Kong sono una minaccia per la sicurezza nazionale
Dei membri di spicco del Parlamento cinese, nel parlare alla TV di Stato cinese, hanno dichiarato che Yau Wai-ching e Baggio Leung, eletti per far parte del Parlamento di Hong Kong e sostenitori dell’indipendenza della città dalla Cina continentale, rappresentano una grave minaccia per la sicurezza e la sovranità cinese.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-china-hongkong-politics-idUSKBN130093
6 novembre 2016, CINA – Hong Kong: polizia e manifestanti si scontrano dopo l’ingerenza di Pechino
Migliaia di dimostranti si sono riversati nelle strade di Hong Kong il 6 di novembre per protestare contro le ingerenze di Pechino nella politica locale. Le proteste, sfociate in scontri con la polizia, hanno ricordato la “rivolta degli ombrelli” del 2014. I protestanti, per la maggior parte molto giovani, temono che Pechino impedisca a due deputati indipendentisti della città di entrare a fare parte del Parlamento locale. Molti vedono nelle vicende di questi giorni uno dei test più importanti per la sopravvivenza di Hong Kong.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-hongkong-politics-idUSKBN1310NC
(Featured Image Source: Voa News)