Okinawa, basi americane,

Rassegna settimanale 4-10 luglio: Giappone e Corea del Sud

4 Luglio, Giappone – Le famiglie delle vittime raggiungono Dacca

Le famiglie delle sette vittime rimaste coinvolte nell’attentato terroristico di Dacca hanno raggiunto la capitale bengalese per porgere un ultimo saluto ai propri cari.

Nella mattinata di lunedì 4 giugno, è stato organizzato un servizio funebre dal governo locale in memoria delle vittime della strage.

“Ci è stato riferito che alcuni familiari delle vittime si sono recati presso un struttura che ospitava i corpi dei defunti” ha dichiarato il Vice Capo Segretario del Gabinetto Hagiuda Koichi.

Il servizio funebre è stato organizzato dalle autorità bengalesi presso lo stadio della capitale. Il Primo Ministro Sheikh Hasina ha partecipato alla cerimonia, rendendo omaggio alle vittime. Sul palco sono state esposte le bandiera di Giappone e Italia.

Il Ministro degli Affari Esteri Kihara Seiji, a Dacca con i familiari delle vittime, ha commentato che tutti erano “fisicamente e psicologicamente esausti”.

“Faremo il possibile per concludere le procedure richieste nell’arco di un paio di giorno” ha aggiunto il Ministro in relazione alle procedure amministrative e legali necessarie per l’espatrio delle salme.

Di seguito il nome delle vittime:

Hiroshi Tanaka, 80

Hideki Hashimoto, 65

Koyo Ogasawara, 56

Nobuhiro Kurosaki, 48

Yuko Sakai, 42

Makoto Okamura, 32

Rui Shimodaira, 27

Fonte: The Japan News by Yomiuri Shinbun http://the-japan-news.com/news/article/0003057574

5 Luglio, Giappone e Stati Uniti: accordo per revisione dei Sofa

Nella giornata di martedì 5 luglio, Giappone e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo in merito alla limitazione della protezione legale garantita dal SOFA a soldati e civili statunitensi nell’eventualità che questi compiano un crime durante le ore di servizio.

La revisione di questa condizione era stata annunciata in un clima di crescente scontento e proteste, in particolare, in seguito allo stupro e all’uccisione della ventiduenne Shimabukuro Rina da parte di Kenneth Franking Shinzato, ex marine e ora impiegato civile presso la base di Kadena.

“L’accordo di quest’oggi è un ulteriore prova dell’impegno del governo americano.” ha dichiarato l’Ambasciatrice statunitense Caroline Kennedy all’inizio dell’incontro con il Ministro degli Esteri Kishida Fumio e il Generale John Dolan.

L’accordo si è concentrato sulla limitazione della definizione di “componente civile”, descritta nel SOFA come “civili statunitensi che sono impiegati presso le forze armate statunitensi in Giappone o civili statunitensi che accompagno questi ultimi”. Come per i membri delle forze armate, gli Stati Uniti hanno giurisdizione sugli impiegati civili che commettono un crimine durante il servizio.

Tuttavia, Okinawa ritiene che questa classificazione sia piuttosto vaga e ingiustificatamente ampia.

In seguito all’accordo, la definizione di “componente civile” verrà applicata alle seguenti categorie:

  • Civili pagati dal governo per prestare servizio presso le forze armate di stanza in Giappone
  • Civili che operano presso navi e aerei delle forze militari statunitensi
  • Civili al servizio del governo statunitense e presenti in Giappone solo per motivi ufficiali legati all’esercito
  • Consulenti tecnici delle forze militari statunitensi

Fonte: The Japan Times, http://www.japantimes.co.jp/news/2016/07/05/national/politics-diplomacy/japan-u-s-agree-narrow-definition-civilian-component-protected-sofa/#.V36L0xTNvix

6 Luglio, Giappone – Aumentano i parlamentari a favore della revisione costituzionale

La coalizione di maggioranza mira ad ottenere almeno i due terzi dei seggi nella Camera Alta e l’appoggio di alcuni partiti dell’opposizione come premessa necessaria per avviare il processo di revisione costituzionale. Abe e i suoi alleati potrebbero ricevere un ulteriore sostegno da alcuni parlamentari, i cui seggi rimarranno incontestati nonostante le elezioni del 10 luglio.

Secondo un sondaggio condotto dal quotidiano Mainichi Shinbun, Matsuzawa Shigefumi, Inoue Yoshiyuki e Inoki Antonio, parlamentari indipendenti,  hanno dichiarato di essere a favore della revisione costituzionale.

Watanabe Michitaro, un altro parlamentare indipendente, si è rifiutato di partecipare al sondaggio, tuttavia, durante una conferenza stampa nel mese di Aprile, aveva dichiarato di simpatizzare con l’idea del Partito Liberal Democratico (LDP) di revisionare la costituzione giapponese.

Se così fosse, al LDP e al Komeito basterebbe aggiudicarsi solo 74 dei seggi della Camera Alta e ottenere il sostegno dei partiti di Initiatives from Osaka e Party for Japanese Kokoro, entrambi a favore della revisione costituzionale, per assicurarsi così la maggioranza dei due terzi di 162 seggi nella camera (242 seggi totali).

Fonte: The Mainichi http://mainichi.jp/english/articles/20160706/p2a/00m/0na/011000c

7 Luglio, In aumento le tensioni fra Stati Uniti e Corea del Nord

Gli analisti prospettano a breve la risposta del leader nordcoreano Kim Jong Un in seguito alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti nella giornata di mercoledì 6 luglio.

