Rassegna settimanale 24 – 30 ottobre: Giappone e Corea del Sud
24 Ottobre, Giappone- Abe parla alle Forze di Auto-Difesa dei loro compiti futuri
Il Primo Ministro Shinzo Abe ha dato istruzioni alle Forze di Auto-Difesa (FDA) di prepararsi per i nuovi compiti stabiliti dalle nuove leggi nazionali sulla sicurezza.
Abe ha parlato di fronte a 4000 soldati delle FDA riferendosi alla partecipazione alle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite in Sudan del Sud. Ha detto che rispetta molto il loro operato e il loro impegno nonostante i pericoli. Ha anche detto che vuole che continuino nel loro ruolo internazionale e nel dare un contributo alla pace mondiale.
Il Primo Ministro ha detto che la nuova legge conferisce loro nuovi compiti, tutti finalizzati al salvaguardare la pace per le generazioni future. Tra i nuovi compiti c’è quello di aiutare, anche con l’utilizzo della forza, i peacekeeper stranieri che vengono attaccati.
Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/117934.php
25 Ottobre, Corea del Sud- Scandalo di corruzione coinvolge la Presidente Park
La Presidente coreana Park Geun-hye è stata costretta a scusarsi pubblicamente per la fuga di notizie e di documenti ufficiali riguardanti una donna, amica di Park, coinvolta in uno scandalo di corruzione.
Il Pubblico Ministero sta investigando su un’amica di lunga data della Presidente, Choi Soon-sil. Choi è sospettata di avere usato il suo potere su Park per ottenere un tornaconto personale: è accusata di avere estorto a grosse aziende sudcoreane 69 milioni di dollari sotto forma di donazioni a favore di due fondazioni private che dirige.
Park ha preso le distanze dal caso ma è stato pubblicato un documento dove viene dimostrato che, tra le altre cose, Choi ha corretto e messo mano ai testi dei discorsi ufficiali della presidente.
Di fronte a questo Park ha ammesso di aver chiesto l’opinione dell’amica durante la campagna elettorale. “Ho sentito la sua opinione su certe cose ma ho smesso di chiederle consiglio da quando sono diventata Presidente” ha detto Park.
Choi è la figlia di Choi Tae-min, figura religiosa influente e controversa, fondatore di una setta religiosa chiamata la “Chiesa della vita eterna” e mentore della Presidente attuale fino alla sua morte nel 1994.
Queste investigazioni e l’influenza possibile di Choi su Park stanno danneggiando la Presidente e la sua popolarità che è ai minimi storici.
Fonte: Il Post, The Japan Times, http://www.ilpost.it/2016/11/01/choi-soon-sil-arrestata-scandalo-corea-del-sud/
http://www.japantimes.co.jp/news/2016/10/25/asia-pacific/politics-diplomacy-asia-pacific/south-koreas-park-apologizes-document-leak-scandal
26 Ottobre, Giappone- Duterte in Giappone rassicura che la visita in Cina aveva motivi economici
Il Presidente delle Filippine Duterte mercoledì ha rassicurato il Giappone che la visita in Cina della settimana scorsa era giustificata da motivi economici e non riguardava la sicurezza. Ha anche promesso di stare dalla parte di Tokyo per quanto riguarda la questione delle isole contestate del Mar Cinese Meridionale.
La visita di Duterte in Giappone avviene tra l’agitazione e la tensione causata dalla politica estera del Presidente filippino che apre alla Cina e chiude con il suo alleato americano. Durante la sua visita in Cina Duterte ha dichiarato la sua “separazione” dagli USA ma poi ha detto che le loro relazioni non sono così in crisi e che lui vuole solo intraprendere una politica estera più indipendente.
La posizione di Duterte causa mal di testa al Primo Ministro giapponese, Shinzo Abe, che sta cercando di rafforzare i legami con Washington e allo stesso tempo intavolando relazioni più strette con Manila e altri Paesi del Sud Est Asiatico come contro peso alla Cina.
Duterte rispetto al suo predecessore Benigno Aquino sembra più aperto alla Cina ma ha voluto sottolineare il suo supporto al Giappone nelle questioni territoriali. La Cina rivendica quasi tutto il Mar Cinese Meridionale dove anche Brunei, Malesia, Filippine, Taiwan e Vietnam rivendicano la sovranità dal momento in cui sembra essere una zona ricca di petrolio e gas.
Fonte: Japan Today
Link: https://www.japantoday.com/category/politics/view/philippine-president-assures-japan-his-visit-to-china-was-all-about-economics
27 ottobre, Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud incrementano la pressione sulla Corea del Nord
Funzionari del Giappone, degli Stati Uniti e della Corea del Sud si sono dichiarati d’accordo nell’incrementare le pressioni sulla Corea del Nord affinchè ponga fine al suo programma di sviluppo di armi nucleari.
