Rassegna settimanale 15 – 21 Febbraio: Africa Subsahariana
15 febbraio – Uganda: Arrestato il capo dell’opposizione Kizza Besigye
A ridosso delle elezioni presidenziali e parlamentari in Uganda, è stato arrestato il principale candidato dell’opposizione Kizza Besigye, sfidante del presidente Yoweri Museveni e leader del Forum for Democratic Change (FDC). L’arresto è avvenuto in un sobborgo di Kampala dove era andato per indagare su presunti brogli in un casa gestita dall’intelligence. Il fatto ha causato numerose proteste, soprattutto a Kampala. Ai leader dei 7 partiti d’opposizione è stato vietato in molte città di far campagna elettorale nei luogi pubblici.
Kizza Besigye è stato rilasciato dopo poche ore ma l’accaduto ha gettato ombre sul regolare svolgimento delle elezioni e sull’utilizzo della violenza ai fini di influenzare l’esito del voto.
Fonte: The Guardian
18 febbraio – Kenya: Ucciso uomo chiave dell’intelligence di al Shabaab
Il capo dell’intelligence del gruppo fondamentalista somalo al Shabaab, è stato ucciso in un raid aereo del Kenya. I ribelli fondamentalisti hanno invece smentito la notizia definendola “una mera invenzione” per distogliere l’attenzione dalle “significanti perdite” subite dall’esercito kenyano.
Mahad Karate, noto come Abdirahim Mohamed Warsame, è stato ucciso insieme ad altri 10 membri del gruppo e 42 reclute dieci giorni fa in un attacco contro il campo di Nadris, nel sud della Somalia. Secondo il Dipartimento di Stato americano, Karate è un terrorista che svolge un ruolo chiave nell’Amniyat, l’intelligence degli Shabaab, ritenuta responsabile, tra l’altro, dell’attacco dello scorso aprile all’università di Garissa in Kenya, in cui hanno perso la vita quasi 150 studenti.
Fonte: BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-35603526
19 Febbraio – Kenya: A rischio le olimpiadi di Rio
Il Presidente della Federazione internazionale di atletica Sebastian Coe ha dichiarato che gli atleti kenioti rischiano di esser squalificati. Più di 40 atleti keniani sono stati squalificati per doping negli ultimi tre anni e altri casi sarebbero stati insabbiati. Il Kenya è stato, infatti, ammonito dall’agenzia mondiale antidoping e qualora non dovesse adeguarsi a breve al codice, potrebbe scattare una squalifica, che si tradurrebbe nell’assenza dei rappresentanti del Paese Africano ai prossimi Giochi Olimpici.
Fonte: The Guardian
Link: http://www.theguardian.com/sport/2016/feb/18/sebastian-coe-iaaf-could-ban-rio-olympics-2016-wada
20 febbraio – Repubblica Centroafrica: Faustin-Archange Touadéra eletto presidente
Faustin-Archange Touadéra è appena stato eletto Presidente, raccogliendo al secondo turno quasi il 63% dei consensi, contro il 37 e mezzo del suo rivale, Anicet-George Dologuélé, che ha riconosciuto la sconfitta.
Il 58enne ex Primo Ministro ha raccolto un risultato parzialmente sorprendente, perché Touadéra si era presentato come candidato indipendente con una campagna sobria e poco dispendiosa, ed era giunto solo secondo al primo turno, preceduto di molto dal rivale. “Questo dimostra che il popolo vuole completare la transizione dopo la grave crisi che sconvolge il nostro Paese dal 2013”, ha commentato il neo-presidente.
Fonte : BBC News
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-35623491
21 Febbraio Uganda: Museveni presidente per il quinto mandato consecutivo
Il presidente Yoweri Museveni, alla guida dell’Uganda da trent’anni, ha vinto per la quinta volta consecutiva le elezioni presidenziali. La commissione elettorale ha decretato la sua vittoria con oltre il 60 per cento dei voti, mentre il suo sfidante, il principale candidato dell’opposizione, Kizza Besigye, ha ottenuto il 35 per cento.
I risultati sono stati respinti dal partito di Besigye, il Forum per il cambiamento democratico, che li ha definiti una frode. Da due giorni, Besigye è agli arresti domiciliari. Le elezioni si sono svolte in un clima di forte tensione con episodi di violenza, lunghi ritardi nella consegna dei materiali elettorali e blocchi da parte delle autorità dei social media Twitter e Facebook.
Fonte: The Guardian