Rassegna settimanale 20-26 Giugno: Sud Est Asiatico
20 Giugno, Filippine- Abu Sayyaf riceve solo due terzi dei soldi per il riscatto
Abu Sayyaf ha ricevuto solo 100 milioni di pesos filippini (circa 2 milioni di euro) dei 130 (circa 3 milioni di euro) richiesti per rilasciare i quattro marinai malesiani che erano stati catturati ad Aprile nel sud delle Filippine.
Secondo il Manila Times il gruppo ha ricevuto solo i due-terzi della somma totale pagata dal governo malesiano. Abu Sayyaf è venuto a conoscenza dei soldi spariti ed è furioso. La questione ora è: dove sono finiti i 30 milioni di pesos? I soldi si pensa siano stati dati tramite la polizia malesiana alle autorità locali a Sulu che, a sua volta, li ha consegnati ai ribelli di Abu Sayyaf.
E’ la prima volta che una somma così alta viene pagata per liberare ostaggi. Il governo malese aveva, infatti, detto che non era stata pagata alcuna somma per liberare i quattro uomini e che i soldi erano stati “donati” da varie organizzazioni non-governative.
L’ispettore di polizia, Khalid Abu Bakar, ha negato di aver ricevuto i soldi e ha detto che il pagamento è stato effettuato dalle famiglie degli ostaggi attraverso “una terza parte”.
La situazione è, quindi, ancora tutta da chiarire.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/abu-sayyaf-only-two-thirds-ransom-money/
21 Giugno, Birmania- L’ONU chiede al governo di Aung Sang Suu Kyi di non discriminare i Rohingya
Al nuovo governo è stato chiesto da parte del capo per i diritti umani delle Nazioni Unite di porre fine alla discriminazione e alle violazioni dei diritti umani contro i mussulmani Rohingya e contro altre minoranze.
Zeid Ra-ad al-Hussein, commissario per i diritti umani dell’ONU, sta facendo pressione sul governo di Aung Sang Suu Kyi per sradicare la discriminazione, il lavoro forzato e l’abuso sessuale contro i Rohingya.
Secondo il documento pubblicato dall’ONU le violazioni contro la minoranza mussulmana sono tante e sistematiche da poter essere definite un “crimine contro l’umanità”. Il governo deve abolire tutti “gli ordini locali discriminatori” nello stato Rakhine, dove 120.000 Rohingya vivono in campi profughi. In questo stato, poi, c’è un basso tasso di alfabetismo e i non-cittadini non possono accedere agli studi per certe professioni come medicina, economia e ingegneria. A Rakhine, inoltre, ci sono molte leggi e direttive locali che discriminano la comunità Rohingya.
Il governo di Suu Kyi deve ora affrontare questa situazione e tentare di porre fine a questa discriminazione. Ad oggi il governo non usa ancora la parola “Rohingya”. I Rohingya, infatti, non sono ufficialmente riconosciuti come gruppo etnico.
Più di 100.000 Rohingya negli ultimi anni sono stati costretti a lasciare le loro case e vivere in campi fatiscenti.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/un-suu-kyi-govt-discrimination-minorities/
Indonesia- Anonymous vuole mettere in ginocchio le Banche centrali
Un gruppo di hacker dal nome Anonymous sembra tener fede alla sua promessa di creare problemi alle banche in tutto il mondo, dal momento in cui le banche centrali di Indonesia e Corea del Sud hanno rilevato dei ciber-attacchi sui loro siti internet.
Questi attacchi però non hanno portato a una perdita o a un furto di denaro. Si è trattato, infatti, di tentativi di DDos (negazione di servizio). In questo tipo di attacchi gli hacker cercano di creare un malfunzionamento di un sito inondandolo di richieste.
Stesso tipo di attacchi sono stati fatti ad altre banche centrali ma i danni sono stati limitati grazie alla cooperazione tra le banche stesse.
Il gruppo di hacker aveva annunciato in un video di iniziare un’operazione della durata di 30 giorni dal nome “#OpIcarus”, che aveva lo scopo di “far chiudere le banche”.
Nel video le banche venivano accusate di essere parte di una coalizione di organizzazioni e agenzie governative che vogliono assicurare la “protezione e la perpetuazione dei governi al potere”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/central-banks-indonesia-south-korea-hit-anonymous-cyber-attacks-no-losses-reported/
22 Giugno, Filippine- Duterte chiede agli USA di schierarsi con le Filippine in caso di uno scontro con la Cina
Il neo-Presidente Rodrigo Duterte ha chiesto all’ambasciatore americano Philip Goldberg se Washington si schiererà dalla parte delle Filippine in caso di uno scontro con la Cina nel Mar Cinese Meridionale.
Duterte ha poi aggiunto che le terre contese appartengono alle Filippine, come dichiarato dalle sentenze della corte internazionale.
Goldberg ha risposto che gli USA supporteranno le Filippine solo in caso queste siano attaccate.
Le Filippine stanno aspettando che il tribunale internazionale dell’Aia si esprima secondo la legge del mare in merito alle azioni cinesi nelle terre contese.
