Rassegna settimanale 23-29 Maggio: Sud Est Asiatico
23 Maggio, Filippine- Navi da guerra americane in visita nelle Filippine
Le navi da guerra americane del gruppo USS John C. Stennis (CVN 74) con a bordo 8.500 marinai hanno visitato la baia Subic e Manila.
La visita era stata prevista a seguito della intercettazione nello spazio aereo internazionale sul Mar Cinese Meridionale di due jet da combattimento cinesi da parte della aeronautica americana.
Lo stesso gruppo aveva già visitato le Filippine il mese scorso per degli esercizi congiunti USA-Filippine.
L’aumento della presenza americana nella zona è conseguenza dell’Accordo di maggior cooperazione per la difesa, firmato da USA e Filippine nel 2015, che permette a un maggior numero di militari americani di utilizzare le basi filippine. L’America, infatti, non ha più basi nelle isole dal 1992 quando il senato filippino non ha più rinnovato l’affitto.
Fonte: The Southeast Asian Times
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Filippine- Duterte attacca la Chiesa cattolica. Ipocrita e corrotta
Il Presidente Rodrigo Duterte ha definito la chiesa cattolica “l’istituzione più ipocrita al mondo”, riferendosi agli episodi di bustarelle e richieste di favori a politici.
Duterte ha anche messo in dubbio l’importanza dei vescovi cattolici che, apparentemente, hanno persuaso i filippini dal votare per lui nelle elezioni precedenti. Li ha accusati di beneficiare dei soldi pubblici e li ha chiamati “figli di puttana”, dal momento in cui i poveri non possono nemmeno permettersi cibo e cure.
Secondo Duterte i vescovi sono corrotti, non rispettano il voto di celibato, si sposano o hanno relazioni con donne, chiedono continui favori ai politici. Sembra che a Duterte un vescovo avesse chiesto di usare la sua posizione di sindaco per aiutarlo a ottenere un terreno in un complesso residenziale.
Nonostante l’opposizione della chiesa cattolica, 6 milioni di filippini ha dato il voto a Duterte.
La sua condanna della chiesa cattolica colpisce molto, dal momento in cui le Filippine sono un bastione del cattolicesimo.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/duterte-brands-roman-catholic-church-hypocrites/
25 Maggio, Vietnam- Gli Usa aboliscono l’embargo sulle armi
Il Presidente Barack Obama, durante la visita ufficiale in Vietnam, ha abolito lo storico embargo statunitense sulle armi.
Durante la conferenza stampa ha annunciato la fine del divieto di vendita di armi al Vietnam durato cinquanta anni. Il Presidente ha anche detto che la decisione di interrompere l’embargo non è stata dettata dalla posizione assunta dalla Cina nel Mar Cinese Meridionale ma piuttosto da una normalizzazione delle relazioni tra gli USA e il Vietnam.
Il Presidente vietnamita, Tran Dai Quang, ha detto di essere molto contento della decisione presa dagli USA.
Fonte: The Southeast Asian Times
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Singapore- Legge contro il Finanziamento del Terrorismo
Sei persone di origine del Bangladesh sono i primi condannati sotto la Legge contro il Finanziamento del Terrorismo per aver fornito proprietà per usi terroristici.
I sei uomini facevano parte di un gruppo che cospirava per stabilire uno Stato Islamico in Bangladesh e sono stati identificati come Rahman Mizanur, Mamun Leakot Ali, Miah Rubel, Zzaman Daulat, Md Jabath Kysar Haje Norul lslam Sowdagar e Sohel Hawlader lsmail Hawlader.
Tutti sono stati condannati per “fornire e/o raccogliere proprietà a fini terroristici”, mentre Rubel e Sowdagar sono anche stati accusati di “possesso di proprietà a fini terroristici”.
Il gruppo era stato creato da Mizanur (31 anni), in possesso di un S-pass per Singapore che permette ai lavoratori di medio livello di operare legalmente nel Paese. Tutti gli altri avevano un permesso di lavoro regolare e lavoravano nel settore delle costruzioni o dell’industria navale.
Secondo il Ministro degli Affari Interni il gruppo stava organizzando numerosi attacchi in varie aree del loro Paese d’origine e avevano documenti su come costruire armi e bombe e altro materiale estremista.
Già a Gennaio alcune persone originarie del Bangladesh erano state arrestate e deportate da Singapore dopo che le autorità avevano scoperto che erano membri di un gruppo religioso che studiava testi estremisti e propagandava ideologie radicali.
All’epoca il Primo Ministro, Lee Hsien Loong, aveva detto che gli uomini rappresentavano una seria minaccia per il Paese e che “la radicalizzazione e il terrorismo non dovevano prendere piede a Singapore”.
