Rassegna settimanale 9-15 Maggio: Sud Est Asiatico

Rassegna settimanale 9-15 Maggio: Sud Est Asiatico

10 Maggio, Cambogia- Arrestati 8 manifestanti per “prevenire l’anarchia”

La polizia ha arrestato 8 manifestanti, tra cui 2 occidentali, durante la protesta pacifica “Black Monday” organizzata per richiedere il rilascio di alcuni attivisti per i diritti umani, arrestati la scorsa settimana.

Secondo Om Sam Ath del gruppo per i diritti umani Licadho, le otto persone arrestate erano tra le 200 scese in piazza per mostrare la loro solidarietà con alcuni funzionari del gruppo per i diritti umani ADHOC. I due occidentali sono di nazionalità tedesca e svedese e sono consulenti della Licadho.
I manifestanti erano tutti vestiti in nero e chiedevano la liberazione delle cinque persone arrestate settimana scorsa con l’accusa di aver corrotto una donna che aveva avuto una relazione con un leader dell’opposizione.
Il governo domenica aveva avvisato che la protesta sarebbe stata considerata illegale.
I manifestanti sarebbero stati arrestati perché avrebbero portato la manifestazione davanti ad alcune carceri a Phnom Penh. Secondo il governo gli arresti sarebbero stati effettuati per “prevenire l’anarchia” e per “proteggere il governo contro una possibile rivoluzione”.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/arrested-in-black-monday-protests/

 

Filippine- Il nuovo Presidente e le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale

La Cina ha detto che spera di poter contare su Rodrigo Duterte e il suo nuovo governo per risolvere le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale.
Il portavoce del Ministro degli Esteri, Lu Kang, ha detto che Pechino spera che il nuovo governo delle Filippine voglia migliorare le relazioni tra i due Paesi e superare il problema delle dispute territoriali. Lu, infatti, ha ricordato che per lungo tempo i due Paesi hanno goduto di relazioni amichevoli, oggi logorate dalle questioni territoriali. Cina e Filippine si accusano l’un l’altro di violare il territorio nel Mar Cinese Meridionale.
Duterte ha già affermato in precedenza di voler negoziare direttamente con la Cina sulle dispute ma ha anche aggiunto che, in caso di fallimento delle negoziazioni, pianterà la bandiera filippine su una delle isole artificiali della Cina.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/china-philippines-duterte-territorial-disputes/

11 Maggio, Indonesia- Liberati altri quattro ostaggi indonesiani dalle mani di Abu Sayyaf

Il Presidente Joko Widodo ha annunciato che quattro pescatori indonesiani, catturati da militanti nel sud delle Filippine, sono stati rilasciati.
Gli uomini, liberati grazie alla coordinazione tra i due governi, sono in buona salute e ora sono sotto la protezione dell’esercito filippino.
Gli uomini erano stati rapiti il mese scorso da militanti di Abu Sayyaf. Il gruppo di militanti ha già liberato all’inizio del mese altri dieci ostaggi indonesiani. Secondo le Filippine il gruppo soffre la pressione dell’esercito e le operazioni che questo sta facendo proprio contro Abu Sayyaf. Per riuscirsi a muovere in piena libertà i militanti sono costretti a liberare alcuni degli ostaggi.
Ad oggi Abu Sayyaf ha ancora in ostaggio quattro marinai malesiani e alcuni cittadini provenienti da Giappone, Olanda, Canada, Norvegia e Filippine.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/indonesians-captured-philippines-released/

 

Thailandia- Bomba esplode in una stazione di Bangkok, due feriti

Una piccola esplosione in una stazione di Bangkok ha causato il ferimento di due persone.
Secondo i media locali è esplosa una bomba “ping pong”, creata inserendo l’esplosivo in piccoli contenitori. Le due vittime hanno 25 e 30 anni e stavano per salire su un treno diretto al sud della Thailandia. L’esplosione è avvenuta quando uno dei due uomini ha buttato via una sigaretta accesa in una bottiglia di vetro. Dentro la bottiglia c’era l’esplosivo e così è avvenuta l’esplosione.
La polizia sta ancora cercando chi ha lasciato la bottiglia piena di esplosivo abbandonata in stazione.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/thailand-ping-pong-bomb-explosion-railway-station-injures-two-men/

