Rassegna settimanale 10 – 16 ottobre: Africa Subsahariana
10 ottobre – Etiopia: proteste e sangue contro il governo
Il governo etiope ha dichiarato lo stato di emergenza a seguito di una settimana di violenze a cui sono seguiti morti e danni a numerose proprietà, soprattutto nella regione di Oromia. I gruppi per i diritti civili hanno dichiarato che lo scorso anno più di 500 persone sono state uccise durante le proteste nella regione di Oromia a causa dell’attuazione del nuovo piano urbanistico. La rabbia per questo nuovo schema di sviluppo della capitale ha incanalato anche le frustrazioni per gli abusi dei diritti umani nei confronti di una politica che invece, vuol mostrare l’Etiopia come una delle economie più performanti.
Fonte: The Guardian
11 ottobre – Kenya: Polizia arresta reclutatrici di al-Shabaab
La polizia keniota ha arrestato una donna di nazionalità britannica e due somale durante un raid in una casa vicino ad un mercato nell’area di Nairobi. Le donne sono sospettate di esser usate nella base per il reclutamento del gruppo terroristico al-Shabaab.
I giornali locali affermano che la polizia abbia confiscato quelli che loro descrivono come “letteratura e libri formativi” per il reclutamento di giovani nuovi militanti.
Fonte: The Guardian
13 ottobre – Nigeria: Liberate 21 studentesse rapite da Boko Haram
21 studentesse rapite due anni fa dal gruppo terroristico Boko Haram, sono state liberate, dichiara Garba Shehu, portavoce del Presidente Muhammadu Buhari, e si trovano sotto la custodia dipartimento dei servizi statali.
La notizia ha fatto crescere le speranze di riavere le altre 190 studentesse ancora nelle mani dei rapitori dall’aprile 2014. Il rilascio è frutto del lungo negoziato tra Boko Haram ed il governo, portato avanti dalla Croce Rossa Internazionale ed il governo svizzero.
Fonte: The Guardian
14 ottobre – Eritrei fanno causa alla compagnia mineraria canadese Nevsun Resources
Dozzine di eritrei stanno iniziando un’azione civile di straordinaria importanza contro il Canada e la compagnia di petrolio Nevsun Resources, la quale possiede la maggior parte dei giacimenti minerari di Bisha nel nord-ovest dell’Eritrea.
Due di loro – Kadane, una guardia di sicurezza, e Aman, un amministratore – hanno parlato per la prima volta di quello che hanno passato nella miniera: lavori forzati, disperate condizioni lavorative ed un clima di terrore ed intimidazioni. “La miniera era come una prigione a cielo aperto” ha dichiarato Kadane al Guardian. “Ero posseduto da loro. Eravamo come oggetti per il governo e per le compagnie straniere che facevano di noi quello che volevano.”
E’ la prima volta che un ricorrente straniero è in grado di intraprendere un’azione legale in Canada contro una compagnia canadese accusata di violazioni di diritti umani.
Fonte: The Guardian
15 ottobre – Republica Centrafricana: Riaumenta la violenza. Attacco al campo rifugiati
La Republica Centrafricana è di nuovo sotto i riflettori per la serie di eventi violenti che stanno riportando di nuovo il Paese verso il conflitto. A causa dell’aumento della violenza etnica, le truppe francesi stanno per esser ritirate.
Almeno 11 sono le persone uccise ed altre 10 sono quelle ferite nel campo dei rifugiati, dichiara la missione MINUSCA delle Nazioni Unite. L’attacco al campo è arrivato dopo l’uccisione dei giorni scorsi di 30 civili da parte del gruppo terroristico Seleka, i quali non hanno risparmiato uffici di ong e i peacekeepers nel centro della città di Kaga Bandoro. I peacekeepers sono intervenuti per proteggere i civili, uccidendo 12 miliziani.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201610160072.html
16 ottobre – Somalia: Eletta la prima donna come membro del Parlamento
La signora Zamzam Dahir Mohamoud è stata la prima donna in Somalia, ad esser eletta come membro della Upper House del Parlamento. Ha vinto contro un’altra donna, Faduma Moalim Omar. Il voto si è tenuto nella città di Adado, a circa 475 kilometres a nord di Mogadiscio.
La Costituzione provvisoria Somala prevede un Parlamento bicamerale, con una Camera Alta con 54 membri ed una Camera Bassa che conta 275 membri. Le due camere dovranno eleggere questo 30 novembre il Presidente Federale. Le autorità regionali sono obbligati ad attribuire il 30% dei seggi di entrambe le camere alle donne.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201610170159.html