Rassegna settimanale 17-23 ottobre: Cina e Corea del Nord
17 ottobre 2016, CINA – Crown Resorts incontra ufficiali per stabilire destino del suo personale arrestato
Il board del Crown Resorts si è incontrato con lo staff del Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio, nel tentativo di capire quale fato attenda il suo personale, arrestato quattro giorni fa in Cina in quattro località cinesi durante dei raid. Tra gli arrestati, anche quattro senior executives australiani, sospettati di trovarsi in Cina proprio per attirare giocatori d’azzardo dalla Cina (dove il gioco d’azzardo è vietato) verso l’Australia.
La autorità cinesi hanno formalmente informato l’Australia degli arresti, come previsto dagli accordi bilaterali tra i due Paesi, ma non ne hanno ancora specificato le ragioni.
Fonte: The Guardian
19 ottobre 2016, CINA – Hong Kong, il motivo del caos in Parlamento
Mercoledì, dozzine di parlamentari hanno lasciato l’aula prima che si potesse procedere con l’insediamento ufficiale di due legislatori pro-indipendenza, eletti recentemente (Sixtus “Baggio” Leung, 30 anni, e Yau Wai-ching, 25). Ufficialmente, la protesta riguarda il giuramento che viene chiesto ai due di pronunciare. In realtà, tuttavia, la questione riguarda chi accetta e chi si oppone al controllo cinese su Hong Kong.
Hong Kong mantiene un certo grado di indipendenza dalla Cina continentale, secondo il principio “one country, two systems” attraverso il quale fu “restituita” alla Cina nel 1997. Tuttavia, il leader della città è scelto da un comitato favorevole a Pechino. Tuttavia, in settembre due membri del nuovo partito politico Youngspiration sono stati eletti in Parlamento. I membri del Youngspiration si identificano come “localisti”, e vogliono la completa indipendenza di Hong Kong. I due neoeletti hanno quindi annunciato che non pronunceranno il giuramento nella sua forma originale, che riconosce in Hong Kong una parte effettiva della Repubblica Popolare Cinese.
Pertanto, lo scorso mercoledì i due hanno pronunciato il giuramento in forma alterata, giurando alleanza, tra le altre cose, alla “nazione di Hong Kong” e innalzando uno stendardo su cui si leggeva “Hong Kong is not China”. Il loro giuramento non è stato considerato valido ed è stato rimandato di una settimana.
Questo mercoledì, quindi, dozzine di parlamentari pro-Pechino hanno lasciato l’aula prima che Leung e Yau potessero insediarsi, esigendo che i due si scusassero per aver “insultato la madrepatria”.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-asia-china-37700538
20 ottobre 2016, CINA – Duterte: le Filippine pronte a riallinearsi con la Cina, allontanandosi dagli USA
Il Presidente filippino Rodrigo Duterte ha annunciato la sua “separazione” dagli Stati Uniti e il suo riallineamento con la Cina; i due Paesi avrebbero anche concordato di risolvere con il dialogo la disputa nel Mar Cinese Meridionale. Le dichiarazioni sono state fatte durante la sua visita in Cina, durante la quale verranno firmati accordi commerciali tra i due Paesi per un totale di circa 13,5 miliardi di dollari.
I commenti di Duterte arrivano pochi mesi dopo che il tribunale dell’Aia aveva emesso un verdetto in cui riconosceva i diritti delle Filippine nel Mar Cinese Meridionale.
Fonte: The Guardian
21 ottobre 2016, CINA – Nave da guerra USA sfida le rivendicazioni cinesi nel Mar Cinese Meridionale
Una nave da guerra statunitense si è avvicinata alle isole rivendicate dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale, nel tentativo di opporsi a quello che Washington considera una limitazione alla libertà di navigazione imposta dalla Cina nelle acque.
Fonte: Reuters
Link: http://www.reuters.com/article/us-southchinasea-usa-exclusive-idUSKCN12L1O9
21 ottobre 2016, CINA – Il Papa punta a un accordo con la Cina nell’anno della misericordia
Per più di 50 anni, le relazioni tra il Vaticano e la Cina sono state ingestibili. Tuttavia, secondo quanto riferito da una fonte che “avrebbe seguito da vicino gli sviluppi”, il Papa vorrebbe concludere un accordo con la Cina entro il 20 novembre, ovvero entro il termine dell’”Anno Santo della Misericordia” inaugurato dal Pontefice stesso. Il Papa vorrebbe raggiungere un accordo sulla possibilità di nominare i vescovi in Cina.
Fonte: The Guardian
(Featured Image Source: BBC news)