Rassegna settimanale 11-17 Luglio: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 11-17 Luglio: Sud Est Asiatico

11 Luglio, Sud Est Asiatico- ISIS pubblica newsletter in lingua malese

L’ISIS ha iniziato a distribuire una newsletter in lingua malese, nel suo tentativo di aumentare i supporter in Sud Est Asiatico. La newsletter si chiama “Al Fatihin” (“Il Conquistatore”) ed è indirizzata agli stranieri dello Stato Islamico che parlano Malesiano; sembra la traduzione della newsletter dell’ISIS in arabo “Al Naba”.
Il primo numero è uscito durante il Ramadan e riporta tutte le news e le attività in cui l’ISIS è coinvolta a livello mondiale. La pubblicazione avviene solo online e la rivista rientra nelle attività di propaganda finalizzate ad aumentare il numero di seguaci dell’ISIS nella zona.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/islamic-state-al-fatihin-newsletter/

 

12 Luglio, Filippine- L’esercito attacca Abu Sayyaf

Nella prima offensiva anti-terrorismo effettuata sotto il governo di Rodrigo Duterte l’esercito filippino ha detto di aver ucciso 40 membri del gruppo Abu Sayyaf e di averne feriti altri 25.
Gli attacchi sono avvenuti nelle province di Basilan e Sulu con lo scopo di neutralizzare il gruppo di Abu Sayyaf. Duterte ha avvisato Abu Sayyaf di fermare l’ondata di rapimenti per non incorrere in un attacco da parte dell’esercito. Abu Sayyaf, però, sembra non aver considerato l’ordine di Duterte e nel weekend ha rapito tre indonesiani che lavoravano su un peschereccio malesiano nel Borneo del Nord.
Si tratta di uno dei numerosi rapimenti avvenuti negli ultimi mesi e che hanno mostrato la debole sicurezza del Mare Celebes che bagna Malesia, Filippine e Indonesia.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/philippines-40-abu-sayyaf-members-killed/

 

Singapore- Pena esemplare per mostrare posizione del Paese nei confronti del terrorismo

Un tribunale di Singapore ha condannato quattro lavoratori del Bangladesh a 5 anni di prigione per aver organizzato attacchi terroristici legati all’ISIS nella loro madre patria.
I condannati sono Rahman Mizanur, Miah Rubel, Md Jabath Kysar Haje Norul Islam Sowdagar e Sohel Hawlader Ismail Hawlader e sono stati tacciati di aver utilizzato parte del loro stipendio per comprare cibo e armi da utilizzare negli attacchi.
Il capo del gruppo era Rahman e la condanna è stata un modo per mostrare la posizione di Singapore nei confronti del terrorismo e dal suo finanziamento. I quattro uomini fanno parte di un gruppo di otto uomini detenuti da Aprile sotto la Legge di Sicurezza Nazionale.
La sentenza di Singapore arriva a poche settimane dalla tragedia di Dacca e dagli attacchi terroristici dell’ISIS in numerosi Paesi del Sud Est Asiatico.

Fonte: Asian Correspondent
Link https://asiancorrespondent.com/2016/07/singapore-bangladesh-islamic-state/

 

13 Luglio, Birmania- I monaci di alto rango e il movimento Ma Ba Tha

I monaci birmani di alto rango sembrano avere numerosi legami con il movimento buddhista Ma Ba Tha, responsabile dei sentimenti anti-mussulmani che hanno provocato un’ondata di violenza contro le minoranze del Paese.
Il movimento, nato 3 anni fa, sembra esser stato istituito dalla Commissione Sangha Maha Nayara ma i monaci di altro rango negano. Secondo loro dal primo summit Sangha nel 1980 al quinto nel 2014 non è mai stato riconosciuto alcun movimento Ma Ba Tha e non è nemmeno mai stato usato il termine Ma Ba Tha.
Il gruppo Ma Ba Tha, però, sostiene di essere stato formato in accordo con le regole e leggi del Sangha.
Secondo la commissione nel Paese ci sono solo 9 ordini buddhisti e nessun altro può essere formato. La legge, poi, non permette ad organizzazioni buddhiste di essere coinvolte nella politica. La commissione, quindi, sta pensando di creare una direttiva che bandisca ai suoi membri di partecipare al Ma Ba Tha e alle sue attività.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/ma-ba-tha-burma/

 

