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Rassegna settimanale 7-13 Marzo: Giappone e Corea del Sud

7 Marzo, Giappone critica aspramente le provocazioni della Corea del Nord

Il Giappone ha richiesto alla Corea del Nord di ritirare le provocazioni circa la preparazione di un’azione offensiva contro Corea del Sud e Stati Uniti in occasione dell’annuale esercitazione militare congiunta tra i due alleati.

Il portavoce del governo di Tōkyō ha criticato aspramente la decisione di Pyongyang di non abbandonare lo sviluppo del programma missilistico e nucleare.

Il Segretario del Gabinetto Suga ha ricordato, inoltre, la partecipazione del Giappone ad un programma di raccolta informazioni sulle effettive capacità militari nordcoreane che coinvolge anche Corea del Sud, Stati Uniti e molti altri Paesi.

Fonte: Japan Today http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-blasts-n-korea-for-provocation-over-military-drills

8 marzo, Seul sospende il progetto congiunto con Mosca e Pyongyang

Il governo sudcoreano ha informato Mosca della volontà di abbandonare il progetto congiunto di logistica che coinvolgeva Russia, Corea del Sud e Corea del Nord.

L’obietto del progetto era quello di assicurare la costruzione di una rete ferroviaria per il trasporto del carbone siberiano tra Khasa, città sul confine russo, e il porto di Rajin, da cui il carbone sarebbe stato trasportato via nave in Corea del Sud.

La decisione di Seul rientra tra le sanzioni indipendenti che il governo sudcoreano ha deciso di adottare in aggiunta alle sanzioni ufficiali imposte dalle Nazioni Unite al regime nordcoreano.

Fonte: The Korea Times http://www.koreatimes.co.kr/www/news/nation/2016/03/485_199918.html

9 marzo, Il Tribunale distrettuale di Otsu contro la riattivazione dei reattori nucleari di Takahama

Il Tribunale di Otsu ha ordinato alla Kansai Electric Power Co di sospendere il funzionamento di due reattori nucleari della centrale di Takahama in base alle nuove norme di sicurezza introdotte a seguito del disastro nucleare di Fukushima ( 11 marzo 2011).

I giudici hanno messo in evidenza alcune criticità nelle misure di emergenza previste dalla centrale, in particolare nel piano di evacuazione e nella risposta in caso di tsunami.

Il Segretario di Gabinetto Suga ha ricordato che il governo permetterà la ripresa del funzionamento di solo quei reattori che si attengono ai più alti standard mondiali di sicurezza.

Fonte: The Mainichi  http://mainichi.jp/english/articles/20160309/p2g/00m/0dm/078000c

10 marzo, Cinque anni dopo il disastro di Fukushima: uno sfollato su tre ha abbandonato la speranza di ritornare a casa  

Cinque anni dopo il disastro nucleare dell’11 marzo 2011, ancora molti residenti della prefettura di Fukushima rimangono nella condizione di sfollati.

Un sondaggio condotto dal quotidiano “The Asahi Shinbun” e dal team di ricerca del Professor Imai Akira ha mostrato che più di uno sfollato su tre ha rinunciato alla possibilità di ritornare nella propria casa.

Inoltre, molti degli sfollati intervistati hanno evidenziato la mancanza di consapevolezza del popolo giapponese nei confronti della loro drammatica condizione e della scelta forzata di abbandonare la propria città natale.

Il sondaggio ha dimostrato che la persistenza di questa condizione sta influenzando negativamente gli animi degli sfollati, che oltre a perdere la speranza di un futuro miglioramento, sono tormentati dalla rabbia e dalla delusione nei confronti del sistema giapponese.

Fonte: The Asahi Shinbum, http://ajw.asahi.com/article/0311disaster/fukushima/AJ201603100059

11 Marzo, Il Giappone commemora il quarto anniversario del disastro dell’11 marzo 2011

Alle 14:46 di venerdì 11 marzo, milioni di persone in tutto il Giappone hanno osservato un minuto di silenzio per commemorare il quinto anniversario del tragico terremoto e maremoto che l’11 marzo 2011 hanno devastato la zona costiera del Tohoku, causando la morte di 19’304 persone e 2’561 dispersi.

Ad oggi, ancora 174’000 sfollati non hanno potuto fare ritorno nello loro case nelle zone colpite, di questi più di 43’000 abitanti di Fukushima, costretti ad abbandonare la zona a causa del disastro nucleare prodotto dal maremoto.

Una cerimonia commemorativa è stata organizzata a Tōkyō. Vi hanno preso parte l’Imperatore Akihito e l’Imperatrice Michiko, il Primo Ministro Abe e i rappresentanti dei sopravvissuti delle tre prefetture più colpite Miygai, Iwate e Fukushima.

Fonte: The Japan Times, http://www.japantimes.co.jp/news/2016/03/11/national/japan-marks-fifth-anniversary-of-devastating-311-disasters/#.VuKZ-BSPLix

12 Marzo, Washington e Seul: esercitazione congiunta di approdo navale

Corea del Sud e Stati Uniti si sono impegnati in un’ampia esercitazione di approdo navale in una città portuale nella zona costiera occidentale sudcoreana, nonostante le continue provocazioni da Pyongyang.

Le tensioni con la Corea del Nord sono in continua crescita, in particolare dopo che il 6 gennaio 2016 le autorità nordcoreane hanno dichiarato la buona riuscita del test con la bomba a idrogeno.

L’esercitazione ha mobilizzato 17’200 soldati, tra cui 12’200 truppe della marina militare statunitense di stanza a Pohang. Anche Australia e Nuova Zelanda hanno preso parte all’operazione.

L’obiettivo dell’esercitazione era la distruzione di installazioni.

Fonte: The Korea Herald  http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20160312000075

13 marzo, Atteggiamento amichevole nei confronti della Cina? L’83% ha detto no

Un sondaggio condotto dal governo giapponese ha mostrato che l’83% degli intervistati ha dichiarato di non essere a favore di un atteggiamento amichevole nei confronti della Cina. La considerazione dei rapporti con Pechino è gravemente peggiorata in seguito alla recente assertività cinese nella zona del Mar Cinese Meridionale e Orientale.

Al contrario, migliora la percezione dei rapporti con la Corea del Sud. Questo miglioramento è dovuto soprattutto all’accordo, promosso nel dicembre 2015, per la risoluzione del problema delle “comfort women”.

Il miglioramento dei rapporti diplomatici con Cina e Corea del Sud rimane un punto fondamentale per l’agenda di Abe. Numerosi sono tuttavia gli ostacoli che il premier giapponese deve affrontare sul fronte cinese, in particolare la crescita militare, i contenziosi territoriali e la disputa per il possesso delle Isole Senkaku.

Fonte: Japan Today http://www.japantoday.com/category/national/view/record-high-83-of-japanese-do-not-feel-friendly-toward-china-survey

Featured Image Source: The Japan Times http://www.japantimes.co.jp/news/2016/03/11/national/japan-marks-fifth-anniversary-of-devastating-311-disasters/#.VuKetxSPLix