“Le sanzioni statunitensi sono percepite come un’offesa verso la dinastia Kim accusata della soppressione dei diritti umani. Ciò non verrà tollerato da Pyongyang che cercherà in tutti i modi di manifestare la sua rabbia verso quella che viene percepita come una diretta umiliazione al proprio leader.”

Si prevede che le agenzie governative nazionali nordcoreane organizzeranno una protesta anti-statunitense, denunciando il governo americano per falsità.

Questa è stata la prima risposta della Corea del Nord dopo che il governo statunitense ha deciso di includere nella sua blacklist il giovane leader nordcoreano insieme ad altri 14 ufficiali governativi in relazione ai continui abusi dei diritti umani fondamentali. È la prima volta in cui il capo di stato e i suoi stretti collaboratori vengono sanzionati ufficialmente da una potenza occidentale.

Si ritiene, tuttavia, che le sanzioni non serviranno da deterrente contro future provocazioni militari da parte del regime.

Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/news/nation/2016/07/485_208874.html

8 Luglio, Accordo tra Corea del Sud e Stati Uniti per l’implementazione del THAAD

Nella giornata di venerdì 8 luglio, il Ministro della Difesa sudcoreano ha dichiarato che è stato raggiunto un accordo con la controparte statunitense per l’implementazione del sistema di intercettazione missilistica (THAAD) con l’obiettivo di rafforzare le capacità difensive in seguito alla crescenti minacce della Corea del Nord.

L’accordo si è concluso dopo cinque mesi di negoziati sulla possibilità e sulle condizioni relative all’uso dello “scudo” difensivo. Il THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) è uno strumento altamente tecnologico, sviluppato dalle autorità militari americane. I due alleati hanno aperto il tavolo di discussione all’inizio di febbraio, in seguito al quarto test nucleare nordcoreano.

Il Ministro Yoo Jeh Seung ha sottolineato: “Per la decisione congiunta di Corea del Sud e Stati Uniti, il sistema antimissilistico verrà impiegato presso le forze militari americane di stanza in Corea del Sud come parte di una strategia atta a garantire la sicurezza del nostro popolo contro le armi nucleari e i missili della Corea del Nord.”

Il Ministro ha aggiunto ha il raggiungimento di questo accordo è da ritenere una prova del rafforzamento dell’alleanza bilaterale tra i due paesi in ambito militare.

Fonte: The Korean Herald, http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160708000455

9 Luglio, Corea del Sud e Cina: preoccupazione per le elezioni giapponesi

I rappresentanti diplomatici di Cina e Corea del Sud in Giappone attendono con particolare attenzione le elezioni della Camera Alta di domenica 10 luglio, dal momento che la vittoria della maggioranza al governo potrebbe portare alla revisione della costituzione pacifista giapponese.

“La vittoria della maggioranza a favore della revisione costituzione rappresenta una grande preoccupazione per la Cina.” ha dichiarato un diplomatico cinese. Allo stesso modo, un diplomatico sudcoreano ha sottolineato: “Se l’ipotesi di revisionare la costituzione diventasse realtà, i nostri concittadini criticherebbero aspramente il governo giapponese, rifacendosi alle passate violenze.”

Per indire un referendum sulla revisione costituzionale, è necessario che la proposta venga votata dai due terzi dei membri di entrambe le camere parlamentari.

Il Partito Liberal Democratico di Abe e il suo maggior partner di coalizione, il Komieto, detengono già una schiacciante maggioranza nella Camera dei Rappresentanti.

Secondo un recente sondaggio, si prevede che la coalizione di maggioranza riuscirà ad ottenere almeno 74 dei 121 seggi in palio nelle elezioni di domenica. Ciò significa che in questo modo Abe riuscirà a detenere la maggioranza dei due terzi anche nella Camera Alta, aumentando le possibilità di realizzare la revisione costituzionale.

Fonte: Japan Today, http://www.japantoday.com/category/politics/view/china-s-korea-worry-japans-election-may-lead-to-constitutional-change

10 Luglio, ultimo appello dei leader dei partiti agli elettori

Sabato 8 giugno si è chiusa la campagna elettorale con gli ultimi appelli pronunciati dai leader politici in tutto il Paese.

Il Primo Ministro Abe, leader del Partito Liberal Democratico, ha visitato un distretto commerciale a Sugamo, Tokyo, conosciuto come l’ “Harajuku degli anziani”. Nel suo discorso finale, Abe ha affermato: “Abenomics non ha fallito. Nonostante siamo ancora a metà di questo percorso, vogliamo promuovere con forza queste politiche.”

Okada Katsuya, alla guida del Partito Democratico, ha criticato fortemente l’amministrazione di Abe tra le strade di Tsukij, Tokyo, commentando: “Abe ha solo perso tempo in questi tre anni e mezzo (dall’inizio del secondo Gabinetto).”

A Kobe, il leader del Komeito, Yamaguchi Natsuo, ha criticato la cooperazione del Partito Democratico e del Partito Comunista Giapponese, sottolineando che “Il DP e il JCP sono incapaci di definire le politiche da implementare in seguito alle elezioni della Camera Alta.”

Shii Kazuo, leader del JCP, ha invece ricordato come: “Un fronte unito, formato dai partiti di opposizione e dal popolo, potrà avere successo. Non possiamo permettere la vittoria del LDP e del Komeito.

Fonte: The Japan News by Yomiuri Shinbun http://the-japan-news.com/news/article/0003067979

Featured Image Source: Korea Herald