La Cina ha reagito molto male alla decisione filippina di interpellare la corte internazionale; il Ministro degli Esteri Cinese Wang Yi ha detto che la decisione è stata “irresponsabile nei confronti della popolazione e del futuro delle Filippine”. Le Filippine dovrebbero risolvere la disputa intavolando negoziazioni dirette con la Cina.
Un portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha detto che i media occidentali si sbagliano quando dicono che solo 8 Paesi supportano la rivendicazione cinese nel Mar Cinese Meridionale. Secondo Hu ci sono, infatti, molti più Paesi che supportano la causa cinese come Zambia, Camerun, Etiopia e Malawi.
Gli USA, legati alle Filippine dal Trattato di Mutua Difesa (1951), non hanno preso una posizione formale riguardo la questione del Mar Cinese Meridionale ma nel weekend hanno mandato due portaerei nel Mare delle Filippine. Questo gesto è stato interpretato da molti come un modo per scoraggiare la Cina.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/philippines-duterte-south-china-sea/
23 Giugno, Thailandia- Nuovi casi di contagio del virus Zika
I funzionari della sanità in Tailandia hanno registrato tre nuovi casi del virus Zika nella provincia di Phetchabun, dopo che altri due erano stati scoperti nel distretto Sansai nella provincia di Chiang Mai tre giorni fa.
La Thailandia è il Paese del Sud Est Asiatico più colpito dal virus. Il virus si diffonde tramite il morso di una zanzara tropicale e causa solo una leggera febbre tanto che la maggior parte delle persone non realizzano di essere state infettate. Il virus però può causare morti fetali e problemi ai bambini se colpisce le donne durante la gravidanza.
Il World Health Organization, però, ha detto che non c’è stato ancora nessun collegamento tra la Zika e la microcefalia in Sud Est Asiatico. Le donne infettate dal virus negli ultimi mesi della gravidanza non hanno avuto bambini microcefali. Questo studio pubblicato nel New England Journal of Medicine afferma che i rischi di microcefalia sono maggiori nel primo periodo della gravidanza.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/thailand-three-new-zika-cases/
Thailandia- Gli stranieri residenti in Thailandia devono fornire dati sensibili alle autorità per avere il visto
L’Ufficio per l’Immigrazione della Thailandia ora richiede molte informazioni personali agli stranieri che intendono fermarsi per più di 90 giorni.
Questa nuova “Foreign National Information Form” è stata molto criticata perché chiede agli stranieri di fornire i dati del conto corrente, gli account social, i posti che visita più spesso ecc.
Questo modulo deve essere compilato da chi vuole restare per più di 90 giorni nel Paese e da chi vuole rientrare nel Paese. Non deve essere compilato dai turisti.
Si è scelto di introdurre questo modulo perché in passato l’ufficio immigrazione aveva troppe poche informazioni sugli stranieri che vivevano in Thailandia ogni volta che si presentava un qualche problema. Con queste informazioni, invece, sarà più semplice prendere gli stranieri- ha detto Maj Gen Chachaval Vachirapaneegul della Commissione per la Soppressione del Crimine.
Molti stranieri non vogliono fornire tutte le informazioni richieste alle autorità tailandesi perché hanno dubbi sulla sicurezza dei dati forniti. Per coloro che avessero pensato di compilare il documento con informazioni false, il modulo informa che “coloro che forniscono informazioni false saranno puniti secondo il Codice Penale”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/thailand-intrusive-immigration-form/
24 Giugno, Filippine- Donna filippina rilasciata da Abu Sayyaf
Dopo aver fallito nell’ottenere un grosso riscatto, i militanti di Abu Sayyaf hanno rilasciato una donna filippina, Marites Flor, tenuta in ostaggio assieme a due canadesi nelle isole del sud.
La donna era stata rapita da un resort nell’isola di Samal lo scorso settembre assieme a due canadesi, John Ridsdel e Robert Hall e a un norvegese, Kjartan Sekkingstad. Questo ultimo è ancora in prigionia. Flor potrà fornire un punto di vista interno alla vicenda della decapitazione di Ridsdel e di Hall.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/06/hijackers-7-indonesian-crewman/
25 Giugno, Sud Est Asiatico- I Paesi dell’ASEAN devono battersi contro la TPP
L’ex direttore generale del WTO, Supachai Panitchpakdi, ha chiesto all’ASEAN di focalizzarsi sulla Cooperazione Regionale per la Partnership Economica che riconosce la centralità dell’ASEAN.
Supachai ha detto che è importante non permettere che la Partnership Trans-Pacifica disintegri l’ASEAN. “La Partnership Trans-Pacifica è un mezzo utilizzato dagli USA per mantenere il suo potere nella regione e per controbilanciare la crescente influenza cinese”- ha detto.
La Partnership è stata firmata a Febbraio a Auckland da Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, USA e Vietnam ma non dalla Thailandia. La Thailandia ha detto essere interessata ad entrare a far parte della Partnership.
Fonte: The Southeast Asian Times
Link: http://www.southeastasiantimes.com/
Featured Image Source: Wikimedia https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6d/Thailand_Visa_on_Arrival.jpg