Fonte: Asia Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/singapore-bangladesh-radicals-terror-act/
Malesia- Nuove collaborazioni con la Cina in arrivo?
Secondo l’Ufficio del Primo Ministro, la Malesia è pronta a discutere ulteriori possibilità di collaborazione militare con la Cina per contrastare le minacce di estremismo, terrorismo, rapimenti e altri crimini.
Le forme di collaborazione saranno studiate da ministri, funzionari e agenzie. Gli ambiti di collaborazione possibili saranno la difesa e la cooperazione militare pratica, lo scambio di intelligence e la creazione di forme di comunicazione sicure. Questa collaborazione nasce in risposta alle sfide di sicurezza poste nella regione Asia-Pacifico dalle minacce dello Stato Islamico e dalla sicurezza alimentare.
Il Primo Ministro Najib Tun Razak ha incontrato mercoledì una delegazione cinese guidata dal delegato speciale del Presidente Xi Jinping, Meng Jianzhu, che guida la Commissione per gli Affari Politici e Legislativi.
Anche la Cina si è mostrata soddisfatta della cooperazione tra i due Paesi in ambito anti-terrorismo e del crimine internazionale; la cooperazione è stata giudicata “eccellente”.
Najib ha anche parlato della strategia cinese “One Belt, One Road” e della importanza di questo progetto per creare integrazione economica e culturale.
La Malesia vorrebbe esplorare la possibilità di lavorare con Cina e Thailandia per condurre uno studio sulla fattibilità dello sviluppo del treno alta velocità Kuala Lumpur-Bangkok, un modo per aumentare i collegamenti fra i due Paesi e il turismo. In più, la Malesia ha mostrato il suo interesse per la Cina e i suoi investimenti nel settore delle proprietà e dello sviluppo di infrastrutture turistiche.
Fonte: Straits Times
Link: http://www.straitstimes.com/asia/se-asia/malaysia-and-china-to-explore-joint-military-collaborations-to-combat-extremism-pms
27 Maggio, Indonesia- Soeharto nuovo “eroe nazionale”?
Attivisti per i diritti umani hanno chiesto al governo di rifiutare la proposta di nominare l’ex Presidente Soeharto “eroe nazionale”.
Secondo Maria Catarina Sumarsih (64 anni) il cui figlio, Bernardus Realino Norma Irawan, è stato ucciso nel 1998 durante le proteste studentesche che richiedevano le dimissioni di Soeharto, nominare l’ex presidente eroe nazionale porterebbe più perdite che benefici. Sarebbe, infatti, come appoggiare l’autoritarismo militare che Soeharto sostenne durante la sua amministrazione.
La commissione che nomina gli eroi nazionali è composta principalmente da militari mentre dovrebbe essere composta soprattutto da storici.
Il nome di Soeharto era già stato proposto nel 2013 per nominare una strada vicino alla Piazza Merdeka a Jakarta. La proposta era stata rifiutata in quanto il governo di Soeharto si instaurò a seguito del massacro dei comunisti nel 1965.
Nel 2011, inoltre, Soeharto era stato depennato dalla lista dei potenziali eroi nazionali grazie al consiglio dello storico Gadjah Mada.
Fonte: The Southeast Asian Times
Link: http://www.southeastasiantimes.com/
Filippine- Secondo Duterte Sabah è delle Filippine
Il Presidente Rodrigo Duterte ha detto che rivendicherà Sabah, uno stato confinante con la Malesia.
Secondo la sua amministrazione Sabah fa parte del sultanato di Sulu, del clan Kiram. Il clan, guidato fino all’anno scorso dal sultano Esmail Kiram II, è formato da discendenti degli ex governanti della zona che sono di origine filippina.
L’ultimo sultano Sulu riconosciuto ufficialmente dal governo delle Filippine è Mahakuttah Kiram, deceduto nel 1986.
Ufficialmente l’amministrazione di Sabah è stata affidata nel 1963 alla Malesia da parte del governo inglese ma secondo il clan Kiram, Sabah era stata solo data in affitto e non ceduta al Borneo del nord (stato indipendente e protettorato britannico sotto il controllo della British North Borneo Company).
La Malesia, però, sostiene che Sabah faccia parte del suo territorio e che questo è stato riconosciuto dalla comunità internazionale dal momento della formazione della federazione nel 1963.
Nel 2013 Kiram ha cercato di impossessarsi di Sabah con la forza, portando 200 uomini armati a Kampung Tanduo in Lahad Datu e creando una crisi di sicurezza durata un mese.
La Malesia paga ancora uno stipendio annuo di RM 5.300 (circa 1.300 euro) al clan Sulu, tariffa pagata dalla British North Borneo Company dal 1903 come “affitto”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/philippines-sabah-dispute-duterte/
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