Rassegna settimanale 17 – 23 ottobre: Africa Subsahariana
17 ottobre – Zimbabwe: Quale soluzione per l’era post-Mugabe?
Lo Zimbabwe ha iniziato l’era post Mugabe ma l’idea di una soluzione politica efficace al momento non sembra possibile nemmeno secondo gli osservatori internazionali. Le elezioni sono previste per il 2018.
Attualmente ci sono regolari proteste, specialmente nella capitale, dove il scarseggia cibo e moneta, mentre avanza la disoccupazione, la corruzione ed il malgoverno. Il Presidente Robert Mugabe, 92 anni, ed suo il partito lo ZANU-PF, sono stati al potere per 36 anni. Il partito si è diviso in numerose fazioni ed uno dei primi membri Joyce Mujuru, ha formato un suo partito, lo Zimbabwe People First. Il primo partito d’opposizione, il Movement for Democratic Change ha una dozzina di nuovi competitors, nuovi partiti e proteste di giovani, nate grazie all’utilizzo dei social media. I participanti ad un recente symposium al Washington Institute of Peace insieme alla comunità internazionale hanno concordato per un soluzione “soft landing” per il futuro post-Mugabe.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201610170905.html
18 ottobre – Tanzania: Obiettivo crescita del 13% annuo
Il Paese dovrebbe avere negli anni a venire, una crescita economica pari a più del 13% annuo nel caso voglia ottenere lo status come middle income nel 2025. Negli anni precedent la Tanzania ha visto una crescita economica del 7%, troppo poco per l’obietivo prefissato.
Il Ministro delle Finanze e al Bilancio Philip Mpango, ha dichiarato che porrà maggiore attenzione allo sviluppo del settore agricolo ed industriale. Due settori determinanti per l’ottenimento dello status, ha continuato, sui quali fin’ora non sono state poste le dovute energie.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201610180586.html
20 ottobre – Nigeria: Omaggio a Ke Wiwa e all’ambiente
Il presidente della Nigeria Muhammadu Buhari, ha incontrato politici ed attivisti a tutela dell’ambiente per omaggiare Ken Wiwa, il leader Ogoni che si è opposto alla Shell e alle altre compagnie petrolifere occidentali. Wiwa, the il figlio più grande dell’autore nigeriano Ken Saro-Wiwa, è stato giustiziato dopo aver guidato una campagna pacifica della comunità Ogoni, per fermare l’inquinamento causato dalla Shell nel delta del Niger. E’ stato giornalista per The Guardian nonchè consigliere di ben 3 presidenti nigeriani, ha il merito di aver fatto conoscere a tutto il mondo il grado di devastazione dell’area e di aver fissato degli standard per poterla rimettere in sicurezza.
Fonte: The Guardian
21 ottobre – Costa d’Avorio: Scontri a ridosso del referendum sulla nuova Costituzione
La polizia ha arrestato figure dell’opposizione ed ha usato lacrimogeni per disperdere i dimostranti durante le proteste contro la proposta per la stesura della nuova Costituzione che verrà votata con un referendum alla fine di questo mese. Il Presidente Alassane Ouattara ha affermato che la nuova Costituzione porrà fine ad un decennio di instabilità politica e guerra civile. Tuttavia i leader dell’opposizione sostengono che cost ituirà invece un passo indetro per i valori democratici per la più grande economia del West Africa.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201610210689.html
22 ottobre – Somalia: Rilasciati gli ostaggi asiatici della Naham 3
I pirati Somali hanno rilasciato i 26 ostaggi asiatici, dopo quasi 5 anni dal sequestro di quello che si rivelò l’ultimo peschereccio sequestrato durante la piaga dei pirati a largo delle coste Somali. Il vascello Naham 3, era stato sequestrate a marzo del 2012 a sud delle Seychelles.
“Siamo molto felici di annunciare il rilascio dell’equipaggio della Naham 3, avvenuto questa mattina” ha dichiarato John Steed, coordinatore del Hostage Support Partners (HSP) il quale è stato di grande aiuto per il rilascio degli ostaggi.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2016/oct/22/somali-pirates-free-26-asian-hostages-after-four-years