Thailandia- Giornalisti si schierano dalla parte di Taweesak Kerdpoka

I gruppi di giornalisti stanno richiedendo alle autorità thailandesi di lasciar cadere le accuse contro il giornalista Taweesak Kerdpoka, accusato per aver diffuso notizie “false” sulla bozza costituzionale, in quanto si tratterebbe di violazione della libertà di stampa.
Taweesak, assieme ad altri 4 attivisti del Movimento per la Nuova Democrazia, sono stati arrestati domenica dopo che la polizia ha controllato la loro macchina e ha trovato degli opuscoli e altro materiale giudicato critico della bozza costituzionale.
Secondo i media locali il giornalista 25 enne, che lavora per il sito indipendente di informazione online Prachatai, si è fatto dare un passaggio dagli attivisti che stavano andando alla stazione di polizia di Ban Pong per mostrare il loro supporto per 18 attivisti convocati dalla polizia.
Il Club dei corrispondenti esteri della Thailandia ha detto che Taweesak stava facendo il suo lavoro e che, da reporter, è normale accompagnare o viaggiare con intervistati o persone coinvolte in notizie.
Stessa cosa hanno pensato l’associazione dei giornalisti e dei giornalisti televisivi della Thailandia; è importante che il governo mantenga un clima di libertà per quanto riguarda le notizie sul referendum circa la costituzione, così le persone possono prendere la loro decisione.
Anche giornalisti internazionali e gruppi per i diritti umani hanno condannato la scelta di accusare Taweesak.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/journalist-groups-call-authorities-withdraw-charges-thai-reporter/

 

14 Luglio, Indonesia- Nuove misure di controllo per Malesiani e Singaporiani

Le autorità indonesiane vogliono rafforzare le misure di controllo dei Malesiani e dei Singaporiani che arrivano via aereo in Indonesia per sventare tentativi di traffico di droga.
Le nuove procedure prevedono agenti in borghese che faranno ronde negli aeroporti e che avranno il permesso di fare controlli completi a coloro che sembrano sospetti.
Si è scelto di introdurre queste nuove misure perché il direttore degli aeroporti statali, Budi Karya Sumadi, ha affermato che il traffico di droga coinvolge soprattutto cittadini di Paesi vicini (soprattutto Malesia e Singapore).
Di fronte a questa novità l’ambasciatore Malesiano in Indonesia, Zahrain Mohamed Hashim, ha detto che i Malesiani non si devono preoccupare e che queste misure sono normali procedure di sicurezza.
Oltre alla questione del traffico di droga, le autorità locali sono in allerta massima per gli ultimi attacchi dell’ISIS nella città indonesiana di Solo e nella capitale malese Kuala Lumpur.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/indonesia-stricter-screenings-malaysia-singapore/

 

15 Luglio, Cambogia- Nuovi aiuti cinesi in cambio del supporto cambogiano

La Cina ha promesso al governo cambogiano più di 600 milioni di euro di aiuti per sviluppare la democrazia, l’educazione e le infrastrutture sanitarie del Paese.
Il Primo Ministro Hun Sen ha detto che gli aiuti sono stati decisi dopo un incontro con la sua controparte cinese Li Keqiang al summit tra ASEM tenutosi in Mongolia.
La Cina è un partner chiave della povera Cambogia. Negli ultimi decenni ha fornito aiuti per milioni di dollari, cancellato il debito pubblico e ha garantito che molti prodotti fossero senza barriere tariffarie.
In cambio la Cambogia supporta la Cina nei forum internazionali, inclusa la disputa sul Mar Cinese Meridionale.
A Maggio la Banca Mondiale ha annunciato che ripartirà con gli aiuti finanziari verso la Cambogia, sospesi per cinque anni.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/cambodia-to-receive-600-aid-from-china/

17 Luglio, Vietnam- Protesta anti-cinese ad Hanoi

Decine di Vietnamiti che si sono riuniti per una protesta anti-cinese a Hanoi sono stati portati via dalla polizia appena hanno cercato di raccogliere supporto per la decisione del tribunale internazionale dell’Aia di rifiutare le rivendicazioni cinesi nel Mar Cinese Meridionale.
La protesta è stata organizzata da un gruppo che si oppone alle mire espansionistiche cinesi nel Mar Cinese Meridionale. Il sentimento anti-cinese è molto forte in Vietnam ma le autorità agiscono velocemente per reprimere ogni protesta.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/07/south-china-sea-vietnam-police-detain-dozens-protesters-hanoi/

 

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