 

Thailandia- Facebook non ha rilasciato informazioni private alla giunta militare

Facebook ha dichiarato di non aver condiviso le informazioni con il governo militare thailandese.
La dichiarazione ha seguito le preoccupazioni di alcuni netizen, preoccupati che le comunicazioni private scambiate su Facebook fossero state condivise con i militari e che questo avesse causato l’arresto di otto attivisti con l’accusa di lesa maestà.
Facebook, però, ha dichiarato a Human Rights Watch che non ha divulgato nessuna informazione privata dei suoi utenti e ha pubblicato un bollettino in lingua tailandese in cui chiede agli utenti di utilizzare le funzioni previste per difendere la privacy.
Le tre persone arrestate la scorsa settimana facevano parte del gruppo “Facebook 8” e sono state accusate di ricevere fondi per creare pagine Facebook contro il governo e la monarchia.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/thailand-facebook-sharing-info-military/

 

13 Maggio, Birmania- Il governo di Aung Sang Suu Kyi mantiene limitazioni sulla libertà di parola e il diritto di manifestare

Il governo democratico di Aung Sang Suu Kyi ha proposto di mantenere alcune restrizioni stabilite dalla giunta per mettere un freno alla libertà di parola e al diritto di manifestare.
Proposte sulla bozza di legge, presentate la scorsa settimana, sembrano punire i manifestanti per diffondere informazioni “sbagliate” e vietare ai non-cittadini di partecipare alle manifestazioni. La legge, inoltre, permetterebbe di punire chiunque possa essere considerato “molesto” o “fastidioso”. La categoria “non-cittadini” è stata creata per la minoranza mussulmana dei Rohingya, sistematicamente perseguitata in Birmania.
Queste proposte sono emerse pochi giorni dopo che il ministro degli esteri birmano ha chiesto al nuovo inviato americano Scot Marciel di non usare il termine “Rohingya”.
Il partito di Suu Kyi è ora tacciato di conservare le leggi militari oppressive alle quali si era, invece, opposto durante la lunga battaglia per la democrazia. Il governo di Suu Kyi ha detto che questa legge ha lo scopo di proteggere chi protesta in modo pacifico e non di punire.
David Mathieson della Human Rights Watch ha detto che “se la legge avesse lo scopo di rifendere il diritto a protestare, non ci sarebbe nessuna ragione di includere pene per chi lo fa”.
I legislatori hanno tempo fino al 16 maggio per discutere il testo di legge che, dopo essere stato discusso nella camera alta, sarà passato a quella bassa per una ulteriore riflessione.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/myanmar-junta-restrictions-free-speech/

14 Maggio, Birmania- Lobby degli affari USA vuole rimuovere le sanzioni verso la Birmania

La lobby degli affari americana vuole espandere gli investimenti in Birmania e per questo chiede a Washington di rimuovere le ultime sanzioni. Gli attivisti per i diritti umani e molti legislatori americani, però, sono contrari e vogliono continuare a mantenere le sanzioni perché le riforme effettuate in Birmania sono ancora troppo poche.
Anche se Aung San Suu Kyi è ora la leader de facto di un governo democratico, i militari continuano ad avere un potere considerevole, anche grazie alla costituzione creata quando loro erano al potere. Ancor oggi, infatti, alcuni seggi in parlamento e molti dei posti chiave del governo sono  riservati ai militari.
Secondo gli attivisti è importante mantenere le sanzioni fino a che i militari non permettano ulteriori riforme.
Il Presidente Obama si trova tra due fuochi. Se da un lato vuole incoraggiare investimenti nella zona, dall’altro non vuole perdere la possibilità di richiedere più riforme. Per questo sembra che la prossima settimana le sanzioni saranno confermate per un altro anno.
Il Segretario di stato John Kerry si recherà in visita ufficiale in Birmania dal 22 Maggio per mostrare l’appoggio degli USA al governo civile e per incitare delle maggiori riforme economiche e democratiche.

Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2016/05/us-business-interests-human-rights-activists-clash-burma-sanctions/

 

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