Questo impegno arriva due giorni dopo che il Direttore della U.S. National Intelligence, James Clapper, ha pubblicamente affermato che questo obiettivo è una “causa persa”.
Il Vice segretrario di Stato americano, Antony Blinken, ha detto che la politica statunitense verso la Corea del Nord non è cambiata. “Noi non accettiamo la Corea del Nord come Stato nucleare, noi non accettiamo che la Corea del Nord abbia armi nucleari” ha affermato Blinken. “Stiamo lavorando per incrementare le pressioni sulla Corea del Nord con uno scopo: riportare il regime di Pyongyang al tavolo delle trattative con l’obiettivo finale della denuclearizzazione”.
Il Vice ministro degli Esteri del Giappone ha dichiarato che i recenti test nucleari della Corea del Nord hanno chiaramente mostrato le capacità nucleari del Paese e ciò rappresentata un nuovo livello di minaccia.
La Corea del Sud ha deciso di riprendere il dialogo con Tokyo per lo sviluppo di una intelligence militare comune per affrontare meglio la minaccia nucleare.
Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno siglato un patto sulla condivisione dell’intelligence nel 2014 ma Corea del Sud e Giappone cooperano solo attraverso Washington, non direttamente. Un accordo fra i due Paesi permetterebbe uno scambio più rapido ed efficace nel caso di emergenze.
28 ottobre, Stati Uniti, Giappone si oppongono, la Cina si astiene sul voto dell’ONU sulla messa al bando delle armi nucleari
Una commissione dell’Assemblea Generale dell’ONU ha votato a favore dell’avvio di negoziati per un nuovo trattato che metta al bando le armi nucleari, il voto favorevole è arriva nonostante la forte opposizione delle potenze nucleari.
Una risoluzione presentata da Austria, Irlanda, Messico, Nigeria, Sud Africa e Brasile è stata approvata da 123 Paesi, 38 si sono opposti e 16 astenuti, dopo settimane in cui le potenze nucleari hanno tentato di bloccare il voto.
La risoluzione non vincolante prevede l’avvio di negoziati nel prossimo marzo ed esprime una forte preoccupazione “per le catastrofiche conseguenze umanitarie delle armi nucleari”.
Quattro dei cinque membri permanenti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione, mentre la Cina si è astenuta come l’India e il Pakistan.
Il Giappone, che a lungo si è opposto all’uso delle armi nucleari, ha votato contro la risoluzione, come ha fatto la Corea del Sud, che sta affrontando la minaccia nucleare nordcoreana.
I Paesi che si oppongono affermano che il disarmo nucleare deve essere affrontato all’interno dei negoziati del Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
La risoluzione si prevede sarà discussa dall’intera Assemblea Generale a fine Novembre o inizio Dicembre.
30 Ottobre, E’ stata ritrovata una lista di circa 350 Giapponesi cubani mandati nei campi di internamento dal governo cubano durante la Seconda Guerra mondiale.
Una copia della lista di immigrati nippocubani, rinchiusi in prigione durante la Seconda guerra mondiale, compilata da un immigrato detenuto in un campo, è stata consegnata a dei giornalisti giapponesi della Kyodo News a ottobre quando hanno visitato il Paese.
“Si sa poco dei nippocubani poiché erano in pochi. Sarei felice se la lista facesse conoscere la storia di queste persone”, ha detto Francisco Miyasaka, 78 anni, della seconda generazione di nippo-cubani e capo dell’Associazione Giapponese cubana dell’Havana, che ha scoperto la lista e l’ha consegnata ai giornalisti.
La lista, trovata tra gli effetti personali del padre di Miyasaka, Kanjo, immigrato a Cuba dalla Prefettura di Nagano prima della guerra, è stata compilata da Goro Naito, un immigrato di Hiroshima. Kanjo e Naito furono rinchiusi in uno dei campi.
Naito compilò la lista negli anni Ottanta visitando circa 100 ex detenuti e trascrisse i nomi, la regione di provenienza e la data delle persone morte nei campi.
Il Presidente Franklin D. Roosevelt, dopo Pearl Harbor, autorizzò l’internamento di circa 120.000 nippo americani. A Cuba, l’amministrazione pro americana del Presidente Fulgencio Batista seguì l’esempio americano e arrestò 350 uomini nippo americani tra i 420 presenti sull’isola ed essi furono rinchiusi nella prigione di Isla de la Juventud nella zona occidentale di Cuba.
Donne e bambini sotto i 18 anni non furono internati, con l’eccezione di 3 donne che furono sospettare di avere contatti con ufficiali dell’esercito giapponese.
I detenuti furono liberati soltanto nel marzo del 1946, molto dopo la fine della guerra.
(Featured Image Source: Il Post)